Recensioni Brillanti

By GemmeDaScoprire

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'Sonata per chi viene al mondo' di MichelaPoppi

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By GemmeDaScoprire

Titolo: Sonata per chi viene al mondo

Autore: MichelaPoppi

Genere: Narrativa generale

Sottogenere:

Trama:

Non abbiamo ancora letto abbastanza capitoli da poter figurare quale sarà l'intreccio di questa storia, specie perché l'autrice ha preferito introdurre personaggi e ambientazioni lentamente, immergendo il lettore con una partenza piuttosto tranquilla.

Melissa è una ragazza di diciannove anni, single con una bambina di tre. Badare a una bambina così giovane e senza il padre vicino non è semplice, soprattutto se la condizione familiare in cui vive non è ottimale. La ragazza si ritrova quindi a doversi confrontare con una famiglia che non fa altro che rammentarle il suo errore, sottolineando la sua incapacità di gestire sé stessa e la bambina autonomamente.

I sentimenti della ragazza oscillano tra sensi di colpa e amore estremo verso tutto ciò che la circonda. Ad aumentare questa situazione c'è la madre, donna fredda e insensibile nei confronti di Melissa, dolce e amorevole nei confronti della piccola Celeste, in preda a una forte crisi, causata dal compagno quasi mai presente a casa.

Sarà dopo una conversazione per nulla piacevole che Melissa deciderà di cercare lavoro e iniziare a provvedere per sé e la bambina senza appoggiarsi a nessuno.

1. Correttezza grammaticale:

- Punteggiatura. La punteggiatura è utilizzata egregiamente, i punti e le virgole sono sempre al loro posto, anche nei dialoghi, anche se qualche volta abbiamo sentito la mancanza di qualche virgola prima delle "e" che potrebbe essere attribuita a gusti personali per buona parte delle volte.

Solitamente comprendiamo la necessità di non mettere la virgola prima della "e", ma ci sono punti in cui è richiesta e non se ne può quasi fare a meno:

Perfino le calze bianche sembravano ancora intatte e guardai verso il cielo

Era consapevole di come funzionavano le regole e la esortai

Questa necessità si fa ancora più evidente in particolare quanto gli incisi vengono aperti e mai richiusi:

Si avvicinò al tavolo, in modo tale che la bambina potesse rimanere salda e lo sentii

Ronzavano nella testa, raggiungendo l'effetto da lei sperato e mandavano

Attenzione a non dividere soggetto da verbo. Di solito non avviene, ma ti segnaliamo comunque questa distrazione per evitarla in futuro:

Tornare a casa sentendo quell'odore e trovandola in quello stato, mi portava

- Verbi. Attenzione a tenere conto e rendere sempre chiari i tempi verbali e la cronologia delle azioni a livello logico:

era un gesto che faceva tutte le volte in cui era nervosa, tanto da spingermi, anni prima, a domandarle se [...] lei mi spiegò che -> avermi spinto, anni prima / lei mi aveva spiegato che

ebbi modo di rendermene conto solo quando rimasi incinta -> avevo avuto modo di rendermene conto solo quando ero rimasta incinta.

ringraziai che nessuno entrò -> poiché lei ringrazia, la condizione di non volere che qualcuno entri è già terminata, quindi "era entrato". In generale, tutto il paragrafo a cui appartiene questa frase è un po' troppo rapido, consigliamo di riformularlo.

Quando lo ricevetti pensai -> quando l'avevo ricevuto avevo pensato

Abbiamo inoltre notato una distrazione di coniugazione di un verbo al passato remoto:

Però nulla mi uscii -> uscì

Nonostante gli errori che ti abbiamo segnalato riteniamo che questi sono errori minimi e, con un attimo in più di attenzione, sarai in grado di eliminare.

- Altro. Sono presenti solo pochi errori di distrazione.

Tieni presente che il "ma" è una congiunzione avversativa, ovvero lega due proposizioni che sono in contrasto. Tuttavia, a volte viene inserito quando la seconda non contrasta la prima, anzi la conferma, quindi sarebbe meglio mettere solamente una virgola, o strutturare la frase con "bensì" o congiunzioni simili:

Non si curò di ciò che la mia espressione avrebbe potuto rivelare, ma si limitò a sollevarsi sulle punte.

lei non brontolò, ma continuò a mantenere gli occhi chiusi

- Non abbiamo trovato ripetizioni per quasi tutta l'opera. Ne abbiamo solo una da segnalarti cosicché possa essere tutto perfetto da questo punto di vista:

aggiunse in quel lungo monologo che stava per andare ad aggiungere

Altro:

ad adorarla -> (citiamo direttamente Treccani) "L'impiego della d con o (o altre vocali) appesantisce la catena fonica anziché alleggerirla, specie quando la vocale successiva è seguita a sua volta dalla d: sequenze come studio ed edizione, suoni od odori vanno quindi evitate;

Tieni presente che gli incisi si fanno con la lineetta (–) non con il trattino (-):

Mi ricordava tantissimo me da piccola - o almeno i ricordi che mi davano i miei - -> piccola – o almeno / miei – / non siamo in ogni caso riuscite a capire cosa significasse di preciso l'interno dell'inciso, poiché i ricordi non si "danno". Forse volevi dire "raccontare", ma è comunque un po' contorta come frase.

2. Narrazione:

- Terminologia. Troviamo la terminologia utilizzata perfettamente adatta alla voce narrante. Talvolta usa termini o espressioni leggermente dialettali, ma essendo il narratore una ragazza pensiamo che tutto ciò sia stato addirittura voluto, e siamo d'accordo con la scelta.

Ciononostante, delle volte sono presenti espressioni di difficile comprensione o che potrebbero essere rese in modo migliore:

In quelle settimane lontani -> che avevamo passato lontani

«Questo è da parte mia», affermai, sollevando da terra una borsa e posandogliela davanti. -> la borsa contiene il regalo e supponiamo quindi sia di plastica, perciò suggeriamo "busta".

Celeste cominciò a mollare il pezzo di scotch -> non abbiamo esattamente capito il significato qui di "mollare".

Cerca di utilizzare dei sinonimi che magari suonino meglio, ma che comunque mantengano il significato che desideri.

- Descrizioni. Non sono presenti molte descrizioni ambientali, diciamo quanto basta per figurarci vagamente l'ambiente senza ricadere nel noioso, dal momento che ci troviamo in luoghi comuni e facilmente immaginabili. Ciò che abbiamo apprezzato di più di questo punto è l'abilità dell'autrice di non rendere pesanti le scene descrittive di altro tipo. Queste infatti sono state diluite tra dialoghi e narrazione in modo da rendere più spesse le azioni dei personaggi, specialmente della bambina, che giustamente essendo piccola non sta mai ferma. L'abilità qui è stata proprio nel riportare i suoi comportamenti e i suoi movimenti con fedele realisticità.

Tuttavia, anche le azioni di Melissa sono state riportate con assiduità, come se il personaggio non smettesse mai di muoversi davanti alla nostra immaginazione, e anche questo ci è piaciuto molto.

- Dialoghi. Attenzione ai verbi dichiarativi:

Dovresti vedere come sono diventati i tuoi capelli.» La rimproverai -> in questo caso c'è un verba dicendi, quindi non va il punto, bensì la virgola.

Abbiamo notato, inoltre, che a volte metti il punto dentro le virgolette (più che altro all'inizio) e a volte fuori. Non c'è un modo giusto e uno sbagliato, ma dovresti sceglierne uno e proseguire solo con quello. Dal momento che le virgole vengono posizionate di fuori, la scelta più logica sarebbe fare lo stesso per i punti (anche perché più avanti è l'unica utilizzata), ma nessuno ti vieta di cambiare tutti i segni e metterli dentro.

Dal punto di vista del contenuto, i dialoghi sembrano normalissimi e chiarissimi. Non ce ne sono troppi, anche perché la maggior parte della storia è incentrata sulle riflessioni della protagonista su sua figlia, e la bambina non parla molto dal momento che è piccola.

Com'è stato detto anche prima, uno dei punti forti dei dialoghi è la narrazione tra uno e l'altro che ci permette di visualizzare la scena al completo e non solo le parole che vengono dette.

- Ritmo della narrazione. La narrazione è lenta a ingranare, a parte il dettaglio interessante della storia, ovvero la presenza di Celeste, non accade davvero qualcosa che tenga incollato al lettore, sebbene lo stile fluido e la semplicità (in senso buono) della protagonista rendano comunque molto facilmente leggibile il tutto.

Non ci sono particolari che ti diano l'impressione di un cambiamento di qualsiasi genere, solo verso la fine si può percepire, ma comunque è forse un po' troppo presto per parlare di un aumento del ritmo.

La prima difficoltà che Mel ha nella storia è quella di rendersi conto di aver gravato sulle spalle dei genitori e quindi volersi trovare un lavoro senza saper da dove iniziare. Ma questo accade verso la fine dei capitoli pubblicati (dopo circa sei/sette parti), e forse è un po' tardi per dare il primo incipit alla storia per muoversi. Nel frattempo abbiamo una buona introduzione del suo mondo e i rapporti che ha con i parenti, e abbiamo apprezzato la cura per ogni dettaglio, ma ciò purtroppo non aiuta la narrazione a procedere più rapidamente da un punto di vista più ampio.

Nonostante ciò la storia non è pesante, solo un po' lenta, anche se potrebbe diventare un po' noiosa se il ritmo non venisse modificato.

3. Analisi completa delle tematiche:

Abbiamo individuato parecchie tematiche all'interno della storia, e tutte presentano un basamento molto attuale vista la situazione odierna nel mondo. Le tematiche sono state trattate in maniera delicata e approfondita, sebbene non se ne parli mai direttamente. Ciò che avvicina il lettore ad esse è proprio il fatto di vivere tutto attraverso gli occhi di una ragazza madre che si è trovata in una situazione più grande di lei durante quel sottile equilibrio che va dalla fine dell'adolescenza all'essere una vera e propria adulta. Come ci viene mostrato da ciò che la circonda, Melissa non era ancora pronta a diventare un'adulta a tutti gli effetti, ma si rimbocca le maniche e continua a provarci, perché questo è il minimo che farebbe per la bambina che è arrivata a illuminare la sua vita.

Abbiamo apprezzato come tu abbia espresso fin dall'inizio che difficoltà ci sono per le madri single che, se sono fortunate, sono a carico dei genitori. L'hai fatto immediatamente ma pian piano, mostrando al lettore cosa Melissa vive ogni giorno della sua vita da quando Celeste è nata, ed è stato assolutamente evitato l'uso di noiosi sproloqui introduttivi. Nel racconto, il messaggio di precarietà di una famiglia con una neonata in casa – perché ha ragione Melissa i bambini piccoli costano – è molto evidente, si vede come Melissa si trovi in difficoltà ad avere pochi soldi, ma soprattutto una grave mancanza di aiuti sostanziosi da parte dello Stato.

Nella storia ci ha particolarmente colpito il paragone che mostri tra l'amore di due madri verso le proprie figlie. La loro diversità ci ha reso consapevoli che spesso si attribuiscono ai figli colpe che non hanno, o che, purtroppo, alcune madri siano indifferenti ai reali sentimenti o alla reale condizione di salute psicologica e fisica dei propri figli.

Abbiamo provato a immedesimarci nei panni di una madre giovane che deve crescere una piccola bambina in un ambiente per nulla semplice sia dal contesto familiare ma anche a causa di una forte tensione presente nell'ambiente.

DI conseguenza, abbiamo vissuto tutte le privazioni che la ragazza subisce pur mantenendo sempre il sorriso accanto alla figlia. Da qui nasce la tematica dell'amore materno, quello ampio e incondizionato, il voler sempre proteggere la propria prole dai pericoli fisici e psicologici che il mondo cela. Melissa non si fa mai vedere abbattuta da Celeste, e già solo questo la rende una madre magnifica. A volte non conta l'età per saper dare vita e affetto a una piccola creatura, e lei ce lo dimostra in ogni capitolo.

Non viene a mancare, in ogni caso, la tematica dell'amicizia, che è stata sviluppata poco per ora, ma comunque c'è. Sebbene non abbia molto tempo per frequentare gli amici come un tempo, Melissa ne parla in più di un'occasione e esce anche con una sua amica, sottolineando quanto sono diverse ma lo stesso legate.

4. Originalità:

- Impatto iniziale. Dobbiamo ammettere che il tuo incipit ci ha fatto piacere, chi mai decide di aprire una storia con un inizio più classico e realistico? Nessuno.

Oggi è più semplice creare un incipit che si conosce, con cui si aprono migliaia di libri, piuttosto che trasferire la realtà di tutti i giorni in una famiglia come tante, in un paese normale.

Fa quasi paura vedere la normalità, noi lettori ci tuffiamo nella lettura con la speranza di uscire dalla nostra realtà fatta di problemi, amicizie e amori. Eppure tu con molto coraggio, perché ce ne vuole molto, ci porti la visione di una realtà che purtroppo non è inventata e accettabile, ma dura e "cruda". Il realismo del prologo è ciò che rispecchia un po' tutta la storia, quindi troviamo che sia stata una giusta scelta come prima introduzione.

Per quanto riguarda l'aspetto esteriore della storia, crediamo che anch'esso la rispecchi nella giusta maniera. La sinossi racconta di avvenimenti che non abbiamo ancora letto, ma possiamo dire da essa che la storia si fa interessante con l'andare avanti. Non sappiamo se sarà così o no, questa è l'impressione che ci ha dato leggendola, infatti è una sinossi che cattura, non troppo lunga e nemmeno troppo sintetica.

- Originalità della storia nel complesso. Di certo ci siamo ritrovati di fronte a un genere di storia che non si vede molto spesso, né che è famoso qui su Wattpad. Certo, di teen fiction con protagoniste ragazze-madri ce ne sono, ma crediamo siano i temi analizzati e il modo in cui lo sono a rendere questa storia originale nel suo genere. L'analisi di aspetti positivi e negativi della vita di una ragazza madre vengono espressi con grandissima chiarezza. Si percepisce con molta semplicità il rimpianto di ciò che ha perso, ma anche la gioia che le provoca questa svolta.

A dire la verità, probabilmente, è proprio Melissa in sé a risultare originale come voce narrante, e ciò, sommato alla cura con cui vengono trattate le tematiche, porta l'originalità su un buon livello.

- Originalità del titolo. È evidente la connessione del titolo con la copertina e i titoli di ogni capitolo. Da questo punto di vista, la storia viene trattata come un'unica composizione. Si accosta quindi l'arte della scrittura a quella della musica, creando una specie di storia a tema. Il che è molto originale, tuttavia non abbiamo ancora trovato il nesso che fa nascere tutto ciò. Sarebbe carino se esistesse, magari anche più avanti, e che il lettore potesse ricollegare il perché di questo titolo e i conseguenti dettagli relativi.

5. Analisi delle falle:

- Contraddizioni. Quando Celeste, nel capitolo 1.1, rovina l'acconciatura che le ha fatto la madre, viene prima detto che ci ha perso un'ora, mentre in seguito, poco dopo, questo lasso di tempo cambia e diventano due ore.

- Pezzi mancanti. Non sono presenti, finora, elementi mancanti. Sebbene siano pochi capitoli, tutto viene trattato con molta cura, forse anche troppa.

- Altro. -

6. Caratterizzazione dei personaggi:

Sulla caratterizzazione dei personaggi che abbiamo incontrato non abbiamo nulla da dire, ogni personaggio ha la sua personalità ben realizzata.

Sebbene Melissa conosca già i personaggi che ci vengono mostrati attraverso i suoi occhi, le caratteristiche dei vari parenti e amici non sono poste subito in evidenza ed elencate, anzi vengono piano piano mostrate al lettore, che ha la possibilità di assorbirle lentamente e memorizzarle.

I personaggi più importanti che finora abbiamo incontrato, ovvero Celeste, Melissa, la madre e il padre (e altri parenti) e la sua migliore amica, Ludovica, presentano caratteristiche molto diverse tra loro.

Abbiamo sorriso a vedere come Celeste non sia una bambina del tutto tranquilla e che, come ogni bambino, non ami la frutta o la verdura. Ce la siamo un po' immaginata come una bimba ribelle e un piccolo terremoto pronto a combinare di tutto e di più, ma con un bellissimo visetto d'angelo pronto farsi perdonare in quattro e quattr'otto.

Abbiamo anche un po' compatito la povera Melissa che, oltre ad aver a che fare con la piccola, deve sorbirsi prediche su prediche e, anche, offese poco velate dalla propria famiglia.

L'idea che ci siamo fatte di lei è che sia una ragazza molto stanca ma comunque molto forte, nonostante forse non lo sappia neanche lei.

Non abbiamo apprezzato particolarmente il personaggio della madre, legata alla sua disgrazia sul piano sentimentale. Il suo comportamento non assomiglia per nulla a quello di una madre, ha un rapporto conflittuale con la figlia, la denigra e non l'appoggia mai, trattandola quasi come un'estranea. Se ama Celeste come sembra, allora si dovrebbe sentire come minimo invogliata a cercare di aiutare la madre come può, al di fuori di divergenze o problemi personali, ma lei non dimostra nemmeno una punta di rammarico quando tratta male la figlia.

Per il padre di Melissa e la sua migliore amica abbiamo pochi dati su cui basarci, ma ci sembrano dei personaggi pronti ad aiutare Melissa e Celeste, come giustamente lo sarebbero nella realtà.

7. Coinvolgimento emotivo:

Attualmente troviamo il coinvolgimento emotivo scarso, gli unici sentimenti che abbiamo provato sono stati pena ed empatia verso Melissa. Non sappiamo se era questo che volevi mostrarci, ma l'effetto è stato quello di leggere un racconto un po' piatto, senza azione, angst o emozioni particolari che ci rapissero fino a non poter dire di no alla lettura. Questo è dovuto sicuramente alla lentezza dell'inizio della storia – come abbiamo accennato prima –, ma se prosegue anche più avanti può diventare un problema più evidente. In ogni caso, anche ciò che abbiamo finora andrebbe quantomeno arricchito, in modo da attirare più lettori a proseguire. Crediamo che tu debba inserire più emozioni all'interno della storia, in modo tale che i lettori si immedesimino di più. La voce narrante è direttamente quella della protagonista, pertanto dovrebbe essere un pochino più facile raggiungere questo obiettivo. Ricorda che un punto forte della storia è la giusta dose di show don't tell, quindi in caso decidessi di seguire il nostro consiglio usa comunque le parole con parsimonia. Le emozioni è bello viverle e provarle sulla propria pelle, non leggerle con una sorta di distacco.

8. Breve recensione della copertina:

- Quanto attira a prima vista. Si può dire che la copertina funziona, gli spazi sono gestiti bene e ciò che rappresenta è chiaro, c'è una buona dose di contrasto, il che rende chiaro e comprensibile il soggetto principale.

Nella sua semplicità è una copertina ben fatta, ci sono forse piccoli accorgimenti da tenere a mente, ma di cui parleremo nella sezione successiva. È comunque una copertina ordinata, che di certo fa il suo lavoro nell'attirare l'attenzione di un possibile lettore, quindi complimenti per questo punto.

- Sintonia degli elementi. La storia presenta un titolo piuttosto lungo, e spesso casi del genere sono difficili da gestire quando vanno inseriti nella copertina, in questo caso abbiamo le parole più importanti "Sonata" e "Mondo" che spiccano con un font corsivo che risulta leggibile, tuttavia il resto del testo tende a sparire un poco, probabilmente per le dimensioni ridotte del font. Mantenendo le due parole in corsivo, consigliamo di provare a riorganizzare il resto del titolo per equilibrarlo.

È un po' un peccato che il nome autore rimanga coperto da una fascetta, considerando che in quanto a importanza è secondo solo al titolo stesso.

Recensione a cura di:

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