How deep is your love? 2 ||

By is0196

1.6M 57.8K 34.2K

Sequel di How Deep Is Your Love. TUTTI I DIRITTI RISERVATI. Severamente vietato copiare. More

Sequel
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 54
Capitolo 55
Capitolo 56
Capitolo 57
Capitolo 58
Capitolo 59
Capitolo 60
Capitolo 61
Capitolo 62
Capitolo 63
Capitolo 64
Capitolo 65
Capitolo 66
Capitolo 67
Capitolo 68
Capitolo 69
Capitolo 70
Capitolo 71
Capitolo 72
Capitolo 73
Capitolo 74
Capitolo 75
Capitolo 76
Capitolo 77
Capitolo 78
Capitolo 79
Capitolo 80 (Parte 1)
Capitolo 80 (parte 2)

Capitolo 48

19.7K 700 402
By is0196

-"Patrick avrà anche tanti soldi da darti, ma io ora ho in mano la tua vita e ciò significa che farai quello che ti dico io. Vediamo di andare d'accordo, a meno che tu non voglia morire dissanguato.
E credimi ti accoltellerei e ti guarderei perdere ogni millilitro del tuo sangue."

Lui mi guarda sorpreso ma sorride quasi divertito:"Io ho una proposta migliore da farti, anzi un consiglio. Fossi in te, scapperei ora, la gente di Patrick sarà qui a momenti."

-"Dammi la tua pistola." dico.

-"Cosa? No."

-"Dammi la tua pistola, cazzo." dico premendo il coltello sulla sua gola.

-"Ahia, okay, okay. Prendila." dice indicandomela con lo sguardo.

La prendo, tolgo il coltello dalla gola ma gli punto la pistola contro.

-"Allontanati." dico mentre lo vedo fare passi indietro.

Tenendo lo sguardo fisso su di lui, con la mano cerco la maniglia della porta e la chiave.
Giro la chiave, apro la porta e prima di uscire dico:"Non ho finito con te, credimi, appena tornerò a casa, chiedere a mio padre di ucciderti sarà la prima cosa che farò."

Chiudo la porta, chiudendolo a chiave per fare in modo che non mi segua.

Corro fuori dal palazzo nascondendo la pistola sotto la maglietta, proprio in questo esatto momento vedo le macchina degli uomini di Patrick parcheggiare davanti a me.

Senza pensarci due volte mi metto a correre per le strade rischiando di travolgere la gente che passa.
Dire che questa città è affollata è il minimo, c'è un continuo via vai di persone e auto per tutte le vie.

Continuo a correre senza una meta ben precisa. Non ho idea di dove andare.
Alla polizia non se ne parla, dovrei raggiungere il municipio dove mi aspettano gli uomini dei miei genitori e alcuni dei ragazzi ma non so dove sia il municipio e non ho a disposizione abbastanza tempo per fermarmi a chiedere dato che sento le auto dei uomini di Patrick dietro di me.

Continuo ad attraversare strade e strade ma senza grandi novità sul da farsi. Sono ancora sul punto di partenza, senza un posto in cui andare.

L'agitazione inizia a crescere mentre la mia speranza di tornare a casa a diminuire.

Se non sono al sicuro alla stazione di polizia, dove sarò al sicuro?

Mentre corro, non faccio attenzione attenzione attraversando una delle strade e sento un'auto fermarsi ad un millimetro da me sfiorandomi le gambe.

Poggio le mani sul cofano della macchina per non cadere mentre sento il mio cuore andare a mille.

Dio, stava per investirmi.

Alzo lo sguardo pronta ad urlare contro chiunque sia alla guida ma quando vedo il volto di Zayn resto per qualche secondo imbambolata.

Prima di crederci per davvero, mi chiedo solo se l'auto non mi abbia investita sul serio e questo non sia il paradiso. O comunque qualche sorta di allucinazione.

Di fianco a Zayn c'è Cameron che guarda forse anche più sorpreso di Zayn.

Vedo l'auto degli uomini di Patrick dirigersi verso di noi e sia Cameron che Zayn mi fanno segno con le mani e le braccia di salire nell'auto.

Senza pensarci più di troppo corro verso la portiera e salgo.

-"Veloci, veloci. Mi stanno seguendo." dico richiudendo la porta mentre vedo Zayn partire.

-"Mio Dio, non se spiegare a parole quanto io sia felice di vedervi." dico subito dopo sospirando e appoggiandomi con la schiena.

-"Tu non hai idea di quanto noi siamo felici di vedere te." replica Cameron e aggiunge:"Viva."

-"Come avete fatto a trovarmi?" chiedo.

-"Non ti stavamo cercando." risponde Cameron.

-"Non trovavamo il municipio. Stavamo girando per la città per trovarlo. Dio, non posso credere ancora di averti trovata." dice Zayn passandosi una mano tra i capelli.

Istintivamente gli sorrido ma poi mi faccio subito seria:"Qual è il piano?"

-"Dobbiamo uscire dalla città e prendere l'autostrada per tornare all'aeroporto." risponde Zayn.

Mi giro per guardare se le auto di Patrick sono dietro di noi ed effettivamente lo sono.

-"La macchina subito dietro di noi è dei nostri, quelle altre sono di Patrick." dice Cameron.

Siamo fermi ad un semaforo, aspettando che scatti il verde:"Gli uomini di Patrick non ci attaccheranno mai qui in città, lo faranno non appena saremo soli in autostrada." dice Zayn.

-"Fai guidare me." dico subito.

-"Cosa? Perché?" chiede.

-"Dio, Zayn. Dobbiamo sfuggire a quelli, credi di esserne capace?" chiedo a mia volta.

Aggrotta le sopracciglia:"Stai insinuando che tu guidi meglio di me?"

-"Decisamente si, facciamo cambio prima che il semaforo diventi verde." insisto.

Rotea gli occhi ma scende dall'auto quando si rende conto che non può discutere con me, io faccio lo stesso e passando di fianco a lui gli stampo un velocissimo bacio sulle labbra per poi salire al suo posto.

-"Ditemi la strada però." dico quando il semaforo diventa verde.

Cameron inizia a farmi da navigatore mentre io non riesco a fare a meno di guardare nello specchietto per vedere se gli uomini di Patrick ci stanno ancora seguendo e purtroppo la risposta è sempre si.

Usciti dalla città, ci ritroviamo sull'autostrada sulla quale ci sono veramente poche macchine. Il che significa che gli uomini di Patrick passano all'attacco.

Le loro auto sono tre, superano quella dei nostri uomini e ci raggiungono affiancandoci.
Mi giro di lato e riesco a vedere i loro volti diabolici.

-"'Michelle, fai qualcosa. Se dovessero superarci è la fine, si fermeranno a metà strada bloccandola e ci costringeranno a fermarci." dice Cameron.

Proprio mentre dice queste parole sento degli improvvisi colpi.

-"Dio, stanno sparando." sento imprecare Zayn.

-"Ma sono scemi? Ci uccideranno." aggiunge Cameron mentre io sento le mie mani sudare e tremare.

Mi giro di lato per capire il loro intento e dico subito:"Loro non vogliono ucciderci, vogliono bucare le gomme dell'auto."

Faccio la cosa che nessuno si sarebbe aspettato, forse nemmeno io e abbasso il finestrino prendendo la pistola che ho preso al poliziotto e centrando una delle gomme di una delle auto dei uomini di Patrick.

-"Ma che diavolo..Mio Dio, morirò." dice Cameron mettendosi una mano tra i capelli."

Ma quando di preciso Cameron è diventato così?

Guardo soddisfatta come una delle auto dei uomini di Patrick si ferma a causa della gomma.

-"Bene, 1 su 3 l'abbiamo eliminata." dico.

-"Michelle, tu guarda la strada e cerca di andare più veloce, io sparo a loro." sento dire da Zayn e vedo abbassare il suo finestrino.

Prende la sua pistola e inizia sparare diversi colpi.
Al contrario di quello che ha detto Zayn, non vado più veloce altrimenti se mi allontano troppo da loro, lui non riuscirà mai a colpire le loro gomme.

-"Stai attento che non ti sparino." dice Cameron a Zayn.

Mi giro di lato e vedo entrambe le macchine di Patrick a pochi centimetri da noi.

-"Michelle, ci stanno per superare." urla Cameron.

Stringo forte il volante e tenendo lo sguardo fisso sulla strada cambio marcia mentre vedo la freccia della velocità raggiungere in pochi secondi i 200 km/h: "Non lo permetterei mai." sussurro.

-"Okay, forse così è troppo veloce." dice subito Cameron tenendosi con una mano al sedile.

Io accelero ma anche gli uomini di Patrick accelerano raggiungendoci di nuovo.

Aumento ancora di velocità arrivando a 250 km/h.

-"Okay, ora forse stai andando troppo veloce. Rallenta." sento dire da Zayn ma io faccio l'esatto opposto accelerando ancora di più.

-"Michelle, rallenta." aggiunge Cameron.

-"Non posso rallentare, devo arrivare all'aeroporto molto prima di loro, dobbiamo avere il tempo di scendere dall'auto, salire sull'aereo e dare il tempo all'aereo di partire. Se gli uomini di Patrick sono poco distanti da noi, raggiungeranno l'aeroporto poco dopo di noi e non avremmo tempo per partire." spiego mentre sento il volante tremarmi tra le mani.

-"Ci ucciderai, credimi. Quando la velocità diventa troppo elevata, si rischia di perdere il controllo dell'auto, questo perché perdi il controllo sul volante che diventa troppo difficile da gestire quando si va sopra i 220 km/h." dice Zayn con tono tranquillo per farmi ragionare ma quando vede che non ho intenzione di ascoltarlo sbotta:"Rallenta questa cazzo di macchina, Michelle."

-"Michelle, credo di sentirmi male." aggiunge Cameron con gli occhi chiusi e una mano sul volto.

-"Smettetela di parlare, cazzo. Mi state distraendo." sbotto.

-"Non è permesso guidare a 260 chilometri all'ora qui, non prenderla sul personale..lo dico a titolo informativo." aggiunge Cameron.

-"Le leggi non valgono per i ricchi, mio padre pagherà le multe." dico per farlo stare zitto.

-"Non è quello il punto." sbuffa Cameron:"Ci ucciderai."

-"Sentite nei peggiore dei casi moriremo, sia che io guidi veloce sia che io guidi lenta. Se rallento, loro ci prenderebbero e diciamo che potrebbero ucciderci, se continuo a guidare veloce, potremmo morire per incidente, ma potemmo anche salvarci. E se potessi scegliere come morire preferirei che sia io ad uccidermi piuttosto che quelli."

-"Se potessi scegliere come morire, preferirei non morire." dice Zayn da dietro.

Roteo gli occhi ma non rispondo.

Continuo ad andare sempre più veloce mentre dietro di me non c'è traccia degli uomini di Patrick ma nemmeno dei nostri uomini.

-"Devi prenderla la prossima uscita." dice Cameron indicandomela.

Annuisco rallentando lentamente per poter prendere la curva.

Continuo ad andare dritto per circa un chilometro fino a quando arrivo in un aeroporto privato, uno dei pochi aerei che ci sono è il nostro e lo riconosco subito dopo averlo visto.

-"Sono dietro di noi." dice Cameron e Zayn aggiunge:"Veloce, veloce. Scendiamo e lasciamo la macchina qui."

Scendo subito dall'auto e mi metto a correre verso l'aereo insieme ai due.

Sento la macchina dei uomini di Patrick parcheggiare dietro di noi mentre Cat esce leggermente dall'aereo e Cameron le urla:"Cat, sparagli, spara a quelli dietro di noi."

Mentre noi raggiungiamo l'aereo, Cat rientra e torna con una pistola iniziando a sparare contro di loro.

-"Veloci, veloci." sento dire da uno dei uomini dei nostri genitori che ci danno una mano a salire mentre staccano la scala dall'aereo.

Uno dei colpi sparati dai uomini di Patrick mi sfiora e per un istante il mio cuore si ferma ma mi affretto a salire sull'aereo.

-"Amber, la porta. Veloce chiudila e partiamo subito." dice l'altro uomo.

Zayn aiuta Amber a chiudere la porta e pochi secondi dopo sentiamo l'aereo partire.

-"Е gli altri 5 uomini?" chiedo io mentre l'aereo è già decollato.

-"Se la caveranno. Troveremo un modo per farli tornare, l'importante era salvare te ora." dice uno dei uomini che erano rimasti qui con Amber e Cat.

Prima che io possa dire qualunque altra cosa mi ritrovo Cat sulle spalle:"Tu non hai idea di come io mi sia sentita questi 10 giorni senza di te."

Mi giro, la metto giù e la stringo a me:"Non sai quanto io abbia avuto bisogno di te."

-"Ehm ehm..Ciao, esistiamo anche noi." tossisce Amber.

Saluto anche lei e Cameron per poi girarmi verso Zayn sorridendogli leggermente.

Mi guarda cercando di non sorridere e restare serio ma non resiste per molto e mi prende in braccio stringendomi forte.

-"Mi sei mancato tanto, Zayn." sussurro:"In alcuni momenti ho pensato che non ti avrei più rivisto. E tra tutte le cose che mi sono successe, questa sembrava la peggiore."

-"Io invece ero sicuro che ti avrei rivista, non avrei mai permesso a un quarantenne psicopatico di portarti via per sempre."

Sorrido soltanto per poi sentire un tonfo dietro di me.

Mi giro e vedo Cat con in mano tre chili di cibo, del quale la metà le sta cadendo.

-"Mi spieghi perché l'hai preso tutto? Guarda che non ce lo rubano. Prendi solo quello che mangi." dice Cameron raccogliendo alcune cose.

-"Perché ho intenzione di mangiarlo tutto." dice ovvia e aggiunge:"Il cibo è vita, Cameron, suvvia."

Mi metto a ridere mentre Cameron rotea gli occhi.

-"Anche l'ossigeno è vita ma non ti vedo così ostinata a fartene le scorte." ironizza Amber.

-"Mangiatelo tu l'ossigeno, io mi accontento anche di questo." dice la rossa addentando una barretta di cioccolato.

Rido di nuovo mentre Cameron si gira verso di me chiedendo:"Come stai? Sei stanca? Vuoi dormire? Mangiare?"

Scuoto la testa:"No, no. Tranquillo." dico sedendomi.

-"Ti ha fatto qualcosa?" chiede Zayn posizionandosi in piedi davanti a me mentre in sottofondo sento ancora quelle due parlare dell'importanza del cibo e dell'ossigeno.

-"No, lui no. Anzi, mi ha trattato molto bene." dico e a quelle parole sia Cameron, che Amber che Cat si siedono nei sedili attorno a me.

-"Voglio sentire anche io, cosa è successo in questi 10 giorni? Come ti ha trattata quello schifoso?" chiede Amber.

Dovrei informarli di Samantha, vero?
Si, credo sia il caso.

-"Beh ecco. Prima di dirvi come è stato il mio soggiorno da Patrick, dovrei dirvi un'altra cosa."

-"Sono tutta orecchie." dice Cat.

-"Mm..allora, ecco. Vedete, non è facile come sembra. Patrick conosce le nostre famiglie molto meglio di quanto le conosciamo noi e mi ha raccontato alcune cose. Tra cui una che mi ha steso, davvero. Credo che mi abbia cambiato la vita." spiego.

-"Dopo che ho scoperto che mia sorella è stata adottata e che in realtà è sorella di Harry Styles, non mi può sorprendere più niente da loro." interviene Cameron.

-"Samantha è mia sorella." dico d'un colpo.

Zayn inarca le sopracciglia, Cameron resta impassibile, Amber batte le ciglia ripetutamente per controllare se per caso questo non si un sogno.
Cat invece forma una 'o' perfetta con le sue labbra e il pezzo che aveva appena addentato le cade dalla bocca.

-"Ripeti." mi implora Amber.

-"Cosa?" esclama Cat:"Samantha? La sua Samantha?" chiede indicando Cameron.

Annuisco.

Tira gli occhi all'in su portandosi una mano sulla bocca:"Madre mia." dice e poco dopo aggiunge rivolgendosi ai due uomini:"Portatemi dell'acqua, vi prego, sto avendo un mancamento."

-"Perché gli credi? Patrick mente." dice Cameron.

-"Perché mi ha raccontato tutta la storia che c'è dietro, e non ha motivo di mentire." rispondo.

-"Mi sembra irreale, Michelle. Tu e Samantha? Sai cosa significherebbe questo? Che hai avuto una sorella che hai visto solo una volta nella vita e che hai praticamente odiato."

-"Si, lo so. Ho avuto 10 giorni per assimilare l'informazione. Credimi, ero più scioccato di quello che si può pensare." dico.

-"E che storia ti ha raccontato Patrick?" chiede Cameron mentre uno degli uomini porta a Cat l'acqua che aveva chiesto.

Faccio un sospiro prima di raccontare tutto quello che Patrick ha raccontato a me.
Di mio padre e mia madre, di mia madre e Patrick, di mio padre e della madre di Samantha, del fatto che Patrick aveva rapito Samantha, del fatto che ora ha chiesto di scegliere tra me e Samantha.

-"Ho l'impressione di non conoscere i miei genitori." dice Amber.

-"A chi lo dici." roteo gli occhi guardando per un secondo Zayn che è leggermente perplesso.

Chissà come deve essere per uno che ha una vita normalissima, finire in un gruppo di persone che vengono rapite, fanno missioni di salvataggio per salvarsi l'un l'altro, sono in continuazione sotto la luce dei deflettori, sono tutti fratelli tra loro, uno adottato, l'altro abbandonata, l'altro ancora scambiato.

-"Dopo aver sentito questo e ti sarai reso conto che razza di famiglia ho, ti do il diritto di scappare a gambe levate." dico.

-"E chi scappa? A me piacete, siete famiglie divertenti. Un po' folli, ma divertenti." risponde lui.

-"Benvenuto nel nostro mondo." dice Amber gesticolando ironicamente con le mani come se stesse annunciando una festa.

-"A proposito, perché ha chiesto a tuo padre di scegliere tra te e Samantha? Lei e morta da mesi ormai." dice Amber.

-"Lui crede che non lo sia, e lo credo anche io." ammetto e aggiungo:"Infatti la sto cercando con Mike quasi da 8 mesi ormai, non ve l'ho mai detto perché non volevo illudervi e farvi credere che sia viva quando magari non lo è."

-"Perché tuo papà dovrebbe mentire dicendo che è morta?" chiede Cameron.

-"Perché così Patrick smette di cercarla. Abbiamo capito che a lui non interessa di Samantha in se, a lui interessa far soffrire tuo padre e lo vuole fare attraverso le sue figlie." risponde Cat al posto mio.

-"Esattamente." dico battendo sul tavolino davanti a me.

***

Quando sento l'aereo atterrare faccio un sospiro di sollievo.

Finalmente a casa.

Non so per quanto sarò al sicuro qui ma okay. So che Patrick non si arrenderà ma so già come eliminarlo per sempre dalla mia vita forse.

Le porte dall'aereo si aprono e io corro fuori dove vedo praticamente tutti sorridermi.

I miei genitori e i miei fratelli, il resto del gruppo, i genitori del resto del gruppo e altri amici di famiglia.

Mi prendo un attimo per realizzare quanto io sia fortunata ad avere tutte queste persone al mio fianco e di aver avuto la possibilità di rivederle.

La prima persona che mi corre contro prendendomi in braccio e facendomi girare è Austin.

-"Sono stati i 10 giorni peggiori di sempre, non so quanto ci avrei messo ma ti avrei trovata, se Connor non fosse intervenuto." mi sussurra.

-"Lo so, Aus." gli stampo un bacio sulla guancia stringendolo a me.

-"Dio, sei la persona più importante della mia vita." continua a tenermi stretta a se.

Mi stacco da lui per salutare anche tutti gli altri e mentre mi giro vedo dietro di me, a pochi centimetri di distanza, Cat e Zayn lanciarsi un'occhiata.

-"Che cos'era quest'occhiata? Qualcosa non va?" chiedo a Cat.

-"Saluta gli altri, parliamone dopo." dice la rossa.

Mi dirigo verso tutti gli altri, compresi i miei genitori con i quali farò finta di niente per quanto riguarda quello che mi ha raccontato Patrick, almeno finché non torniamo a casa.

È meglio che si preparino perché una volta a casa, li decapito.

Cat's pov.

-"Devo dirglielo, vero?" chiedo a Zayn mentre Michelle è presa a salutare e riabbracciare tutti.

-"Cosa? Che Austin è innamorato di lei? Beh non lo so. Non so se sia una cosa corretta nei confronti di Austin.
Io ho sempre pensato che e innamorato di lei, e Michelle sa che l'ho sempre pensato perché gliel'ho detto e continuerò a dirle che lo penso ma non le dirò mai che l'altro giorno ne ho avuto la conferma sentendo quello che Austin ha detto.
Credo sia Austin a doverglielo dire." dice lui.

-"Si, ma Austin non lo farà. E poi ho paura che lei lo stia illudendo senza volerlo, nel senso che se sapesse che è Austin è innamorato di lei, ci penserebbe due volte prima di chiamarlo 'amore' o dirgli 'ti amo, sei la mia vita, sei il mio amore più grande' ecc.
Anche io sono come lei, dico queste cose senza dargli il peso giusto però Austin potrebbe interpretarle diversamente e prenderle sul serio e li sarebbe un problema." dico io pensierosa.

-"Allora diglielo." fa spallucce Zayn.

-"Che c'è? Non sei geloso?" chiedo io dandogli una gomitata.

-"No, so che a Michelle non piace Austin, lo vede come un amico, so quanto ci tiene a lui e quanto lui sia importante per lei quindi non voglio farle scenate proprio su di lui perché finirei per litigare con lei. Diciamo che ripongo in lei tutta la mia fiducia."

Sorrido divertita:"E chi si sarebbe mai immaginato che lo sbruffone Zayn può essere anche un ragazzo saggio e razionale."

-"Beh." dice lui con fare altezzoso togliendosi gli occhiali con fare sensuale:"Io posso solo sorprendere."

Qualche secondo dopo dice:"A proposito, non voglio che tu dica a Michelle che la stavo cercando e che per trovarla mi sono cacciato in guai con gli uomini di Patrick, okay? Per ora è meglio non saperlo, ha già abbastanza problemi."

-"Zayn." roteo gli occhi:"Non chiedermi di mentirle, è una cosa che odio."

-"Non ti chiedo di mentire, ti chiedo di nascondere la verità." mi fa l'occhiolino.

Signor mio.

-"E perché non vuoi che lei lo sappia? Ne sarebbe felice, ti sei fatto in 4 per lei in questi giorni, perché ora non vuoi prendertene i meriti?" chiedo.

Chiedo ma non riesco a sentire la sua risposta dato che vedo Taylor correre nella mia direzione. Gli sorrido avvicinandomi mentre mi prende in braccio.

-"Ciao amore." lo stringo forte a me.

-"Madonna, io ti ammazzo, Cat." dice poggiando una mano sui miei capelli e attirandomi a se.

-"Non mi odiare, so che saresti voluto venire con noi. È per questo non te l'ho detto. Non potevi venire con noi. Già eravamo in troppi." spiego.

-"No, è diverso, il problema non è che io sarei venuto, è che non avrei mai lasciato andare te. Sai quanto è pericoloso?" chiede.

-"Si, ma hai una ragazza in gamba, me la sono cavata." dico con fare altezzoso.

-"Come sempre. Dio, ti amo da morire, Cat." dice stringendomi ancora più forte.

Michelle's pov.

Tralasciando la parte in cui riabbraccio tutti, mentre usciamo dall'aeroporto, mio padre mi porge il mio telefono:"Credo che questo ti servirà ora."

Quanto sono felice che non si sia perso, ho tutte le mie foto importanti qui.

Fuori dall'aeroporto, ci sono 3 macchine del FBI e della CIA che sembrano aspettare solo me.

-"Signorina Collins siamo felici di rivederla e ci dispiace disturbarla proprio ora, ma deve venire con noi in centrale, dobbiamo farle domande su dove è stata, se ha visto chi l'ha rapita o comunque su qualunque cosa che possa aiutarci a mettere in prigione la persona che ti ha rapito." dice uno degli agenti presentandosi.

Annuisco seguendolo e sorridendogli.

È la fine per Patrick.
È proprio questo il momento per metterlo in prigione per sempre.

Dirò il suo nome, dirò che è stato lui a rapirmi, che l'ho visto, che sono stata 10 giorni con lui in una villa. La mia parola vale più di qualunque cosa e non ho bisogno di nessuna prova per farmi credere.

Quando arrivo nella centrale di polizia mi indicano una stanza dove mi interrogheranno proprio prima di entrare ricevo un messaggio che mi fa esitare per un secondo.

*Da sconosciuto: Bentornata a Los Angles, Michelle. Pensavo saremmo rimasti assieme più a lungo ma a quanto pare hai preferito andartene.
So che sei alla stazione di polizia ma so anche che non farai il mio nome. Vero, Michelle?
Non ho mai avuto nessun problema con te, non ti ho mai fatto del male infatti, sai che il mio problema è con tuo padre ma se dici alla polizia che sono stato io, giuro che ti rovinerò la vita. Inizierà l'inferno per te e credimi, non vuoi sapere quanto io possa essere crudele.*

Sogghigno mentre l'agente davanti a me

chiede:"Signorina, ha visto il volto del suo rapinatore."

Sorrido pronta a sfidare Patrick di nuovo.

-"Si, lo conosco anche. Si chiama Patrick. Patrick Salvador Santos."

Vediamo come esci di prigione ora, Patrick.
È la tua fine questa.

L'agente annuisce sospirando e consapevole di tutto. Prende il telefono che è posto sulla cattedra e lo sento dire:"Avete l'ordine di arrestare Patrick Salvador Santos, subito. Vediamo di prendere questo stronzo una volta per tutte."

***

Proprio mentre esco dalla centrale di polizia dove mi aspetta mio padre, vedo entrare Patrick.

Quando vedo il suo viso, il mio battito accelera ma poco dopo abbasso lo sguardo e vedo le manette ai suoi polsi e due poliziotti tenerlo facendogli segno da che parte andare.

Lo guardo per qualche istante e mi giro verso mio padre e sospiro:"È finita."

-"Ho lo strano presentimento che lo rivedremo di nuovo." dice lui.

Si, purtroppo anche io.

Salgo in auto di mio padre mentre lui parte dirigendosi verso casa.

-"A casa ci sono gli altri." dice lui d'un tratto.

-"Gli altri, chi?" chiedo.

-"Tutto il gruppo. Gli altri e i genitori di tutti." dice e io roteo gli occhi.

Ora avrei bisogno di stare sola a casa con i miei per poterci litigare.

Quando entro a casa, sento come il mio autocontrollo sta lentamente cedendo e come tra poco urlerò contro a mio padre.

-"Papà, falli andare via." gli sussurro mentre entriamo in sala dove ci sono tutti.

-"Perchè?" chiede confuso.

-"Credimi, lo dico per te, ti conviene farli andare via." insisto sussurrando.

-"Cosa? Ma che stai dicendo?" chiede lui a tono normale attirando l'attenzione degli altri.

Io ora prendo una corda e lo impicco qui in sala.

-"Di a tutti di andare via." dico io scandendo ogni parola con la mia ultima briciola di tranquillità.

Tutti ci guardano molto confusi, mia madre compresa.

-"Michelle, tesoro, mi dici che cosa sta succedendo? Ti prego." dice mio padre quasi spaventato.

Sogghigno:"Dimmi un po', chiami 'Tesoro' tutte le tue figlie?" chiedo mentre lui assume un espressione impassibile.

-"Oh mio Dio, Michelle, ti prego." sento Cat sussurrarmi da dietro come per pregarmi di smetterla.

-"Di che stai parlando?" chiede mio padre mentre il silenzio cala in tutta la casa.

-"Smettila, cazzo. Sai quanto mi da fastidio quando qualcuno fa finta di non sapere di cosa io stia parlando. Anzi, non so se lo sai ma dovresti saperlo, infondo io sono tua figlia da 19 anni." dico e ridendo falsamente aggiungo:"Nonostante io sia nella tua vita da 19 anni e sia stata la tua prima figlia, tu hai preferito lasciarmi nelle mani di quel lurido, solo per poter salvare l'altra tua figlia, quella di cui sai l'esistenza appena da due anni."

-"Mi sono fatto in 4 per trovarti Michelle, e ce l'ho fatta. Ho messo in piedi quasi tutto il mondo per trovarti, tutti ti cercavano." si difende mio padre.

-"Di cosa sta parlando Michelle? Che significa che l'hai lasciata nelle mani di Patrick per salvare l'altra tua figlia?" chiede mia madre a mio padre mentre sento gli occhi di tutti puntati addosso.

-"Significa che Patrick gli ha chiesto di scegliere tra me e Samantha, gli ha detto che mi avrebbe liberata in cambio di Samantha, ma il mio amato padre ha scelto di salvare l'altre sua figlia." rispondo.

Mi giro per qualche secondo per interpretare le reazioni di tutti. I genitori degli altri non sembrano molto sorpresi, questo significa che sapevano di Samantha, mentre i ragazzi sono tutti scandalizzati.

-"Samantha..è..è tua sorella?" chiede Taylor.

-"Si, e la parte più divertente è stato scoprirlo per ultima, perchè i miei genitori non si sono nemmeno presi la briga di informarmi." continuo.

Mio padre si mette una mano sul viso:"Michelle, possiamo parlarne? Ti prego, calmati."

-"Non credi sia troppo tardi per parlarne ormai?" ribatto.

Mia madre si posiziona davanti mio padre:"Hai davvero messo a rischio la vita di mia figlia per proteggere TUA figlia?" chiede sottolinenando 'tua'.

Dalla reazione di mia madre capisco che sapeva che è figlia di mio padre, semplicemente non sapeva che mio padre ha preferito tenere al sicuro lei che salvare me.

-"No, Jane. Non è come di.." inizia mio padre ma mia madre lo interrompe:"Senti, ne ho le palle piene di tua figlia, okay? Sono 2 anni che metti a rischio la vita dei MIEI figli e la mia per proteggerla. La prossima volta che dovrai scegliere tra noi e lei, e sceglierai lei, sarà il giorno in cui andrai via da questa casa e non ci tornerai più, sono stata chiara, Erik?"

Per un momento mi sento in colpa perchè dopottutto stanno litigando a causa mia ma poi mi rendo conto che la colpa non è mia.                                                                                                                          La colpa è loro, dei loro segreti, del loro passato, dei loro errori, delle loro bugie.

-"Ma la smettete? Samantha è morta. È morta. Quante volte volete che ve lo dica? Mia figlia è morta." sbotta mio padre e guardandomi aggiunge:"E non ho mai scelto nessuno tra te e Samantha, quando Patrick mi ha chiesto di scegliere tra te e lei, ho detto anche a lui che lei è morta."

-"Spero per te che sia davvero morta, perchè se ci stai mentendo di nuovo, ti giuro non mi vedrai più, ne me, ne nessuno dei nostri figli." lo minaccia mia madre.

Mio padre non le risponde ma si gira verso di me:"Michelle, se dovessi scegliere tra te e qualcun altro, sceglierei sempre te, chiunque sia l'altra persona. Non c'è nessuno che conti più di te nella mia vita."

Lo guardo di sottecchi:"Non credo a mezza parola di quello che hai detto, menti su Samantha, so che è viva. Come pensi che possa fidarmi di te? Non mi hai detto di avere un'altra figlia, ho dovuto scoprirlo dall'uomo che mi ha rapita." dico guardandolo piena di delusione.

-"Più volte gli ho detto che avremmo dovuto dirtelo, è lui che non ha voluto." dice mia madre assegnando tutta la colpa a mio padre.

La guardo inarcando un sopracciglio:"Scusa, non mi sembrava che tu avessi tutto questo grande desiderio di informarmi del fatto che Patrick sta cercando di rovinare la vita a tutti noi solo perchè 20 anni fa tu e lui stavate insieme e l'hai lasciato per metterti con papà." ironizzo.

Lei sembra essere sorpresa per qualche secondo ma poi rotea gli occhi:"Oh, ma ti ha detto proprio tutto quello scemo." dice riferita a Patrick.

-"Sentite, forse è il momento che noi tutti andiamo via, è una cosa vostra di famiglia." dice il padre di Cameron.

-"Ma no, tranquillo. Noi siamo tutti una grande famiglia, anzi fate più parte voi della mia famiglia che io stessa, almeno voi sapevate che Samantha è mia sorella." ironizzo.

Sento qualcuno afferrarmi il braccio da dietro e poco dopo sento Zayn sussurrare:"Michelle, è ora di darci un taglio."

-"Mi fai parlare, Michelle?" chiede mio padre.

-"Ti ascolto." incrocio le braccia.

-"Non sapevo Samantha fosse mia figlia, davvero, l'ho scoperto solo 2 anni fa. Non ti abbiamo detto niente perche tu in quel periodo stavi molto male ed eri in ospedale, pensavamo di dirtelo appena ti fossi sentita meglio ma tu sei rimasta in ospedale per 6 mesi e dopo questi 6 mesi non trovavamo mai il momento giusto. Non sapevamo come dirtelo e come l'averesti presa.                    Poi un giorno Samantha è morta e dopo averci riflettuto molto pensavamo di non dirtelo, anche perchè ormai non ha più senso. Tua sorella o no, lei ormai non c'è più in ogni caso."

Prima che io possa dire altro, aggiunge:"Quanto al scegliere tra te e lei, credimi, non ho scelto lei. Ho soltanto detto a Patrick che lei è morta, e lui non credendomi ha inteso la cosa come 'scelgo Samantha'. Michelle, mi dispiace per averti nascosto tutto quanto, okay?" chiede.

Lo guardo, sospiro e farfuglio:"Okay."

Supero mio padre avvicinandomi alle scale:"Sono stanca, vado a dormire. Buon proseguimento." dico e le salgo.

Dio, che schifo tutto, voglio prendere le mie cose e andare a vivere in Thailandia.

Quando entro nella mia stanza trovo un enorme mazzo di rose sul letto, se è di mio padre, giuro che le butto fuori dalla finestra.

Mi avvicino e vedo un biglietto piccolino tra alcune delle rose.

-Non sei la prima ragazza a cui regalo delle rose, ma farò il possibile per far si che tu sia l'ultima. Bentornata piccolo mostricciattolo, non era lo stesso senza di te. -Zayn.

Io finisco per sposarlo, davvero.

No, ma cosa dico? Basta. Aiuto. Devo smetterla.

Dio, Michelle, non perdere la ragione, mantieni la tua sanità mentale. Ti prego.

***

Passo 2 ore, sdraiata sul letto a sfogliare tutti i miei social per vedere cosa mi sono persa in questi giorni ed a rispondere alle persone che mi hanno scritto per chiedermi come sto. Tanti amici, tanti conoscenti, ma soprattutto tantissimi persone che non conosco.

Vedo la porta aprirsi e gia inizio a sbuffare pensanso al fatto che possano essere mia madre o mio padre, ma quando vedo la chioma rossa di Cat, mi sento sollevata.

-"Wow, che fai? Hai deciso di fare la fioraia?" chiede riferita alle rose.

Sorrido ma non dico nulla.

-"Sono venuta solo ora perchè ti ho vista particolarmente nervosa prima e pensavo volessi stare da sola, comunque se ne sono appena andati tutti quindi casa tua è di nuovo tua.
Ti informo che tua madre ha detto che in questi giorni dovrai fare una intervista per alcuni giornalisti. Tutto apposto?" chiede sedendosi sul letto.

-"Insomma, forse ho esagerato prima ma mi sono tenuta dentro tutto lo stress degli ultimi giorni e diciamo che sono improvvisamente esplosa prima, ne ho fin sopra i capelli di tutto." dico infilando la testa sotto al cuscino.

-"Nah, i tuoi se lo sono meritati, anzi potevi fare di peggio." replica facendomi ridere.

-"No, Cat. Non dire cosi che faccio ancora in tempo a tornare di sotto e prenderli a pugni."

-"Ascolta, prima in aereo non te l'ho chiesto perchè non sapevo se volessi parlarne davani agli altri, come ti senti sulla questione Samantha? Non è facile realizzare che è tua sorella."

-"No, infatti, non lo è. Non lo so, mi sento strana. Vorrei averla conosciuta prima, vorrei aver saputo di essere sua sorella. Ho sempre voluto avere una sorella della mia età, e ora scopro di avercela sempre avuta ma di non averla mai conosciuta, anzi di aver pure avuto un rapporto di rivalità con lei." rispondo.

-"Non l'ho mai odiata, dico sul serio però non è che mi stava troppo simpatica, mi dava fastidio l'idea di lei, questo perchè ha sempre avuto quello io volevo, ovvero Cameron. E ora che ci penso, Dio, vorrei sbattere la testa contro il muro. Per una cazzo di storiella adolescenziale sono arrivata a non sopportare mia sorella e sono arrivata ad entrare in competizione con lei. Per non parlare di lei, che deve avermi odiata per averle 'rubato' il ragazzo. Che poi non sono mai riuscita a rubarglielo, Cameron è rimasto suo fino alla fine. Tralasciando questo, io credo sia viva, anzi sono sicura che lo è, vorrei conoscerla, vorrei trovarla, riportarla a casa e recuperare tutto il tempo che ho perso con lei. Mi dispiace tanto per la vita che ha avuto, non ha avuto una vita facile, soprattutto dopo i 2 anni passati da sola con Patrick, chissà quanta paura avrà avuto, quanto si sarà sentita sola, spaventata. Vorrei che sapesse che non è più sola." aggiungo.

-"Sei il mio orgoglio, davvero." mi sorride appoggiando la tesa sulle mie cosce.

-"Sai, non vorrei farti pensare anche a questo ma hai un problema." dice lei poi e io la guardo corrugando la fronte.

-"Austin. Lui è innamorato di te."

-"No, Cat. Ti sbagli, Dio, perchè lo pensate tutti?" chiedo roteando gli occhi.

-"Me l'ha detto lui, non hai idea di quanto sia innamorato, ha detto delle cose bellissime su di te." dice ed a quelle parole, mi prendo un paio di secondi per assimilare la cosa.

-"No, Cat, ti prego. Non può essere vero." dico facendo una smorfia come per mettermi a piangere."

-"E invece.." farfuglia.

-"E ora? Che faccio? Niente, vero? Devo far finta di niente. Dio, non voglio rovinare il nostro rapporto solo perchè lui è innamorato di me."

-"Inizialmente ti avrei detto di non fare niente ma ora invece penso che dovresti fare qualcosa. In questi 10 giorni lui e Zayn si stavano scannando, dico sul serio, Austin continuava a punzecchiare e insultare Zayn e un paio di volte mi ha detto che se mai avesse la possibilità lo prenderebbe a pugni."

Inarco un sopracciglio:"Mio Dio:" sbuffo.

-"Si, credo dovresti parlare con Austin e dirgli di darsi una calmata perchè è nel torto, Zayn è anche troppo bravo perchè in tuttp questo, non ha fatto niente. È rimasto buono e tranquillo, un altro al posto suo avrebbe già messo Austin al suo posto. Quindi se non vuoi che si scateni l'inferno tra i due, devi fare qualcosa."

Qualcuno mi dia le forze.

-"Hai ragione, ci penserò in questi giorni e farò qualcosa."

Sospiro e aggiungo:"Meno male che esisti, Cat."

-"Si, so che mi ami." dice lei mentre io mi ricordo di non aver ringraziato Zayn per le rose.

*Io:Grazie schifoso, ti adoro, comunque sarei capace di ucciderti, se tu dovessi regalare delle rose ad un'altra.*

Guardo l'orologio e vedo che sono le 00.24, forse starà dormendo. Dopo questa 'missione di salvataggio' sarà stanco anche lui.

***

Il giorno dopo mi sveglio alle 15.49 dopo aver parlato con Cat sul senso della vita fino alle 4 di mattina. Ovviamente è rimasta qui a dormire.

Prendo il telefono ritrovandomi diversi messaggi, tra cui alcuni di Zayn.

Uno alle 10.30:*Da Zayn:Heyy, buongiorno, mi ero addromentato.*
Uno alle 12.40:*Da Zayn: Stai ancora dormendo? Dai, svegliati, bradipo, sono le 12.40.*
Uno alle 14.23:*Da Zayn: Sei seria? Ma ti vuoi svegliare? Dai, scema.*
E un altro alle 15.34:*Da Zayn: Vabbeh, ci rinuncio.*

Sorrido divertita e lo chiamo.

-Uhh..Ma buongiorno, come mai così presto oggi? mi prende in giro.

-Daii, smettila. Ero stanchissima. Dove sei? chiedo con voce assonnata.

-Sono in giro con degli amici, dato che qualcuno ha preferito dormire che cagarmi.

-Vieni qui? C'è qui Cat ma tra poco la sveglio e la caccio. dico mentre la vedo dormire come un ghiro.

-Ho un po' di cose da fare prima, vengo le 7? Questa sera hanno organizzato una festa per il tuo ritorno in una delle discoteche, preparati.
Comunque vengo per le 7, così mi preparo anche dato che tutti i miei vestiti sono a casa tua.

-Okay, ti aspetto. Porta la cena altrimenti non entri a casa, voglio il sushi. dico.

Lo sento ridere e poi dire: Dio, okay, porto il sushi, a dopo.

Chiudo e vado in bagno per darmi una sistemata per poi scendere di sotto e passare un po' di tempo con i miei fratelli che mi erano mancati così tanto.

Credo di non essermi mai sentita così tranquilla, ora che so che Patrick è in prigione, mi sento in paradiso.

Mi prendo un ultimo giorno di vacanza e da domani inizierò con le ricerche di Samantha, o meglio continuerò, dato che con Mike siamo già a buon punto.

***

Alle 19.57, io e Zayn siamo spaparanzati sul divano come dei porcellini obesi dopo aver mangiato quintali di sushi.

-"Mi sento obesa." dico.

-"Sei obesa." dice lui mentre è appoggiato con la testa sulle mie gambe.

-"Grazie per il conforto, ma apprezzo la sincerità." ribatto.

Sento i miei fratelli tornare a casa e trascino Zayn di sopra altrimenti qua in sala inizieranno a rompere.
Sono innamorati tutti e due di Zayn e quando lo vedono iniziano a saltargli addosso, soprattutto Chanel.

Una volta in camera mia, mi appoggio alla scrivania e borbotto:"Madonna, ho proprio bisogno di una doccia ora."

-"E io ho proprio bisogno di te ora." dice avvicinando le sua labbra alle mie.

Alzo lo sguardo all'in su e facendo la finta pensierosa balbetto:"Beh, forse le due cose si possono fare in contemporanea."

-"Hmm, mi sembra un ottima idea." ammicca un sorriso malizioso mentre io torno a baciarlo per poi spingerlo fuori dalla stanza fino al bagno.

Ci spogliamo tra un bacio all'altro e alla fine mi prende in braccio entrando in doccia sotto l'acqua bollente.

Alzo leggermente il bacino mentre lo sento entrare in me:"Dio, Zayn."

***

Quando usciamo dalla doccia, mi metto davanti allo specchio per dare un'occhiata alle mie sopracciglia mentre Zayn si ferma affianco a me dandomi una pacca sul sedere:"Muoviti, altrimenti faremo tardi."

***
00:43, la serata procede normalmente, solito locale con un sacco di persone che vengono a salutarmi e a chiedermi cosa mi sia successo.

Mentre mi dirigo verso il bagno, un ragazzo mi afferra per il braccio e mi avvicina a se cercando di baciarmi.

-"Ehi ehi, wow, che fai?" chiedo allontanandolo.

-"Non posso baciarti?" chiede.

-"Credo proprio di no, non è una cosa fattibile." dico cercando di allontanarmi.

Lui mi afferra di nuovo attirandomi a se e non permettendomi di muovermi.

-"Ma sei matto?" chiedo:"Lasciami, subito."

Non sempre ascoltarmi e prima che possa dire qualunque cosa vedo qualcuno poggiare una mano sulla sua spalla facendolo girare e tirandogli un pugno in faccia.

-"Ma non hai sentito quello che ti ha detto?" sento urlare da Austin.

Oh mio Dio.

Il ragazzo si mette una mano sul naso che inizia a sanguinare mentre io afferro Austin per le braccia.

-"Aus, Aus. Ma che ti prende?" chiedo.

Vedo Cat avvicinarsi e subito dopo anche Zayn che era andato al bancone a prendere da bere.

-"Cosa sta succedendo?" chiede.

-"Che succede? Succede che faccio quello che dovresti fare tu, ovvero prendermi cura di Michelle. Tranquillo, so che non l'avresti mai difesa, sei un codardo che non colpirebbe mai nessuno. Dai, torna dalle tue amichette, sappiamo che non ti importa di Michelle." dice Austin.

-"Austin, smettila." lo guardo male.

-"Che c'è, Zayn? Non dici nulla? Ti deve difendere Michelle?" continua Austin.

-"Senti Austin, stai esagerando e io sto dando il mio massimo per trattenermi dal prenderti a calci, e se lo sto facendo non è perché non voglia ammazzarti di botte ma perché so che non è quello che vorrebbe Michelle." ribatte Zayn innervosendosi.

Guardo Cat spaventata sapendo che succederà qualcosa di troppo brutto tra molto poco.

-"Ma vaffanculo, Zayn. Sei solo una femminuccia. Codardo." dice Austin alzando il braccio per tirare un pugno a Zayn.

Zayn ferma il braccio di Austin e con l'altro suo braccio lo colpisce con un pugno in faccia:"Mi hai rotto il cazzo, Austin. Hai finito di fare il grande uomo?"

Austin si gira di lato per poi sputare a terra del sangue.

-"Io ora ti ammazzo, Malik."

-"Ma chiudi quella cazzo di bocca." sbotta Zayn prendendolo per il colletto mentre Austin alza il braccio per colpirlo.

Non riesco ad assimilare quello che sta succedendo, l'unica cosa che so è che finirà molto male la cosa.

***
Scusate il ritradissimo, vi adoro.❤️

Continue Reading

You'll Also Like

252K 8K 55
Tutto parte da una sola notte, che potrebbe cambiare le loro vite per sempre. Lei: Clelia Lui: Harry, Harry styles. Clelia semplice ragazza di 19 an...
7.1M 205K 78
Arya Reid ha diciotto anni e la testa tra le nuvole praticamente da sempre. La sua vita Γ¨ piatta, nessun colpo di scena, nessuna pazzia di troppo, ne...
3.6M 107K 67
[COMPLETA]Josh e Natalie si odiavano. Ormai litigare era un' abitudine giornaliera alla San Francisco High School. Un giorno il preside, stufo dei...