𝑹𝒆𝒅 𝒏𝒐𝒔𝒆, 𝑻𝒓𝒖𝒆 𝒍�...

By MiriBlack99

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Diana Styles Γ¨ una dolce e allegra bambina di appena quattro anni. La sua spensieratezza viene messa a dura p... More

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Avviso
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Avviso Importante

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By MiriBlack99

HARRY

Finalmente l'influenza mi era passata e nel weekend ero tornato da Diana. Era stata felicissima di rivedermi e avevamo giocato assieme tutto il giorno. Ormai la primavera era iniziata e anche a Londra cominciava ad esserci un clima più mite. Gli alberi nei parchi e nei viali iniziavano a fiorire, il cielo era azzurro e di tanto in tanto si vedevano volare fuori dalla finestra le rondini e le farfalle.

"Papà oggi viene Miriam?"

"Che giorno è oggi Diana?" domandai prendendo in braccio mia figlia.

Piegò la testa da un lato per pensare alla risposta:"Non lo so."

"Te li ricordi i giorni della settimana? Il primo è il lun..."

"Lunedì!" mi interruppe lei sorridendo.

"Bravissima. Ti ricordi quando viene Miriam?"

"Matedì?" chiese.

Sorrisi correggendola:"Martedì, amore."

"Allora oggi non viene a trovarmi." sbuffò.

"No." -le accarezzai una guancia- "Mi sei mancata tanto piccola mia."

"Anche tu papà." mi lasciò un delicato bacio sulla guancia.

La porta si aprì mostrandomi Liam che avanzò velocemente verso di me:"Devo parlarti."

Mi alzai dal letto posando mia figlia sopra:"È successo qualcosa?" chiesi allarmato.

"Amy sta salendo. L'ho vista all'ingresso e ho cercato di arrivare prima in modo tale che lo sapessi." disse piano.

"Grazie." -mi voltai verso mia figlia- "Amore stai un attimo con lo zio Liam? Papà deve andare in bagno."

Mia figlia annuì e io uscii dalla stanza.

"Stavo proprio cercando te." la voce fastidiosa e arrogante della mia ex fidanzata arrivò alle mie orecchie.

"Mi hai trovato." risposi freddo.

"La tua squallida ragazza te lo ha detto che sono passata la scorsa settimana?" chiese con tono superiore.

Strinsi i pugni lungo i fianchi:"Sì, me lo ha detto." estrassi dal portafoglio mille sterline in contanti e, in modo riluttante, gliele porsi ad Amy.

"Alla fine hai ceduto, Harold." sorrise.

"Ho dovuto per forza." dissi a denti stretti.

"Avevi paura del mio avvocato?" rise lei.

"Ho altro a cui pensare che non ad un altro processo, per questo l'ho fatto."

"Ad esempio?" mi sfidò lei.

"Ad esempio a nostra figlia!" -sbraitai prima di ricompormi- "Non ti voglio più vedere Amy. Vattene e resta fuori dalla mia vita."

Alzò le spalle come se non le interessasse nulla:"Ho ottenuto quello che volevo." rispose sventolando i soldi davanti al mio viso per poi intascarseli.

"Sei una stronza." alzai la voce facendo voltare verso di noi alcuni medici.

"Attento a quello che dici Harry. Posso far finire nella merda te e tua figlia con una sola telefonata."

"Vattene!" urlai scattando verso di lei. 

Due mani mi presero per gli avambracci trattenendomi:"Harry, lascia stare." disse la voce del mio amico.

Mi voltai verso di lui:"Hai sentito quello che ha detto?!" gridai.

"Sì, per questo sono uscito dalla stanza. Calmati adesso e lasciala perdere."

Respirai pesantemente prima di correre in bagno e lavarmi il viso con acqua gelata. Mi guardai allo specchio e mi resi conto che la testa mi girava come un vortice. Sbuffai pesantemente quando il fiato iniziò a mancare, e io presi a tremare. Non poteva succedermi di nuovo. Era il terzo attacco di panico in pochi giorni. Non volevo mi succedesse di nuovo perchè era davvero spaventoso e io avevo paura. Poggiai la schiena contro le piastrelle gelate e mi lasciai scivolare contro di esse. Una volta seduto a terra portai le ginocchia al petto e le avvolsi con le braccia.

La porta del bagno si aprì:"Scusi non credevo fosse occupato!" -si richiuse per poi riaprirsi velocemente- "Harry che ci fai qui?" 

Avevamo litigato per il bacio, ma ero contentissimo che Miriam fosse lì. Arrivava sempre al momento giusto.

Avanzò verso di me e si accovacciò alla mia altezza:"Ti senti bene?"

Scossi la testa strizzando di più gli occhi quando il petto prese a bruciare.

Si sedette velocemente accanto a me e mi prese la mano:"Ti sta succedendo di nuovo?" -annuii- "Come mai? Diana sta male?" domandò.

Provai a rispondere ma non ci riuscii così scossi la testa.

"Cazzo, oggi è lunedì! È passata Amy vero?" -mimai un si con la testa e tentai di respirare più profondamente, ma il mio tentativo si rivelò del tutto inutile e mi uscì solo un lamento roco dalle labbra- "Harry è finito tutto con lei. Ha avuto quei maledetti soldi, quindi ora non ha più nulla a che fare con te." mi rassicurò lei.

"O-odio quando mette in mezzo Diana." -ansimai stringendo di più la sua mano- "Non...non riesco a respirare." mi lamentai.

"Sdraiati qui." -allungò le gambe e mi fece poggiare la testa su di esse- "Cerca di respirare piano. Sono qui con te, non ti succederà nulla." prese ad accarezzarmi i capelli.

Dopo parecchi minuti smisi di tremare e mi sentii leggermente meglio.

"Diana è da sola?" chiese.

Scossi la testa:"C'è Liam." -dissi rapidamente prendendo un grosso respiro- "Che ci fai qui?"

"Fra dieci minuti ho appuntamento con il medico del reparto."

"Come mai?" chiesi perplesso.

"Non ne ho idea. Anzi, è meglio che vada adesso. Stai meglio?"

Annuii alzandomi:"Grazie."

Mi sorrise senza dire nulla ed uscì dal bagno.

Mi confondeva solamente le idee. Qualche giorno fa mi aveva detto esplicitamente che non gli interessavo e che aveva legato con me solo per il bene di Diana e ora si comportava così. Mi stava facendo letteralmente impazzire perchè la desideravo terribilmente ma lei mi teneva distante.

MIRIAM

"Salve." strinsi la mano al medico che avevo davanti.

"Salve. L'ho chiamata intanto per dirle che sta facendo un ottimo lavoro con Diana." -sorrisi e lui proseguì- "E poi per chiederle una cosa. Ci sarebbe un bambino di otto anni che è appena stato operato al cuore e dovrà stare qui per un po', vorrei che svolgesse clownterapia anche con lui."

"Per me va bene, ma non c'è nessun'altro?" chiesi.

Scosse la testa:"Purtroppo no. Gli unici pomeriggi in cui il bambino può stare con lei sono il martedì e il mercoledì, perchè gli altri giorni ha delle attività di riabilitazione in programma."

"Il martedì e il mercoledì sono i giorni in cui vado da Diana." spiegai.

"Da Diana ha anche il venerdì giusto? Può andare quel giorno lì."

Annuii:"Va bene. L'ora è sempre la stessa?"

"Sì, dalle quindi alle sedici."

Decisi di passare da Diana per spiegarle la situazione. Quando entrai fu come sempre molto felice di vedermi.

Mi sedetti sul letto accanto a lei:"Ciao tesoro, stai bene?"

"Sì, sono felice che papà sia di nuovo qui."

"Ascolta, c'è un piccolo cambio di programma. Qui in ospedale c'è un bimbo che ha bisogno di ridere, un po' come te." -annuì attenta- "Il tuo dottore mi ha parlato e mi ha detto che devo stare con quel bimbo il martedì e il mercoledì."

Mi guardò con i suoi occhi azzurri:"Ma tu devi stare con me quei giorni." piagnucolò.

"Lo so amore, ma mi hanno detto di fare così. Noi stiamo assieme il venerdì." -le diedi un bacio sulla guancia e lei si mise a piangere- "Amore non fare così, io posso venire a trovarti anche altri giorni."

Pianse più forte:"Così la tua preferita non sono più io."

La presi in braccio:"Diana sei tu la mia preferita. Sei tu e lo sarai sempre."

Si sfregò gli occhi con le piccole manine:"Me lo prometti?"

Sorrisi:"Te lo prometto cucciola."

"Le bolle di sapone però non usarle con l'altro bimbo." 

"Perchè?" le chiesi.

"È la nostra magia." 

Risi:"Hai ragione. No, non le userò con lui. Ora vado."

Salutai Harry e Liam e uscii dall'ospedale.

Ero alla fermata dell'autobus quando una Range Rover nera accostò accanto a me abbassando il finestrino:"Sali." mi ordinò freddo Harry.

"No, devo tornare al college."

"Ho detto sali."

Alzai gli occhi al cielo ed entrai in auto sbattendo la portiera:"Che vuoi?"

Ingranò la marcia e partì velocemente:"Che tu abbia le tue idee su di me e sul nostro rapporto mi può ancora stare bene, ma che tu metta in mezzo Diana no."

Lo guardai stranita:"Di che parli Harry?"

"Sai benissimo di che parlo!" urlò dando un pugno al volante.

"No, non lo so! O la smetti di urlare e mi spieghi, o mi fai scendere." mi alterai anche io.

"Hai scelto di stare con un altro bambino per vedermi il meno possibile. Peccato che ci rimetta solo mia figlia. Sei un'egoista!"

"Ma ti stai sentendo?! Secondo te sono stata io a chiedere di avere un altro bambino?"

"Sei anche bugiarda!"

"Non sono stata io a chiedere questo! Avevo quell'appuntamento con il medico e me lo ha comunicato. Pensi davvero che avrei rinunciato a stare con Diana?"

"Non ti capisco! Prima passi le serate a casa mia, mi baci, poi sparisci dicendo che non senti nulla per me, poi oggi che sono stato male sei stata premurosa con me. Mi confondi cazzo!" urlò accelerando.

"Stavamo parlando di Diana, mi pare. Oppure mi hai fatta salire in macchina con la scusa di parlare di tua figlia per poi arrivare a questo discorso?"

"Vaffanculo."

"Ferma la macchina Harry. Adesso!" -inchiodò e io uscii dall'auto- "Vaffanculo!" gridai.

Ciao a tutti. Scusate se ho aggiornato dopo parecchio ma sono state due settimane un po' piene di cose. Hanno operato mio papà e quindi spesso ero in ospedale a trovarlo e non sono riuscita a scrivere il capitolo, poi ho avuto altri appuntamenti e impegni. Spero vi piaccia.

Miriam❤️🦄

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