Closer to you||choni

By mela_morello

173K 6.3K 3.1K

Le choni meritavano di meglio nella 2 stagione di riverdale così ho deciso di dare loro una storia. Avvertenz... More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Nuovi Personaggi
Capitolo 9
Avviso
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12 (Parte 1)
Capitolo 12 (Parte 2)
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Avviso 2
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24 (parte 1)
Capitolo 24 (parte 2)
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Speciale di Natale
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49

Capitolo 21

3.2K 107 48
By mela_morello

Arrivate da Pop's, Toni andò dritta verso la sua moto, lasciando Cheryl a bocca aperta nel vedere l'emozione della ragazza dai capelli rosa per il suo veicolo. La seguí, camminando piano sui suoi tacchi vertiginosi.
"Dovrei esserne gelosa?", disse quando Toni si girò finalmente verso di lei, indicando il veicolo.
"Forse", il suo tono era malizioso. Si avvicinò a Cheryl che intanto aveva incrociato le braccia e messo su un finto broncio e le rubó un bacio.

"Questo non mi rassicura per niente", la rossa rimase sempre nella stessa posizione mentre l'altra le sorrideva.
"Dai lo sai che tengo più a te", dondolò su un piede,
"E invece no". Cheryl rimase della stessa idea, voleva sentirglielo dire.
"Sei impossibile", Toni alzò lo sguardo al cielo per poi andare a prendere il casco.

Cheryl si girò per seguire i suoi movimenti.
"Aspetta non vorrai mica andare in giro con la moto?!", chiese incredula,
"Si", disse fermamente la ragazza dai capelli rosa mentre chiudeva a chiave il bauletto della moto.
"Hai paura di rovinarti i capelli principessa?" Rivolse lo sguardo verso di lei, incatenando i loro occhi.
Sorrise ammiccando alla sua espressione spaesata.

"No, ho paura di fare un incidente" le andò incontro e le allacciò il casco.
"Non ti preoccupare, il mio casco ti proteggerà. E poi devi fidarti un po' più di me, credi davvero che potrei fare un incidente?". Cheryl la osservò mentre le sistemava le fibbie attentamente, poi roteò gli occhi.

"E tu?", chiese, indicando la sua testa e lasciando perdere quel discorso, dato che era ovvio avrebbe vinto Toni.
"Questo prova quanto io tenga a te". Sistemó le ultime cose e poi la guardò negli occhi.
"Non è una buona idea", la rossa scosse la testa preoccupata,
"Il viaggio sarà breve e io guido meravigliosamente". La più alta annuì non esattamente convinta.
Quindi Toni prese le sue guance e, alzandosi sulle punte, le lasciò un bacio sulla fronte.
"Stai tranquilla ok?"

"Ho la gonna!". Usò l'ultima scusa che le era ancora rimasta
"Meglio per me allora" si girò e le fece l'occhiolino, poi salí sulla moto e Cheryl si mise dietro di lei, tenendosi stretta alla sua vita. Aveva più paura di perdere lei che per la troppa velocità o per quella di cadere. A parte l'ansia non le dispiaceva quella situazione. Il suo corpo era praticamente attaccato a quello di Toni così da sentire il suo calore; le loro forme sembravano fatte per stare insieme, per essere collegate in qualche modo. Il mento di Cheryl era appoggiato alla spalla di Toni e le sue labbra erano a pochi centimetri dal suo collo. Poteva sentire il profumo che tanto amava dei suoi capelli e il vento che soffiava forte contro la sua faccia. Si strinse ancora si più alla ragazza che guidava la moto, stare sopra a quel veicolo la rendeva ancora più sexy.

Inizió a disegnare dei cerchi immaginari con l'indice sulla sua pancia piatta, quasi involontariamente. Passata la destabilizzazione iniziale quella situazione era per lei molto tranquilla, anche se il vento e la velocità non le permettevano di poter parlare con Toni non le importava: poteva comunicare con lei in altri modi.

La più bassa sorrise e indietreggiò di poco con la schiena per cercare più contatto di quello che già avevano, la rilassava stare tra le braccia di Cheryl, sentire le sue dita accarezzarle il ventre. Era un gesto semplice, niente di elaborato, ma la faceva lo stesso sentire bene.

Si fermò tutto a un tratto, il percorso era stato abbastanza breve ed erano arrivate al luogo prescelto in neanche 5 minuti. Scesero dalla moto e Cheryl si slacciò il casco scuotendo i capelli.
"Visto? Sana e salva. Non ti è successo niente, paurosa", le fece l'occhiolino, per poi prendere il casco e rimetterlo apposto.
"A me no, ma ai miei capelli si, dovrò andare dal parrucchiere" prese una ciocca dei suoi capelli rossi tra le dita e la osservó malamente. Toni roteò gli occhi divertita.
"Aspetta cos'hai detto alla fine?", gesticolò con le dita e socchiuse gli occhi, cercando di ricordarsi.

"Che sei una persona paurosa"  rispose Toni con tutta la tranquillità del mondo ma consapevole che le sue parole avrebbero provocato una reazione in Cheryl.
"Ah, non è vero" era diventata fredda d'improvviso.
"E allora perché mi stringevi così forte? Per farmi mancare il respiro?" Sorrise alzando un sopracciglio
"No.." non la lasciò neanche finire.

"Per quello non ti devi impegnare così tanto" Cheryl rimase piacevolmente sorpresa da quelle parole ma non lo diede a vedere, voleva vincere almeno una battaglia con Toni. Infondo non chiedeva molto, con gli altri era tanto semplice ma perché con lei non lo era?

"Ma" alzò un dito. La ragazza dai capelli rosa girò intorno alla moto e tornò davanti a lei. Si morse il labbro provocandosi dolore che le fece ricordare del taglio.
"Non pensare ai tuoi capelli perfetti o a ciò che potrebbe succedere in futuro, ok? Ora ci siamo io e te nient'altro" le spostò una ciocca di capelli  dietro l'orecchio, la stessa che aveva in mano qualche secondo prima e uní di nuovo le loro labbra per un bacio a stampo che si prolungò un po' più del dovuto.

Toni si allontanò e porse la mano alla rossa. Si trovavano in un bosco e ora stavano scendendo verso il fiume, lo si poteva sentire dallo scrocio dell'acqua.

Si sedette sul muretto e guardò in basso. Sotto i suoi piedi a penzoloni l'acqua scorreva libera incurante di ciò che le succedeva intorno, il suo unico compito era quello di scorrere, era il suo destino in poche parole. Come quello di Cheryl era di buttarcisi dentro e lasciare che l'acqua continuasse ad andare avanti senza preoccuparsi si lei o della sua storia, assolutamente di niente.

Cheryl strinse più forte la mano di Toni cercando di scacciare quei pensieri, non voleva rovinare quella giornata pensando agli avvenimenti della sera precedente.

Toni la portò sotto ad una specie di roccia con sopra un albero pensando sarebbe stato più intimo anche se era comunque molto vicino alla riva del fiume. Sperava che portandola lì le avrebbe parlato e si sarebbe sfogata così che avrebbe potuto aiutarla capendo come si sentiva. Anche se pensandoci, forse, non era stata una bella idea, appena Cheryl aveva sentito che erano vicine allo sweetwater le aveva stretto ancora di più la mano come a voler non pensare a ciò che le era passato per la testa in quel momento.

"Wow" disse Cheryl guardando davanti a se, era un posto isolato dalla vastità del bosco, sotto una specie di roccia, il fiume scorreva lentamente non veloce come la sera prima. Beh non era neanche lo stesso punto. Si trovavano a qualche kilometro di distanza da quel ponte e vicino a loro, un po' più in là, c'era una cascatella che permetteva il rallentamento dello scorrere dell'acqua.
"Non sei l'unica a conoscere posti carini" disse Toni incrociando le braccia e girandosi verso Cheryl che era ancora sorpresa dallo spettacolo.

"Quante volte sei stata qui?" Toni si girò sorridente verso il fiume alla domanda della rossa
"In realtà è la prima volta" scoppiò in una risata quando vide la faccia di Cheryl
"Ho visto un cartello e ho girato"
La rossa assottiglió gli occhi e poi negó con la testa sorridendo. Non si era mai sentita così libera di sentirsi se stessa.
"Pensavo sarebbe stato rilassante stare qui vicino al fiume..." si avvicinò lentamente a Cheryl più di quanto non lo fosse prima.
"...e magari" iniziò a passare le dita sul suo braccio seguendole con lo sguardo. Intanto Cheryl iniziò a sentire il respiro più pesante aspettando qualche iniziativa da Toni.

"...potremo parlare di ciò che sta succedendo in questo periodo" la rossa quasi non sentì il suono della sua voce, era rimasta incantata dal movimento delle sue labbra.
"Cher?!" La risveglió dai suoi pensieri preoccupata per la sua reazione, dato che quando gliel'aveva proposto venti minuti prima si era quasi arrabbiata con lei e ora aveva paura che avrebbe fatto ancora peggio, non parlandole più magari.

La rossa infatti, come ad essersi risvegliata da un sogno, la guardò negli occhi e realizzò c'ho che aveva appena detto.

Cambiò espressione e se la prese per il suo tentativo di portare sempre la conversazione nello stesso punto.
"Ho già detto che non voglio parlare del mio tentato suicidio" si sedette appoggiando la schiena alla roccia dietro di lei, fissò l'acqua del fiume e finalmente capí che l'aveva appena detto ad alta voce ammettendo così le sue azioni e che era proprio quello che stava facendo, stavo ponendo fine alla sua vita. Realizzò che quelle parole le aveva dette senza pensarci ma che infondo erano la realtà e lei avrebbe dovuto affrontarla prima o poi.

Tutte le emozioni della sera prima si presentarono ancora più chiaramente, Cheryl capí che sarebbe stato difficile accantonarle in un punto profondo della sua anima per poi lasciarle lì e non pensarci più come faceva con tutto il resto.

"Va bene" Toni sospirò e poi si sedette accanto a lei non togliendole gli occhi di dosso. Le prese la mano in modo tale che quel tocco deciso servisse a farla girare verso di lei, infatti fu così.

"Va bene" ripeté con un tono più tranquillo ma allo stesso tempo avvilito. Voleva farle capire che quella volta avrebbe veramente fatto ciò che le chiedeva anche se non le andava bene, anche se la vedeva soffrire e questo faceva male pure a lei, anche se le sarebbe costato troppo; avrebbe aspettato che lei si sentisse pronta.

"Ma non hai bisogno di mentirmi come fai con tutti gli altri, Cheryl Blossom, ti farà stare solo più male e voglio veramente farti superare quest'oscurità che ti porti dentro da tanto"

Il suo sguardo era così intenso e penetrante che Cheryl ebbe quasi paura che potesse leggerle dentro. In parte c'era già riuscita; era riuscita a capire come si sentiva in quel momento e di cosa aveva veramente bisogno.

Perché la sua insicurezza era dovuta soprattutto al fatto che non riusciva ad aprirsi con nessuno, che non era riuscita ancora a trovare quella persona, quell'unica persona, che l'avrebbe ascoltata senza giudicarla. Quella persona era Toni, era ormai sicura di questo. Avrebbe potuto fidarsi finalmente e non pensare a quello che la ragazza che ora si trovava davanti a lei avrebbe pensato. Avrebbe potuto finalmente non sentirsi più insicura riguardo a ciò che provava e a ciò che poteva causare alle persone.

Spostò lo sguardo verso il vuoto.
Le scese una lacrima ma questa volta non era amara come le altre, questa sapeva di una consapevolezza che andava oltre qualsiasi cosa. Finalmente aveva un appoggio, non era più da sola e questo avrebbe dovuto capirlo sin dal momento in cui Toni l'aveva convinta a non buttarsi e scegliere e di dare un'altra possibilità alla sua vita.

Ironico come lei fosse arrivata esattamente quando ne aveva più bisogno. Toni le asciugó la lacrima che solcava la sua guancia con il pollice, come aveva già fatto, ma stavolta non disse niente. Aveva deciso che avrebbe rispettato la scelta di Cheryl senza pensare a quello che voleva lei, ma che comunque sarebbe stata al suo fianco quando sarebbe caduta o sarebbe sprofondata nella sua tristezza; sarebbe stata lì e l'avrebbe aiutata ad uscirne come in pratica voleva fare in quel momento.

"Sei la mia salvezza e ancora non me n'ero accorta" alzò di nuovo lo sguardo verso di lei. Le sue parole erano sincere, le sue labbra tremavano. Toni continuò a non parlare, semplicemente la avvolse con un braccio e le fece appoggiare la testa sulla sua spalla.
"E tu sei la mia" la sentiva così piccola e indifesa tra le sue braccia.

"Non mi abbandonare come hanno fatto tutti gli altri", disse Cheryl con un fil di voce cercando conforto nelle parole di Toni.
"Non lo farò", appoggiò la guancia sulla sua testa,
"Perché non potrei sopportarlo" si mosse avvicinandosi a lei. Era vero. In quel momento quella ragazza era l'unica cosa che la teneva a galla, l'unico filo che le impediva di sprofondare nel buio più totale. L'unica. Al solo pensiero che avrebbe potuto abbandonarla si sentiva male, non poteva immaginare come sarebbe stato un giorno svegliarsi e non avere più l'unica persona nella sua vita che era riuscita a farla sentire protetta e al sicuro.

"E io non potrei mai abbandonarti". Magari Toni non intendeva veramente quelle parole, magari si sarebbe accorta che quella frase non valeva niente per lei, magari se ne sarebbe pentita in futuro, ma sapeva che, anche se Cheryl le avrebbe fatto del male e anche se la loro storia era appena iniziata, in qualche modo quelle parole erano la chiave della felicità, l'avevano salvata. Così come aveva fatto la ragazza che ora stava stringendo tra le sue braccia anche se ancora non se n'era resa conto.

N/A: Ho ricominciato la scuola e soliti discorsi. Veniamo alle cose serie: pubblicherò una volta a settimana, pensavo al lunedì visto che è il primo giorno ecc o alla domenica sera bho fatemi sapere anche in privato grazie. Però proverò lo stesso a pubblicare due volte a settimana se poi non ci riesco pace. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto 😘

Continue Reading

You'll Also Like

51.1K 2.6K 40
Where... Grace Martinez ha passato la sua intera vita sui campi da tennis. All'inizio non apprezzava molto questo sport, ma essendo una persona eccen...
199K 7.5K 70
«"Dimmi che non è un addio", così lontana ma anche così vicina» ⇨♥ «Lo sapevo che non te sarebbe andata bene, non sei il tipo de persona che da secon...
132K 7.3K 118
quando incontri la persona giusta poi è così difficile lasciarla andare, diventa il tuo punto di riferimento, la tua casa, il tuo tutto.
18.3K 534 23
⚠️IL LIBRO È TUTTO FRUTTO DELLA MIA IMMAGINAZIONE⚠️ Martina Torres ha diciotto anni e vive a Barcellona per studiare la lingua del padre ed è origina...