NALU|| OUR STORY'S BEGINNING...

By Fairyheart_220717

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[COMPLETA] ATTENZIONE, SPOILER PER CHI NON HA FINITO L'INTERO MANGA DI FAIRY TAIL. Siamo appena dopo la batta... More

PROLOGO
L'ANTICA SORGENTE DEL MONTE HINARI
LA STORIA SI RIPETE
RICORDI DI UN INGANNO PASSATO
NON È UN CAPITOLO, MA È NALU😍
PICCOLO INCIDENTE-NON È UN CAPITOLO
MISSIONE CENTENARIA
MANTES, LA CITTÀ DIMENTICATA
HYARI E MIKO
GIÚ LE MASCHERE
DI FERITE E RIMPIANTI
SCOMPARENDO NEL TEMPO
EPILOGO
SCUSE E RINGRAZIAMENTI

DEADLY

992 50 21
By Fairyheart_220717

(Premessa: mi ero scordata di dirvi che quando notate l'assenza del P.O.V, automaticamente è Lucy quella che narra).

Quella mattina ci eravamo tutti alzati presto, e dopo la serata di ieri era stata davvero una bella faticaccia.

Avevamo conosciuto Hyari e Miko, ma entrambi non mi avevano convinto molto.

Lui lo vedevo come un ragazzo un po' turbolento, ma quella che mi insospettiva di più era Miko.

Troppo tranquilla, troppo in indifferente, non mi sembrava spontanea, anzi mi pareva di vederla eseguire un copione.

E la cosa non mi piaceva, affatto.

Inoltre, sempre in quella serata maledetta, tra me e Natsu c'era stato un qualcosa di mai visto, mai accaduto, e che mai avrei immaginato potesse accadere.

Un litigio.

Non volevo mentire a me stessa, ne tantomeno illudermi, perciò alla fine mi convinsi che quella che mi era parsa una scenata di gelosia, in realtà non era stato altro che stress accumulato, malamente sfogato su di me.

Quello che però non riuscivo a togliermi dalla testa, era stato quando si era avvicinato, e come una stupida, ci avevo creduto ancora.

Era perché lo speravo, che ci credevo ogni volta.

Ma stavolta me lo sarei potuta risparmiare, dato che l'attimo dopo m'aveva urlato in faccia.

E li si che ci ero rimasta male, come quando aveva detto che non sapeva cosa pensare riguardo noi, ma cosa diavolo voleva dire?!

Se si era accorto che con me c'era qualcosa di diverso perché non faceva niente?

Sapevo solo che io avevo paura.
Avevo paura di scoprire che lui per me non provasse nulla oltre l'amicizia, avevo paura di affrettare le cose e per questo quando dovevamo ancora partire mi ero tirata indietro.

Era tutto un bel casino, dentro la mia testa, ma anche fuori, dato che era da quella mattina che non ci rivolgevamo la parola.

Puntai lo sguardo su di lui, che appena mi vide, con sguardo serio e arrabbiato, iniziò a guardare dritto davanti a se.
Mi faceva imbestialire, poi qualcuno parlò.

<< Bene, vedo che ci siete tutti, i nostri figli vi stanno aspettando fuori dal palazzo per andare a vedere il portale. Come già detto precedentemente le gilde oscure si vanno vive solo una volta alla settimana, in modo regolare, dato che i cittadini da saccheggiare sono finiti.
Oggi, perciò, non dovrebbero esserci problemi, ma se dovesse accadere qualcosa, i nostri figli hanno un telecomunicatore, che ci permetterà di parlare.>> spiegò la Regina.

Se ci fosse stato Warren sarebbe stato tutto molto più semplice, ma da quanto avevo sentito oggi non ci sarebbero dovuti essere imprevisti.

Dopo l'esserci congedati, ci dirigemmo verso Hyari e Miko che ci aspettavano fuori al castello.

<< Tu! Ieri non mi hai dato il tempo di controbattere!>> sbraitò Hyari facendo testa testa con Natsu, che lo guardava furente.

<< Se lo avessi fatto saresti morto!>> ribattè Natsu, più arrabbiato dell'altro.

<< Hyari! Andiamo lascia stare, ricordati del nostro obiettivo!>> lo rimproverò Miko, era abbastanza severa, e quella era la prima volta che la vedevo prendere parte in qualcosa.

<< Mpfh..>> fece il fratello girandosi dall'altra parte ancora indispettito, iniziando a farci strada verso il porto.

Almeno Natsu non era scorbutico solo con me.

Dopo aver rivisto il paesaggio morente di quella città desolata, ci ritrovammo davanti al mare sul quale avevamo navigato fino a pochi giorni fa.

Da li prendemmo una strada sterrata in discesa che ci portò dritti ad una caverna, sembrava avesse le pareti bagnate.

<< Questa è la grotta dove si trova il Deadly, di solito qui sale l'alta marea, ma per fortuna riusciamo a prevedere quando questo accade. Per oggi siamo siamo a posto.>> spiegò Hyari iniziando ad entrare, seguito da tutti noi.

Tranne Natsu.

Mi guardò, seriamente, come se volesse qualcosa da me.

<< Tu non entri?>> gli dissi altrettanto seria, assumendo uno sguardo duro.
Non potevo nasconderlo, me l'ero presa per quel litigio.

<< Primo, non seguo gli ordini di quello li>> annunciò facendo segno con la testa verso il futuro Re di quel paese.

<< secondo non mi convince, lui non mi convince.>>

<< Natsu dovresti smetterla di fare il bambino, questa è una missione non uno scherzo, che inoltre hai cercato e accettato tu! Quindi anche se non capisco tutto questo accanimento contro Hyari, ora ti conviene entrare.>>

<< Non ti fidi neanche più dei miei sensi, Lucy?>> ribatté apparentemente tranquillo e ignorando bellamente le mie parole, passandomi accanto mentre avanzava con gli occhi chiusi e l'espressione di chi sta cercando di mantenere il controllo.

Io non ci provai nemmeno a farlo.
Lo superai bruscamente entrando prima di lui e raggiungendo gli altri.

Le cose peggioravano, ma io il passo indietro stavolta non l'avrei fatto.

<< Sento l'aura di un potere enorme!>> esclamò Wendy.

In effetti era vero, la sentivo anch'io.

<< È normale, siamo molto vicini. Prima il potere era anche più grande, ma quell'estirpatore di magia è davvero micidiale! Mi raccomando, quando saremo faccia a faccia col Deadly, state dietro di me e non andate oltre, per NESSUN motivo. Intesi?>>

<< D'accordo.>> risposi io.

<< Ah, questa poi...>> sentii sbuffare Natsu, più indietro rispetto a noi.

Ora mi aveva stancato.

<< Ascoltami bene, Natsu. Non so cosa tu abbia nella testa, ma se continui con questo atteggiamento non farai altro che peggiorare la situazione, non ti riconosco più! E in questo modo no che non mi fido di te!>> gli dissi quando lo ebbi raggiunto.

O gli entrava in testa, o lo avrei ucciso entro la sera di quella giornata di merda!

Lui spalancò gli occhi, forse non si aspettava una reazione cosi, da me.

Ma era inutile, non capiva, non capiva quanto mi facesse male stare cosi con lui.

Tornai indietro e proseguimmo in silenzio quel poco di strada che mancava, per fortuna la grotta era illuminata grazie a delle lacrima che avevano messo le gilde oscure, o almeno cosi ci aveva detto Miko.

<< Siamo arrivati.>> annunciò Hyari.

La bocca aperta, gli occhi spalancati.

Quel portale non era come Eclipse, era il doppio più grande, emanava una forte luce, e soprattutto, una forte energia.

Immenso.

<< Oh mio dio..>> mormorai.

Eravamo parecchio distanti dal portale, ma perché non potevamo avvicinarci?

<< Dobbiamo stare per forza cosi lontani?>> chiese Natsu al posto mio.

<< Si. Ti basti sapere questo>> rispose indispettito il principe.

Non era solo Natsu, doveva smetterla anche lui.

<< Non può bastarci. La nostra missione include anche distruggere questo portale, come pretendete che ci riusciamo se non possiamo avvicinarci?>> chiesi raggiungendo Hyari, che guardava il portale, tranquillo.

<< Cosa credi? Lo sappiamo bene, ma è pericoloso avvicinarsi ora. Il portale va distrutto quando la marea è alta, altrimenti l'esplosione che ne uscirà fuori spazzerebbe via la nostra città.
E prima che arrivino certe domande, non potete distruggere prima il portale e poi affrontare le gilde.>>

<< E per quale motivo?>> Erza finalmente parlò, cercando di capirci qualcosa.

<< Io e mia sorella abbiamo un piano. Il potere che emana il portale non proviene da qualunque cosa ci sia una volta oltrepassato. L'energia che sentite, quella che le gilde stanno rubando, riguardano solo ed unicamente il Dealdy.
Ha una funzione a se, per questo chi si avvicinava oltre moriva.
Dopo un po' di tempo, finalmente l'abbiamo capito.
Il nostro piano è quello di far prosciugare quasi del tutto il potere dal portale, e solo dopo attaccare direttamente le gilde.
Sarà come fare due cose in uno, e una volta sconfitte quelle, distruggere il Deadly sarà un giochetto da ragazzi!>>

Mh, come piano non era male, ma da li a fidarsi ce ne voleva.

Avevo anche detto a Natsu che per il momento non mi fidavo, ma sapevo benissimo che la grande fiducia che avevo in lui non sarebbe scomparsa con cosi poco.

In più avevo anche io i miei sospetti, ma in quell'occasione preferii concentrarmi su ciò che avevamo davanti.

<< Bene. Se il risucchio di magia non danneggerà nulla e giocherà a nostro favore, il piano è ok. C'è ancora una cosa che mi sfugge, però.>> ragionò Erza.

<< E cioè?>> chiese Miko, intenta a guardare il portale, in un modo quasi inquietante.

<< Mi pare strano che le gilde oscure non abbiano messo alcuna trappola durante il tragitto per arrivare fin qui.>>

<< Hai ragione.>> concordai io.

Alla fine Hyari ci disse che le avevano disinnescate in precedenza lui e Miko, in previsione dell'arrivo di qualcuno che li aiutasse nella missione.

Anche questo non mi convinceva, ma dopotutto non c'era nulla che non combaciasse.

Restava il problema di Anna, mia nonna, ma se lei avesse voluto tornare indietro, poteva pur sempre usare Eclipse.

Come aveva fatto una volta la me del futuro, e Rogue malvagio che mi aveva uccisa.

Ricordai quell'evento. Mi ero augurata di non farlo mai più.

Mentre tornavamo a palazzo, stetti tutto il tempo con la testa bassa, fin quando non lanciai uno sguardo a Natsu.

Lui nemmeno lo notò, la situazione era al massimo del nervoso.

<< Lucy stasera potrei portare voi ragazze a vedere il giardino del palazzo, è pieno di tanti bei fiori, in più le luci che lo decorano sono stupende, ma non ti dico di più, tanto poi lo vedrai con i tuoi occhi.>> mi sorrise raggiante Hyari, avvicinandomisi e staccandosi dal resto del gruppo.

<< Emh, si, penso farebbe piacere anche alle altre.>>

Vidi Natsu, che aveva già stretto le mani a pugni, fermarsi di colpo.

<< Mi prendi per il culo?!>> sbottò rivolto a Hyari.

<< Ancora tu a rompere a palle! Devi portarmi rispetto da membro della famiglia reale che sono! E stavolta le prendi!>> minacciò Hyari, avvicinandosi pericolosamente a Natsu.

Ma non gli conveniva.

<< Ora basta voi due! Ma che vi prende?!>> li rimproverai entrambi, mettendomi tra loro.

Inutile dire che non mi filarono, continuando a guardarsi in cagnesco, cosi cambiai tattica.

Misi i palmi sui loro rispettivi petti, facendo pressione verso l'esterno per allontanarli l'uno dall'altro.

Poi dissi a Hyari che ci avrei pensato io, e lui raggiunse gli altri, che guardavano incuriositi.

Si erano accorti anche loro che qualcosa non andava, ma non li riguardava, cosi feci un cenno a Gray che dopo li avremmo raggiunti anche noi.

<< Devi smetterla di comportarti cosi! Insomma, mi vuoi dire che ti prende una volta per tutte?!>>

<< Mi pareva di avertelo già detto, non lo so! Non lo so che mi prende!>> sbraitò superandomi con sguardo frustrato e mettendosi seduto sulla roccia.

Lo guardai, cercando di capire che cosa avesse, dato che a quanto pareva con le parole i risultati non era stati dei migliori.

Mentre lo osservavo, mi sembrava di vederlo persino stanco.

Eh si, stavo parlando proprio di Natsu!

No, c'era qualcosa che non andava, e doveva dirmelo, volente o nolente.

Mi misi seduta di fianco a lui.

Volevo chiarire con tutta me stessa, tutta quella storia non mi stava portando altro che tristezza ed emozioni negative.

Le nostre avventure non erano mai state cosi.

<< Natsu.... ti prego... dimmelo.>> sospirai guardando il vuoto.

La risposta non arrivò subito, l'unica cosa che sentii fu una sensazione di calore sulla mio petto e intorno alla vita.

Girai la testa e abbassai lo sguardo.

La sua testa era appoggiata su di me, mentre il suo braccio circondava i miei fianchi.

E sembrava cosi sfinito, dispiaciuto...

<< Scusa...>> disse.

E lì, spalancai gli occhi.

Ricordavo quando dopo il suo ritorno, a scusarmi ero stata io, anche se non avevo torto, anche se non per quanto mi riguardava, non avrei dovuto farlo.

E ora, quando meno me lo sarei aspettato, lui era riuscito a sorprendermi.

Cercai di trattenere le lacrime, facendo un mezzo sorriso, mentre ricambiavo l'abbraccio.

<< Davvero, non so cosa mi prende. Posso dirti solo che sento di star pensando troppo, e la cosa che mi fa arrabbiare di più è che non ne capisco il motivo!>> parlò finalmente, sfogandosi.

Alla fine era la cosa più semplice del mondo, a Natsu non piaceva pensare, in più quando non trovava ciò che cercava nella sua testa, era ancora peggio.

In ogni caso, ormai mi aveva parlato, e io lo avrei aiutato volentieri.

Rivolevo il Natsu di prima, quello che tanto amavo.

<< Se vuoi un consiglio, esprimere ciò che senti aiuta.>> gli rivelai pacatamente, ma lui ebbe una reazione che mai mi sarei immaginata da parte sua.

Era.... arrossito...?

<< Ehi, stai bene?>>

...

<< Mi da fastidio quando Hyari ti si avvicina, o quando ti parla, o quando sei tu che gli rispondi, come prima.>> si ritirò su.

Come se avesse detto qualcosa che lo avesse fatto sentire in dovere di prendere le distanze.

Io rimasi basita, e li capii.

Natsu era geloso di me!

Ma, perchè?! Non ci credevo, ero talmente scioccata che non sapevo cosa dire se non chiedere la conferma di quel che aveva appena detto,o almeno, il motivo.

<< E... perché ti da fastidio?!>> dissi nervosa girandomi verso di lui, ero confusa, molto.

Lui si voltò verso di me, lo sguardo serio, con i suoi che mi scrutavano, come se stesse cercando la risposta dentro di me.

<< Non lo so, probabilmente è perché ti voglio bene, non capisco solo perché con te sia diverso rispetto agli alti.>> si rivoltò.

Era palesemente agitato.

Ma se pensava di ricevere qualche risposta da me, se lo poteva anche scordare.

Io lo amavo, e non volevo illudermi, non troppo.

Era evidente che gli mancasse un pezzo per arrivare alla soluzione, ma doveva trovarla dentro di se, solo in quel modo ci si può sentire davvero sicuro di ciò che si prova.

Devi saperlo tu, non devono dirtelo gli altri.

Io perlomeno non l'avrei fatto.

Forse avevo anche un po' paura, anzi era sicuramente cosi, infatti l'attimo dopo ero in piedi.

<< Non so dirtelo io, e non posso farlo, la risposta puoi trovarla solo dentro di te,  Natsu. Ora andiamo.>> dissi incamminandomi.

L'alta marea sarebbe tornata tra poco.

Sentii sbuffare, e quando mi girai vidi che si stava passando una mano tra i capelli, scompigliandoli, quando aveva imparato a farlo?!

Arrossi di botto sbrigandomi a tornare con lo sguardo dritto davanti a me, era questo l'effetto che gli faceva pensare?

La cosa, ad ogni modo, non era ancora risolta, e mi dispiaceva, tanto...

Ero stata anche un po' fredda, e di sicuro comportandomi diversamente avrei potuto rendere le cose più facili.

Eppure, l'unica cosa riuscivo a fare era ridere di me stessa.

Delle volte speravo che Natsu mi baciasse, ma appena faceva o diceva qualcosa che mi riguardasse, arrossivo e scappavo.

Ormai era evidente che Natsu provasse qualcosa per me, ma chi mi garantiva che fosse lo stesso sentimento che io provavo solo per lui?

Natsu non sapeva nemmeno cosa fosse l'Amore...

E io avevo solo paura di farmi male, di nuovo.

Senza accorgermene, nel tempo, avevo attivato uno scudo anti-dolore, e sarebbe stato difficile da buttar giù.

Purtroppo allora, ancora non potevo immaginare che quel dolore tanto odiato, dal quale cercavo di proteggermi, mi sarebbe tornato indietro più forte di prima.

Angolino scassapalle
Heilà gente! Ed ecco qui il nuovo capitolo, il prossimo conterrà tante sorprese, quindi non mancate all'appuntamento! 😁
Come al solito commentate per farmi sapere cosa ne pensate di questa parte, siamo quasi arrivati al centro della storia! 😈
Ci si vede, e come al solito...
GRAZIE PER ESSERE PASSATI A LEGGERE OUR STORY'S BEGINNING.♥️

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