Taehyung's pov
Siamo tutti nella sala, l'atmosfera è sempre più bella. Sono davvero felice di star passando il Natale con la mia vera famiglia.
Abbiamo la musica in sottofondo, che a quanto pare sta rilassando tutti moltissimo.
Namjoon e Jin si sono rilassati e, ora, sono seduti sul divano, dove quest'ultimo è disteso e ha la testa sulle gambe del primo. Sono felice di vederli così, infondo l'avevamo sperato tutti, alla fine.
Yoongi ad un certo punto si alza, dicendo di dover andare in bagno. Mi scompiglia i capelli ed esce dalla sala. Dopo un po' di tempo, vedo che non torna, così decido di alzarmi e andare a cercarlo.
Entro in camera e noto che non c'è, nemmeno in bagno. Poi noto un particolare.
Un biglietto.
“Ehy piccolo, sorpreso?
Per ringraziarti di tutto, ho organizzato delle cose solo per noi, stasera. Preparati, vestiti bene, mi raccomando.
Ci vediamo più tardi."
Rimango a bocca aperta per una manciata di secondi. Ha davvero organizzato questo senza farsi scoprire?
Poco dopo sento la porta aprirsi, alle mie spalle. Mi giro di scatto e trovo Namjoon, Jimin e Jungkook che mi fissano, ridendo.
Alzo un sopracciglio “cosa sta succedendo?” Si scambiano un’occhiata divertita e scoppiano a ridere, entrando in stanza, chiudendo poi la porta alle loro spalle.
“Caro Taehyung, preparati che ora ti stravolgeremo, devi essere impeccabile!” Mi dice Jimin, ridendo mentre si avvicina e mi prende per il polso, buttandomi a sedere sul letto.
Si avvicinano all’armadio da dove fanno comparire dei vestiti, eleganti, che mai avevo visto in vita mia.
Me li fanno indossare velocemente, impazienti di vedermeli addosso. Mi buttano poi davanti allo specchio e cominciano a fare delle vociate felici.
“Cazzo, TaeTae! Sei perfetto!” Ride Nam “Hai proprio ragione, madonna! Kookie, non lo pensi pure tu?” E il maknae annuisce, ridendo.
Dopo una mezz’ora sono pronto e mi ributtano davanti allo specchio, di nuovo, spronandomi, sapendo la mia attuale situazione sull’auto-accettarsi.
Ebbene sì, sono davvero la mia famiglia.
Torniamo nella sala, e, nel tragitto, ci imbattiamo nei restanti ragazzi del gruppo e- potrei urlarlo a pieni polmoni, Yoongi è perfetto. Lo guardo, sorridendo imbarazzato, mordendomi il labbro inferiore.
Il suo sguardo incontra iL mio e lo vedo analizzarmi, da cima a fondo.
“Hey” dice con un leggero sorriso sulle labbra. "Hey" mormoro di conseguenza, mentre vedo che tutti gli altri si scambiano delle occhiate divertite. "Beh, il nostro dovere è compiuto, ragazzi andiamo!" Ride, per l'ennesima volta Jimin, andando via con tutti.
Lo hyung si morde il labbro inferiore e si avvicino. “Sei bellissimo”.
"Io? Tu... tu ti sei guardato? Sei così fottutamente perfetto" sospiro, sorridendo, mentre gli prendo la mano.
Ridacchia, forse per l’imbarazzo.
“Okay, okay non staremo tutta la sera qui ragazzino. Abbiamo tanto da fare” dice facendomi l’occhiolino, prendendo poi le chiavi della macchina. Ed infine mi riprende la mano.
Lo seguo, con un sorriso stampato sulla faccia che sembra non aver proprio voglia di andarsene.
Sono così felice di averlo al mio fianco.
"Ma dove stiamo andando?" Chiedo confuso.
“Tu vuoi sapere troppe cose per me” dice alzando gli occhi al cielo, sorridendo, poi aprendo la porta di casa facendomi cenno di uscire.
"Troppo? Non ho chiesto praticamente nulla" ridacchio.
“Vuoi che ti spiffero tutto o che sia una sorpresa?” Chiede facendomi di nuovo cenno di uscire, sorridendo divertito.
"Va bene, sto zitto!" Alzo le mano in segno di arresa, ridendo. "Qualunque cosa sia, grazie" mormoro uscendo.
Esulta mentre entriamo in macchina e partiamo.
Poco dopo arriviamo e rimango letteralmente a bocca aperta.
"Seriamente?" Dico guardando fuori dal finestrino, come un bambino.
“Che ti aspettavi che ti portassi al mc donald, Gucci boy?” Ridacchia. "Con te, mi sarebbe andato bene pure rimanere a digiuno" rispondo sinceramente.
Intreccia la mano con la mia e mi sorride. “Beh sei speciale per me, non potevo fare altrimenti”.
"Ti amo così tanto hyung" sospiro, sorridendo. “Ti amo Tae” sorride.
Scendiamo e ci dirigiamo dentro, vedendo poi il ristorante vuoto. Mi giro verso lo hyung "perché non c'è nessuno?" Chiedo guardandolo negli occhi.
“Secondo te?” Risponde per poi darmi un leggero bacio a stampo.
Faccio per pensarci "TU NON-" gli punto il dito contro "g-grazie" sospiro. “Di niente, mi piace renderti felice, te lo meriti” sorride.
"Ah-" sento le guance andare a fuoco, annuendo, non sapendo cosa dire. “Andiamo dai, avrai tempo tutta la sera per arrossire”.
Sbuffo sorridendo, seguendolo.
Due camerieri ci portano alla tavola, dove poi ci sistemiamo. Più guardo Yoongi e più capisco che, signori e signore, lui è così perfetto ed è tutto mio.
Ordiniamo e, mentre aspettiamo che ci portino i piatti, sento una melodia del pianoforte e mi giro di scatto.
Un pianista sta suonando, e lo sta facendo solo per noi.
Porto di nuovo l'attenzione sullo hyung "mi sorprendi sempre di più" ridacchio. "Sappi che stasera ti ringrazierò non so quante volte."
“Sono veramente felice che ti piaccia” ammette con sincerità. “Avevo paura che fosse troppo sai, io di solito non sono esattamente cosí” continua, leggermente imbarazzato.
"Lo so, ed è per questo che sono sorpreso" annuisco "ma davvero, grazie mille" sorrido di nuovo, prendendogli la mano sopra il tavolo.
“Di nulla piccolo” sorride. Sembra essere veramente felice.
Poco dopo ci portano i piatti che abbiamo ordinato e cominciamo a mangiare.
"Dio, ma è buonissimo" rimango esterrefatto, dopo il primo boccone. “Si, è vero” afferma anche lui, mentre inizia a mangiare. “Jin mi aveva consigliato bene” ridacchia.
"Dove c'è cibo, c'è Jin" rido.
“È proprio vero” esclama ridendo assieme a me.
Finiamo di cenare, e rimaniamo un po' lì, a parlare. Solo noi due, è perfetto. Così bello, che sembra surreale.
Poi lo hyung si alza e mi fa cenno di andare. Mi alzo di seguito a lui e usciamo, per rientrare in macchina.
"Aspetta, dove stiamo andando ora?" Chiedo curioso, di nuovo,mentre guardo fuori dal finestrino.
“Ancora con le domande?” Mi sfotte ghignando. "Eh, giusto" ridacchio "hai ragione, sto zitto!"
Poi, poco dopo riconosco la strada, percorsa davvero tante, tante volte.
"Il fiume Han!" Esclamo guardando ancora fuori.
“Passeggiamo un po’ ti va piccolo?” Sorride dolcemente. "Sì, sì e sì" annuisco, felice.
Arriviamo e parcheggiamo, scendo poi dalla macchina. Non c'è molta gente, forse per il gran freddo o, semplicemente perché le persone stanno passando questa giornata assieme alla propria famiglia.
“Secondo te... cioè... possiamo tenerci la mano o cosa...?” Chiede ragionando sul fatto che non c’è molta gente, ma che sarebbe un problema se ci scoprissero.
Lo guardo, facendo sparire il mio sorriso. "Non... non lo so" rispondo guardandomi intorno. Sarebbe davvero un grande problema, se qualcuno ci vedesse.
“Facciamo così” mi sfioro semplicemente la mano. “Lo so che non è molto” mormora frustrato.
“Ma almeno non è niente” sussurra.
Sorrido, di nuovo, a quel contatto. "È una merda doversi nascondere così" ammetto guardando il fiume, illuminato dalle luci notturne della città.
"Ma ora come ora mi basta rimanere con te" sospiro. "Finché posso fare questo, mi va bene tutto."
“Posso abbracciarti però se vuoi, questo si può fare” dice con un leggero sorriso.
Lego il mio sguardo con il suo "sì, fallo" annuisco "abbracciami" sussurro.
Annuisce e cosí mi abbraccia, sussurrandomi quanto mi ami e quanto tenga a me.
"Prima o poi accadrà" mi allontano di poco "accadrà che ci scopriranno e lì, nonostante tutto, potrò dire di essere felice. Perché smetteremo di nasconderci e potremo essere noi stessi con tutti" rifletto.
“Dobbiamo solamente... convincere i manager... Non voglio che ci scoprano non lo voglio Tae” mormora tristemente.
“Non voglio che ci caccino, non voglio che tutto sia distrutto... Quindi... non fare pazzie per favore” mi implora.
"Non farò mai nulla senza che tu lo voglia" rispondo serio "lo sai."
"Tu vieni prima di tutto."
Sospira sollevato. “Grazie, grazie e grazie”.
Gli sorrido. Lui non sa, non riesce a capire quanto sia importante per me. Non lo immagina nemmeno un pochino.
"Ci sediamo?" Chiedo indicando con lo sguardo una panchina, sul prato.
“Certo” sorride.
Alza lo sguardo al cielo, dopo che un piccolo granello bianco e freddo si posa sulla sua guancia.
“Ma che...?”
Alzo lo sguardo e il cielo improvvisamente si è colorato di bianco.
"Sta... sta nevicando davvero?" Mormoro, guardandomi intorno.
“Ah... stasera gioca tutto a mio favore a quanto pare” dice fieramente mostrando il suo bellissimo sorriso.
Ridacchio "sono così felice, in questo momento" annuisco, continuando a guardare la neve che scende fitta e che colora questa città grigia e nera.
“Anche io” mormora mentre i nostri corpi si sfiorano.
Un brivido percorre la mia schiena.
Sì, questo è l'effetto che fa questo ragazzo al minimo contatto. Ed è questo che mi ricorda ogni giorno quanto io lo possa amare.
“Vieni, camminiamo un po’. Stasera è bellissimo” mi sorride dolcemente.
Annuisco "al diavolo il sederci, questa cosa non si vede mai" dico felice, continuando a guardare lo spettacolo.
"Era davvero tanto che non si vedeva la neve, da queste parti."
“È vero” annuisce guardandomi.
“Però tu sei decisamente più bello di tutto questo”.
Mi blocco, arrossendo dopo aver sentito quell'affermazione. "Mai quanto te" borbotto.
“Anzi, scusa sei bellissimo” continua vedendomi arrossire, cercando di non essere troppo divertito a causa della mia reazione.
"Aish, perché mi vuoi così male" borbotto ancora, portando le mani sulle guance, che stanno andando a fuoco.
“Perchè ti amo” dice dandomi un buffetto sulla spalla.
Mi esce un versetto strano dalla bocca mentre mi giro dall'altra direzione, dandogli le spalle. "Perché mi fai questo!" Dico un po' più ad alta voce.
“Perchè è troppo divertente vedere la tua reazione” scoppia a ridere.
Sbuffo "ti odio" annuisco guardandolo, dopo essermi girato di nuovo.
Si ferma e mi guarda fisso negli occhi, cercando di rimanere serio.
“Davvero?”
Scuoto la testa "ma ti pare?"
“No” dice facendo spallucce, tornando a camminare.
Lo affianco "sai che sei la persona più importante della mia vita" dico dolcemente.
“Lo so” mi guarda “ma è sempre bello sentirtelo dire” sorride.
"Ed è sempre bello dirtelo" annuisco.
Passiamo un'altra oretta camminando sotto la neve che cade lentamente sul terreno. È così bello, così fottutamente magico.
Un'atmosfera letteralmente precisa, per questa serata, così bella. Sono felice, sono davvero felice.
Ogni tanto il mio sguardo si posa sullo hyung, non riesco a smettere di ammirarlo.
Lo amo, lo amo con tutto me stesso.