Touch me || Larry Stylinson

By Stiaref

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Louis, studente dell'ultimo anno, si ritroverà in classe un Harry alquanto disponibile nei suoi confronti già... More

1. Changes
2. Breathless
3. Do me a favour?
4. Maybe you
5. Let's go!
6. I'm yours
8. It would be fantastic, wouldn't it?
9. And I didn't know
10. Sun, water & drinks
11. Lost in confusion like an illusion
12. I'm here for you
13. Beside you
14. Boyfriend?
15. Roller Coaster
16. Harry effect
17. Fucking biology
18. Jealousy
19. Do you believe in magic?
20. It should has been different
21. Problems
22. Family
Problema risolto!
23. Mr Fish & Potato
24. Alcohol's fault
25. I just need you by my side
26. Gone
27. Just realize
28. Eclipse
29. I want to trust you
30. When you have no idea what's going on
31. Funny messages and... who tops?

7. Truth or dare

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By Stiaref

Il film era appena finito, le pizze che avevamo deciso di ordinare, lo stesso. Zayn e Liam erano spaparazzati sul divano, alla fine avevano deciso di stare insieme in stanza (ergo, Zayn aveva fatto promettere a Liam di non comportarsi da donnina delle pulizie, per una volta tanto), mentre Niall, aveva espressamente detto di voler stare in camera da solo perché aveva la sua privacy e voleva essere libero di starsene circondato da tutto ciò che di commestibile riusciva a racimolare, senza che nessuno provasse a rubargli qualche merendina. Astuto il biondo.

Mentre, ovviamente, io avrei condiviso la camera con Harry.

"Ehi, che ne dite di un altro giro?" disse Zayn, alzandosi e tornando con altre bottiglie di birra e altri alcolici. Tutti accettammo. Una bevuta ci stava.

Qualche bibita più tardi, Niall propose il gioco dell'obbligo e della verità. A dire il vero non ne avevo poi tanta voglia, visto che ogni volta che ci giocavo, finivo per dire o fare cose fin troppo imbarazzanti che avrei davvero preferito potermi cancellare dalla memoria. Ma in fin dei conti, era proprio quello il bello del gioco, quindi dovetti accettare anche io. Sbuffai. Harry mi guardò, divertito, prima di circondarmi le spalle con un braccio ed attirarmi contro di sé, così che potessi appoggiarmi al suo petto.

Liam prese una bottiglia vuota e l'appoggiò in orizzontale sul piccolo tavolino davanti al divano, per poi farla girare. Dopo svariati giri, l'oggetto si fermò, e con la punta indicò proprio Niall.

"Allora, Nì. Obbligo o verità?" chiese Liam.

"Obbligo. Stasera sono in vena di sfide" rispose il biondo, incrociando le braccia.

"D'accordo. Vediamo... Zayn, perché non prendi quella cosa, di là in cucina?" suggerì Liam, ammiccando verso il moro.

"Cos..? Oh" Sorrise Zayn, una volta capite le intenzioni di Liam. Poi sparì in cucina. Harry intanto iniziò a giocare con i miei capelli, come a ricordarmi costantemente la sua presenza. Certo, perché secondo lui, essergli praticamente attaccato non era sufficiente. Ah.

Zayn tornò dopo neanche un minuto con in mano un vassoio pieno di muffin al cioccolato. Niall si rizzò sul divano, già pensando a quanto fosse deliziosa quella sfida. Non sapeva ancora quanto, di lì a poco, se ne sarebbe pentito.

"Oh, indovino: devo riuscire a finirli tutti in un minuto!" esclamò con occhi luccicanti. Liam ridacchiò, scuotendo la testa.

"No, mi dispiace Nialler. Ma al contrario..." disse poi, facendo l'occhiolino a Zayn che ricambiò con un sorrisetto furbo. Poi Liam si alzò e, con il vassoio in mano, si avvicinò a me e Harry.

"Gradite lo spuntino di mezzanotte?" chiese, e subito capii. Sorrisi e ne afferrai uno, mordendolo subito dopo. Harry ridacchiò e fece lo stesso. Poi Liam si allontanò e, passando davanti a Niall, al contrario di come quest'ultimo pensava, non si fermò e tornò al suo posto, porgendo poi il vassoio a Zayn, che prese subito il suo muffin, porgendolo uno anche a Liam.

L'espressione sconvolta di Niall era a dir poco fantastica.

"Ma cosa..? Ehi! E a me?" chiese poi, scandalizzato. Tutti ci mettemmo a ridere, poi Liam lo guardò e con un espressione apprensiva, gli rivelò quello che avrebbe dovuto, o meglio, non avrebbe dovuto, fare.

"In realtà no, scusa Nì, ma sei obbligato a non toccare alcun muffin fino a nuovo ordine" spiegò lentamente, come a misurare le parole, quasi fosse l'argomento più delicato del mondo. Ma per Niall lo era davvero, quindi.

"A-Aspetta... n-non potete farmi questo. Tutto, ma non questo. Vi prego!" implorò, il biondo. E per un momento temetti si mettesse a piangere. Quasi mi dispiaceva mangiare quel muffin davanti a lui.

"Mi dispiace Nì, solo per un po'." Si scusò Liam. In quel momento Niall poteva far pena anche al più spietato dei killer.

"Mmh" mugolò Zayn, gustandosi il suo dolcetto. Niall lo incenerì con lo sguardo, e per poco il moro non si strozzò.

"Siete senza cuore!" esclamò poi, premendosi un cuscino sulla faccia, evitando di osservarci mangiare i suoi muffin. Come si dice, occhio non vede, cuore non duole. Povero Niall, questo era un duro colpo per lui.

Ad un tratto, mentre Zayn faceva ruotare un'altra volta la bottiglia, sentii Harry girarmi il viso verso di lui per poi fissare un angolo della mia bocca, successivamente avvicinò il volto al mio e mi passò la lingua sulle labbra. Sgranai gli occhi, lui, dopo essersi allontanato, mi sorrise, sornione.

"Avevi della cioccolata. Devo ammettere che su di te è molto più buona" disse, leccandosi le labbra a sua volta. Gli diedi una gomitata, prima di voltarmi di nuovo verso gli altri ragazzi che, ci stavano osservando con un sopracciglio alzato. Mi schiarii la voce, cercando di darmi un contegno. Possibile che doveva avere questo effetto su di me? Ad ogni cosa che faceva, ogni volta che mi guardava, che mi sfiorava o sorrideva, andavo come in trance. In quei momenti sembrava trascinarmi in un universo in cui tutto ruotava attorno a lui, diventava il centro gravitazionale di ogni cosa, ed io non facevo che venirne attratto incondizionatamente.

"Allora, a chi toc..? Oh." Stavo per chiedere di chi fosse il turno, ma mi bloccai non appena mi accorsi che la bottiglia era puntata verso di me. Tutti gli occhi erano puntati su di me, poi passarono ad alternarsi da me a Harry. Niall sogghignò e la cosa mi spaventò leggermente, visto che non era decisamente di buon umore, visto il fatto dei muffin di poco fa.

"Bene bene, Lou. Obbligo o verità? Anzi, no. Direi che devi scegliere obbligo, visto che ogni santa volta te la svigni scegliendo verità" ragionò il biondo. Cazzo, da nervoso era ancora più astuto.

"Dunque... vai da Zayn e flirta con lui" disse. E le reazioni furono di ogni tipo: c'ero io che mi immobilizzai di colpo; Niall che sorrideva sghembo; Zayn che prima tossichiò imbarazzato e poi scrollò le spalle, probabilmente decidendo che non era poi niente di grave; Liam si irrigidì e iniziò ad osservare Zayn di sottecchi, mordendosi le labbra; Harry invece, cazzo, strinse la presa attorno a me come un puma che difende la sua preda. Lo guardai con la coda dell'occhio, aveva il volto teso, gli occhi erano in tempesta e le labbra una linea dritta. Cazzo, che fosse..? No, impossibile.

"Che c'è, hai forse perso il tuo talento? Un tempo eri impeccabile nelle tecniche di seduzione..." mi provocò, il biondo.

"Niall, non sono in vena. Non puoi chiedermi un'altra cosa?" domandai, infastidito.

"Certo che no. Dai, Lou, dimostraci che non ti sei arrugginito" disse, incrociando le braccia, lo sguardo pieno di aspettative. Guardai Liam che mi osserva ansioso. Forse un po' troppo. Sembrava quasi... pregarmi di non farlo? Possibile? Nah, forse mi stavo immaginando tutto.

"Liam, perché non gli lasci mangiare quei cazzo di muffin? Mi sembra un po' troppo su di giri stasera" sbottai, infastidito, sperando che una volta messo un dolcetto in bocca, lo facesse cambiare idea. Liam annuì subito, passando il vassoio al biondo.

"Guarda che non mi corrompi. Ma, ehi, adesso questi muffin sono miei, me li merito a questo punto. E adesso muoviti" sentenziò Niall, ma adesso che aveva i suoi preziosi dolci stretti a sé, il suo umore sembrava decisamente migliorato. Beh, meglio così, almeno forse il teatrino che avrei dovuto fare non sarebbe durato poi così a lungo. O almeno, lo speravo. Sospirai, e mi alzai dal divano, divincolandomi dalla stretta di Harry.

"Prima iniziamo, prima finiremo con questa cazzata" dissi sospirando. Niall prese il telecomando dello stereo e fece partire una musica a volume basso, tanto per creare l'atmosfera. In quel momento sperai si strozzasse con quei cazzo di dolcetti. Mi diressi verso Zayn sedendomi sulle sue gambe ed avvicinando il viso al suo.

"Ehi" dissi, sensualmente, seppur in modo abbastanza tirato.

"Devi essere più credibile, Lou" Mi rimproverò Niall, addentando un muffin. Sospirai, premendomi maggiormente a lui e poggiando le labbra sul suo collo.

"Ehi, dolcezza" sussurrai, facendo vibrare le labbra sulla sua pelle. Lo sentii rabbrividire, poi deglutì e mi afferrò per i fianchi.

"Ti va di giocare?" sussurrai, sfiorandogli le labbra con i polpastrelli, per poi scendere a stropicciare il colletto della sua maglia. Zayn aumentò la stretta sui miei fianchi e feci appena in tempo a sentirlo infilarmi le mani sotto la camicia, che venni sollevato di peso da sotto le braccia ed allontanato da lui.

"Adesso basta." Era Harry, ed era incazzato. Notai Zayn scuotere la testa ed alzarsi di scatto.

"Vado... un attimo in bagno, sì" disse, per poi allontanarsi velocemente.

"Sì, emh, direi possa bastare..." disse Niall, leggermente intimorito e forse anche un po' pentito. Liam era immobile e stringeva i pugni sopra le gambe, lo sguardo basso.

Cosa cazzo stava succedendo a tutti? Mi voltai verso Harry che non mi aveva ancora lasciato andare.

"Andiamo a letto, sono stanco" disse, guardandomi negli occhi.

"Beh, ma io non son-" feci per dire che se lui era stanco, poteva benissimo avviarsi, perché io non lo ero, ma m'interruppe.

Ovviamente lui aveva altre intenzioni.

"Ho detto andiamo a letto, ora" continuò, con un tono che non ammetteva repliche. Annuii e salutai i ragazzi, prima di venir trascinato su per le scale.

Una volta raggiunta quella che sarebbe stata la nostra camera da letto, mi spinse all'interno insieme a lui, poi si girò e chiuse la porta a chiave. Lo guardai con le braccia stese lungo i fianchi, ero in mezzo alla stanza e ancora non sapevo bene come avrei dovuto comportarmi. Poi Harry mi raggiunse di scatto e mi afferrò per le spalle, facendomi indietreggiare fino a che non sbattei le gambe contro il letto. Caddi sul materasso e subito lui mi sovrastò, intrappolandomi sotto al suo corpo.

"Non farlo mai più" ringhiò, per poi avventarsi sul mio collo.

"Fare che cosa?" chiesi, curioso di come avrebbe reagito.

"Non prendermi per il culo" sbottò, incendiandomi con lo sguardo.

Dio, faceva quasi paura.

"Era solo uno stupido gioco" protestai, stringendogli i capelli. Lui in risposta mi morse una spalla.

"Non se ti metti a strusciarti contro quello lì, come se niente fosse, cazzo" ribattè, lo sguardo severo.

"Quello , è uno dei miei migliori amici. E se mi ci stavo strusciando contro era perché sono stato costretto, non so se mi spiego" dissi, leggermente irritato. Lui mi incenerì con lo sguardo, fissandomi come a volermi trasmettere tutta la sua frustrazione.

"Sei geloso, Harreh?" chiesi, con un sorriso sghembo. Lui stette in silenzio, avrei giurato che smentisse, si incazzasse ancora di più o chissà che cosa, e invece no. Sgranai gli occhi, realizzando che i miei dubbi non erano infondati.

"Haz..." sussurrai.

"Mi sembrava di esser stato chiaro... quando ho detto che tu sei mio" disse, e lo fece con un'intensità che mi sconvolse.

"Ora, se permetti, vorrei avere il mio di dolce, stanotte. Ti ricordo che ho dovuto aspettare una cazzo di settimana" sussurrò, fiondandosi sulle mie labbra, chiedendo subito una richiesta d'accesso che non gli negai. Mi spinse la lingua in gola e c'era forza in quel bacio, rabbia, desiderio, passione, possessività. E non ci vidi più. Gli tirai i capelli e gli morsi il labbro inferiore, per poi avvolgere le gambe attorno al suo busto e spingermelo contro, i bacini a scontrarsi. Harry mugolò di piacere, mi aprì con forza la camicia, facendo saltare tutti i bottoni, mi guardò con occhi adoranti che scorrevano sulla mia pelle scoperta, per poi avventarsi sulle mie clavicole e mordere e succhiare. Assaggiò la mia pelle e vi lasciò una scia di baci che terminarono sotto l'ombelico. Fece per sganciarmi i pantaloni ma lo bloccai, tirandomelo di nuovo addosso per le spalle. Lo baciai ancora, con foga, e anche io lo liberai della maglia bianca che indossava, scaraventandola ai piedi del letto. E mi concessi un attimo per ammirare la sua pelle chiara, chiazzata da quelle macchie scure, da quei tatuaggi che dovevo ancora analizzare, studiare, assaggiare. E lo spinsi, ribaltando la situazione, mi misi a cavalcioni sulle sue gambe, intrappolandole con le mie, e iniziai a torturare il suo collo muovendo leggermente il bacino, creando una frizione che fece gemere entrambi. C'era elettricità in quel momento, ogni tocco era un brivido, e stavo impazzendo, stavo impazzendo davvero. Sentivo il calore al basso ventre crescere a dismisura e un'erezione a pretendere attenzioni che continuavo a soddisfare strusciandomi come un ossesso.

"Lou" gemette, la voce dannatamente roca ed eccitata. Fece scivolare le mani sul mio sedere e strinse, per poi infilarsi sotto l'elastico dei pantaloni e dei boxer, tastando, esplorando territori che non aveva ancora avuto occasione di conoscere. Gli morsi la mandibola, facendo scorrere i denti giù fino al collo. Portai una mano sulla zip dei suoi pantaloni e la aprii di scatto, liberandolo da quegli skinny jeans illegalmente stretti, ma che gli calzavano alla perfezione. Lui fece lo stesso con me e nel giro di due minuti ci trovammo completamente nudi. Io ancora sopra di lui, Harry ancora a spremermi contro il suo corpo, impaziente, quasi furente di fare qualcosa al più presto. Portò le mani a separarmi le natiche, alla ricerca dell'orifizio che gli avrei concesso, perché era lui, e perché, davvero non avrei resistito ancora per molto. E lui non era da meno.

Ripensai al fatto che aveva praticamente ammesso di essere geloso, geloso di me. Per una cazzata, poi. Per uno stupido gioco a cui non mi ero potuto opporre. Ed era strano, perché non era mai successo che qualcuno reagisse in modo simile, che si incazzasse, per un niente. E sì, era bello, era eccitante, e lui era il primo in grado di farmi sentire così. Quindi, per quella notte, decisi che sarei stato davvero suo, suo in tutti i sensi.

                         *****

Eeeccomi qua.

Non uccidetemi, please. Ero già partita col presupposto che avrei diviso la fantomatica scena di Larry!Sex in due parti, quindi aspettate prima di lanciarmi pomodori lol Allora, scusatemi il ritardo, ma ora che la scuola sta per finire è un po' un problema c.c

Grazie a tutti tutti, come sempre, vi adoro e spero che anche questo capitolo vi piaccia, fatemi sapere! <3

Adesso vado belli, alla prossima! :3

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