Capitolo 10

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Sto per qualche minuti immobile fino a quando una sagoma si ferma davanti a me sventolandomi il telefono che mi era caduta davanti alla faccia.

-"Michelle, sei così pallida, sicura di star bene?" chiede una voce che riconosco subito essere quella di Cameron.

Per non so quale motivo guardando il suo volto sorridente i miei occhi si riempiono di lacrime e una addirittura mi scivola sulla guancia.

Non posso nemmeno immaginare la sua reazione quando scoprirà quello che mio padre mi ha detto.

Mi asciugo la lacrima e sorrido.

-"Cosa? Si, certo, mi è un po' girata la testa, devo andare sono in ritardo per la mia lezione, ci vediamo dopo." prendo il mio telefono dalle sue mani e mi allontano da lui.

-Papà, mi senti ancora?

-Sí, Michelle, non so quanto tu sappia della sua storia lei e di quello che le stava succedendo ma..

-So tutto. lo interrompo uscendo dell'edificio per prendere una boccata d'aria.

Mi sto sentendo male.

-E non dovresti, ma ormai è passato tutto. Lei non c'è più e di conseguenza non c'è nessun pericolo per nessuno ormai.

-Cosa le è successo?

-Che ne dici se ne parliamo quando siete qui tutti? Non mi va di ripeterlo 30 volte.

-Certo. sto zitta per un secondo mentre altre lacrime scorrono sul mio viso.

Alzo gli occhi al cielo per scacciarle e chiedo:-Papà

-Dimmi.

-Mi dispiace tanto. ammetto non riuscendo a trattenermi.

-Dispiace anche a me.

-A domani. dico chiudendo il telefono.

Do sfogo a quello che c'è dentro di me, non so perché sto piangendo ma non ho mai desiderato niente di male a quella ragazza. Mi dispiace così tanto che sia morta.

Venti minuti dopo, mi sistemo per bene, rientro e mi dirigo verso la classe ma sulla mia strada vedo Isaac che mi fischietta.

-"Signorina Collins, come va? Come mai non sei a lezio..Hey Michelle, tutto okay?" chiede avvicinandosi preoccupato.

-"Hey Isaac, una meraviglia, tu?"

-"Sei sicura che sia tutto okay? Vuoi parlarne?" chiede e le lacrime che prima avevano smesso di riempirmi gli occhi ora si fanno strada di nuovo.

Guardo all'insù, all'ingiù, a destra, a sinistra, ovunque pur di non farmele scorrere sul viso.

Guardo Isaac per un attimo e mi butto tra le sue braccia iniziando a piangere.

Lui all'inizio è sorpreso ma non ci mette molto a capire che ho solo bisogno di sfogarmi con qualcuno. Mette una mano sulla mia schiena stringendomi senza dire una parola.

Sto così per qualche minuto, fino a quando mi convinco del fatto che posso farcela, e mi stacco da lui.

-"Scusa, è che.." cerco di spiegare ma le parole mi muoiono in bocca, forse perché non ho nulla da dire.

-"Non c'è problema, sei sicura di non volerne parlare? Non dirò nulla a nessuno."

Lo guardo per qualche secondo alla fine sorrido con sarcasmo dicendo:"Vorrei, ma non posso farlo."

Mi allontano da lui e alla fine del corridoio urlo:"Isaac."

Lui si gira verso di me e io borbotto un:"Grazie." voltandomi per andare in classe.

How deep is your love? 2 || Donde viven las historias. Descúbrelo ahora