The last Direwolf

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La bellissima sedicenne Daya si è sempre sentita diversa dalle sue coetanee: cerca tutti i giorni di conviver... Více

1-LUCAS
2-DAYA
3-DAYA|LUCAS
4- LUCAS
5-DAYA
7- LUCAS
8-DAYA
9-DAYA
10- DAYA/LUCAS

6-DAYA

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Quando riaprii gli occhi la prima cosa che notai fu che la testa mi pulsava da fare schifo e che un rumore sordo mi ronzava nelle orecchie. Qualcosa intorno a me si muoveva rendendomi difficile continuare a dormire ed il braccio mi doleva alquanto. L'unico dettaglio positivo della faccenda era che stavo comodamente stesa su un qualcosa di morbido e che non ero più infreddolita.

Nonostante non fossi ancora del tutto lucida realizzai di dover aprire gli occhi per capire dove mi trovavo e dopo quello che mi parve uno sforzo titanico vidi la luce tremolare e invadere il mio campo visivo ma quello che mi trovai davanti non era assolutamente qualcosa a cui potessi essere preparata.

Il mondo vorticava intorno a me e svaniva ad una velocità pazzesca, la velocità dell'auto in cui mi trovavo. Ero stesa sul sedile anteriore di un'auto chiaramente sportiva che era stato leggermente reclinato all'indietro per permettermi di riposare e, grazie al cielo, notai di non essere più nuda. Qualcuno mi aveva messo addosso dei pantaloni della tuta ed una felpa, chiaramente maschili e chiaramente di una decina di taglie in più della mia dal momento che ci nuotavo dentro.

Spostai lo sguardo alla mia sinistra ed individuai al posto del guidatore il ragazzo che nel bosco mi aveva sparato, lo stesso che fino a poco tempo prima aveva apertamente dichiarato di volermi fare fuori. Adesso sembrava che fossi nella sua auto e che stessimo andando chissà dove.

Che diavolo stava succedendo?

Mi misi seduta a fatica e notai il suo sguardo distrarsi un attimo dalla strada per dedicare attenzione ai miei movimenti. Lo stava facendo in modo guardingo, mi osservava come si osserva un serpente velenoso che sta per attaccare e la cosa mi gelò il cuore: non capivo perché dovesse trattarmi così. Non lo conoscevo nemmeno!
"Ti sei svegliata" fu il suo commento, chiaramente non entusiasta.

"Perché sono qui?" Non mi sembrava il caso di tergiversare troppo. Necessitavo di risposte a quell'assurda situazione.

"Perché è il modo più veloce di viaggiare" fece una breve pausa "E perché devo tenerti d'occhio."
"Tenermi d'occhio?!"

"Esattamente."
Qualcosa iniziò a montare dentro di me, un sentimento potente che mi gonfiò il petto e mi rese difficile respirare.

"Ascoltami bene, io non ho la più pallida idea di chi tu sia: sei un estraneo che mi ha sparato in un bosco, accusandomi di essere pericolosa per non so quale assurdo motivo, mi ha rapita e caricata in un'auto diretta chissà dove per un motivo non ben definito."

Un muscolo guizzò nella sua mascella ed una risatina sarcastica riecheggiò nell'abitacolo scuro.

"Mi chiamo Lucas, sono un cacciatore stipendiato dalla CIA che ti ha stanato e sparato perché sei uno schifoso ibrido che terrorizza perfino i più terrorizzanti della tua specie. E nel caso in cui te lo stessi chiedendo, il mio scopo era quello di ucciderti con quel colpo."

Cazzo.

Tremai sul posto, il cervello che si rifiutava di credere ad una sola parola di ciò che aveva sentito perché troppo irreale perfino per una come me che aveva la zia indovina ed era cresciuta tra racconti di miti e leggende. Ovviamente non ero una stupida, sapevo chi erano gli ibridi, e sapevo benissimo di non poter essere uno di loro perché a quanto mi risultava non ero mai stata parte di un branco, né avevo gli attributi maschili.

Era di dominio pubblico l'informazione che gli ibridi nascevano tutti maschi. Ecco perché cercavano donne umane con cui accoppiarsi, ed ecco perché le ragazze giovani come me erano messe in guardia dai telegiornali ed i progetti studenteschi con la polizia.

"Sei pazzo se pensi che crederò ad una sola parola di ciò che mi hai detto: lo sanno tutti che gli ibridi nascono solo di sesso maschile." Sputai questa frase fra i denti, sicura di ciò che stavo affermando.

Un'altra risatina sarcastica provenne da Lucas.

"Pensavo la stessa cosa fino a qualche ora fa. Ero pronto ad affrontare qualsiasi stramaledetto ibrido che mi si fosse presentato davanti, ero pronto a tutto fuorché ad un lupo donna."

La sincerità delle sue parole mi colpì e la mia sicurezza vacillò. Possibile che fossi davvero uno di quei mostri? Non potevo crederci. Non volevo.

"Stai mentendo...." Provai a dire, ma la frase suonò incerta perfino alle mie stesse orecchie.

"Dimmi perché mai dovrei farlo."

Provai a pensarci: perché avrebbe dovuto inventarsi una storia del genere? Non mi conosceva ed io non conoscevo lui e non credevo ci fossero tanti motivi per cui qualcuno nella mia città dovesse volermi morta a tal punto da chiamare un sicario.

"Io... non capisco. Non posso essere un ibrido."

"Beh, invece lo sei. E per qualche assurda ragione fai anche paura ai tuoi stessi simili."

La sua voce trasudava disgusto per me e d'un tratto mi sentii piccola come mai mi ero sentita in vita mia. Era chiaro che se quello che stava dicendo fosse stata la verità allora eravamo nemici e lui rappresentava una minaccia per la mia vita quanto io per la sua. La domanda che mi sorgeva spontanea però era perché non mi avesse uccisa e dove mi stesse portando. Forse al covo dei cacciatori? Avevano intenzione di smembrarmi? Aprirmi da parte a parte per studiarmi? Sapevo che la CIA disponeva di scienziati che conducevano esperimenti su ibridi catturati dai cacciatori e avevo visto servizi televisivi in tarda serata che trasmettevano parti delle operazioni in diretta.

Un conato di vomito mi colse quando pensai a ciò che sarebbe potuto capitarmi se fossi finita tra le mani di gente così sadica. La paura mi si attanagliò nel cuore quando guardai verso Lucas, pronta a sapere la verità.

"Dove mi stai portando?" La mia voce uscì in quello che fu poco più di un sussurro terrorizzato e potei vedere chiaramente qualcosa farsi spazio nel suo sguardo, facendo capolino oltre la corazza dura che si era costruito intorno all'animo. Ma fu solo un attimo, perché si ricompose subito e mise la freccia per sorpassare un'automobile sulla strada che viaggiava troppo lenta.

"A New York."

Che cosa voleva dire?

"Cosa c'è a New York?" Riprovai, sperando di ricevere più informazioni. Lucas sospirò e si strofinò la fronte con il palmo della mano, come se fosse improvvisamente molto stanco.

"Ti sto portando da qualcuno che potrebbe spiegarci che diavolo sta succedendo."

Non ero soddisfatta.

"Cacciatori?"

Scosse la testa. "Un branco di ibridi."

La sorpresa mi colse ed il mio cervello riprese a lavorare ad una velocità pazzesca.

"Non vuoi uccidermi?" Indagai, sorpresa e leggermente speranzosa. Lui scosse la testa.

"Per ora no." Magra consolazione, ma era pur sempre qualcosa a cui aggrapparsi, una speranza di riuscire a sopravvivere e, forse, a scappare da lui in qualche modo. Però volli comunque essere sicura.

"Perché no? Se sono davvero un ibrido dovrebbe essere il tuo lavoro."

Si stava spazientendo, potevo percepirlo. Sospirò esasperato e mi lanciò un'occhiata veloce. Distolse lo sguardo immediatamente in un moto di misto stupore e terrore che mi lasciò basita.

"Se gli ibridi stessi hanno paura di te vuol dire che c'è un modo in cui potresti tornarmi utile."

Tutto qui? Niente compassione nei miei confronti, niente umanità, niente empatia nei confronti di un'altra persona forse ancora più confusa di lui?

"Utile per contrastarli?"

"Sì." Risposta secca. Sentivo che non voleva parlare con me.

"Perché non mi spieghi meglio? Ho il diritto di capire come stanno le cose."
"Senti, non per essere scortese, ma anche se a tua insaputa sei anche solo per una piccola parte uguale a quei mostri e dato che il mio compito per ora è garantire la tua sopravvivenza fino a quando capirò se puoi tornarmi utile o no non intendo comunicare con te più di quanto non sia strettamente necessario. Quindi per favore smettila di cercare risposte da me perché non ne avrai."

Merda. Ero davvero nei guai, lontana da casa, preoccupata per ciò che avrebbe potuto pensare mia zia e completamente alla mercé di un cacciatore che mi odiava a morte e che aveva intenzione di consegnarmi ad un branco di ibridi che avrebbero potuto farmi qualsiasi cosa. Ero terrorizzata.

Ma anche attraverso la paura che mi gelava il cuore sapevo che avrei dovuto trovare un modo per scappare da quel ragazzo. E giurai sulla mia vita che l'avrei fatto.





OOOOKAY, ECCOMI QUI

ALTRO PICCOLO CAPITOLO PER VOI, SONO DAVVERO CONTENTA DI ESSERE TORNATA, DEVO AMMETTERLO. MI MANCAVATE TANTO, LETTRICI DEL MIO CUORE HAHAHA

A DIRE IL VERO SONO ALQUANTO SORPRESA DI ESSERE RIUSCITA A PUBBLICARE UN CAPITOLO AL GIORNO DA QUANDO HO RICOMINCIATO AD AGGIORNARE.

LO FACCIO SOLO PER VOI, SAPPIATELO HAHAHA

COMUNQUE, CIANCIO ALLE BANDE, VOLEVO CONDIVIDERE CON VOI UN ATTIMO DI SCLERO PERCHE' QUALCUNO QUI SU WATTPAD HA DECISO DI SCOPIAZZARE L'IDEA DELLA TRAMA DI "CAUGHT BY THE ALPHA"

ORA, NON PER FARE LA GUASTAFESTE O CHISSA' CHE, MA HO LETTO QUESTA STORIA (PUBBLICATA DOPO CHE IO HO FINITO DI SCRIVERE CAUGHT BY THE ALPHA) CHE RIMANDA PALESEMENTE AL CONCETTO DI LUPO MANNARO E DI BRANCO CHE HO CREATO NELLA MIA SAGA

NON FRAINTENDETEMI, PER FAVORE, NON VOGLIO PASSARE PER LA PIANTAGRANE O PER QUELLA CHE SE LA TIRA, MA MI SEMBRAVA DI ESSERE RIUSCITA AD INTRODURRE UN CONCETTO INNOVATIVO NELLA CATEGORIA DEI LUPI MANNARI CHE DIFFERIVA DAL SOLITO :

"Ciao, mi chiamo Hope Destiny e sono la figlia dell'alpha del branco del Cristallo di Luna, nemica giurata del branco dello Smeraldo di Nettuno capeggiato dal fighissimo ed insopportabilissimo Alpha con il quale mi scontrerò ma che poi sposerò nonostante lui mi abbia picchiata di brutto perché il nostro destino era scritto fra le stelle"

QUINDI DEVO AMMETTERE CHE MI RODE DAVVERO TANTO NOTARE CHIARI RIFERIMENTI ALLA MIA STORIA SENZA NEMMENO UN: "AMMETTO DI AVER PRESO ISPIRAZIONE DALLA STORIA DI QUELLA POVERA STRONZA DI WILLIAMSHARE CHE SI E' INVENTATA UNA COSA CARINA CHE MI E' PIACIUTA E CHE HO VOLUTO PRENDERE IN PRESTITO DATO CHE NON MI ANDAVA DI SPREMERE LE MENINGI PER BENINO"

SE AVESSI FATTO COSI' NON AVREI AVUTO NULLA DA RIDIRE, ANZI TI AVREI RINGRAZIATA E SPONSORIZZATA PERFINO... MA DATO CHE FA COMODO ARRIVARE IN CIMA ALLA CLASSIFICA CON IDEE NON TUE SPACCIANDOLE PER ORIGINALI ALLORA MI SENTO IN DIRITTO DI AVERE LE PALLE GIRATE E DI SEGNALARTI ALL'AMMINISTRAZIONE (PERCHE' QUELLO CHE HAI FATTO CARA AUTRICE SI CHIAMA PLAGIO SEPPUR PARZIALE).

SCUSATE PER IL MONOLOGONE E LO SFOGO,

MI DISPIACE MA QUESTA COSA MI HA MANDATA ALQUANTO IN BESTIA.

NON VI CHIEDERO' ESPLICITAMENTE DI SEGNALARE LA STORIA O DI PRENDERE PARTE AD UNA BATTAGLIA NON VOSTRA (SE VOLETE FARLO PERO' SAPPIATE CHE ODINO VI RICOMPENSERA' E VI GARANTIRA' ACCESSO AL VALHALLA PER BANCHETTARE AL TAVOLO CON GLI DEI)

PERCHE' SIETE COME I MIEI PULCINI E NON VOGLIO CHE LITIGHIATE

O VI METTIATE NEI GUAI PER ME.

PERO' SARESTE DI GRANDE AIUTO SE MI AIUTASTE AD I

NDIVIDUARE PLAGI SIMILI SE MAI DOVESTE INCONTRARNE.

CERCO DI AGGIORNARE IL PRIMA POSSIBILE PER VOI,

VI VOGLIO BENE E GRAZIE PER IL SOSTEGNO CHE CONTINUATE A DARMI, SIETE FONDAMENTALI. UN BACIONE

William

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