Touch me || Larry Stylinson

By Stiaref

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Louis, studente dell'ultimo anno, si ritroverà in classe un Harry alquanto disponibile nei suoi confronti già... More

1. Changes
2. Breathless
3. Do me a favour?
4. Maybe you
5. Let's go!
6. I'm yours
7. Truth or dare
9. And I didn't know
10. Sun, water & drinks
11. Lost in confusion like an illusion
12. I'm here for you
13. Beside you
14. Boyfriend?
15. Roller Coaster
16. Harry effect
17. Fucking biology
18. Jealousy
19. Do you believe in magic?
20. It should has been different
21. Problems
22. Family
Problema risolto!
23. Mr Fish & Potato
24. Alcohol's fault
25. I just need you by my side
26. Gone
27. Just realize
28. Eclipse
29. I want to trust you
30. When you have no idea what's going on
31. Funny messages and... who tops?

8. It would be fantastic, wouldn't it?

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By Stiaref

Continuava a cercare le mie labbra, quasi come fossero la sua unica fonte di ossigeno. Io lo assecondai in ogni movimento, facendo scorrere le mani lungo il suo petto, su e giù, tastando quella pelle liscia che tanto bramavo. Le sue braccia erano attorno a me, le dita a tastare, ad esplorarne ogni centimetro, facendomi rabbrividire ad ogni tocco. Non avrei resistito ancora per molto. Senza staccare un attimo le labbra dalle sue, gli afferrai un polso e condussi la sua mano davanti alle mie labbra, per poi guardarlo, voglioso, impaziente, lui ricambiò con quel luccichio negli occhi che mi avrebbe fatto impazzire ogni volta. Afferrai due delle sue dita e presi a leccarle, succhiarle con dedizione, in modo sensuale e terribilmente eccitato per quello che sarebbe accaduto di lì a poco.

I suoi occhi erano come rapiti dalle mie labbra, che continuavano a lavorare sulle sue dita. Lo vidi deglutire, quando socchiusi gli occhi e le sfilai dalla mia bocca, per poi condurle verso la mia apertura. Il suo sguardo si accese, e senza preavviso iniziò a penetrarmi con un dito, facendomi sussultare appena. Iniziò a spingere da subito in profondità, aggiungendone subito un altro ed ancora un altro, iniziando a sforbiciare in movimenti circolari. Chiusi gli occhi, quando il piacere prese il posto del fastidio iniziale, ed iniziai a spingermi contro di lui che, dopo aver realizzato fosse sufficiente, le sfilò. Aprii di scatto gli occhi, capendo che era arrivato il momento. Mi sporsi verso il cassetto del comodino, dove sapevo Zayn tenesse i preservativi, e ne presi uno, facendolo scorrere delicatamente sulla sua lunghezza. Un ultimo sguardo d'intesa, prima di afferrare la sua erezione pulsante, già bagnata sulla punta, e portarla verso quell'entrata che sarebbe stata sua. Una volta posizionata come si deve, iniziai ad abbassarmi su di essa, socchiudendo gli occhi per l'intrusione ben più grande. Sentii Harry trattenere il respiro fino a che non mi ritrovai seduto sulle sue cosce, inglobandolo completamente.

Portò immediatamente le mani a stringermi i fianchi, le sue unghie ad affondare nella mia pelle. Una volta abituato alla sua presenza dentro di me, iniziai a muovermi, prima lentamente, poi sempre più velocemente, facendogli portare la testa all'indietro ed a condurre i movimenti frenetici del mio bacino, che sembrava impazzito a spingersi contro il suo membro.

"C-cazzo Lou" ansimò, in preda al piacere. Mi piegai su di lui ed iniziai a mordergli il collo, affamato di lui, del suo odore, della sua pelle.

Poi roteai il bacino, spingendo in diverse angolazioni fino a fargli trovare il mio punto.

E da lì fu tutto un fuoco.

Iniziai a salire e scendere come un ossesso, il cuore a mille, il piacere alle stelle.

"Dio... oh cazzo" ansimò, per poi afferrarmi per i fianchi e ribaltarmi, schiacciandomi contro il materasso, sotto il suo controllo.

Iniziò a spingersi in me così violentemente quasi da farmi urlare, perciò affondai i denti nella sua pelle e presi a graffiargli la schiena, facendolo mugolare contro il mio collo, che non smise un secondo di torturare. In seguito mi sollevò una gamba, per avere più accesso in me e se la portò con facilità su una spalla facendomi, quindi spalancare le gambe in modo osceno.

"Cristo, ma sei elastico" escalmò, facendomi ridacchiare. Proprio non riusciva a starsene zitto, era più forte di lui.

"Anni di allenamento, babe" sussurrai, con un sorriso furbo sulle labbra. Lui si accigliò, uscendo un attimo da me per poi riaffondare violentemente in profondità, ancora di più, come a punirmi per ciò che avevo detto, riprendendo poi a spingere forte. Il mio respirò si mozzò, facendomi spalancare la bocca alla ricerca d'aria.

Mi stava spaccando, cazzo.

"Porca puttana!" imprecai, cercando di trattenere un urlo, che si trasformò in un mugolio strozzato. Lo vidi sorridere, la fronte imperlata di sudore.

Era così fottutamente eccitante, che sarei potuto venire solo guardandolo.

Iniziai a rispondere alle sue spinte sollevando i bacino ed andandogli incontro ad ogni affondo, facendolo gemere incontrollatamente.

Gli unici rumori nella stanza erano le nostre pelli a collidere e i gemiti e gli ansiti che erano ormai impossibili da trattenere.

Harry continuava a colpire il mio punto, forte e costantemente, non mi dava tregua e non potei che esserne soddisfatto.

"Oddio sì, cazzo" ansimai, mordendogli il labbro inferiore e tirandolo, e succhiandolo. Lui, in risposta, afferrò la mia erezione ed iniziò a sfregarla al ritmo delle spinte che infliggeva dentro di me, e da quel momento vidi tutto bianco. Mi sembrava di essere in Paradiso. I movimenti della sua mano erano frenetici e sempre più audaci e forti, tanto da farmi abbandonare la testa sul cuscino, gli occhi stretti, in preda al piacere più assoluto.

"Dio..." sussurrò, baciandomi le clavicole e lasciando i segni del suo passaggio, marchiandomi quella pelle che ormai gridava di essere sua proprietà indiscussa.

Iniziai ad avere terribilmente caldo, caldo e ancora caldo, sentivo le guance andare a fuoco. Strinsi le sue spalle e volli di più, sempre di più, alzando continuamente il bacino, come se il fatto che mi stesse letteralmente sfondando il culo, non fosse abbastanza. I suoi occhi si accesero, erano in fiamme dentro i miei, che bruciavano per lui, incondizionatamente.

Le sue spinte mi facevano girare la testa.

Cazzo, se era bravo.

"Oh cazzo" esclamai, certo che di lì a poco sarei venuto. Harry, capendo che ero ormai al limite, si spinse in me sempre più veloce, più forte e, cazzo, di questo passo non sarei resistito ancora a lungo.

"Ah, D-Dio!" Anche lui ormai era quasi giunto all'apice del piacere e venne poco dopo aver gridato il mio nome in un ringhio roco, che per me fu il colpo di grazia, lo seguii, venendo a flotti caldi nella sua mano chiusa a pugno.

Harry uscì da me, sfilandosi il preservativo e gettandolo nel cestino accanto al letto, poi si accasciò sul mio corpo, stremato e ansimante, con la testa affondata nell'incavo del mio collo, a respirare il mio odore che sapeva anche di lui. Lo sentii lasciarmi dei baci caldi che mi fecero rabbrividire.

Portai una mano fra i suoi ricci e iniziai ad accarezzarlo, ridacchiando quando iniziò a fare le fusa come un gattino. Con un braccio mi circondò il busto e strusciò la testa contro il mio petto, gli occhi chiusi.

"Non ti facevo un tipo da coccole dopo il sesso" sussurrai, non smettendo di giocare con i suoi capelli. Lui ridacchiò.

"Infatti di solito non lo sono" disse, e lo sentii sorridere contro la mia pelle.

"Di solito? Perché, che c'è di diverso, adesso?" chiesi, veramente incuriosito.

"Di diverso c'è che adesso ci sei tu" rispose, stringendomi appena. Fermai un attimo i movimenti della mia mano, giusto il tempo di realizzare cosa avesse appena detto, poi, per non sembrargli una femminuccia alla sua prima cotta, ricominciai fingendo che quelle sue parole non mi avessero colpito minimamente.

Come se fosse stato facile.

"E sentiamo, cosa avrei di così diverso dagli altri?" chiesi di nuovo, con il sorriso sulle labbra. Lui stette in silenzio un minuto, forse a cercare la risposta più adatta.

"Tu... sei diverso e basta. Proprio perché sei tu, e non mi sono mai sentito così preso da qualcuno, come mi sento con te e, sì, può sembrare strano ma è così. Con te mi sento bene, me stesso" rispose, e fu davvero troppo per il mio cuore che, a quelle parole, impazzì. Temetti davvero che li sentisse, quei battiti scatenati.

Poteva davvero farmi questo effetto? Provocarmi tali emozioni?

Lo strinsi più a me, realizzando che tutto ciò che mi aveva rivelato era lo stesso che sentivo anch'io nei suoi confronti.

"È così anche per me" sussurrai, così piano che credetti non mi avesse sentito. Ma quando alzò leggermente la testa dal mio petto per catturare i miei occhi e sorrise, capii che, sì, mi aveva sentito.

"Sei mio, Loulou, solo mio" sussurrò, prima di catturare le mie labbra in un bacio che sapeva di possessività, determinazione, ma anche... dolcezza. Socchiusi le labbra, permettendogli di avere accesso alla mia lingua e di iniziare quella danza che non aveva niente di aggressivo, quella volta, così da goderci appieno le nostre essenze.

Ancora con gli occhi chiusi, ci separammo ed Harry appoggiò la fronte sulla mia, l'uno a respirare il respiro dell'altro. Poi tornò ad accoccolarsi al mio corpo, stringendosi a me, mentre io ripresi ad accarezzargli quei ricci che non potevo fare a meno di toccare.

E ci addormentammo così, le gambe intrecciate, le braccia avvinghiate ai nostri busti, e i visi vicini. Non sapevo bene dove, tra di noi, iniziasse uno e finisse l'altro, eravamo una fusione di corpi che non facevano che cercarsi, toccarsi, stringersi, e non poteva che andare bene così.

La mattina successiva, mi svegliai che eravamo nella stessa posizione della notte scorsa, l'unica differenza era che Harry mi aveva stretto un una morsa soffocante, rendendo impossibile ogni mio movimento. Sorrisi e lo osservai. I ricci scomposti, sparsi sul cuscino, le labbra rosse socchiuse, le lunghe ciglia a riposargli sulle guance, un espressione angelica che mi lasciò senza fiato.

Sei bellissimo, pensai.

Scossi la testa e decisi che sarebbe stato meglio alzarmi e farmi una doccia fredda, giusto per evitare di prendermelo così, proprio mentre dormiva.

Lentamente alzai il braccio che mi avvolgeva e scivolai dalla sua presa ferrea. Districai con fatica le mie gambe dalle sue e rotolai giù dal letto, tirando leggermente le lenzuola.

Vidi Harry allungare un braccio sulla mia parte di letto e mi fece quasi tenerezza. Scossi la testa e mi diressi verso il bagno.

Mi guardai allo specchio e sgranai gli occhi quando vidi la mia pelle costellata dei suoi segni, che erano praticamente ovunque. Ridacchiai ed entrai nel box doccia. Aprii l'acqua e dopo neanche un minuto che mi stavo insaponando, due braccia che mi avvolsero da dietro mi fecero sussultare.

"Perché non mi hai aspettato?" Una voce roca a sussurrarmi in un orecchio, il suo corpo nudo a stringere il mio. Potevo sentire la sua erezione premermi sul fondoschiena. Deglutii.

"Non volevo svegliarti" risposi, la voce spezzata. Lui fece scorrere le mani sul mio petto, affondando i denti sul mio collo.

"Ti voglio, Lou" sussurrò con quella voce che sapevo mi avrebbe fatto andare fuori di testa.

"Allora prendimi" concessi, appoggiando le mani su quelle mattonelle fredde e piegandomi leggermente. Subito mi afferrò per i fianchi, voltandomi in modo da essergli di fronte. Alzai un sopracciglio, confuso.

"Non così. Voglio vederti" disse, fondendo gli occhi con i miei, prima di sollevarmi e farmi avvinghiare le gambe al suo bacino. Sorrisi e avvolsi le braccia attorno al suo collo, prima di fiondarmi sulle sue labbra, le mani a stringere, accarezzare i suoi capelli. Mi appoggio con la schiena contro il muro, rabbrividii al contatto con la superficie fredda, ma decisi di non farci troppo caso.

Ad un tratto lo sentii entrare in me, d'istinto gli morsi il labbro inferiore, stringendo gli occhi. Si spinse in me lentamente, per farmi abituare da subito alla sua presenza. Quando, una volta pronto, aumentò la velocità, affondai i denti su una sua spalla e iniziai a rispondere ai suoi movimenti mentre, con una mano, provvedei a dar sollievo alla mia erezione schiacciata dai nostri corpi.

"D-Dio, q-quanto mi piaci" disse, senza fiato, mentre affondava in me sempre di più, colpendo ripetutamente il mio punto e facendomi urlare.

Venni poco dopo, insieme a lui, che mi fece scendere prima di accasciarsi contro di me, entrambi alla ricerca d'aria che trovammo poi l'uno nella bocca dell'altro, in una danza di lingue che non riuscivano a fare a meno di esplorarsi.

Si staccò da me e mi guardò in un modo che avrebbe potuto farmi persino arrossire, perciò presi un po' di schiuma e glie la sparsi sulla punta del naso, divertito. La sua faccia a metà tra lo sconvolto e l'indignato, mi fece scoppiare a ridere.

"Ah, è così?" chiese, minaccioso, per poi bloccarmi i polsi con una mano, sopra la mia testa, ed iniziare a farmi il solletico con l'altra, senza pietà.

"No, oddio, sme-smettila!" esclamai, contorcendomi in ogni modo possibile.

Ad un tratto, sorrise e, forse pensando fosse sufficiente, finalmente mi liberò, sorridendo soddisfatto. Gli diedi un colpetto su una spalla.

"Stronzo" sussurrai, iniziando ad insaponarmi i capelli e dandogli le spalle. Mi sentii avvolgere di nuovo, le mani ad accarezzarmi il petto, per poi prendere il posto delle mie sui miei capelli e decidendo così che ci avrebbe pensato lui. Sorrisi e mi beai di quelle carezze sulla testa, poi mi voltai e feci lo stesso con lui, insaponandolo come si deve e facendolo sorridere.

"Sai, potrei abituarmici, a tutto questo, intendo" disse, quasi misurando le parole. Alzai un sopracciglio.

"Aspetta, è forse un modo per dirmi che ti piacerebbe convivere con me?" chiesi, con un sorriso divertito. Lui si morse il labbro inferiore.

"Perché, a te non piacerebbe?" chiese, e la sua serietà, lo scintillio che accese i suoi occhi, mi fecero sussultare.

"Pensaci, potremmo scopare tutto il giorno, fare la doccia e poi, la mattina, andare a scuola insieme" continuò, sussurrando provocatorio. Ridacchiai, ignorando la strana sensazione che mi invase lo stomaco.

"Sì, sarebbe fantastico" gli concessi, scuotendo la testa.

Finimmo di lavarci e poi uscimmo dalla doccia. Gli phonai i capelli e poi ci rivestimmo, decidendo che sarebbe stato meglio scendere a fare colazione.

E ci pensai davvero, a ciò che mi disse poco prima, nella doccia, e mi ritrovai a sorridere al pensiero.

, sarebbe stato davvero fantastico.

                       *****

Macciao! Ce l'ho fatta ad aggiornare, finalmente. Scusatemi il ritardo ma la scuola sta finendo e blabla, le solite cose insomma.

Passando al capitolo, finalmente siano arrivati al dunque (era ora!) che ne pensate? Ditemelo, please c.c

Parti che vi sono piaciute di più/di meno? Cosa vi aspettate dai prossimi capitoli? Opinioni sul carattere di Harry? Fatemi sapere :3

Alla prossima <3

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