Recensioni Brillanti

By GemmeDaScoprire

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Recensioni Brillanti
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'Entropy' di Nimue_

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By GemmeDaScoprire

Titolo: Entropy

Autore: Nimue_

Genere: Fantascienza

Sottogenere: Azione, Distopico, Romantico

Trama: La trama di Entropy gira intorno a Sybil, che si allontana da casa propria e va incontro a pericoli di vario genere per un unico motivo: ritrovare sua sorella Lilith, che sembra non essere scomparsa nel nulla per un incidente. Le vicende di Lilith si rivelano, in qualche modo, legate a quelle di una ragazza prelevata con la forza e condotta in un luogo di cui nemmeno nel peggiore dei propri incubi avrebbe immaginato l'esistenza, ma solo più avanti con la trama si capisce cosa le accomuna, noi non ci siamo ancora arrivate.

1. Correttezza grammaticale:

- Punteggiatura. La punteggiatura è quasi del tutto perfetta, tuttavia ti facciamo notare alcune cose perché crediamo che magari possano esserti utili!

- In alcuni punti mancano delle virgole che rendono le frasi intricate, specie quelle più lunghe. Non è proprio un errore, tuttavia inserire la virgola in determinati punti renderebbe più scorrevole la lettura. Ad esempio:

Mi sistemo lo zaino in spalla e strascico i piedi fino all'aula di matematica dove mi lascio cadere sulla sedia e (virgola) nascosta da chiacchiericcio incessante dei miei compagni di scuola(virgola) mi rintano a leggere.

Dove prima non c'era nessuno (virgola) un giovane uomo si piega in un leggero inchino

La prima volta che l'aveva vista (virgola) Vittoria era stata un cumulo di ossa e pelle[...]

- Ancor più raramente ci sono virgole di troppo:

Tirò i guanti di pelle sul polso, per farli aderire meglio alle dita -> Tirò i guanti di pelle sul polso per farli aderire meglio alle dita

Spesso le posizioni accanto alla congiunzione "e", ma devi ricordare che quest'ultima conferisce già una pausa all'interno di un periodo, quindi, se la "e" lega due proposizioni che si trovano sullo stesso piano o parole che fanno parte di un elenco, è superfluo inserire anche una virgola accanto.

- Dopo i tre puntini di sospensione va lo spazio come qualsiasi altro simbolo di punteggiatura ordinario.

tipoooo...qualche centinaio. -> tipoooo... qualche centinaio.

mi...confonde -> mi... confonde

- Altri errori non ricorrenti:

"Selezione Naturale." -> il punto va fuori perché non fa parte della citazione, ma della frase che in quel momento si sta concludendo.

Così come in "Sopravvivenza del più adatto." e via dicendo.

- Verbi. I verbi sono coniugati perfettamente, la scelta del presente non fa che alleggerire un po' la storia che, per via degli argomenti che tratta, rischia a volte di andare sul pesante. Inoltre è chiaramente in linea al ritmo strettamente legato ai pensieri della protagonista. Nonostante ciò, siamo perfettamente d'accordo con l'autrice nel dare ai capitoli sugli avvenimenti passati una tonalità più "formale" utilizzando appunto il passato remoto (anche perché, di fatto avvengono nel passato, dunque è anche la scelta più sensata).

Ci sono alcuni errori di distrazione che elenchiamo di seguito.

[...] ma ha differenza della sottoscritta ha ripreso il pieno controllo di sé.

Mr. S. ha dice -> Mr. S. dice o Mr. S. ha detto.

(v. del verbo dare) non richiede l'accento in quanto è poco probabile confonderlo con la nota musicale, al contrario di dà, il quale si scrive con l'accento per non confonderlo con la preposizione.

- Altro. perlopiù gli errori di questa storia sono di distrazione o battitura. Si può vedere molto quanto l'autrice tenga a essa a tal punto da perfezionare e ricontrollare i capitoli, specialmente i primi, tuttavia qualcosa le è scappato quindi lo facciamo notare per permetterle di sistemarlo!

dalla l'area -> dall'area

Mr.S. -> Mr. S. (lo spazio)

un scienziato -> uno scienziato

da soffitto -> dal soffitto

E' -> È (c'è un codice ascii per farlo, basta premere alt+0200 sul tastierino dei numeri a destra della tastiera.

Da' -> dà

Privo tentativo di spezzarmi il cuore: riuscito -> pensiamo che, dato il contesto, la tua intenzione fosse di scrivere "primo".

Qualcosa cigola e la polvere mi chiude la gola e non avrei dovuto finire qui dentro come si esce da dove sono entrata? 

La frase nell'esempio sopra è talmente confusa che non l'abbiamo capita, tuttavia a volte ci sono frasi un po' intricate che abbiamo preferito così come sono per il semplice fatto che è Sybil a raccontare la storia. Lei e le frasi intricate e sconnesse vanno più che d'accordo, quindi, se all'inizio ritenevamo errore o poco corrette delle cose, alla fine abbiamo imparato ad amarle così come sono perché fanno parte della storia stessa come molte "e" in una frase o la mancanza di virgole in alcuni pensieri sconnessi. Sono perfetti così come sono, sia che l'autrice l'abbia fatto apposta sia il contrario!

- Una cosa che non manca sono le ripetizioni, errore di distrazione che può colpire anche l'autore più abile: non importa quante volte rileggiamo un'opera, quelle rimarranno sempre, infiltrate tra le parole e mimetizzate a tal punto da sfuggire via. Eccone alcune di quelle che abbiamo trovato:

Il divano sulla quale (sul quale) siamo poggiati, con le zampe di leone che poggiano[...]

Gesticola incessantemente con le mani, (meglio togliere la virgola) e sfoglia le pagine della proiezione sulla proiezione a falce

Sistemò la poltrona sulla quale si era sistemato

qualcuno contro cui vuole mettersi contro

Un altro elemento di fastidio ricorrente (più del precedente) è l'uso scorretto della D eufonica. Ci sono un po' ovunque D eufoniche sulle E e sulle A quando accanto non c'è rispettivamente la E e la A. Sappiamo che molti non lo considerano un errore, e in effetti in qualsiasi cosa non sia un romanzo queste D appaiono, ma in un romanzo moderno è meglio toglierle nel 99% dei casi.

ad uscire -> a uscire

ad incontrare -> a incontrare

ad esistere -> a esistere

- Infine, è sempre preferibile non usare numeri in formato algebrico in una storia ma numeri scritti in lettere, a meno che non si tratti di date o in casi eccezionali tipo un elenco di operazioni matematiche.

2. Narrazione:

- Terminologia. La storia è narrata da Sybil, una ragazzina post-adolescente che usa termini piuttosto comuni e a volte inventati da lei. Quando lo fa è molto divertente. Nonostante ciò, a volte ci troviamo a far fronte a terminologie del tutto in contrasto con quella che siamo abituati a leggere, molto complicate per via delle tematiche sulle quali è basata l'intera storia, parole che persino Sybil non riesce a ripetere nella sua mente. Proprio per i suoi atteggiamenti, ci ritroviamo a digerire questi termini e discorsi con più facilità poiché, attraverso Sybil, l'autrice alleggerisce i discorsi e ammorbidisce i termini.

Sono parecchio interessanti le definizioni di termini più "professionali" (in diversi settori) poste all'inizio di ogni capitolo che rimandano appunto agli avvenimenti di quest'ultimo. Sono un piccolo indizio di ciò che avverrà e ci danno una sensazione di chiarezza, ma soprattutto sono un dettaglio che ci fa capire indirettamente la cura dell'autrice per questa storia, e ciò è sempre da apprezzare.

A un certo punto abbiamo l'espressione "e niente riportava". Probabilmente è un termine di uso dialettale poiché non siamo riuscite a capire cosa significhi specificamente.

Alcune espressioni si capiscono, ma sono comunque espresse male come:

"Non ho mai avuto i capelli così apposto" -> a posto (apposto è il participio passato del verbo apporre).

Se la sta spassando un Mondo. -> se la sta spassando un mondo.

Mi sarei stupida -> mi sarei stupita

riserbato -> riservato

- Descrizioni. Le descrizioni sono leggere e abbastanza rapide, il che nella storia è un bene. La protagonista si ritrova sempre a visitare nuovi luoghi quindi le descrizioni sono presenti un po' ovunque. L'autrice ha saputo adattare il dover descrivere tanto con il farlo in maniera leggera. Le descrizioni appaiono limpide e suggestive, grazie anche al fatto di essere elaborate con una struttura estremamente soggettiva da parte della protagonista, che le arricchisce con figure retoriche personali ed espressioni forti e che rimangono impresse.

Solo alcune ci sono state poco chiare, in particolar modo quella della proiezione di tonalità di verde presente nel laboratorio di Crichton, che tutt'ora non abbiamo capito cosa sia.

- Dialoghi. Sui dialoghi abbiamo da dire alcune cose:

- Quando è la stessa persona a parlare non è necessario andare a capo per scrivere il suo secondo discorso che segue subito al primo. Andare a capo confonde solo le idee, e all'inizio, infatti, ci è voluto un po' per permettere a noi di abituarci a questo.

- I dialoghi iniziano sempre con la maiuscola, fatta esclusione per alcuni casi molto particolari che si vedono sì e no una volta in un libro standard.

La prima lettera all'infuori del dialogo invece è minuscola se la parola si riferisce direttamente al dialogo (ES: - Ciao - dissi) mentre è maiuscola se la parola inizia un nuovo discorso (- Ciao. - Il postino lasciò il giornale davanti al cancello e se ne andò). In questo ultimo caso ci va anche un punto alla fine del dialogo per stabilire che la frase finisce lì e non continua al di fuori con una parola che si riferisce al dialogo.

ES:

- No, per niente, - scuote debolmente la testa -> - No, per niente. - Scuote debolmente la testa.

- "Ciaaaaaao" o "Buongioooooooooorrrrrrno (o spesso quando parla Leslie) -> non è necessario protrarre la vocale o la consonante a lungo. Se proprio vuoi specificare che la parola è strascinata, è preferibile farlo nella parte della narrazione.

Allo stesso modo, scrivere in maiuscolo per implicare al suo interno che quelle parole siano urlate non è corretto, mentre sarebbe più giusto specificare che urla al di fuori del dialogo stesso.

Per quanto riguarda il contenuto non abbiamo nulla da dire, caratterizzano bene i personaggi e si differenziano abbastanza gli uni dagli altri. Il lato comico e ironico che forniscono alleggerisce il peso della narrazione, aiutandola a procedere senza gravi ostacoli.

- Ritmo della narrazione. La narrazione procede a un ritmo un po' più spedito a cominciare da quando i ragazzi della Villa partono per raggiungere Chicago. Prima di ciò la storia debba ancora ingranare, ma possiamo già trovare elementi interessanti che ci permettono di divorare le pagine. Tuttavia questo non accade sempre e non accade totalmente nemmeno dopo la partenza sopra menzionata. I capitoli sono molto lunghi e per leggerli abbiamo dovuto "tagliarli" a puntate e questo ogni tanto ci faceva perdere il filo. Il nostro consiglio è quello di abbreviare o spezzare i capitoli dove puoi e tagliare alcuni pezzi della narrazione che ritieni meno importanti. Sappiamo che tagliare un pezzo di storia è brutto ma a volte, per gli scrittori graforroici, è una valida opzione.

La struttura del ritmo è strettamente legata ai pensieri della protagonista. Troviamo enormi sequenze riflessive e lo stesso ritmo dato dalla punteggiatura e dalle figure d'ordine viene influenzato dalle emozioni della protagonista; tanto che ci ritroviamo parti in cui la narrazione subisce una brusca impennata, con mini flussi di pensiero, frasi lasciate a metà perché interrotte da un dialogo o altro o altre frasi estremamente brevi o particolarmente intricate, a seconda della preoccupazione e l'ansia di Sybil. È uno stile che spesso adottano in modo errato e inconsciamente coloro che sono alle prime armi, ma l'autrice in questione è piuttosto esperta e lo usa egregiamente. Ma, proprio perché si tratta di un ritmo che appare particolarmente confuso, anche se in certi casi si legge più facilmente, nelle situazioni di panico può risultare ancora più confusionario e quindi pesante nella lettura. Anche per questo suggeriamo almeno la separazione in parti dei capitoli, per rendere la lettura meno stancante su piattaforma digitale.

I capitoli sono intervallati da flashback riguardanti altre situazioni. Tali capitoli hanno un ritmo più convenzionale (pur mantenendo l'impronta inconfondibile dell'autrice) ma non per questo stonano con il resto o sono meno interessanti. Sono posizionati al momento giusto e il cambiamento di tempo si avverte ma non se ne risente, tutt'altro.

3. Analisi completa delle tematiche:

Tematiche affrontate ci sono, ma sono nascoste così bene tra le vicende che, nonostante si assimilino bene, è più difficile parlarne. Dato che sono parecchie, cercheremo di sintetizzare il più possibile, quindi non le elencheremo tutte.

Innanzitutto è bene dire che la storia straborda di citazioni e piccole chicche dei più disparati argomenti inserite con diversi espedienti. Dalla scienza (particolarmente importante in questa storia) alla letteratura, dalla storia (per cui abbiamo capitoli interamente dedicati all'approfondimento) alla psicologia e così via. Sono tantissimi in ogni capitolo, ma non opprimono il resto, dato che sono inseriti con "gli occhi della protagonista", ovvero ce ne parla una persona comune, di tutti i giorni, semplificando ogni concetto e attenuando le difficoltà. Tali citazioni non fanno che aumentare la qualità della storia, e non parliamo solo a livello culturale.

Altri punti fondamentali delle tematiche sono espressi soprattutto grazie all'organizzazione dei Novi. Difatti, se per  la società umana generale non si capisce perfettamente quanto sia diversa dalla nostra (punto su cui dovresti lavorare un pochino), quella dei Novi è stata ben definita. È importante vedere come è stata resa la società, come si siano sviluppate fazioni con diverse linee di pensiero, come si sfruttino strategie politiche e non per prevalere sull'altro e quant'altro.

È stato abbastanza significativo vedere che anche esseri dall'intelligenza superiore ricorrino ad attentati e disordini per ottenere il loro scopo, come se l'uomo non conoscesse altri metodi. Inoltre, forse sarà stata una nostra impressione, ma abbiamo trovato un accennato parallelismo al razzismo (di tipo "leggero") con il comportamento che i Novi tendono a mostrare nei riguardi di Sybil.

Ci ha incantati il discorso del professor Malcolm, ma soprattutto vedere come, anche per esseri considerati più intelligenti dell'uomo comune (ritornando al discorso di prima), la mente umana sia così facilmente plasmabile e influenzabile da parole costruite e carismatiche e fatti raccontati in un certo modo.

Infine, una piccola menzione alla famiglia di Sybil, in cui sono stati rappresentati rapporti contrastanti molto interessanti (anche se in generale anche all'infuori dell'unità familiare tutti i legami sono stati resi benissimo).

4. Originalità: l'originalità di questa storia non sta solamente nella trama che di per sé fa un buon lavoro, ma vedremo più avanti i vari punti che ci hanno colpito. Per quanto riguarda la storia, il modo in cui è stata strutturata la rende unica: lo scetticismo di Sybil che alleggerisce qualunque situazione troppo complicata (e di situazioni complicate ce ne sono, ma scorrono via che una meraviglia), il particolare gruppetto con cui si ritrova, il suo viaggio a Chicago che si rivela un totale colpo di scena. Nulla è mai ripetitivo o un cliché e ci ritroviamo a osservare situazioni sempre fresche e nuove.

- Impatto iniziale. La sinossi è un po' povera e rappresenta poco la storia. Sebbene descriva effettivamente il setting della storia senza svelare nulla davvero, è poco intrigante e cataloga la storia tra la cozzaglia di racconti con gli stessi identici avvenimenti che si trovano ormai dappertutto, quando in realtà non è assolutamente così. Scrivere una trama che rappresenti la storia è dura, lo sappiamo, ma nel sistema di Wattpad, dove difficilmente un utente apre un libro senza avere un'opinione positiva della trama, è necessario. Dunque, ti consigliamo di prenderti del tempo per ampliarla e modificarla a dovere, per far sì che rispecchi la tua storia. Ti consigliamo anche di tenere la base da cui sei partita, perché da lì si può già costruire una buona trama.

- Originalità della storia nel complesso. Vorremmo innanzitutto esaminare il fatto principale: Sybil non è un'eroina, la storia è incentrata su di lei ma non troppo e non è la solita protagonista al centro dell'universo, perlomeno non fino al punto di pubblicazione che la storia ha raggiunto in questo momento. Sybil non è acclamata da tutti e non ha un destino segnato di salvare il mondo o cose varie. È solo una ragazza normale che viene trattata da inferiore da molti e deve combattere per avere quel poco di dignità e salvezza che le permette di vivere. Già da questo possiamo dedurre che la storia è al di fuori dei soliti schemi.

I nomi dei personaggi sono unici e ben ponderati, abbiamo visto che l'autrice attraverso di essi fa vari riferimenti a personaggi realmente esistiti, in particolare con quello di Nicholas, che ci viene svelato direttamente in un capitolo della storia. Il nome di Lilith, tuttavia, non ci ha convinte tanto. Sappiamo che vi è una storia grande dietro, oppure l'autrice ha creato la sua grande motivazione per questo nome, tuttavia rimane il fatto che è poco originale poiché vastamente utilizzato nei romanzi fantasy e sottogeneri simili.

Comunque, nonostante la fantascienza sia un abisso esplorato da cima a fondo come tutti gli altri generi, e inoltre la storia appaia ancora agli esordi, ci sentiamo di definirla originale per particolari dinamiche che si verificano nel corso di essa e per la capacità dell'autrice di mascherare e modellare i cliché che ognuno di noi, volente o nolente, è costretto a usare.

- Originalità del titolo. Il titolo, costituito da un unico termine, è senza dubbio originale. La parola in questione, infatti, è sicuramente d'impatto anche per il suo essere utilizzabile in campo scientifico e dunque in generale poco convenzionale. Ciononostante, proprio perché dal significato così peculiare, ci auguriamo che il titolo venga ripreso (che sia in maniera diretta o indiretta) all'interno della storia, perché sarebbe interessante capire il collegamento che c'è tra questi due elementi.

5. Analisi delle falle:

- Contraddizioni.

1) Scrivi i "Governi" con la lettera maiuscola, ma dopo lo scrivi con la minuscola. Non che uno dei due sia errato, ma lo diventa nel momento in cui non usi solo una forma specifica. Ti consigliamo di sceglierne una che preferisci e usare solo quella.

2) Forse non è spiegato bene il passato delle due sorelle, ma non siamo riuscite a capire se Lilith (che dovrebbe avere come gli altri Novi la capacità di rigenerazione rapida delle ferite) ha mai dato accenno a questa cosa prima che succedesse tutto. Insomma, in famiglia prima o poi ci si fa male in un modo o nell'altro e ci si accorge subito se la ferita si rimargina in tempo record.

3) Nel momento in cui finiscono di rubare i dati dal pc di Zelda, Sybil afferma che ci sono voluti 13 minuti. Ciò è poco verosimile poiché con i nostri migliori SSD noi possiamo trasferire quella quantità di memoria in pochi minuti e sicuramente i Novi non utilizzano più dischi rigidi lenti e fragili per via della tecnologia che essi stessi possono ingegnare, per via dei soldi che hanno a disposizione e per via dell'evoluzione informatica che sicuramente avranno (magari hanno anche qualcosa di meglio di un SSD, chi lo sa?).

- Pezzi mancanti.

1) Quando sono in auto e Lilith sta esponendo il suo icosaedro, pochi istanti dopo la madre fa una brusca frenata che induce Sybil a imprecare. Non siamo riuscite a capire, però, il perché di quella frenata. Era solo un'auto che tagliava la strada fortunatamente evitata? Allora perché non specificarlo in due parole?

2) C'è un pezzo mancante nel seguente estratto della storia:

[...] ho già sviluppato:

A) Una lunga serie di istinti omicidi nei confronti di Leslie.

B) Una brama piuttosto egoistica di essere ricca come quelli che vivono qui dentro.-

D) Guardare la lettera A per maggiori informazioni.

Parliamo un po' di questo pezzo. Prima di tutto manca la lettera C, motivo per il quale, abbiamo ipotizzato noi, non riusciamo a capire bene il senso della D.

Nonostante ciò, quello che hai fatto è un elenco che inizia con i due punti, pertanto la punteggiatura corretta sarebbe terminare ogni spiegazione della lettera con un punto e virgola tranne l'ultima alla quale va un punto perché l'elenco finisce lì. Ogni lettera che inizia la frase deve avere pertanto la minuscola poiché il punto e virgola non richiede la maiuscola. Esempio:

[...] ho già sviluppato:

una lunga serie di istinti omicidi nei confronti di Leslie;

una brama piuttosto egoistica di essere ricca come quelli che vivono qui dentro;

(inserire punto C);

guardare la lettera A per maggiori informazioni.

In generale non ci sarebbe stata male qualche informazione in più riguardo alla Rottura e alla diversità del mondo di Sybil rispetto al nostro, sempre tenendo conto del consiglio della separazione dei capitoli, ma essendo la storia ancora in corso non sappiamo se stai organizzando qualcosa di preciso al riguardo, quindi consideralo come un semplice appunto.

- Altro.

Quando Szilàrd fa il suo primo discorso durante la cerimonia, a un certo punto dice "Mentre scrivo questo messaggio". Crediamo che questo sia un errore di distrazione perché effettivamente sta divulgando il messaggio, non scrivendo. Ok che sicuramente prima l'ha scritto per ordinarsi le idee, magari, però ora lo sta annunciando.

Inoltre, se al giorno d'oggi (secondo Wordpress) muoiono 97379 persone un giorno, nel periodo di "guerra fredda e carestia" (almeno da quanto abbiamo capito) che c'è nell'attuale ambientazione di Entropy, probabilmente il numero delle morti dovrebbe essere abbastanza superiore a quello di adesso, a meno che al mondo non sia rimasto un numero di gran lunga inferiore di persone (ma la storia non ci è sembrata distopica fino a questo punto, anche se non è ben specificato).

6. Caratterizzazione dei personaggi:

Abbiamo notato che ogni personaggio ha sue caratteristiche che lo rendono unico, a cominciare dal nome. Abbiamo visto che molti dei nomi dei personaggi (se non tutti) sono stati ben pensati e non messi a casaccio.

L'introspezione di Sybil è davvero fantastica e ben riuscita. La ragazza ha qualche rotella fuori posto e non manca occasione di farcelo notare. L'autrice tiene fede alle sue particolari caratteristiche in ogni momento, il che non è una cosa facile, considerato quanto Sybil sia particolare.

Una delle cose più complicate è creare un background al personaggio e parlarne attraverso di esso come se fosse la cosa più naturale del mondo. Sybil parla della sua vita come se l'avesse davvero vissuta e non si limitasse a essere un personaggio uscito dalla mente di una persona. Sybil è vera.

Vi è, tuttavia, un punto in cui essa è un pochino trascurata, in cui manca quel tassello che ci fa capire perché non ha voluto continuare il bacio con Nicholas. Sì, è vero che si odiano a vicenda e si punzecchiano in continuazione, ma ciò non basta a nostro parere per giustificare la sua uscita improvvisa. Sarebbe molto più soddisfacente che lei elencasse nel suo fantastico modo di fare i motivi per quel "no" così categorico. Insomma, ci sarebbe piaciuta un po' più di introspezione in quel punto.

Tutti gli altri sono altrettanto ben rappresentati, ma abbiamo parlato di lei perché sembra davvero avere più di tutti, e anche più di moltissimi personaggi di libri veri che abbiamo letto.

Il gruppetto di Novi che vive alla Villa invece non siamo riuscite a ricordarcelo al cento per cento, ma ciò è anche dovuto al fatto che li abbiamo visti poco e li abbiamo conosciuti tutti insieme, con il risultato che alcuni si sono un po' confusi tra loro. Non che l'autrice non li abbia contraddistinti abbastanza, ma forse presentarli uno di seguito all'altro senza darci il tempo di "assimilarli" ha contribuito alla confusione finale.

Tra di loro c'è Xanders, uno di quelli che ci ricordiamo più facilmente. Lui ce lo immaginiamo proprio quasi fosse vero, infatti presenta vari difetti che gli altri non hanno e che lo rendono più umano. Bello anche il personaggio di Shad, con quelle caratteristiche fisiche così particolari e uniche che si contrappongono con efficacia alla sua personalità semplice.

Un personaggio misterioso che ci ha colpito di più invece è Crichton, che abbiamo visto quasi di sfuggita ma ci ha interessate molto. La sua personalità così particolare, dopotutto, catturerebbe qualsiasi lettore appassionato di psicologia dei personaggi. Speriamo e ci auguriamo di rivederlo in futuro e che magari abbia qualche ruolo un po' significativo all'interno della storia.

Di Lilith possiamo dire che non si è vista per niente, ma grazie ai pensieri e ricordi di Sybil ci è abbastanza familiare. Non riusciamo a inquadrarla per bene ancora, però perlomeno non ci è del tutto estranea. Possiamo dire che finora non sembra stereotipata, come d'altronde quasi nessuno dei personaggi. È un personaggio parecchio interessante e su cui si può davvero creare qualcosa di molto realistico, perciò speriamo che nel corso della storia non rimanga solo "un mezzo" (seppur ben caratterizzato) ma un personaggio in carne e ossa dalle cui azioni possiamo dedurre pensieri ed emozioni.

In sostanza, tutti i personaggi hanno una buona base su cui lavorare, ma che speriamo venga ampiamente sviluppata.

7. Coinvolgimento emotivo: 

La storia riesce a coinvolgere il lettore fin da subito per merito dell'iniziale colpo di scena che è il presunto attentato che ha scatenato Lilith. All'inizio ci ha sorpreso il fatto che fosse lei la super intelligente e tutto quanto, e non la voce narrante. Poi abbiamo capito che non c'è niente di scontato in questa storia.

Anche lo stile (così dinamico e vagamente impreciso) e la buona caratterizzazione di Sybil permettono al lettore di rimanere coinvolto dalle vicende e addirittura a immedesimarsi.

Il coinvolgimento emotivo sale a picco finché la storia non viene divorata per intero (o nel nostro caso finché i capitoli non finiscono), tuttavia la lunghezza dei capitoli, come abbiamo già detto, costringe il lettore a lasciarli a metà e perdere parte dell'entusiasmo iniziale.

8. Breve recensione della copertina:

- Quanto attira a prima vista. La copertina non è particolarmente elaborata o di qualità, tuttavia con i suoi colori accesi attira la vista del lettore che può poi aprire e leggere la sinossi.

- Sintonia degli elementi. Sono molto belli quei motivi scientifici che saltano all'occhio solo in un secondo momento, tuttavia nel complesso non ci ha entusiasmato al massimo per via dello sfondo troppo stile tumblr e del titolo molto piccolo. Manca persino il nome autore, quindi ti consigliamo di aggiungerlo, magari di un colore che lo fa risaltare in confronto al resto.

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