Sólo tú y yo. || Paulo Dybala...

Oleh sofjiax

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"Ma io lo amo. Non ho mai amato nessun altro nel modo in cui amo lui e, onestamente, penso che non smetterò m... Lebih Banyak

Introduzione
Capitolo 1 - Martina.
Capitolo 2 - El comienzo de todo.
Capitolo 3 - ¿Porqué esperar?
Capitolo 4 - ¿No tienes prisa, verdad?
Capitolo 5 - No me lo esperaba.
Capitolo 6 - Espectacular.
Capitolo 7 - Inspiración.
Capitolo 8 - En su casa a la mañana.
Capitolo 9 - ¿Qué responderías?
Capitolo 10 - Presentaciones.
Capitolo 11 - Embelesarse a mirarlo.
Capitolo 12 - Mí paraíso.
Capitolo 13 - Mí regalo eres tú.
Capitolo 14 - Amor.
Capitolo 15 - Inseguridades.
Capitolo 16 - Te amo.
Capitolo 17 - Momentos.
Capitolo 18 - Toda tú energía.
Capitolo 19 - Su primer amor.
Capitolo 20 - New York.
Capitolo 21 - Vista desde arriba.
Capitolo 22 - New Year's Eve.
Capitolo 23 - Todo el amor en una noche.
Capitolo 24 - Promesas.
Capitolo 25 - Te deseo.
Capitolo 26 - Hasta pronto.
Capitolo 27 - La distancia sospechosa.
Capitolo 28 - Viejos amigos.
Capitolo 29 - Se vuelve a la normalidad.
Capitolo 30 - Un coloquio muy importante.
Capitolo 31 - Un nuevo capítulo.
Capitolo 32 - Dos corazones en un hogar.
Capitolo 33 - Alicia.
Capitolo 34 - Aeropuertos.
Capitolo 35 - Volver a casa.
Capitolo 36 - Ganar el campeonato.
Capitolo 37 - Laguna Larga.
Capitolo 38 - Hola, papá.
Capitolo 39 - Para siempre.
Ringraziamenti.
Nuova storia.

Epigolo.

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Oleh sofjiax

Due anni dopo.

I raggi del caldo sole argentino che si riflettevano sul mio viso mi comunicavano l'inizio di un nuovo giorno. Mi alzai dal letto, e andai in bagno per lavarmi il viso. Sciolsi i capelli, che ora mi arrivavano alle spalle invece che fino in fondo alla schiena, e li pettinai con cura.

Quel giorno avrei dovuto scrivere un articolo importante di Lifestyle, motivo per cui mi ero svegliata così presto.

Scesi le scale della nostra villa a Córdoba, e trovai Paulo seduto sul tappeto, con in braccio nostra figlia.

Esattamente, due anni prima, durante la nostra ultima notte di vacanza in Argentina, io e Paulo avevamo fatto l'amore infinite volte ed io, per combinazione, quella mattina mi ero scordata di prendere la pillola. Così, ad Aprile dell'anno successivo era nata Alba.

Alba Celia Dybala Rivetti.

Aveva ormai due anni e mezzo, ed era davvero una bellissima bambina. Aveva gli occhi di Paulo e i miei capelli. La pelle abbronzata come la sua, e il carattere che era un perfetto mix dei nostri.

La amavamo con tutta la nostra anima. Vedere ciò a cui il nostro amore era stato in grado di dare vita mi riempiva il cuore ogni giorno.

Mi sedetti sulle scale per osservare gli amori della mia vita che giocavano. Alba indossava una maglietta della Juventus, con dietro il numero dieci e sopra il suo nome. Mentre Paulo le stava dicendo cose incomprensibili in spagnolo.

Infatti, Alba stava crescendo bilingue, e la sua vocina squillante e allegra passava dall'italiano allo spagnolo in un battibaleno.

"Non tirare il telecomando in testa a papà, mi amor." mormorò Paulo, togliendole l'oggetto dalle mani.
"Papà papà papà." continuò a dire Alba, tastando la faccia del mio bellissimo fidanzato.

"Buongiorno monella!" esclamai, avvicinandomi ai due.
"Mamma! Papà dato leche."

Probabilmente voleva dire che Paulo le avesse dato il latte per colazione, ma confondeva spesso le due lingue, il che mi richiedeva un grande sforzo mentale per comprenderla.

"Davvero? Papà ti ha fatto la colazione?" chiesi, fingendomi sorpresa.
"Si si. Mamma guarda!" disse, riprendendo a tirare il telecomando in testa a Paulo.
"No amore, non si fa! Così fai la bua a papà, e tu non vuoi far piangere papà, vero?"
"No no, io tanto bene a mamma e papà." bisbigliò, buttandosi tra le braccia di Paulo.

"Buongiorno mi amor." mi salutò Paulo, appena Alba ricominciò a gattonare e camminare traballante sul tappeto.
"Giorno. Si è svegliata stanotte? Dormivo talmente bene che non mi sono accorta di nulla, per una volta." dissi, mentre lui iniziò a lasciarmi dei teneri baci sul collo.
"Si è svegliata solo una volta, ci ho pensato io, non preoccuparti princesa." sorrise lui, circondandomi la vita con le braccia e avvicinandomi ancora di più al suo corpo.

Ci baciammo lentamente, senza interrompere il contatto tra i nostri sguardi. Intanto, Alba continuava a giocare con un libro che aveva preso dal ripiano più basso della libreria lì accanto.

I suoi occhi color ghiaccio scrutavano attentamente le pagine del libro, mentre sentivo lo sguardo di Paulo su di me.

"Cosa c'è?" gli chiesi in un sussurro, alzando lo sguardo su di lui.
"Sei davvero una madre perfetta, e ti amo. Ti amo tantissimo, princesa." mormorò sulle mie labbra, per poi riprendere a baciarmi.
"Ti amo anche io."

Quando ci staccammo, mi alzai in piedi e andai a prendere Alba, portandola in braccio fino alla sua camera.

"Mamma, cambi pannolino?" chiese, mentre la mettevo sul fasciatoio.
"Sì amore, cambiamo il pannolino e poi torniamo a giocare con papà, va bene?"
"Sì sì" disse lei, battendo le piccole mani mentre io continuavo a ripeterle di stare ferma, per poterla cambiare senza rischiare di farle male o di prendermi una pedata sul viso.

Una volta cambiata, riportai Alba in salotto, dove trovai Paulo che si stava dirigendo alla porta. Quando la aprì, vidi Alicia. Ultimamente era stata molto presente, ed era completamente innamorata di Alba.
Ogni volta che si sentiva chiamare "abuelita" le venivano le lacrime agli occhi.

Aveva passato la maggior parte del tempo a Torino con noi, e Alba aveva trascorso tanto tempo con lei, visto che io lavoravo e Paulo si allenava duramente.

"Abuelita!" esclamò Alba appena la vide, scansandosi dalla mia stretta e camminando traballante verso Alicia, che la prese in braccio e cominciò a riempirla di baci, salutandola calorosamente in spagnolo.

Poi Paulo disse qualcosa di incomprensibile ad Alicia, e mi prese per mano.
"Cosa fai?" chiesi io lanciandogli uno sguardo.
"Mia mamma può stare con lei per qualche ora, quindi se vuoi possiamo uscire." spiegò.
"Vado a prepararmi, sarò pronta tra cinque minuti." cinguettai.

Quando uscimmo di casa, facemmo una semplicissima passeggiata, mano nella mano, parlando del più e del meno. Raccontandoci quanto fossimo entrambi innamorati dell'Argentina, pensando a come fare adesso che era arrivato il momento di iscrivere Alba alla scuola materna, facendo programmi per le vacanze al mare, e dicendoci quanto ci amassimo.

Stavo imparando a conoscere Córdoba, e mi resi conto che Paulo mi stesse portando lontana dal centro. Non ne capii il motivo finché non mi trovai davanti a un vicolo piccolissimo e tutto colorato.

"Cosa ci facciamo qui?" domandai curiosa, osservando come il sorriso di stava accendendo sul volto del mio ragazzo.
"Sediamoci." disse soltanto, senza smettere di sorridere nemmeno per un secondo.

Mi piegai sulle ginocchia e mi sedetti accanto a Paulo, appoggiando la schiena contro il muro.

"Allora, mi spieghi cosa stiamo facendo seduti contro a un muro?" sospirai, e poi lo vidi tirare fuori qualcosa dalla tasca dei jeans.
"Dammi un secondo e ti prometto che capirai tutto."

Lo guardai mentre era intento ad aprire una piccola scatolina di velluto rosso, ma nella mia testa nulla sembrava avere senso.

"Mi ero preparato un discorso, una specie di scaletta delle cose da dire, in modo da farti capire quanto tu sia importante per me. Ma adesso non ricordo più una parola di quello che volevo dire. Prima che ti venga un infarto, non è una proposta di matrimonio, so che non ci credi, così come non ci credo nemmeno io. Semplicemente ho visto questo anello e ho pensato di volerlo usare come prova. Prova per una promessa. Ti amerò sempre Martina, e amerò sempre Alba. Ti giuro che farò di tutto per rendervi felici, perché non ho altre ragioni di vita se non voi. Sei una mamma meravigliosa, e appena Alba saprà parlare meglio te lo dirà in mille modi diversi. E sei una fidanzata meravigliosa. Ed io te lo dirò e te lo dimostrerò fino alla fine dei miei giorni. Quindi, esattamente in questo orribile vicolo, scelto completamente a caso, seduto su un grazioso pavimento in cemento consumato," Paulo disse queste ultime parole in modo plateale, facendomi ridere,
"In questo posto schifoso e senza senso, ti prometto di restarti accanto in ogni singolo momento della nostra vita. Perché ti amo, ti amo da prima di esserne a conoscenza." disse, ed intravidi un insolito luccichio nei suoi occhi.

"Non riuscirò mai a dire a parole quanto bene tu mi abbia fatto, Paulo. Quanto amore tu mi abbia donato e quanti momenti meravigliosi io abbia vissuto con te. Non troverò mai un aggettivo in grado di esprimere ciò che provo per te. Ma ti prometto che lo farò anche io. Ti dimostrerò anche io quanto ti amo, e lo farò ogni singolo giorno della nostra vita. Perché non potrei immaginare nessun altro al tuo posto, nessun altro amore a riscaldarmi il cuore e nessun'altra bambina a correre per casa. Ringrazierò sempre quella serata in cui mi sono ubriacata e ho perso il telefono, perché altrimenti non saremmo qui. O forse no. Forse ci saremmo incontrati comunque, perché magari il nostro destino è quello di amarci. Ed è quello che voglio fare, sempre." bisbigliai, mentre nel mio cuore c'erano i fuochi d'artificio.

Paulo mi mise l'anello al dito, e poi ci lasciammo andare ad un bacio senza fine. Restammo in quel vicolo per ore, a baciarci, a tenere vivo il nostro amore, nonostante lo scorrere del tempo. A far sì che le farfalle nello stomaco ci fossero ancora ad ogni contatto visivo e che fossimo l'uno il rifugio dell'altra.

Quando tornammo a casa, salutammo Alicia e pranzammo. Passammo il resto della giornata coccolando Alba e guardando qualche film sul divano.

Finché, ad un certo punto, Alba si arrampicò sulle gambe di Paulo e cominciò ad abbracciarci entrambi.

"Mamma, papà, storia."
Sapevo quanto amasse sentirsi raccontare storie sempre nuove, e sua io che Paulo eravamo abbastanza bravi con la fantasia.

Ma, quel giorno, Paulo decise di raccontarle una storia vera.

"C'era una volta, tanto tempo fa, un ragazzo che amava giocare a calcio, come papà. E una sera, ad una festa, ha trovato il telefono di una ragazza, bella come la tua mamma..."

"Papà, come finisce storia?"

"La storia finisce con i due ragazzi che si promettono di amarsi per sempre. Pensa, neña, non smettono di amarsi nemmeno per un secondo dal momento in cui i loro occhi, e i loro cuori, si incontrano."


Hello everybody!
Spoiler 1: ci saranno ancora dei capitoli, raccontati dal punto di vista di Paulo.
Spoiler 2: esattamente un anno fa ho scritto il primo capitolo di questa storia, ed essere riuscita a concludere qualcosa e aver avuto il coraggio di condividerla è la sensazione più appagante e soddisfacente del mondo.
Comunque don't worry, perché sto già lavorando ad un'altra storia, che inizierò a pubblicare tra un mese.
Le emozioni che si scatenano dentro di me sono infinite, ma vi spiegherò meglio tra poco con i ringraziamenti.
Love you all. ♥️
Sofia.

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