I'm Afraid, But I Love You |...

By KimTaeHobis

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Dove una nuova convivenza fa provare sentimenti nuovi a due ragazzi che, fino a poco tempo prima si considera... More

-Presentazione-
-Rules-
-Like a kid-
-I need to change, right?-
-I'll help you-
-You're my inspiration-
-1st of april-
-Why-
-My body is in your hands-
-Butterfly in the stomach-
-What are we doing right now?-
-Fool for you-
-Jealousy-
-I can't go on my own, I need you-
-Together-
-Play with me-
-My body needs you-
-We're better together-
-We're safe-
-In the study-
-we can go outside together!-
-Fight-
-He's mine!-
-I love you-
-Hate everything-
-I need to know-
-I'm afraid to lose you-
-Would you be my boyfriend?-
-Are you ok?-
-I will show you my love-
-Again-
-You're mine-
-you'll be fine-
-Texting-
-help us-
-Did you miss me?-
-He knows-
-i was missing it-
-New style-
-Just us-
-I believe you-
-that's not good-
-he's perfect-
-a day together-
-they know it-
-Trust me, you're a bless to me-
-you make me happy-
-Parents-
-I will not separate from you-
-girlfriend-
-I'm sorry-
-I love his smile-
Help Us pt2
-Halloween-
-Be mad at me-
-I'll be here for you-
-I'm his boyfriend-
-Your new family-
-you're so special-
-Us-
-Jungkook's help-
-Christmas pt1-
-Christmas pt2-
speciale 16k -in ritardo-
-Christmas pt3-
-Changes and songs-
-Happy Birthday Taehyung- pt1
-Happy bday Taehyung! pt2-
-happy bday Taehyung pt3-
-Buon anno?-
-Are you crazy?-
-Here we go-
-Love us like we do-
EPILOGO
CARTACEO ONCOLOGY - VMIN

-Tell me that you love me-

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By KimTaeHobis


Cammianiamo l'uno al fianco delll'altro, rimanendo in silenzio, fino all'arrivo. "Entra prima tu, io chiamo un infermiera o chi per lei." E gli apro la porta, facendolo entrare. Entra sospirando.

Poco dopo torno nella stanza, accompagnato da una signora sulla cinquantina. "Dov'è il ragazzo che non sta bene?" Chiede sorridendo. "Io sto benissimo signora lo giuro" dice alzando gli occhi al cielo con tono annoiato. "No, non stai benissimo. Smettila hyung." Dico con tono serio "per favore, lo visiti."

La donna fa come le chiedo e si avvicina al ragazzo. "Cos'è successo?" Alza la maglietta e le fa vedere il livido sul fianco. "È solo un livido come la fate grossa" sussurra infastidito. Sulla mia faccia si dipinge un'espressione allucinata. "Sì è un livido, molto grande. Come te lo sei fatto?" Chiede la signora, al suo fianco.

"Provando" fa' spallucce "Sono un impedito" dice mostrando un bel sorriso, finto. "Non sembra un livido causato da una caduta o una cosa del genere. Sei sicuro che sia andata proprio così?" Continuo ad osservare la scena e ad ascoltare, silenziosamente, la conversazione tra i due. La signora sembra aver capito delle cose che, a me, ancora sfuggono.

"Assolutamente" risponde.

"Mmh va bene-" mi guarda, per poi tornare ad osservare Yoongi "-puoi levarti la maglia? Dovrei vedere se quel livido sia causato da qualcosa di un pochino più... grave."

"Ehm... no cioè... perchè dovrei? Mi vergogno" balbetta. "Come se non avessi mai fatto una visita medica. Su ragazzo, non prolunghiamo i tempi" risponde la donna. "Hyung, ti vergogni di chi, esattamente?" Dico facendo riferimento a tutte le volte che ci siamo visti completamente nudi. Sta improvvisando e, ora, ne sono più che certo.

"Di entrambi" guarda la finestra... pensando ad una via di fuga? Alla fine cede e si sfila la maglia. "Contenti?"

"Mmh" la signora comincia ad analizzare il petto del ragazzo, attentamente. "Ragazzo, ho hai una seria malattia alla pelle, o hai coperto con del fondotinta qualcosa." Lo fissa, severamente. Mi posiziono una mano sulla bocca, impedendomi di parlare.

"Malattia della pelle. Non è stata informata? Aissh dovrebbe saperlo e anche tu Taehyung" dice serio. "Hyung, smettila di sparare stronzate" mi accorgo un istante dopo che ho parlato in modo spregevole davanti ad un superiore. "Mi scusi" faccio un piccolo inchino. "Dicevo, non dire cavolate. Hyung, non hai nessuna malattia."

"E tu come fai a saperlo? Forse ho l'ebola e neanche lo sai." Risponde con tono sprezzante. Mi avvicino ai due, continuando a tenere lo sguardo fisso su quello di Yoongi. "Allora se hai davvero una malattia non ti dispiacerà se la signora qui presente, prendesse un po' di acetone e lo passasse sulle macchie, no?"

"Credo che non dovrebbe. È trasmissibile e...". Fa per scappare fuori dalla porta ma rieso a bloccarlo. "Yoongi, giusto? Vieni qui" la signora gli fa segno di andare verso di lei. "Anche tu ragazzo" dice sorridendomi.

"Facciamo in fretta" dice passandosi una mano sul viso "voglio una morte veloce, per favore£ dice ubbidendo. "Smettila" lo richiamo. Mi siedo al suo fianco, dando la possibilità all'infermiera di cominciare a parlare.

"Ragazzo, cos'è successo? L'avevo già capito che non fosse un livido che ti eri causato ballando. Dimmi la verità, non succederà nulla" dice con tono rassicurante.

"Glielo dirò se farà uscire Taehyung e se terrà il segreto professionale" dice risoluto. "Io non capisco Hyung" scuoto la testa. "Me ne vado, va bene. Per favore faccia che, se gli è successo qualcosa di grave, lo aiuti." Chiedo con gli occhi lucidi e con tono disperato.

"Sei tu che l'hai portato qui, quindi devi rimanere. Non posso continuare da sola, torna qui e tranquillizzati." Mi dice continuando a fissarmi. Obbedisco e, lentamente, torno al mio posto.

Yoongi sospira, scofitto. "Posso?" chiede indicando il lettino. "Sì, fa come vuoi" continua a sorridere. Io rimango al suo fianco, mentre Yoongi-Hyung si siede. "Quando vuoi, ci siamo."

Prende l'alcoll e lo imbeve nel cotone passandolo sulla pelle per qualche minuto rivelando tutto quello che è successo. C'è una gran puzza e sono sicuro che abbia voglia di strozzarmi.

Sono immobile, con lo sguardo basso e vorrei diventare invisibile. Lo hyung mi ha riservato un'occhiataccia di fuoco poco fa ma credo di aver fatto la cosa giusta.

"Tu vuoi saperlo beh eccoti la verità". Prende coraggio guardandomi. "Quella sera in cui sono uscito sono stato accerchiato da dei ragazzi e sono stato picchiato" dice serio. "È questo quello che è successo."

La donna si mette sull'attenti. Io rimango immobile, non riuscendo a muovere un dito o semplicemente a dire qualche parola. Sono in uno stato di puro odio verso l'essere umano. "Quand'è successo precisamente?" chiede la signora.

"Due giorni fa" ammette grattandosi la nuca. "E non l'hai detto a nessuno?" chiede stupita. Solo dopo quella domanda trovo il coraggio di alzare lo sguardo, non volendo però un contatto visivo con lo hyung.

"Certo che no perchè avrei dovuto? Lo vede come è ridotto lui per quello che ha appena sentito? Ho cercato in tutti i modi di non farlo sapere ed ecco qua. Sarò matto ma preferisco soffrire in silenzio che fare preoccupare le persone che mi stanno accanto" il suo tono è duro fino alle ultime due parole, dove si addolcisce, guardandomi.

"Hyung-" prendo forza e mi avvicino "- avevo visto dei lividi sotto le clavicole, stamattina, a... a letto. Li avevo visti, ma non avevo voluto indagare, perché sapevo ti avrebbe fatto male. Sono principalmente incazzato, perché non me lo hai detto?" Sbotto alla fine.

"Ragazzi, vi lascio soli per un po', non scappate via" ci fa un sorriso rassicurante ed esce.

"Non hai sentito quello che ho detto? Preferisco soffrire in silenzio, che farti preoccupare." ripete. Rido amareggiato "cristo, tu devi dirle queste cose. Non sono cose da niente, su cui si può sorvolare. E... e io ho voglia solo di spaccare la faccia a quei figli di puttana."

"Mi dispiace Tae ma io non potevo dirtelo. Con che faccia avrei potuto dirti una cosa del genere?" Chiede abbassando il tono della voce.

"Con che faccio io sto dicendo certe cose." Mi avvicino al mio ragazzo. "Come stai, ti prego, sii sincero Hyung" Fa il broncio. "Fa fottutamente male. Oggi è stata davvero una tortura fare queste prove" dice piano. "Potevamo evitarlo, di venire qui, intendo" porto una mano sul suo viso, strofinando la guancia leggermente con i polpastrelli delle dita.

"Volevo saltare dalla finestra, non volevo tu sapessi." Mormora. "Lo so che non volevi, ma era inevitabile che venisse fuori. Cpisci?"

"Non è vero, non era inevitabile."

"S', lo era." continuo ad accarezzargli la guancia, delicatamente. "Hyung, è per questo che nel sonno mormoravi tutte quelle cose?" Distoglie lo sguardo e annuisce. "Te l'ho detto che la gente mi odia" dice con una risata amara. "Il mondo è pieno di gente stronza. La gente a cui tu vuoi bene, non ti odia e non ti odierà mai. Gli Army non farebbero mai una cosa del genere, ti amano più di qualsiasi altra cosa al mondo. Ricordalo." Poggio le mie mani sulle sue cosce.

Mi guarda dritto negli occhi. "E tu chi pensi che mi abbia fatto tutto questo? Sono stati degli Army" dice gelido. Rimango spiazzato. "E tu pensi davvero che certa gente possa essere definita Army?" Chiedo con tono calmo e gentile. "Ecco..." Rimane zitto.

"Cosa? Devi dirmi tutto ora, sono qui e ti ascolterò." Lo incito a continuare, con tono ancora pacato e dolce. "Pensa a quello che hai sentito mentre dormivo... Forse capirai da solo". La mia mente comincia a vagare "Jungkook..." mormoro a bassa voce. "Continuavi a ripetere il mio nome, seguito da quello di Jungkook." Mi alzo di scatto "Lui c'entra qualcosa con questa storia? No, perché sennò lo spezzo a metà." Ringhio.

Scuote la testa. "No lui non c'entra. Ecco quei ragazzi che mi hanno picchiato erano miei haters... ed erano fan di te e Jungkook. Molto... molto fan...." dice per poi mordersi il labbro inferiore.

"Fan... fan della Taekook?" Chiedo mettendomi accovacciato, accanto al lettino. Annuisce.
"Prima hanno iniziato ad insultarmi e poi hanno detto che dovevo lasciarti stare che rovinavo la felictà di te e jungkook" spiega. "Non volevano che fossi neanche tuo amico capisci?".

"Cristo, la gente deve cominciare a farsi una fottutissima vita. Nessuno e ripeto, nessuno mi separerà da te. Succeda quel che succeda. Sei troppo importante..." sussurro, alla fine.

Sospira affranto. "Forse dovrei finire di raccontarti" dice con un filo di voce. "...è successo altro?" Chiedo mordendomi in seguito il labbro. "Vuoi davvero saperlo? Ti sto dando la possibilità di fermarti qui. Dimmi se vuoi o no" sussurra, rosso dalla vergogna. "Voglio sapere tutto, voglio anche sapere quando posso andare a spaccare la faccia a quei figli di puttana" mai sono stato arrabbiato così tanto in vita mia.
Mi racconta il resto della storia. Senza guardarmi mai in faccia. Si vergogna troppo.

Mi alzo, rimanendo in silenzio. Mi fiondo su di lui, abbracciandolo. "Hyung, io sono qui. Ci sarò sempre"

Rimane sorpreso dalla reazione ma ricambia il mio abbraccio. "Mi vergogno cosí tanto... Non odiarmi ti prego so che faccio schifo ora ma non farlo" scoppia a piangere sulla mia spalla per la seconda volta in cosí poco tempo.

E' distrutto, ha bisogno di qualcuno che ora gli stia affianco, che lo ami. Quel qualcuno sarò io, Hyung, ti farò sytare meglio.

"Non dirlo nemmeno per scherzo, io non ti odierò mai, mai. Sei la persona più importante nella mia vita." stringo di più il suo corpo verso il mio.

"Anche tu lo sei per me. Scusami" sussurra. "Smettila di scusarti." Sussurro a mia volta, lasciando un piccolo e leggero bacio sulla sua nuca

"Dimmelo". Fa' una piccola pausa. "Dimmi che mi ami"sussurra.

Mi allontano lentamente, fermandomi pochi centimetri davanti al suo viso. Lego il mio sguardo al suo. "Hyung-" porto le mie mani sulle sue guance "ti amo."



______

MI STAVO SCORDANDO DI AGGIORNARE, PICCHIATEMI GRAZIE

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