Quando mi sveglio Taehyung sta dormendo sul suo letto.
Era girato verso di me.
Chissà quanti pensieri gli sono passati per la mente.
Mi cambio velocemente ed esco dalla stanza chiudendo la porta piano, per non svegliarlo.
Ho bisogno di parlare con qualcuno di quello che è successo.
So esattamente dove andare.
Cammino velocemente e poi busso alla porta per poi entrare.
"Hobi?" Chiedo piano.
Sembra messo meglio di me, anche se anche lui ha bevuto molto stanotte.
"Yoongi? Che succede?" Chiede stranito.
Ho ancora un po' di mal di testa ma mi sento meglio dopo aver dormito.
Lui è sul letto seduto a gambe incrociate con il telefono in mano che ora appoggia sulle gambe.
Mi siedo al suo fianco.
"Posso parlarti di una cosa?
Cioè so che come me stai male per aver bevuto un sacco stanotte ma devo parlarti" dico deciso.
Beve un sorso d'acqua e annuisce con un piccolo sorriso.
"Sono sicuro che non è così grave".
Scuoto la testa e comincio a raccontargli.
"Ero preso dalla rabbia e dalla gelosia, io non sono mai stato così non so cosa mi sia passato per la testa.
Sono un idiota non mi merito Taehyung" mormoro.
Il ragazzo dai capelli neri ha ascoltato tutto il discorso senza dire una parola per tutto il tempo rimanendo serio.
Alla fine sospira e si passa una mano fra i capelli.
"Hyung, sai già che hai fatto una stronzata. Non dovevi. Come hai detto tu eri preso dalla gelosia.
Quella ragazza ci ha chiaramente provato con lui e tu non ci hai più visto dalla rabbia perchè lui non ha fatto niente per fermarla.
Non ti sto giustificando, ma non dovresti allontanarti da lui ora.
Dovete chiarire e trovare il modo di farti perdonare" dice addolcendo il tono.
Sospiro e abbasso lo sguardo.
"Lo so benissimo.
Solo che non riesco a guardarlo in faccia, mi sento male quando mi parla ed è così comprensivo con me.
Preferirei che mi prendesse a pugni o che mi urlasse in faccia invece che vederlo così comprensivo".
"Yoongi... sei sempre troppo duro con te stesso e con le persone intorno a te". Alzo lo sguardo, un piccolo sorriso si è formato sul ragazzo davanti a me.
Annuisco.
"Sono fatto cosí...
Io amo Taehyung e appunto perchè provo questo sentimento per lui mi sento una vera merda per come l'ho trattato" dico serio.
Hobi appoggia una mano sulla mia spalla.
"Appunto perchè anche lui ti ama comprende quando tu stia male e quanto tu ti senta in colpa per quello che hai fatto.
Chiedigli scusa, delle scuse profonde okay?
Dovete parlare seriamente" Mi dice.
Me ne resto zitto.
So che è sicuramente una cosa che devo fare, ma non lo so, non va bene lo stesso.
"Eddai, sorridi, non è mica finita" dice sorridendo.
Annuisco.
"Grazie Hobi" mi avvicino e lo abbraccio.
I miei abbracci sono cosí rari che ogni volta che abbraccio qualcuno sembra che stia arrivando la fine del mondo.
"E allora vaffanculo" senti dire acidamente.
Mi allontano di scatto sentendo la voce di Taehyung.
No, no, no.
Così non va bene.
“Tae...” dico flebilmente alzandomi.
Insieme a lui c’è Jimin che se ne sta muto.
"No Yoongi, che cazzo! Io posso capire quello che ti pare, ma non mi guardavi nemmeno ieri sera!" Sbotta incazzato.
Mi avvicino piano.
“Gli stavo parlando di cosa è successo ieri...
Non è quello che credi” sussurro.
"Non me ne frega un cazzo! Non volevi parlarmi, non volevi nemmeno guardarmi e or-" Jimin gli prende il polso. "Taehyungie, calmati" lo guarda con sguardo triste. "Non dirmi cosa fare" ringhia uscendo dalla stanza.
Lo rincorro fuori.
"Tu te ne stavi zitto come se non fosse successo nulla.
Dovevo parlarne con qualcuno che non fossi tu e prendere una decisione” dico indurendo il tono.
“Taehyung dovresti arrabbiarti per quello e non per questo.
Come tu sei amico di Jungkook io sono amico suo”.
"Ma vuoi capire cosa cazzo ho detto? Eh? Non me ne frega un cazzo se siete migliori amici!" Sbotta.
Jimin si scaglia su di lui e cerca di farlo calmare, senza risultati.
“Perché cazzo non volevo parlarti e guardarti secondo te?!
Perché mi vergognavo cazzo.
Perché ti ho fatto del male” ringhio.
"Potevamo parlarne, ma te ne sei uscito con 'perché non ti incazzi' e cose così!" Sbotta di nuovo.
Jimin ci guarda confusi e lo tiene per il braccio.
“Taehyung datti una calmata, Yoongi sta davvero male per quello che è successo.
C’è un motivo perché si è allontanato” dice Hoseok serio.
"Ed ecco che ritorna che lo sbagliato sono sempre io. Non è vero Yoongi?" Fulmina tutti con lo sguardo e fa per andarsene.
Gli corro dietro e gli prendo il braccio fermandolo.
“Ho sbagliato Tae.
Me ne sono pentito quando ti ho visto sofferente su quel letto.
Ma giuro che voglio rimediare, voglio farmi perdonare” abbasso il tono.
“Non avrei dovuto venire qui” sussurro.
Rimane in silenzio.
“Voglio che tu me lo dica come ti senti, altrimenti io non riesco a parlare con te e risolvere la situazione”.
Sospiro affranto.
"Come mi sento? Mi sento una merda! Contento?" Sputa incazzato.
Abbasso lo sguardo.
“Almeno ora lo so”.
Lo lascio andare.
"Ora lo sai" annuisce "e sai anche che sono incazzato" sputa allontanandosi.
Gli prendo la mano e la porto via.
“Jimin giuro che se parli con gli altri ti ammazzo” dico serio.
“Conto su di te per lui” dico ad Hoseok indicandogli Jimin con lo sguardo.
"Cosa vuoi" dice Taehyung con tono rigido.
Lo ignoro e lo porto nella nostra stanza e chiudo la porta a chiave.
“Voglio chiarire” dico con tono implorante.
Mi guarda con sguardo distaccato.
Mi avvicino cautamente.
“Scusami Tae, io non avrei mai voluto trattarti in quel modo.
Ero accecato dalla rabbia e dalla gelosia e ho dato di matto.
Non avrei dovuto” sussurro guardandolo pentito.
"Lo so" esce dalla sua bocca con tono flebile.
“Tae, ti prego dimmi cosa pensi” lo imploro.
"Penso che tu sia un vero stronzo, come sempre" mi guarda mordendosi il labbro. "Ma ti amo anche per questo" annuisce.
Sospiro.
“Lo so... come fai a sopportarmi?” Chiedo flebilmente.
"Nello stesso modo un cui tu sopporti me."
“Non è la stessa cosa lo sai bene” sospiro.
"Lo abbiamo deciso insieme. Abbiamo deciso di sostenerci a vicenda, abbiamo deciso di sopportare i difetti dell'altro. È la stessa cosa, identica" annuisce.
Mi avvicino ancora di più e appoggio la fronte sulla sua.
“Mi sento uno schifo...”
"Lo so... e io non voglio che tu ti senta così."
“Ma è giusto che mi senta così.
Ho ignorato come ti sentivi e ti ho fatto del male” dico deciso.
"Hyung, ti prego..." si allontana "smettila. È successo e non cambierà. Come non cambierà mai ciò che penso di te" mi guarda serio.
“Ho bisogno che tu mi perdoni o che tu mi dica che lo farai se no non posso.
Non posso smettere di torturarmi se so che non lo farai” bisbiglio.
"Io ti ho già perdonato, hyung."
“Perchè... non capisco...” sospiro.
"Perché ti amo" dico serio, con tono che non ammette repliche.
Mi mordo le labbra e sospiro.
“Anche io ti amo...”
“La prossima volta toppi tu”
"Hyung, non me ne frega un cazzo di questo."
“Si ma... hai capito no?
Ti sto dando la possibilità di vendicarti” ridacchio.
Scuote la testa sorridendo "Non cambierai mai."
“ptf” sbuffo divertito.
Mi avvicino, gli prendo le mani e mi alzo sulle punte avvicinando le labbra alle sue senza toccarle.
"Io ti amo hyung, nulla al mondo farà cambiare tutto questo" sussurra.
Sorrido.
“Ah TaeTae non sai quanto ti amo” mormoro guardandolo.
"Non vedo l'ora di dirlo ai miei genitori hyung, voglio che lo sappiano tutti" risponde serio.
“E io sarò con te quando lo farai” dico con determinazione.
Ci sarò per sempre per te Tae.