L'Amore che Resta

By littlefrancy

2K 129 22

"L'Amore che Resta" racconta l'amore di due ragazzi, uomini e anziani nel corso di 50 anni. Si parte da una... More

Prologo
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 10
Capitolo 11
Continua...
L'Amore che Resta in free downlod (in regalo) su amazon! Correte a scaricarlo!!
"L'Amore che Resta" in Super Offerta!
L'Amore che Resta in regalo l'1 e il 2 di ottobre!
Boom:"Anime Fragili - Definitive Edition" in formato cartaceo e ebook!
Esce "Il Principe della Mafia" su Amazon!
Regali di Natale
L'Amore che Resta GRATIS su amazon

Capitolo 9

94 9 0
By littlefrancy


Qualche giorno prima di Natale, arriva una data molto importante per la città, ovvero il 13 dicembre.

Questo giorno è atteso tutto l'anno dai cittadini, perchè è la festa di Santa Lucia e la città si addobba a festa, con luminarie poste ad ogni angolo delle strade, dove passa abitualmente il simulacro raffiurante la Santa.

In famiglia, non siamo mai stati molto religiosi, anche se son cresciuto con una ferrera educazione cattolica, frequentando la catechiesi. Nonostante il nostro ateismo,questo evento è importante anche per noi.

Mia madre, che si chiama Lucia, riceve un sacco di auguri da tutti i nostri conoscenti, tant'è che organizza un pranzo veloce per festeggiare e ,poi, con le sue amiche, va alla processione dietro la statua.

A me, il simulacro è sempre piaciuto, perchè adoro come è stato realizzato.

Ogni anno, attraverso un sorteggio pubblico, vengono estratti i nomi dei portatori del Simulacro, che lo conducono (a spalla) dal Duomo alla cattedrale di Piazza Santa Lucia.

La festa non è ricca o sfarzosa come quella di Sant'Agata a Catania o di Santa Rosalia a Palermo, eppure ha un qualcosa che te la fa amare ancora di più delle altre due.

Il fatto che le donne si vestano con un saio verde e che camminino scalze in processione in segno di gratitudine e di devozione nei confronti della Marite , che gli uomini facciano a gara per portare la statua in processione e che i bambini urlino "Sarausana Je" al suo passaggio, mi ha sempre fatto credere che ci sia una forte devozione.

Ho scoperto che, quest'anno, hanno estratto il nome di Alfredo e che porterà a spalla il simulacro.

Un vanto per la famiglia Bello che, ogni anno, per devozione, regala a tutti la Cuccìa, un dolce tipico fatto di ricotta e frumento.

Dopo il pranzo, mia madre mi saluta e mi dice che va in processione con le sue amiche e che tornerà in tarda serata, dopo che la Santa sarà arrivata a destinazione.

Nonostante alcune indossino il saio verde per devozione, sono tante le donne che sfruttano la festa patronale solo per far sfoggio delle proprie ricchiezze, mettendosi il Cappotto più costo che hanno nel loro armadio.

Questa volta, però, voglio andare anche io, non per godermi la festa, ma per incontrare Alfredo e avere l'occasione di parlare con lui.

Verso le tre di pomeriggio, prendo la mia bicicletta e mi dirigo verso il Duomo, dove uscirà il Simulacro tra applausi e lacrime di commozione.

Esattamente come previsto, poco dopo le tre del pomeriggio, un bagno di folla accoglie l'uscita della statua con applausi.

Cerco di scorgere Alfredo, che è capitato nel primo gruppo di portatori, almeno così mi ha detto Elena.

La famiglia Bello, solo in questa occasione così importante, chiude l'attività il pomeriggio del 13 dicembre e segue la processione. Abitudine condivisa da tutti i commercianti della zona.

L'aria di festa la si può respirare ovunque.

E' il periodo dell'anno che preferisco, quando il folkloristico incontra la religiosità, il profano si mischia al sacro.

Dopo aver percorso e superato Porta Marina, scorgo la famiglia Bello che cammina commossa dietro al simulacro, ammirando il figlio.

E' solo sul Ponte Umbertino, rinominato "I Ponti", che riesco finalmente ad imbattermi in loro.

"Ehi, che ci fai qui?" Mi chiede Elena, anche se è più una domanda posta per cortesia.

"Stavo vedendo la festa."

"Ma non dicevi di non essere religioso?" Mi domanda lei, curiosa.

Faccio spallucce.

"Elena, non fare la scassaminchia. Tutti vengono a vedere la nostra patrona, anche chi non crede. Non è vero, Tonino?" Cerca conferma Aldo.

Io annuisco, anche se , in cuor mio, so che la verità è un'altra.

"Ho incontrato tua madre prima, le ho fatto gli auguri per l'onomastico e le ho rinnovato i complimenti per avere un figlio a modo come te." Mi dice Carmen.

Io ringrazio e sorrido un po' imbarazzato.

"Alfredo?" Chiedo, facendo finta di non averlo visto.

Elena si acciglia, mentre sua madre esulta allegramente per la domanda che ho posto.

"Porta la Santa. Non puoi capire come siamo contenti. Non è vero, Aldo?"

Lui annuisce,ma non presta più attenzione alla conversazione, distratto da una moltitudine di gente che lo saluta.

"Tra poco c'è il cambio dei portatori e lui finisce il turno. E' stata una gioia immensa poter vedere mio figlio tra i portatori."

Elena sbuffa.

"Com'è che quando Alfredo fa qualcosa, lo lodi sempre e a me, che porto voti alti e successi scolastici, non dici mai niente?"

Come al solito, quando non è lei al centro dell'attenzione, si secca e inizia a sparare a zero su chiunque le capiti a tiro.

"Perchè tu fai sempre la saputella arrogante e stai sulle scatole alla gente." La rimprovera Carmen che ,per la prima volta, le sento pronunciare una frase poco elegante.

"Devi scusarla,ma Elena non capisce quando deve chiudere quella boccaccia."

Intanto, dopo qualche minuto, vedo spuntare Alfredo che si massaggia la spalla destra.

"Oh, vita mia! Come ti senti? Sei stanco?"

Carmen incomincia a fargli una serie di domande e Aldo gli sorride compiaciuto, ma lui mi guarda come se non ci fosse nessun'altro.

Mi sento un po' in imbarazzo , ma cerco di convincermi che è tutto nella mia testa, che mi sto inventando ogni cosa.

"Che ci fai qui?" Mi chiede anche lui. "Non eri ateo?"

"E' la stessa cosa che detto pure io." S'intromette Elena, al solito.

"Volevo solo fare una passeggiata e godermi questo clima invernale." Mi giustifico, arrossendo come un peperone.

In realtà, proprio da qualche giorno, è iniziato a farsi sentire l'inverno con temperature più rigide anche se , fortunatamente, il tempo ha retto, nonostante le nuvole minacciose di questa mattina.

Alfredo studia il mio volto, poi annuisce.

"Mamma, io e Tonino facciamo un giro e andiamo a vedere le bancarelle. Non mi aspettate, torno a casa a piedi."

Lo fisso con la bocca aperta e ,per la mia volta, mi accorgo che mi piace quando fa il duro e prende le decisioni anche per me, senza chiedermelo.

"Posso venire pure io con voi?" Chiede Elena implorante.

"No. Lo sai che ci sono un sacco di zingari e voglio che tu stia con noi." Sentenzia Aldo che, nel frattempo, è tornato a dedicarsi alla nostra conversazione.

"A lui fate fare sempre tutto e a me mai niente."

"Perchè sei piccola e noi ci preoccupiamo." Le spiega la madre con gentilezza.

"Ma Tonino ha la mia stessa età!"

"Tonino è maschio e sa badare a se stesso. Inoltre, non è nostro figlio e non possiamo decidere per lui."

Lei mette il broncio, ma non replica più.

Ci salutiamo e vedo che vanno verso la processione.

"Vieni con me!"

Alfredo mi fa strada e , tra una scorciatoia e un'altra, arriviamo alle bancarelle della fiera di Santa Lucia.

Principalmente vendono roba da mangiare e tutti sono attratti dalle varie specialità gastroniche che arrivano da tutte le parti di Sicilia e ,persino, d'Italia.

"Ti è piaciuto portare la Santa?" Domando.

Lui fa spallucce.

"L'ho fatto solo per far piacere ai miei. Non me frega nulla della festa e di tutta questa pagliacciata."

Lo guardo esterrefatto.

"Pagliacciata?"

Lui sbuffa e si gratta la testa.

"Sì, voglio dire... Festeggiare una ragazza che potrebbe o meno essere esista un milione di anni fa, portando in processione una statua fatta d'oro e d'argento ,dal valore inestimabile, come la definisci?"

Mi sorprende la sua affermazione. Se avesse detto una cosa simile ad un altro coetaneo, lo avrebbe riempito di botte, non perchè i giovani hanno realmente a cuore il loro credo, ma solo perchè non si deve parlare male della chiesa e dei santi.

"Pensavo fossi uno di quei devoti che sfiorano il fanatismo."

Lui scoppia a ridere.

"Macchè. Non l'ho mai detto a nessuno, nemmeno ad Elena, ma credo che in Italia si sprechino un sacco di soldi in queste minchiate."

Annuisco, mostrandomi d'accordo con le sue affermazioni.

"Comunque, ti va di mangiare qualcosa? Questa festa,però, ha i suoi aspetti positivi. Per esempio, posso mangiare per una settimana la mela caramellata."

Sorrido per cortesia.

"A te piace?"

Faccio spallucce.

"Non l'ho mai mangiata." Ammetto, sentendomi in imbarazzo.

"Che cosa? Ma come hai fatto a resistere ad una delizia simile?" Mi sorprende sempre che , un panettiere, possa far sfoggio di un italiano così corretto.

"I miei genitori non me l'hanno mai comprata. Dicevano che era troppo dolce e che mi avrebbe procurato mal di denti e carie."

Lui mi fissa e si acciglia.

"Certo che i tuoi genitori ne sparano di minchiate, eh?"

Scoppiamo a ridere entrambi, concordando che sì, i miei genitori sono stati sempre molto iperprotettivi nei miei confronti.

Alfredo si avvicina ad una bancarella di leccornìe e acquista due belle mele rosso fuoco e me ne porge una.

"Assaggiala e dimmi se non è la cosa più buona di questo mondo."

E' la prima volta che qualcuno che non siano i miei genitori, acquista qualcosa per me.

Mi piace il fatto che Alfredo sia così generoso e così attento a me. Se possibile, è il momento in cui capisco che quello che provo per lui, non è una semplice infatuazione, ma qualcosa di molto più profondo.

Assaggio la mela e mi accorgo che è veramente gustosa. Nonostante il caramello indurito, non è difficile addentarla.

"Ti piace?"

"E' la cosa più buona che abbia mai mangiato."

Lui annuisce soddisfatto.

"Stai con me e ti farò scoprire un mondo che tu non hai ancora scoperto."

Quello che non sa, è che vorrei stare con lui per sempre.

Continue Reading

You'll Also Like

279K 14.3K 59
๐๐ฎ๐š๐ซ๐ญ๐จ ๐ž ๐ฎ๐ฅ๐ญ๐ข๐ฆ๐จ ๐ฏ๐จ๐ฅ๐ฎ๐ฆ๐ž ๐๐ž๐ฅ๐ฅ๐š ๐ฌ๐ž๐ซ๐ข๐ž ๐ฌ๐ฉ๐ข๐ง-๐จ๐Ÿ๐Ÿ. ๐๐ฎ๐จฬ€ ๐ž๐ฌ๐ฌ๐ž๐ซ๐ž ๐ฅ๐ž๐ญ๐ญ๐จ ๐œ๐จ๐ฆ๐ž ๐ฌ๐ญ๐š๐ง๐๐š๐ฅ๐จ๐ง๐ž ๐ฆ๐š ๏ฟฝ...
330K 16.6K 68
#1 libro della saga della famiglia De Martino. Alessandra Lisi dal suo paesino di provincia si ritrova a Milano per la sua specializzazione in medici...
25.5K 1.6K 61
ใ€ŠTu sei il sole. Il mio sole.ใ€‹๐Ÿฆ‹๐ŸŒˆ๐Ÿ’™ Nicholas รจ il ragazzo piรน popolare della scuola e ogni ragazza cade ai suoi piedi. Ma per lui non esistono relaz...
31.9K 537 26
โš ๏ธin revisioneโš ๏ธ (Non รจ ancora finito) Contiene contenuti espliciti, linguaggio a volte volgare. รˆ consigliato a un'etร  consapevole ed adulta, no non...