Sola nella foresta della luna

By x_Reina_x

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Solo la foresta può essere la casa di un lupo. Nessuno può essere graziato dalla vita. Vendetta, distruzione... More

||Prologo||
||Capitolo 1||
||Capitolo 2||
||Capitolo 3||
||Capitolo 4||
||Capitolo 5||
||Capitolo 6||
||Capitolo 7||
||Capitolo 8||
||Capitolo 9||
||Capitolo 10||
||Capitolo 11||
||Capitolo 12||
||Capitolo 13||
||Capitolo 14||
||Capitolo 15||
||Capitolo 16||
||Capitolo 17||
||Capitolo 18||
||Capitolo 19||
||Capitolo 20||
||Capitolo 21||
||Capitolo 22||
||Capitolo 23||
||Capitolo 24||
||Capitolo 25||
||Capitolo 26||
||Capitolo 27||
||Capitolo 28||
||Capitolo 29||
||Capitolo 30||
||Capitolo 31||
||Capitolo 32||
||Capitolo 34||

||Capitolo 33||

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By x_Reina_x

Il rumore frenetico del piede che sbatteva sul pavimento, era l'unico amico che aveva Luna in quel momento. L'ansia la stava divorando dall'interno. Aveva raccontato a Luke e al resto, quello che era accaduto a scuola, senza accennare all'ombra che aveva visto. Poteva aver preso una svista, tra l'altro Rebecca non se ne era accorta, anzi ricordava poco. Dopo essere usciti da quel enorme palazzo, si diressero alla casa branco dei Forester, il viaggio di ritorno, l'aveva passato tra richiami e una dormita sulle gambe di Luke.

In quel momento si trovava in cucina con tra le mani una vasca di gelato, alla fragola, pronta a finirla tutta. Era l'unico modo che conosceva per combattere l'ansia al meglio, tra non molto inizieranno una riunione. Non era agitata per l'evento in se, ma finalmente aveva l'opportunità di incontrare faccia a faccia la strega del branco, doveva solo trovare il momento giusto per parlarle.
Un impresa abbastanza ardua era sfuggire allo sguardo del nonno, quando era nei dintorni. Ma per fortuna anche Luna era un ottima osservatrice, e le lunghe occhiate da parte di Jeck nei confronti della strega non le erano sfuggiti. Tra di loro c'era qualche legame che li univa, e come si aspettava anche la dea, suo nonno gliene aveva parlato? Ovvio che no.

Luna affondò nuovamente il cucchiaio nel gelato per poi portarlo vicino alle labbra e mangiarlo, mugnò di piacere quando senti le papille gustative entrare a contatto con la crema - È la terza vaschetta che finisci - commentò un voce alle sue spalle, non ebbe bisogno di girarsi per capire chi fosse, la sorpassò sedendosi difronte a lei, guardandola incuriosito - Quando siamo arrivati ti sei fiondata direttamente sul frigorifero. Ti verrà un malore - lei alzò gli occhi al cielo, addentando un nuovo boccone - Sono serio - lui incrociò le braccia al petto - Vorrà dire che se mi sentirò male, qualcuno si prenderà cura di me - dico alzandomi e buttando il cucchiaio nel lavandino - Chissà chi si occuperà, personalmente, di me? - si voltò verso di lui - Una povera ragazza, chiusa tutto il giorno in camera sua, che ha bisogno di molte attenzioni - si avvicinò con fare seducente. Posizionandosi difronte, inclinandosi leggermente in avanti - Chissà chi mi darà tutte queste attenzioni? - gli disse all'orecchio, tirandogni il lobo, guardandolo maliziosamente, ma prima che potesse fare quanche mossa Luna era già dall'altra parte della stanza. Mentre con una mano sulla pancia rideva di lui, e dell'espessione di stupore che possedeva - Oh Dea! Dovresti vederti in questo momento - disse tra una risata e l'altra - Che c'è? Ci sei rimasto male? - continuò lei, vedendo il volto del ragazzo imbronciarsi. Lui icotrociò le braccia al petto, come un bambino piccolo. Lei si riavvicinò nuovamente a lui - Faccio un giro, per scaricare la tensione - gli disse accarezzandogli la guancia - Sai per caso dove posso trovare la strega che ci ha salvato? - lui la scrutò, a quale scopo le serviva saperlo prima? L'avrebbe incontrata alla riunione - La vorrei ringraziare personalmente - disse guardandolo rimuginarci su, lui la guardò un minuto - Credo si trovi in giardino a raccogliere qualche specie di piante - lei annoi - Dove si trova precisamente? - - Sul retrò della casa, dopo il parcheggio - lei gli diede un piccolo schifettino per ringraziarlo, allontanandosi - Se vuoi ti accompagno - face per alzarsi - Tranquillo non c'è ne è bisogno, posso farcela anche da sola - gli disse sul l'uscio della porta. Lui ricadde sulla sedia - Mi usi solo per le informazioni eh? - disse tentando di far uscire il suo lato dolce, dall'altra parte voleva sapere che intenzioni avesse - Ovvio no? Avevi qualche dubbio? - disse usando dalla stanza, non prima di rivolgergli una risata - Stronza - sussurrò Luke, passando una mano tra i capelli. Era confuso, non capiva a che punto era la loro relazione, dopo che l'aveva conosciuta era più propensa ad aprirsi con lui, ma adesso tra un evento e l'altro si era allontanata o aveva cambiato interesse. Cosa c'era di così importante da tenere nascosto? Poteva aiutarla accrescendo di più il loro rapporto. Si mise le mani tra i capelli, doveva aspettare che lei parlasse, non poteva costringerla, ma la curiosità lo divorava, sospirò alzando la testa verso il soffitto - Qual è il tuo segreto? -

Luna si diresse all'esterno, iniziando a correre per il perimetro della casa. Voleva fare in più fretta possibile, non vedeva l'ora di rincontrarla, ma al terzo giro dell'abitazione le iniziarono a mancare le forze. Le speranze di trovarla stavano calando. Non si arrese del tutto, camminò guardandosi intorno cercando qualche indizio.
Non si accorse del ramo che di lì a poco avrebbe calpestato, finendo per caderci sopra. Sbatte con la tera a terra, dalle sue labbra esci un verso strozzato, quando riaprì gli occhi il terreno non era più lo stesso. Mise a fuoco il terriccio viola, prendendone un po' in mano, mettendolo in contro luce. Riapri e chiuse gli occhi velocemente, incredula, sfregando la terra tra le sue mani facendola cadere poco a copo al suolo.
Si alzò notando che tutto ciò che c'era in torno a lei era cambiato. Adesso era circondata da piante bizzarre, l'unica cosa rimasta invariata era la casa branco. Appoggio la mano dietro alla nuca, sentendo un lancinante dolore provenire da essa, stava sangunando.
Barcollò, avanzando di qualche metro, noto una figura, lontana, intenta a raccogliere qualche erba. La riconobbe, le saltò addosso, bloccandole le braccia - Tu! - urlo ad un palmo dal suo volto, la donna continuo a dimenarsi sotto di lei, la presa si stringeva ancora di più - Cosa vuoi da me!? -
- La verità! - disse stringendo i denti - Su cosa?!- urlò la donna, non poteva fare o dire niente aveva fatto un patto - Dimmi tutto quello che sai sulla mia famiglia - - Io non so niente! - ma non si accorse che aveva appena ammesso di conoscerla, spalancò gli occhi - Quindi sai a chi mi sto riferendo! - la donna guardò altrove, sentendosi pizzicare gli occhi, sapeva che di lì a poco avrebbe spezzato il patto con il suo amato - No! - - Non mentirmi o potresti bruciarti - la ragazza ringhiò mostrando i suoi occhi dorati - Io... io - era giunto il tempo di parlare. Non si sarebbe mai aspettata che il loro primo incontro sarebbe stato così. Ma, d'altronde, cosa si poteva aspettare lei, conoscendo la sua storia. Era disperata e stanca di aspettare. Gli occhi si riempiono di lacrime immaginando cosa avesse sopportato per tutti questi anni - D'accordo ti dirò ciò che tuo vuoi sapere, ma sei pronta abbastanza per conoscere come sono andate realmente le cose - disse usando i suoi poteri per liberarsi, delicatamente, dalla presa della ragazza. Luna annuì, spostandosi di poco guardandola dall'alto in basso, mentre si rialzava - Tuo padre sarebbe stato orgoglioso di te - disse accennando un sorriso nostalgico prima di voltarsi verso una entrata della casa branco. Alzò la mano e con un gesto le disse di seguirla.
Suo padre, ora che ci pensava non si ricordava proprio di suoi padre. In casa non aveva visto manco una foto di lui.

Entrarono nella nuova facciata della casa, attraversando un luogo corridoio. Questo a differenza dagli altri, presenti nella struttura, era diverso. Dal soffitto cadevano dei teli che si congiungevano agli angoli della parete per poi unirsi a i diversi lampadari dorati. I colori erano tutti tendenti al viola e i bordoni decorati con l'oro. Le candele, attaccate ai muri, emanavano un profumo di lavanda. Ogni tanto sul pavimento comparivano dei cuscini.

Luna la seguì in silenzio, mandandole qualche occhiataccia qua è la, fin quando non arrivarono difronte ad un enorme porta. La strega frugò nella manica del mantello estraendo una chiave, la inserì nella serratura girando quatto volte a destra e due a sinistra. La porta si aprì lentamente, scricchiolando un pò, la strega le fece segno di seguirla.
Lei si guardò in torno, una volta entrata, la stanza era a forma esagonale, anche qui, come nei corrodioi pendevano dei teli. La presenza di cuscini, sul pavimento era maggiore, l'aria profumava d'incenso. Hai suoi piedi c'era un norme tappeto che occupava quasi l'intera stanza, alla sua sinistra era presente un letto a baldacchino, la maggior parte delle pareti erano occupate da enormi librerie, che arrivavano fino al soffitto.
Luna rimase sulla soglia della porta mentre la guardava andare avanti e indietro per la stanza.
- Hei! Non stare lì impalata puoi anche accomodarti vicino al tavolo - disse la donna sorridendole amorevolmente.
Lei la guardò stranita - Questa è strana - borbottò fra se è se. Si era già scordata che stava per ucciderla pochi minuti prima?

Non ribattè, mi avvicinò al tavolino di legno scuro, situato in mezzo alla stanza, si inginocchiò sul enorme cuscino viola. Il suo sguardo si posò sull'incenzo al centro del tavolo.
- Vuoi un pò di camomilla per distendere i nervi ? - domandò sorridendola - Sono calmissima - ribattè Luna, guardadola in malo modo - Quello che vuoi sapere ti scombussolerà la giornata - disse posandole la tazzina davanti. Lei la guardò con sospetto, chi le assicurava che non era avvelenata?
Rimase sulle sue guardò la donna sedersi difronte a lei.
Finalmente poté ammirarla meglio, aveva un occhio marrone e l'altro azzurro, i capelli ramati . Sulle dita possedeva numerosi anelli, sul suo collo si notavano ha alcuni simboli.
Luna si sentì improvvisamente a disagio, era troppo gentile, e i senso di colpa le stavano divorando lo stomaco - Scusami per esser stata così... - lasciò la frase in sospeso - Agressiva? - continuò la donna, appoggiandosi la tazza alle labbra - È comprensibile anche io avrei avuto la tua stessa reazione, prima o poi dovevi scoprire la verità - posò la tazza sul tavolo - Aspettavamo la tua prima trasformazione, a quel punto sarebbe stato difficile non sentire il tuo potere - sospirò - Il potere di cosa? - - Luna non fare la finta tonta, sei già di essere un lupo, quindi iniziati a farti due conti - la donna la zittì - Jeck ti ha allenata bene in questi anni, ma conoscendolo non mi stupisce che non ti abbia detto niente - prende un altro sorso dalla tazza - dall'altro canto approcciare con le donne gli è difficile avvolte... - - Si si, ho capito, lui sapeva tutto e non me l'ha detto, adesso parla - Luna si rivolse con un tono burbero.
- Perché le cose difficili devo farle sempre io? - mormorò la strega - Cosa vuoi sapere in particolare? - disse incrociando le braccia al petto - Iniziando a dirmi cosa è successo ai miei genitori? - - Morti - rispose secca - Grazie... Un pò più di tatto, no? So che sono passati a miglior vita, ma voglio sapere perché? - La donna prese un lungo respiro, mentre nella sua mente viaggiava tra i ricordi, come fosse accaduto ieri.
Strinse la tazza tra le mani - Tutto dall'inizio? - domandò, Luna annuì - Tutto - - D'accordo. Molti anni fa, per ristabilire la pace che si era ormai spezzata si scese a compromessi. Ma non tutti furono felici, in particolare i cacciatori, che sostenevano che l'unica specie che doveva essistere era la loro, perché ritenevano le altre troppo pericolose per i civili. Questo portò a numerose rivolte, per poi scomparire del tutto per qualche decennio.
A quel epoca facevo parte del tuo branco, con tutta la mia famiglia. Possedevo il titolo di veggente, e il giorno della tua nascita avevo predetto che i cacciatori sarebbero tornati per sterminarci - prese un altro sorso di camomilla, con a seguito anche la ragazza - Perché propio noi o non altri, che abbiamo fatto di male!? -
- La pura verità? Niente di niente, e triste, solo che ad aluni dava fastiodio il fatto che altri potessero batterli in battaglia. I lupi benedetti sono una delle specie più forti che esista. I cacciatori con le pellicce dei lupi possono creare di tutto, poi che la loro resistenza è simile ad un giubbotto anti proiettile. I canini, per loro, significavano il grado di forza e potenza, più ne si aveva e più l'uomo era rispettato. In pratica non lasciavano niente del vostro corpo, nemmeno le ossa e il sangue - Luna rabrividì.
- Erano tutti preoccupati, tranne tua madre che rimase scettica all'inizio. Lo stesso giorno della tua nascita la Dea la canvoco a se, quando tornò disse che saresti diventata un alfa molto potente, senza riferirci altro. Non racconto mai a nessuno tutto quello che le aveva la Dea. Io ho sepre avuto sospetti su quel incontro, ma scelsi il silenzio. Andò tutto per il meglio, ma dieci anni fa il fatilico giorno arrivo - prese un altro sorso dalla tazza - Eravamo riuniti al lago della luna, tuo padre, l'Alfa Rick Blessed, non aveva messo nessun guardiano a sorvegliare la foresta, per far si che tutti festeggiasserò. Abbassò la guardia e gli costò fatale. Jeck era partito il giorno prima con la promessa che sarebbe tornato presto. L'attacco era avvenuto verso le sei del pomeriggio, fummo circondati da numerosi cacciatori. Era il clan Bitteres Blut, era chiamato così per il suo alto numero di uccisioni di creature magiche. Tuo padre mi disse di portarti in salvo, ma sfortunatamente non riuscì a trovarti.
Le loro armi erano state incantate con l'iris sanguigno, era scoppiato il caos. Ho tentato di salvare qualcuno rallentandoli, ma mi immobilizzarono. Qualcuno attivò l'allarme nella speranza che qualche branco esterno potesse salvarci in tempo. Il più vicino era quello dei Forester, non erano grandi amici ma nenneno menici, si rispettavano, Jeck era il loro amico comune, ciò che li univa.
Tuo padre cercò di salvare tua madre ma non ci riuscì, i guardiani vennero uccisi difronte ai miei occhi, fù uno sterminio - si passò le mani sul volto guardando il cielo, cercando di ributtare le lacrime indentro - Ahimè!Venni portata nel loro accampamento li vicino, i branchi dei dintorni arrivarono, riuscirono a liberarmi e aiutarono i pochi stupertiti, che però pochi mesi dopo morirono.
Il territorio del branco della Luna era diventato terra di nessuno, e tutti potevano usufluirne, con l'aggravante che la sua forza sarebbe diminuita e so sarebbe rischiato di sconsacrarlo.
A quel punto decisi di cancellare la memoria a tutti, la sera dopo, appena riaquisita forze, andai al centro della foresta e prima di lanciare l'incantesimo, pregai la dea della luna. Tutti tornarono ai loro rispettivi territori, mentre io dai Forester, creai una barriera intorno alla foresta e chi varcava quei territori, subiva delle allucinazioni sui lupi lunari, incuteneo in loro timore, cosi che nessuno si sarebbe potuto avvicinare - spiegò. Luna chiuse gli occhi con forza, le sembrava di udire le grida di dolore e di paura del suo branco. La strega posò la tazza sul tavolo - Fino ad ora...- la giovane la guardò - L'incantesimo non valeva per Jack, ma credevo che per Luke era ben diverso, la dea ci avrà messo di sicuro il suo zampino - disse emettendo una piccola risata.
Luna adesso aveva la piena convinzione che fosse una Blessed è sapeva cosa era successo in passato, ma un altra cosa le pesava sul cuore.
- Peche mio nonno non mi aveva detto niente? - chiese - Dopo qualche anno, decisi di abbassare la barriera per fare un giro per la foresta. Incontrai Jack, sulla sfonda del lago e accanto a lui c'eri tu che dormivi deata, ero sorpresa di vederlo. Mi racconto il suo punto di vista, era tornato pocge ore dall'attacco e prima che imposi la barriera. E io dall'altro canto gli dissi quello che era accaduto in sua assenza. Eravano d'accordo sul fatto di non farti uscire per nessun motivo dalla doresta fin quando fosse stato il memento. Ma a quanto pare hai conquistato il cuore di Jack e la tua curiosità a vinto su di lui -
- Quindi è coppa tua se sono stata rinchiusa la dentro! - disse sbattendo la mano sul tavolo e alzandosi.
- Calati signorina, immagina se ti avrebbero scoperto? Tu saresti morta e il branco della luna si sarebbe estinto del tutto! - disse con tuono calmo - Cosa che è già successa! - ribattè lei - Non è così, tu poi trasformare un lupo o un umano in un lupo lunare, e spera solo che qualcuno della tua specie sia sopravvissuto! - l'ammutolì.
- Che dovrei fare? Mi vogliono fare fuori! -
- Questo lo so, è dobbiamo scoprire al più presto chi sia -
- Forse è abbastanza intuitivo... -
- Questo non lo dubito - prese un altro sorso dalla tazza.
- Ma perché mai colpire anche i membri di questo branco? - si alzò vagando per la sontuosa stanza - Per ferirti, per farti perdere il controllo, per togliere ostacoli da mezzo, per testarti, rendeti vulnerabole..- la veggente se li contò sulle dita guardadola - Molto semplice, no? - chiese con tono ovvio - Okey...okey... calma - la cosa la mandava in agitazione più di quanto credesse - - Ogni lupo lunare ha un punto debole, Luna - alzò la voce la donna - Per voi i veleni sono l'iris sanguigno e la pietra di Charoite - la ragazza vagò per i suoi pensieri, prima o poi dovrà dire la verità, la situazione stava diventato più grande di lei - Penso e credo della tua vera identità sarà meglio tenerla nascosta agli altri finché il nemico non sarà catturato, cosi non metteremo a repentaglio la vita di altri, più di quanto siano già - la strega incrociò le mani sotto la mento osservandola. Luna fece una risatina forzata, era troppo tardi - Che succede? - domandò la donna. Luna si grattò la nuca - In verità... - rimase la frase in sospeso. La donna sbarrò gli occhi mettendosi le mani in fronte - Chi è? - domandò con voce tremante - Xavier - lei sbarrò gli occhi - Xavier Mayer, capo branco del clan Arena?!- disse con a tono alto - Si - Luna aggrottò la fronte - Come conosce il mio guardiano? - domandò spontanea senza pensare a quello che diceva e a chi lo diceva. La strega si alzò di scatto dalla sedia - Hai detto guardiano!? - la ragazza annuì- Com è possibile? Come hai fatto a nominarlo guardiano - domandò incredula - Non potevo farlo?- - No, cioè si - prese un respiro profondo - Speigami come hai fatto? - - Capita - Luna fece spallucce - Instinto?¿- la strega la guardo di sott'occhi - Mmm... no, no, no è qual cos'altro a guidarti - - È chi? - - Potrebbe essere la stessa dea Selene - disse pensierosa - Chi è non mi importa adesso - commento Luna. La donna sospirò - Devi portarmi il tuo guardiano per spiegargli il suo compito - - È quale sarebbe? - - Tutto a suo tempo mia cara - disse alzandosi, mantenendosi di lato il vestito - Adesso dovrebbe iniziare la riunione vieni - disse porgendole il braccio, l'afferò decisa - Non so manco come ti chiami - affermò Luna. Lo sguardo della strega si spostò su di lei - Hanna -

Jack era intento a parlare con le guardie che sorvegliavano la porta della sala. Fin quando dalla coda dell'occhio non vide sue figure avvicinarsi. Non appena si voltò sbiancò di colpo, guardando la strega del branco parlare con sua nipote, deglutì quando incontro lo sguardo gelido della donna. Luna era riuscita a trovarla prima della sua trasformazione, e adesso gli toccava subire la furia della strega, per non aver adempiuto a dovere al petto che avevano fatto tempo fa.
Luna guardò suo nonno, si stacco dalla donna avvicinandosi a lui a grandi falcate, dandogli un pugno sulla spalla - Questo non è niente - lo fulminò con lo sguardo entrando nella sala. Jack guardò Hanna - Sei un coglione - disse schietta schiaffegiandogli la nuca, per poi voltarsi e seguire a ruota libera Luna.

Luke era già seduto a capo tavola, al posto del padre, dove in quel momento era posto al suo fianco. Difronte ad Aron una sedia vuota, mentre gli altri posti sono già quasi tutti occupati. Luke alzò lo sguardo verso di lei sorridendo - Devi sederti vicino a lui - le sussurrò all'orecchio Hanna, annuì avvicinandosi, molti occhi erano già puntati su di lei. La cosa la imbarazzò e non poco.
Spostò la sedia di lato sedendosi, Luke non aveva mai spostato lo sguardo da lei - La smetti di fissarmi? - sussurrò - Mai - soghignò lui - Vedo che hai trovato la strega - commentò inclinandosi verso di lei -È già - Luke stava per domandare qual cos'altro ma vennerò interrotti da Aron nell'annunciare l'inizio del consigno.
- Bene siamo qui riuniti per... - Luna non ascoltò più una singola parola poi che intenta a guardare le facce dei presenti. C'erano tre alfa con i loro rispettivi beta, sicura mente gli alleati del branco. Luna di fiaco aveva Sara e Brandon. Xavier e Evangeline fianco a fianco difronte alla strega e Jack. Quest'ultimo non staccò gli occhi da Hanna, alzarò gli occhi al cielo, proprio in questo momento era giusto per filtrare.
Il suo sguardo cadde sulla figura di Axel, che quando si accorse del suo sguardo le sorrise, lei si giro di scatto dall'altra parte.

Venne chiamata da Luke - Si? - - Dovresti condividere con tutti noi i tuoi pensieri su Orion - sbatte per un pò le palpebre, come al suo solito non aveva ascoltato niente.
- Un tizio che vuole uccidermi? Colpendo anche voi non basta come pensiero? - disse ovvia - Poteresti prenderla più seriamente? Capisci che c'è qualcuno vuole infrangere i patti? - parlò uno degli alfa - Amanda non essere così dura con lei è solo una ragazzina - disse l'uomo difronte a lei - Una ragazzina che sta mettendo in pericolo tutta la contea, Leo - rispose a tono - Tutta la contea? - domandò sbalordita Luna - Io credevo che il suo  intento era colpire me?¿- disse confusa - Si è vero, però noi tutti siamo dovuti a intervenire chi minaccia un branco della nostra coalizione - Disse l'Alfa incrociando le braccia al petto - Orion è il capo di questa pazzia, non credo che sia il suo vero nome - continua - Qui non si parla solo di Luna, ma anche di attacchi che sono partiti dal nord a l sud, si tratta attacchi di lupi completamente impazziti, distruggono qualsiasi cosa trovino difronte a loro clan di vampiri, gruppi di strage ecc.- disse Ronald - Tu credi che chi comanda tutto questo sia Orion oppure che non c'entri niente con la ragazza?- chiese Amanda - Se è lo stesso, quello che vuole e lei - indicò Luna - Cara tu sei fatta qualche nemico nei tuoi anni di vita? - chiese con tono gentile Ronald - No - - Sicura Luna? - domandò Luke stringendole la mano sotto la tavolo - A me può dire tutto - lei alzò gli occhi al cielo comunicandoghi che non era il momento - Sicurissima - - Potremo rintraciarlo - mormorò Hanna, si girarono tutti verso di lei - Luna hai ancora il biglietto che ti ha "spedito"? - domandò. Xavier lo prese dalla tasca e glielo porse - È questo -
La strega si rigirò il foglio tra le mani chiudendo gli occhi. Intorno al foglio si creò una bolla luminosa azzurra e blu, si innalzò un pò in aria, dopo qualche minuto si dissolse e il biglietto cadde atterra - Come temevo, hanno usato la magia nera, non sono rintracciabili - disse abbassando lo sguardo al suolo - In tutti i tuoi trenta secoli non riesci a dissolvere la magia nera? Mi deludi - sputò veleno Amanda - Stolta! Credi che sia semplice? Non sono al pieno delle mie forze, ma stanne certa, un altra parola e fai un viaggio nell'altra dimensione - Hanna si alzò di scatto e la stessa cosa fece la spalla destra dell'Alfa - Calmate le acque! - ruggì Aron - Quali provvedimenti prendiamo? - chiese Ronald - Tentiamo di intercettare gli attacchi da parte di Orion, tentando di usare la magia - parlò Luke - Branchi del nord e del sud offriranno le loro veggenti per questa missione è per rintracciare quei lupi impazziti - disse Amanda guardando l'unico alfa che non era intervenuto - Io vedrò di provvedere ad altre alleanze con le creature magiche - comunicò Ronald.
- Mentre noi cercheremo in queste zone, visto che per ora il suo obbiettivo siamo noi, dovrebbe essere vicino - prese parola Luke.
- Firmiamo la pergamena del patteggiamento - disse Hanna prendendola tra le mani, fece comparire una penna con la piuma che automaticamente scrisse l'accordo. Passo din volta im volta ad ogni alfa presente.
Una volta firmato il patto, Luna prese parola - Chi mai sarebbe capace di infrangere i patti? - domandò, i presenti si guardarono tra di loro, dubbiosi e pensierosi - Cacciatori Originari - rispose l'Alfa, che fino ad ora non aveva parlato. Era un alfa del nord. Luna guardo suo nonno e poj Xavier, a lui si illumirarono gli occhi, aveva capito - Leo non dire bazzecole i cacciatori originari si arresero anni fa - disse beffarda Amanda - Hai delle prove? - chiese l'alfa, lei fece scena muto - Appunto, pure i civili credono che noi siamo leggende, ma eccoci qua - - Vogliamo prendere il rischio di puntare il dito senza prove? - chiese Luke, l'uomo spostò lentamente lo sguardo su di lui - Guardami pensi che mi faccia qualche scrupolo? - No. È quello che penso il ragazzo - Le famiglie dei cacciatori originari si contano sulle dita di una mano - disse Luke - Ma devi pure contare che sono numerosissime - commentò Brandon.

È mentre tutti erano seduti a trovare piste alternative. Luna guardò Xavier,  si erano capiti fin troppo bene.
Il clan Bitteres Blut era tornato, in qualche modo alla soluzione ci sarebbero arrivati tutti.
Ma per scoprire ogni loro movimento, tipico di Orion, c'era bisogno di una spia all'interno.
Non voleva essere precipitosa, ma lo percepiva nelle vene e nel sangue che scorreva dentro di lei.
Ora il suo obbiettivo doveva essere l'eclissi lunare che doveva accadere tra una settimana, non poteva farsela fuggire, a quel punto la verità salterà fuori e non potrà nascoderla con una semplice fascia in testa, come ha fa fatto fin ora.
Solo la Dea Selene sa come andrà a finire...

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Ho deciso di sostituire il nome del dal Blood con clan Bitteres Blut che significa sangue amaro in tedesco.

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