Red as the blood.

By annalisa_910

567K 24.6K 133K

Louis Tomlinson, diciotto anni, ed Harry Styles, sedici anni, si rincontrano nei corridoi di un ospedale senz... More

1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
21.
22.
23.
24.
Epilogo.

Prologo.

33.4K 953 4.6K
By annalisa_910

Ogni cosa è un colore,
ogni emozione è un colore.
Il bianco è un colore che non sopporto.
Notte in bianco, andare in bianco, foglio bianco.
Il bianco non è niente, come il silenzio.
E la scuola... è più bianca del bianco.


16/10, Martedì.

«Louis. Pss, Louis!»

Louis si svegliò di soprassalto quando si sentì chiamare dal suo compagno di banco, e «cosa vuoi, Zayn?» domandò voltando il capo e posando l'altra guancia sulle braccia, ignorando di essere in classe nel bel mezzo di una lezione.

«Capisco che la spiegazione di storia non sia il massimo e che la nostra prof non aiuti, ma evita di addormentarti! Ti ha guardato malissimo almeno due volte.»

«Non c'è due senza tre» infierì il ragazzo alzando appena il viso per guardare il moro al suo fianco. «Non mi importa di quello che sta spiegando, Zay. Sono cose che ho già fatto l'anno scorso, considerando che sono stato bocciato. Magari non le ho studiate e approfondite, ma mi ricordo la spiegazione.»

«Ciò non ti autorizza ad addormentarti» insistette Zayn.

Sempre più stanco, Louis appoggiò una guancia sul palmo della mano per tenere la testa sollevata.

«E tu da quando sei così attento alla lezione, di grazia?»

«Per carità, non ti permettere proprio! Se sto facendo così tante storie è solo perché voglio poter usare il cellulare in pace senza che la prof tenga d'occhio il nostro banco. Quindi, cortesemente, alza quella testa di merda che ti ritrovi!»

«Malik! Tomlinson!»

Zayn si accorse troppo tardi di aver alzato un po' troppo la voce.

Sbuffò per l'ennesima volta stendendo una gamba sotto al banco, e «scusi prof» l'accontentò fingendo di scrivere degli appunti su due pagine bianche.

Louis seguì i suoi movimenti senza sollevare la testa dal palmo della mano, evitando in ogni modo di incontrare lo sguardo della professoressa.

«Non ho dormito stanotte» confessò dopo un po', osservando gli scarabocchi che Zayn stava facendo ai margini delle pagine.

«Lo avevo intuito» rispose sarcastico l'amico, «che hai combinato?»

«Ho studiato fino a tardi.»

Zayn fece cadere in malo modo la penna sul banco per coprirsi la bocca con un pugno.

Non che la cosa fosse servita ad attutire la sua risata, ad ogni modo.

«Malik!»

«Ha ragione, scusi ancora!» le concesse alzando una mano e mordendosi le labbra per trattenere l'ennesima risata.

«Queste battute nell'ora di storia no Loueh, per cortesia.»

«Volevo provare l'ebrezza di dirlo anch'io» si scusò Louis, nascondendo le sue risate dietro un pugno.

Nonostante Zayn volesse rimanere in silenzio per non essere richiamato per la terza volta nel giro di pochi minuti, come sempre, la curiosità ebbe la meglio.

«Chi è lei?»

Non era sicuro che Louis lo avesse sentito dato il suo tono eccessivamente basso, ma il suo sorriso soddisfatto e il suo sguardo appagato gli fecero intendere che lo aveva sentito eccome.

«Mi pare si chiami Danielle» spiegò, nascondendosi alle spalle del compagno seduto di fronte a lui. «È nella classe in fondo al corridoio. Castana, occhi verdi...»

«La Cam...»

«Non farla urlare di nuovo» lo pregò Louis mettendogli subito una mano davanti alla bocca, indicando con gli occhi la professoressa.

Zayn gli prese immediatamente il polso per liberarsi e, lanciando uno sguardo verso la cattedra per accertarsi che la professoressa non li stesse guardando, domandò a voce più bassa: «la Campbell?»

«Mh, probabile» annuì Louis scrollando le spalle.

«Ma stai scherzando? È fidanzata!»

«Sì? Non sembrava lo fosse mentre la sco...»

«Tomlinson!»

«Sì prof!» si giustificò uscendo dal suo nascondiglio, «hai capito il concetto.»

«Sei tu che non lo hai capito, amico. Quella è fidanzata, e il suo ragazzo non è uno qualunque. Non penso che ne sarebbe contento se lo venisse a sapere.»

«E io non penso che lei sia così stupida da dirglielo.»

Zayn alzò gli occhi al cielo, «le voci girano lo stesso» gli ricordò prendendo una matita dallo zaino per disegnare qualcosa sul banco, «che poi non penso foste a casa tua...»

«Per l'amor di Dio» lo interruppe Louis stiracchiandosi, «con le mie sorelle nell'altra stanza, non sia mai.»

«Ecco, quindi non oso immaginare...»

«Malik! Tomlinson! Questa è l'ultima volta che vi avviso!» urlò la professoressa interrompendo la lezione per l'ennesima volta, senza mai smettere di guardare l'ultimo banco in cui erano seduti i due ragazzi.

Con gli sguardi dell'intera classe puntati contro, Louis e Zayn si lanciarono un'occhiata fugace trattenendo uno sbuffo, e appoggiarono la testa sul palmo della mano per fingere di ascoltare la spiegazione.

-

25/09, Martedì.

Se c'era una cosa che Louis Tomlinson amava della scuola, era decisamente la campanella.

Non solo quella che annunciava l'orario di uscita, ma quella che annunciava la fine dell'ora.

Ecco, se c'era una cosa che Louis Tomlinson amava davvero tanto della scuola, era il cambio dell'ora.

Quei cinque minuti fondamentali che utilizzava per fuggire da quella maledetta classe in compagnia del suo migliore amico per andare nei corridoi e vedere quanta gente ci fosse in giro, per comprare qualcosa alle macchinette, e per conoscere quanti più nuovi arrivati possibili.

O nuove arrivate.

Insomma, Louis non si faceva scappare occasione per stare in mezzo al chiasso, alle persone, e ai guai.

Soprattutto quelli.

Eppure, Louis era anche un ragazzo che amava ritagliarsi dei momenti per stare un po' da solo.

Gli unici momenti in cui ci riusciva, però, era durante le ore di lezione.

E non importava se la prof aveva intenzione di spiegare, di interrogare o di passare più tempo del previsto al computer, Louis doveva necessariamente rimanere un po' da solo lontano da quell'aula e, soprattutto, con la sua amata sigaretta tra le labbra.

Per questo motivo, così come faceva ormai tutte le mattine, l'ultimo martedì di settembre Louis si precipitò alla cattedra per chiedere alla professoressa di andare in bagno.

Senza neanche protestare, ormai abituata a questa sua abitudine, la donna alzò gli occhi al cielo e annuì indicando la porta, concedendogli di uscire sebbene fosse nel mezzo di una spiegazione.

Una volta uscito dalla classe, esattamente come previsto, Louis sorrise nel constatare che il corridoio fosse completamente vuoto.

Ignorando i professori e i collaboratori che continuavano a passargli accanto, infilò le mani nella tasca della felpa, stringendo in una di loro il pacchetto di sigarette appena comprato.

Anche nel bagno, per fortuna, non c'era alcun ragazzo.

Entrò con calma per accertarsi che non ci fosse nessuno, e andò a sedersi sul davanzale accanto al termosifone, lasciando dondolare le gambe che non arrivavano a toccare terra.

Estrasse dalla tasca il pacchetto di sigarette per rimuovere la carta e aprirlo, e si sollevò appena su un lato per recuperare dalla tasca posteriore del pantalone il suo accendino.

Prese una sigaretta per incastrarla tra le labbra e, proprio quando posò il pacchetto sul davanzale, sentì un rumore provenire da uno dei bagni.

«Chi c'è?» domandò affacciandosi, senza ricevere nessuna risposta.

Scrollando le spalle, coprì  la fiamma per accendere la sigaretta, e proprio in quel momento, sentì di nuovo lo stesso rumore.

Sembrava un lamento.

Era chiaro non fosse solo.

C'era qualcun altro in bagno con lui.

«Tutto bene?» chiese scendendo pian piano dal davanzale, per poi avvicinarsi lentamente verso il bagno in cui aveva sentito quel rumore ripetersi più volte.

Questa volta una risposta arrivò.

«No.»

-

Ciao a tutti!!
Finalmente ecco il prologo di questa mia nuova fanfiction a cui, come molti ben sanno, mi sono legata tantissimo fin da subito.

Spero che vi piaccia e, in caso, vi invito a farmi sapere qualsiasi cosa sia qui che su Twitter (@/artstvlinson), mi farebbe tanto piacere. 
Detto ciò, ci rivediamo alla fine per i ringraziamenti finali.

❤️.

Continue Reading

You'll Also Like

36.8K 1.8K 10
Simone vorrebbe guardarlo e vorrebbe farsi guardare come quando si osservano nudi, e non solo perché si tolgono i vestiti, perché si spogliano di eti...
926K 56.9K 121
Siamo in una società dove il giudizio degli altri conta più di quello nostro. Siamo in una società dove l'omosessualità è considerata un reato. Siamo...
21.2K 1.7K 15
[sequel di Duo ; muke clemmings] la rottura con Ashton non era andata esattamente secondo i piani. Calum continuava ad amarlo in silenzio, ma sapeva...
519K 25.2K 24
Louis Tomlison, famosa star mondiale sta per diventare papà e la cosa non lo entusiasma. Quando va a fare visita, dopo un importante intervista, alla...