Closer to you||choni

By mela_morello

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Le choni meritavano di meglio nella 2 stagione di riverdale cosรฌ ho deciso di dare loro una storia. Avvertenz... More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Nuovi Personaggi
Capitolo 9
Avviso
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12 (Parte 1)
Capitolo 12 (Parte 2)
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Avviso 2
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24 (parte 1)
Capitolo 24 (parte 2)
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Speciale di Natale
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49

Capitolo 41

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By mela_morello

Toni andò a sedersi accanto a Jughead dopo svariati secondi in cui era rimasta a fissare il vuoto.

"Cos'hai Tiny?" le chiese lui imitando la voce di Sweet pea.
"Niente" sospirò poggiando la testa allo schienale del divano
"Problemi in paradiso?" chiese scherzando.
"Invece tu?" sviò la domanda, non le andava di raccontare tutta la storia di Cheryl in quel momento. Lui non capí subito e lei dovette precisare.

"Dov'è Betty?"
"È andata un attimo in bagno." Rispose secco bevendo poi dal suo bicchiere.
"E come va tra voi?" Toni si sentiva come un giudice che doveva tirar fuori una testimonianza da una persona o un professore ad un'interrogazione.
"Beh non male. Abbiamo parlato e poi abbiamo fatto sesso. E ora la nostra relazione si basa su quello" le rispose guardando davanti a se.

Intanto Toni si era messa più comoda per ascoltare la sua storia. Tutto pur di non pensare a Cheryl e alle sue manie.
"Hai capito Jones" gli tirò un pugno amichevole sulla spalla ridendo. Lui sorrise malinconico.
"Che c'è? Non è brava forse?" Chiese poi Toni guardando la sua espressione che aveva assunto con un ghigno.

"No" lui scosse subito la testa "Non è quello" strinse i denti.
"È che non è la stessa relazione che avevamo prima: c'è solo quello per lei, solo quando siamo insieme ad altri si comporta 'normalmente' e io non so che pensare" disse sospirando.

Non aveva ancora ben capito l'esatto momento in cui la loro storia aveva iniziato a precipitare.
"Intendi dire che è una relazione nociva?" Trasse le sue conclusioni.
"Cos'è nociva?" Betty era tornata dal bagno e si era seduta sulla poltrona ad angolo col divano.

Jughead diventò immediatamente rosso e iniziò a balbettare. Toni decise quindi di prendere la parola.
"Cheryl" disse in un sospiro strusciando la mano sulla coscia.
"Oddio cos'è successo?" Chiese la bionda apprensiva. Lei e sua cugina erano così complici e avevano creato tutto ciò in poco più di un mese. Betty ammirava molto la loro storia.

"Non lo so" alzò le spalle "ieri era strana. Non ha risposto alle mie chiamate, oggi non è venuta a scuola e ora che le ho chiesto cosa le prendesse mi ha risposto che 'dovrei già saperlo'. Ma io non so cos'ho fatto" disse tutto di un fiato esasperata.

Jughead la guardò sbalordito da come tante parole e tante emozioni potessero uscire da una persona così piccola.
"Ok prima di tutto calmati" disse Betty guardandola negli occhi.
"Io comunque l'avevo detto che non dovevi averci niente a che fare con lei" disse il ragazzo e tutte e due lo fulminarono con gli occhi.
"Che c'è? È vero! Meglio non immischiarsi nella famiglia Blossom".

"Piantala... anche se abbiamo litigato é ancora la mia ragazza" continuò a guardarlo con sguardo assassino. Lui si girò verso Betty per ricevere un qualche segno di consenso ma niente, lei sembrava essere dalla parte di Toni.
"Ok me ne vado" si alzò e andò da Archie che stranamente era vestito.

"Tornando a noi" disse Betty dopo aver osservato il suo ragazzo andarsene.
"Forse non è una cosa che hai fatto" Toni la guardò confusa.
"Forse è qualcosa che non hai fatto" marcò il 'non' e si complimentò con se stessa per la sua ipotesi.
"In che senso?" Continuò a non capire.

"Magari hai dimenticato una ricorrenza che per lei era importante o, non so, l'anniversario di qualcosa. Le possibilità sono infinite" esultò poggiandosi allo schienale della poltrona.
"Mi hai incasinato ancora di più" ammise Toni.

"Chi vuole un po' di fizzle rocks?" Sentirono una voce maschile urlare dietro di loro e si girarono. Era quell'amico newyorkese di Veronica. La bruna, però, lo guardò sbalordita, sapeva che era il tipo di persona che poteva fare queste cose, ma non pensava avrebbe portato della droga a quella festa.

Iniziò a buttare delle bustine per aria e alcuni ragazzi si avvicinarono a chiedergliele.
Toni guardò Cheryl trattenendo un sospiro. Disse qualcosa a Kevin e poi entrambi scossero la testa. Quell'azione fece tranquillizzare la ragazza dai capelli rosa che continuò a guardare in quella direzione, chissà quanto aveva già bevuto. Chissà cosa le stava succedendo.

Dopo quello, successe un casino. Una ragazza alzò la musica al massimo, altri si tolsero la maglietta e iniziarono ad agitarsi. Un tipo che non aveva mai visto urlò una cosa del tipo 'sono il re degli unicorni'. Sembrava l'apocalisse. Intano Nick si aggirava intorno come un pusher a convincere le persone a prendere quelle dannate bustine.

Toni si girò verso Betty e scosse la testa. Anche lei sembrava avere la stessa espressione di disappunto; soprattutto per le strane conoscenze della sua miglior amica.
"Vado a parlare con Ronnie" urlò per farsi sentire e l'altra annuì.

Toni si girò di nuovo. Non sentiva quel casino, era come un rumore in sottofondo per i suoi pensieri, che andarono a tutto quello che era successo tra lei e Cheryl da quando si erano conosciute.

Doveva trovare una soluzione e, come aveva detto Betty, c'erano infinite possibilità.
Appoggiò un braccio allo schienale e iniziò a fissare un punto indefinito sul pavimento.

Dopo qualche minuto rialzò lo sguardo sulla rossa e vide ciò che sospettava sarebbe successo, ma che aveva rinnegato.
Quel tipo, Nick, era seduto accanto a lei e ci stava provando anche spudoratamente.

Le accarezzò i capelli e lei non sembrò mostrare nessun segno di fastidio, anzi. Si avvicinò ancora di più e a quel gesto Nick si sentì libero di poter mettere una mano sopra il suo ginocchio e diminuire ancora di più la distanza dei loro corpi.

A quel gesto Toni non ci vide più. Sapeva che Cheryl lo stava facendo solo per provocarla, ma lui no. Se ne stava approfittando.
"Scusa biondino" lo richiamò e Nick alzò la testa scocciato.
"Che c'è? Non vedi che siamo impegnati?" La guardò male per poi tornare a prestare attenzioni a Cheryl.

Toni divenne rossa dalla rabbia.
"Peccato che lei sia già impegnata, con me!" urlò minacciosa per farsi sentire. Non faceva molta paura data la sua altezza.
Lui sbuffó e poi si alzò non prima di aver sussurrato qualcosa all'orecchio della rossa e averla fatta ridacchiare. Toni si infastidì non poco ma non disse niente per evitare scenate.
"Se mi cerchi sai dove trovarmi" le disse facendole l'occhiolino e lei gli sorrise annuendo provocante.

"Che cosa pensi di fare?" le gridò contro.
"Ma l'hai visto bene quello lì?!" Continuò sedendosi accanto a lei e alzando un braccio per indicarlo. Cheryl si girò e gli fissò il fondoschiena.
"Oh si"
"A te neanche piacciono i ragazzi!" esclamò Toni abbassando un sopracciglio e alzando il tono di voce.

"È una festa Toni" disse scocciata e prese un bicchiere dal tavolino per poi portarlo indifferente alle labbra, sotto lo sguardo sbalordito della sua ragazza.
"Ora basta, devi smetterla di comportarti così" disse infine. Ne aveva abbastanza del suo comportamento, lei non le aveva fatto niente e ora doveva sorbire tutto quell'essere maltrattata da Cheryl.

"È colpa tua, io non ho fatto niente" la rossa la guardò con rabbia e lo sguardo di Toni aumentò questa sensazione.
Faceva finta non fosse successo niente, stava puramente recitando.
"Tu hai infranto la promessa" una lacrima le scese sulla guancia ma lei la scacciò subito abbassando la testa.

"Che ti ha fatto?" Chiese la ragazza dai capelli rosa prendendole la faccia tra il pollice e l'indice e guardandole gli occhi.
"Ti ha costretta a prendere quella roba?!" Disse ancora più arrabbiata. Cheryl le tirò via la sua mano con forza e prepotenza creando uno schiocco per il forte contatto.

"Nessuno mi ha costretta a fare nulla." Gridò sicura e poi si mise a ridere. Una risata malvagia quasi.
"Credi forse che abbia bisogno sempre di una persona che mi dica cosa fare? Ma poi a te cosa importa di me?" urlò più forte e alcune persone si girarono. Toni se ne accorse.

"Andiamo da un'altra parte" sussurrò.
"Così che nessuno sappia della persona orribile che sei?" Disse socchiudendo gli occhi.
A quell'espressione Toni sembrò illuminarsi, in realtà era da un po' che le sue rotelle avevano iniziato a girare.

Aveva percorso tutta la loro storia fino a quel momento e finalmente aveva capito qual'era il problema. Betty aveva ragione. Non era una cosa che aveva fatto, ma che non aveva fatto.

"Mi dispiace" disse semplicemente in un sussurro
"Questo è tutto quello che hai da dire?" Scoppiò a ridere.
Toni si alzò e la prese per mano forzandola ad alzarsi e a seguirla.
"Che fai?" Urlò lei perdendo l'equilibrio per un attimo.
"Vuoi dare spettacolo?" Le rispose ferma senza veramente volere un suo accenno. La rossa si ammutolì e la seguì. La più bassa la trascinò verso una delle stanze che aveva indicato prima Veronica.
Chiuse la porta e accese la luce.

Intanto Cheryl si sedette sul letto.
"Ok" Toni iniziò cominciando a fare avanti e indietro davanti alla rossa.
"Ammetto che avrei dovuto capirlo prima. Ho sbagliato e mi dispiace davvero. Solo che eri così felice e-e spensierata che pensavo non importasse parlarne-"

"Che cavolo stai dicendo?" Chiese Cheryl confusa portandosi una mano alla testa. Aveva bevuto tanto e le iniziava a dar fastidio.

"Non ti ho chiesto niente. Come stessi, cosa provassi. Insomma è ovvio che non l'hai superata e io- ho sbagliato sono stata una stupida. Avevi bisogno di me e io non ci sono stata. Ma da oggi le cose cambieranno" iniziò a parlare e parlare e Cheryl non la stava più seguendo ormai. Non capiva neanche cosa stesse dicendo.

"Non-"
"Ora capisco perché ti sei comportata così, non deve essere facile per te affrontare tutto questo, io ero lì e fa male anche a me ricordarlo. Ma non sei sola." Si sedette accanto a lei e le prese una mano. Cheryl era ancora più confusa.

"Io sono qui, con te e come ti ho già detto centinaia di volte, non ti lascerò andare via da me." La guardò negli occhi e lei ricambiò lo sguardo interrogativa.
"Vuoi parlarne?" Finì mordendosi il labbro. Era così buffa e impacciata.

"Mi spieghi di cosa stai parlando?"
Disse Cheryl corrucciando il viso.
"Cosa? Non è per questo che ti comporti così?" pensò ad alta voce tra se e se.
"Ma per cosa?" Alzò gli occhi.
"Hai provato a suicidarti un mese fa cazzo!!" Le urlò contro e le lasciò la mano. Aveva gli occhi lucidi, non era facile per lei ricordarsi di quel momento.

Cheryl si arrabbiò, stava davvero cercando di dare la colpa a lei per non ammettere un suo errore?
"Sei seria? Qui non si parla di una cosa che ho fatto io, ma che hai fatto tu" la indicò alzandosi ma si risedette subito perché non riusciva a stare in piedi.
"Allora dimmi. Cosa ho fatto di tanto grave?" Anche Toni iniziò ad irritarsi. Aveva provato a fare qualcosa per lei e per ringraziarla lei le aveva urlato contro.

"Mi hai tradita" disse Cheryl diventando rossa al ricordo di lei seduta a quel tavolo con quella davanti.
"Cosa? E dove avrei trovato il tempo di farlo?" alzò le spalle. Sapeva che Cheryl non era proprio in se dato l'alcol nel suo corpo, però le dava fastidio il suo atteggiamento.

"Evidentemente l'hai trovato visto che l'hai fatto" l'accusò rimanendo fedele alla sua idea.
"Ti ho vista con quella Crystal. Ora dimmi che tra voi non c'è stato niente" socchiuse gli occhi. Si sentiva molto irascibile. Apparte per la sensibilità che l'affliggeva. Dato l'alcol.

Toni rimase zitta non sapendo come rispondere. Perché si, era successo qualcosa però lei e Cheryl non stavano ancora insieme e comunque l'aveva fermata prima di fare poter tornare indietro.
"Lo sapevo" rise malinconica.
"No. Cher. Aspetta" prese un sospiro e si calmò "io non ti ho tradita e non lo farei mai. Voglio stare con te non con lei. Tu sei il mio primo pensiero al mattino non lei. Tu mi fai battere il cuore ogni volta che ti vedo non lei e mai nessun'altra. Tu sei speciale per me. Credimi." la guardò intensamente negli occhi pregandola di crederle e poggiando una mano sul cuore.

"Ora pensi davvero che con questo discordino tu possa risolvere tutto? Ma per favore. Sei patetica" disse con disgusto per poi alzarsi. Stava per andarsene quando iniziò a girare tutto e cominciò a sentire una sensazione di malessere.
"Cher tutto ok?"
Lei non le rispose, sentì le sue parole ovattate, e andò subito in bagno.

Si sporse sul gabinetto e buttò fuori tutto quello che aveva ingerito quella sera.
Tutto quello che provava in quel momento, la delusione, il rancore, la tristezza. Si sentiva bruciare dentro di lei. Voleva che quel dolore finisse una volta per tutte.

Com'era potuta capitare, solo a distanza di un mese, di nuovo in quelle condizioni?
Dentro di se aveva qualcosa di rotto. Sembrava avesse una maledizione addosso che attirava verso di lei tutto ciò che poteva far star male una persona. Perché? Cos'aveva fatto di tanto male nella vita se non sopravvivere?

Ora non sapeva a cosa credere, non sapeva a cosa pensare. Toni le diceva una cosa e la sua testa gliene mostrava un'altra. C'era una guerra dentro di lei, un casino che aveva bisogno di spegnere, ma il silenzio dell'esterno non era abbastanza forte da placare quell'incessante frastuono e tutto questo la feriva e la graffiava dall'interno.

"Andrà tutto bene" Toni l'aveva raggiunta già da un po' ormai, ma lei se n'era accorta solo in quel momento.
Si era inginocchiata accanto alla rossa vicino al gabinetto e le stava reggendo i capelli.
Cheryl poggió un braccio sul bordo di porcellana e vi si asciugò una lacrima poi ci posò la testa.

"Vattene non ho bisogno di te" mormorò scuotendo la testa, non era per niente convinta, e allo stesso tempo ne soffriva perché sapeva che le aveva detto delle cose orribili e lei era rimasta lo stesso. Se se ne fosse andata, le avrebbe fatto meno male convivere con la sua angoscia.

"Shh" Toni si avvicinò e le accarezzò i capelli spostandoli tutti da un lato. Cheryl socchiuse gli occhi e si sentì intontita. Quella sensazione la rilassava così tanto che i rumori dentro la sua testa si erano spenti. Sentiva solo pace ormai.

Dopo un po' Cheryl decise di fare una doccia e Toni silenziosamente l'aspettò fuori. Girovagò per la stanza in cerca di altro da mettersi. Aprí le ante dell armadio, ma niente. Infondo era un hotel... cosa poteva pensare di trovare.

All'improvviso un'idea le balenò in testa. Si tolse la tuta, che, come aveva previsto, era più facile da levare che da mettere, rimanendo in intimo.
Quando Cheryl uscì dal bagno spalancò gli occhi.
"C-che fai?" Chiese ingoiando la saliva e rimanendo attaccata alla porta con l'accappatoio addosso.

"Non crederai davvero avrei dormito con quell'affare addosso..."
"Mm come vuoi." Cheryl alzò le spalle accontentandosi di quella 'risposta'.

Aveva paura di dire qualcosa che non andava o stra fare. Ormai non sapeva come comportarsi con Toni e quella sera non era il momento migliore per capirlo.
Si diresse verso il letto che era la sua meta da cinque minuti buoni.

Toni si avvicinò al bagno non prima di girarsi verso Cheryl che era già sotto le lenzuola
"Hai bisogno di qualcosa?" Le chiese per essere sicura di non aver dimenticato niente.

'Si di te' pensò Cheryl, ma semplicemente decise di scuotere la testa.
Dall'altra stanza provenivano ancora urla, risate e musica. Ma nella loro c'era solo il rumore degli sguardi che si mandavano e delle cose che si dicevano.

"Toni" la richiamò con voce sottile.
"Si?" Chiese apprensiva
"Non ho preso la fizzle rocks" ammise con la stessa voce di prima, si sentiva in dovere di dirglielo. Chiuse gli occhi dopo aver visto il sorriso della ragazza dai capelli rosa.

Toni entrò nella stanzina e si diede una rinfrescata. Guardò il suo riflesso nello specchio, tutto quello che era successo quella sera era stato assurdo.
Tutte le emozioni che aveva provato verso Cheryl, erano contrastanti e combattevano ancora per farne uscire una vincitrice. Ma la verità era che non poteva esserci un vincitore, perché tutti i piccoli pezzetti che aveva accumulato si erano uniti per formare qualcosa di più grande e bello.

Uscì dal bagno dopo una mezz'oretta e si stese accanto alla rossa. La guardò, come poteva avercela con lei in quelle condizioni?

Sembrava star dormendo come un angioletto e Toni le lasciò un bacio sulla fronte.
"Buonanotte principessa" Cheryl non sembrò scomporsi. Quindi Toni si fermò a pochi centimetri dal suo volto e lasciò un casto bacio sulle sua labbra socchiuse.
"Ti amo".

N/A: My heart did a thing.

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