One mississippi #WATTYS2020 [...

By BeatriceCi

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Un dolce nasino all'insù, delle labbra da far invidia e degli occhi da gatta verdi che ti rapiscono, Questa è... More

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PREMESSA E TRAILER
Presentazione del Cast.
Why do I stay?
Nuova scuola.
Nuovi amici.
PreParty
Party on!
Gelosia.
Il giorno dopo.
Fake smile.
Vecchie fiamme.
Serata tra donne
You're here
Take you
We meet again
wherever you want to go
Together
Hangover
AVVISO
Al caffè con i ragazzi.
Casa al mare.
I segreti cominciano
"Ti presento ai miei"
Giugno.
Chi è Annie?
AVVISO
L'amore
TRAILER
Il messaggio anonimo.
Lei è...
Una casa per i ragazzi!
Silvia
TUTTI I CAPITOLI VERRANNO RIPUBBLICATI LA SETTIMANA PROSSIMA
CONSEGNA DEI DIPLOMI.
UN OSPITE INASPETTATO
STORIA SEGNALATA
La nuova casa dei ragazzi.
SOLE
I segreti pesano
tutto troppo veloce
Un fidanzato modello
AMICI O NEMICI?
Non ci voleva
Cena a lume di candele.
Quando tutto stava per sistemarsi
Momento di impatto.
Watch each other fall apart
Not anymore
SEQUEL
BUON ANNO

Party

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By BeatriceCi



Io e Travis prendemmo posto nel grande tavolo della sala da pranzo, tutti gli altri fecero la stessa cosa.
Io mi sedetti vicino Travis ma non destai alcun sospetto dato che sembrava l'avessi fatto solo per lasciare che Andrew si sedesse vicino la sua ragazza.
La tavola era sistemata alla perfezione, Marie aveva tirato fuori il servizio più elegante che aveva e il cibo sembrava a dir poco squisito.
Se la cavava in cucina.

<<Allora, Andrew? Hai già pensato a cosa farai dopo questo ultimo anno? Il College vi aspetta.>> Disse il padre di Travis per poi mangiare un boccone del pollo con le patate che aveva davanti.

Andrew mandò giù ciò che stava mangiando e gli rispose stringendosi nelle spalle.<< Non so Tom. Mi piacerebbe diventare un medico, credo.>>


<<Da qualcuno avrai preso.>> Disse mio padre, tutti risero per la sua battuta.

<<Non ginecologo papà. Cardiologo>> Precisò Andrew.

<<E tu Kim? Penso che il lavoro che ti ha dato mia moglie sia provvisorio, no? >> Tom rivolse il suo sguardo verso di me.

<<Ehm..io..credo che mi piacerebbe molto lavorare nel settore della psicologia, oppure quello dell'arredamento.>> Risposi imbarazzata.

In realtà sapevo bene che volevo fare la psicologa, era il mio sogno da quando ero piccola.
La passione per la psicologia era nata all'età di dieci anni, quando andai incontro ad una vera e propria fobia scolastica. Non riuscivo mai ad entrare in classe e finivo sempre per rimanere con gli addetti ai servizi della scuola.
Ogni volta che provavano a farmi entrare nella mia classe, mi sentivo come se non riuscissi più a respirare.
Mia madre mi portò da una psicologa, perché la situazione era diventata insostenibile e nessuno prima di allora capiva il motivo della mia paura, e quest'ultima mi aiutò tantissimo. Pensavo che magari un giorno avrei potuto aiutare anche io qualche bambina o bambino che, com'è successo a me in passato, nutriva delle paure che non riusciva a comandare.

<<Brava, in effetti potresti benissimo collegare le due cose.>> Lia si aggiunse alla conversazione.

<<Perlomeno qualcuno ha già delle idee>> Disse Tom guardando il suo piatto.
Il  suo tono era tagliente, come se stesse parlando indirettamente con qualcuno.
Io guardai di sottecchi Travis e notai che lo stava guardando male.
Travis non sembrava una persona priva di ambizioni o progetti.



<<Travis, tu non hai ancora scelto?>> Chiese mio padre mentre tagliava un pezzo di pollo con le sue posate.


<<Ho pensato a varie cose, ma credo che per il momento io voglia solo pensare a cosa può farmi stare sereno>> Rispose Travis.

<<Due anni fa, non eri già sicuro di voler fare il medico anche tu?>> Chiese Marie.

Travis? un medico? Lo immaginai all'istante con la sua divisa da dottore ed era perfetto anche in quella.

<<Chi lo capisce è bravo>> Disse Tom con una risatina ironica.

Travis lo fulminò di nuovo con lo sguardo e strinse la presa sulla sua forchetta, per un attimo pensai che gliela stesse per lanciare.
Da sotto il tavolo posai una mano sulla sua gamba e la strinsi leggermente, così  lui si rilassò.
Ero contenta che il mio tocco gli facesse quell'effetto.

<<Sono cambiate tante cose da allora, adesso non me la sento più.>> La sua risposta fu secca, come se volesse troncare il discorso e questo mi incuriosì, ma non era il momento di incrementare la discussione che stava nascendo, così continuai a mangiare in silenzio.

<<Ok, basta così. I ragazzi hanno moltissimo tempo per decidere cosa fare del loro futuro>> Disse Lia, ponendo fine a quella discussione.

La cena proseguì con scambi di risate e battute da parte dei nostri genitori.
Avevo scoperto che Lia, Tom ,Marie e mio padre, si conoscevano dai tempi del liceo.
Per questo Andrew e Travis erano cresciuti insieme ed erano diventati migliori amici.
Quando finimmo di mangiare, io e Jenna aiutammo Marie a sparecchiare, dopo di che ci affrettammo ad uscire di casa per andare alla festa, dato che eravamo già in ritardo.
Durante tutto il viaggio in macchina Travis era abbastanza nervoso, sicuramente per la pressione che il padre gli aveva scaricato addosso.
Anche i miei tentativi di calmarlo furono del tutto inutili, così ad un certo punto, dentro la macchina regnò il silenzio.

Arrivammo alla festa a mezzanotte,parcheggiammo la macchina poco lontano dalla villa, tutti gli altri posti erano già stati presi.
Il giardino era pieno di persone che ballavano, bevevano e molte che si baciavano in modo animalesco, non avevo mai visto niente del genere, forse solo nei film.
Travis mi prese per mano quando entrammo nel giardino e quando la strinse abbassai lo sguardo e la guardai sorridendo.
Sparse per il giardino, vi erano diverse sedie, anch'esse tutte occupate.
Ma la vera festa era dentro.
Quando entrammo feci una smorfia per il fastidio causato dal volume della musica che era davvero troppo alto.
Vi erano moltissimi ragazzi e ragazze anche dentro, sembrava che tutti avessero dimenticato i loro vestiti a casa.
Notai almeno una ventina di ragazzi senza maglietta e un miliardo di ragazze con solo il costume addosso.
Per non parlare di tutte le ragazze che salutavano Travis e che ovviamente lui non salutava, forse perché neanche le riconosceva.
Il piano di Luke era riuscito alla perfezione.

<<Dio, ma chi è che ha scelto il DJ? questa musica mi sta rompendo i timpani.>> Si lamentò Jenna alzando la voce.

<<Andiamo in giardino. Luke mi ha scritto che sono tutti lì a bordo piscina>> Disse Andrew mentre prendeva la mano di Jenna e camminava tra la folla.

Anche Io e Travis li seguimmo, solo che ogni tanto Travis si fermava perchè anche in quel piccolo tragitto, qualche ragazza, super ubriaca, lo salutava, però questa volta buttandosi addosso a lui, che per fortuna si limitava solo a fare qualche cenno e ad andare avanti per la nostra strada, fino al giardino.

<< È arrivata la vera fiestaaa>> Disse Connor indicandoci e muovendo il bacino, in quello che forse pensava fosse uno dei passi più sensuali al mondo, in realtà lui era troppo ubriaco per capire che sembrava mio nonno,
i primi giorni di riabilitazione,
dopo essersi rotto una gamba.

<<Ciao amico>> Travis gli diede il cinque e poi salutò anche gli altri.

<<Dio Kim, con questo vestitino stai proprio bene>> La voce di Luke mi fece girare, mi stava guardando con il suo solito sorrisetto compiaciuto.

<<Luke, lei non è tra quelle della tua lista>> Lo riprese Travis. << Ti strappo gli occhi se non smetti di guardarla>>

<<Per sfortuna, lo so che non è nella mia lista.>> Luke si strinse nelle spalle con una faccia dispiaciuta.

Ci sedemmo sulle sdraio vicino a Jenna, Andrew, Cole, Amber e Connor.
Luke rimase in piedi vicino a noi, sicuramente per fissare ogni ragazza in costume che gli passava davanti, mentre sorseggiava con la cannuccia il suo cocktail.
Chissà quanti altri ne aveva bevuti, prima di quello.

<<Trav, ti va una partita a Beerpong?>> Dimandò Cole.

<<Si dai!! adoro quando fate quel gioco>> Aggiunse Amber entusiasta.

<<Si, mi servirebbe una bella sbronza in questo momento>> Acconsentì Travis alzandosi, poi seguì Cole che si avvicinò ad un lungo tavolo che era stato spostato vicino la piscina.
Alle due estremità di quest'ultimo, vi erano diversi bicchieri e una pallina.
Travis alzò le maniche della sua camicia, lasciando scoperti i suoi tatuaggi e notai una A tatuata sul suo polso, non l'avevo mai vista prima.
Un gruppo di ragazze circondarono il tavolo non appena capirono che Travis e Cole stavano iniziando la loro sfida.
Un ragazzo versò della vodka in tutti i bicchieri posti sopra il tavolo e poi diede il via al gioco.

Travis cominciò per primo e riuscì a prendere un bicchiere.
<<È solo fortuna>> Disse Cole facendo una smorfia.  Afferrò il bicchiere, tolse la pallina che restituì a Travis lanciandogliela, e poi mando giù tutto il contenuto del bicchiere.
Il gioco andò avanti per un bel pò, ad un certo punto mi allarmai perché la situazione stava davvero degenerando.
Travis aveva bevuto fin troppo, anche se sembrava stare bene.
Cole invece, non riusciva più a centrare neanche il tavolo con la sua pallina, figuriamoci i bicchieri.

<<Amber, mi sa che stasera dovrai fare le mammina>> Scherzò Connor mentre guardava Travis e Cole che cercavano di colpirsi a vicenda con le palline come due idioti.

<<Dio, non mi ci fare pensare>> Disse amber sospirando.
Chissà quante altre volte le era toccato aiutare Cole.

Mi girai verso il tavolo e in un attimo tutti i miei sensi si accesero.
Travis non era più da solo ma in buonissima compagnia.
Kesley stringeva il suo braccio e gli sussurrava qualcosa all'orecchio, lui però continuava a ridere come un cretino invece che scansarla, sicuramente era troppo brillo per capire che sarebbe potuto morire da un momento all'altro.

<<Ma davvero?>> Jenna seguì il mio sguardo e notò la scena.<< Scusami Connor ma io la vado a tirare per i capelli>> Fece per alzarsi ma Andrew la bloccò e si alzò al posto suo.

Poggiò il suo cocktail a terra, vicino la sdraio, e poi fece per andare verso Travis e Kesley, ma io lo fermai afferrando il suo braccio.

<<No, voglio vedere fino a dove si spinge, non andare.>> Dissi a denti stretti mentre osservavo quella gallina che si arrotolava con una mano i capelli mentre si mordeva il labbro.
Poi fece per accarezzare il petto di Travis e mentre la sua mano scendeva verso i suoi pantaloni, lui l'afferrò e l'allontanò dicendole qualcosa, ma non riuscii a sentire le sue parole.
Ero già arrivata al limite e tutto ciò che avevo visto mi aveva dato la carica per alzarmi e andare ad incenerire prima lei, poi lui.
Camminai talmente veloce che mi ritrovai dietro Kesley in pochi secondi.

<<Hai qualche problema con il mio ragazzo per caso?>> La mia voce la fece sussultare, quando si girò notai che anche lei non stava tanto bene e a giudicare dal suo odore, aveva bevuto parecchio.
Chissà se Liam sapeva dove fosse la sua ragazza in quel momento.

Una risata uscì dalla sua bocca non appena mi guardò dalla testa ai piedi. <<Il tuo cosa?Bambolina perché non te ne torni nella tua squallida casa londinese?>> Domandò facendo fatica a mettere insieme due parole, dato che era totalmente ubriaca.

<<Tu perché non torni dal tuo ragazzo? Forse dovresti smetterla di guardare e toccare il mio, c'è già chi ci pensa al posto tuo. Sai Kesley, non mi piace condividere le cose.>> La minacciai con lo sguardo.

<<Ok, forse è meglio che adesso-..>>

<<Stai zitto>> io e Kesley zittimmo all'unisono Travis, che subito dopo indietreggiò, alzando le mani in segno di arresa.

Kesley si avvicinò al mio viso con uno sguardo minaccioso. <<Lui non ti amerà mai come ha amato me, sei solo un'illusa.>> Concluse la frase accennando una risata fastidiosissima.
In quel momento avrei davvero voluto seguire il consiglio di Jenna e prenderla per i capelli fino a quando non mi avrebbe implorato di smetterla, ma volevo essere superiore, così assunsi il tono più calmo che potessi avere e le sorrisi.

<<Ti senti così tanto al centro dell'attenzione? beh, ti do una brutta notizia, sei ben lontana da quello>>

Lei sbuffò aggrottando le sopracciglia, guardò Travis che continuava a guardare verso il basso, e poi me.
Dopo di che cominciò a camminare spedita verso la folla, Connor si alzò e la seguì dentro, dalla sua faccia, capii che anche lui era molto seccato con la sorella, perché si scusò con Travis prima di entrare.

<<Per un attimo avevo paura che tu mangiassi anche me>> Travis attirò la mia attenzione facendo cessare il silenzio che si era creato.

<<Kim, da oggi sei ufficialmente il mio mito>> Jenna mi affiancò mentre batteva le mani velocemente, ma senza fare rumore.

<<Ok Travis, se non te la sposi tu lo faccio io>> Disse Luke ridendo con una mano poggiata sul petto <<Sembrava la scena di un film! Ma aspetta un momento>> Mi guardò. <<Tu non hai ancora bevuto! Dobbiamo assolutamente rimediare>> Esclamò cambiando discorso.

<<Oh, no..io non credo sia il caso>> Dissi scuotendo la testa e indietreggiando.

<<Oh andiamo Kimmy! Hai paura? O forse sei una di quelle perfettine che non beve?>> Mi sfidò Luke.

Io alzai un sopracciglio e sbuffai.<<Facciamo questo gioco>>

<<Kim, non devi per forza>> Travis mi seguì dentro con Luke e gli altri ragazzi.
Non si staccava un attimo dal mio corpo, voleva proteggermi dagli occhi indiscreti degli sconosciuti, lo adoravo per questo.

Arrivammo in cucina, l'ultima volta che ero entrata dentro quest'ultima, stavo per prendere una brutta, anzi bruttissima, sbronza.
Adesso la cucina era più piena rispetto quella sera, diverse ragazze e ragazzi erano schierati nelle varie parti della stanza.
Il disordine regnava sovrano.
Quasi quasi non si distingueva più il pavimento dal resto per quanto fosse pieno di bicchieri.
Luke gettò a terra tutto ciò che c'era sull'isola della cucina e prese cinque bicchieri, poi salì sopra la sedia e catturò l'attenzione dei presenti.

<<Bene bene, è arrivato il momento delle scommesse! Chi vuole sfidare questa bellissima fanciulla>> Mi indicò con la mano e poi continuò.<< A bere tutti e cinque i bicchieri con sotto i vostri soldi?>>

Alcuni ragazzi si avvicinarono sventolando delle banconote da cento dollari e farfugliando qualcosa.
Cento dollari.
Erano impazziti?

Luke scese dalla sedia e cominciò a sistemare e riempire i bicchieri davanti a me, con una bevanda alcolica a me sconosciuta dentro.
<<Ok Kimmy, il gioco funziona così>> Si fermò un secondo per prendere i soldi dei ragazzi che volevano partecipare alla scommessa e poi riprese a parlare. <<Io metterò una banconota da cento sotto ogni bicchiere, per ogni bicchiere che riuscirai a bere potrai prendere la tua banconota. Ci stai?>> Mi guardò mentre finiva di sistemare le banconote sotto i bicchieri.

In quel momento una scarica di adrenalina pervase il mio corpo, da quando ero a New York non mi ero mai lasciata andare per davvero, quella sera avevo intenzione di farlo.

<<Luke, così la ucciderai>> Lo rimproverò Jenna preoccupata.

<<è Troppo, non ci riuscirai Kim, tirati indietro>> Anche Travis non era molto tranquillo, si capiva dalla sua voce che risultava più preoccupata di quella di Jenna.

<<Ragazzi, è solo un gioco.>> Li guardai e poi spostai il mio sguardo sui bicchieri <<Posso cominciare?>>

<<Tre..due..uno, Vai!>>

Luke diede il via al gioco e io non ci pensai due volte, afferrai il primo bicchiere e mandai giù tutto il liquido che c'era dentro.
Sentii un forte bruciore alla gola, poi nel petto, a causa di quella bevanda che a mio avviso era molto forte. Forse troppo.
Feci una smorfia per il gusto orribile e morsi una fetta di limone, che serviva per contrastare il sapore dell'alcol.

<<Uno!>> Esclamarono i presenti in coro.

Scossi la testa respirando affondo e presi un altro bicchiere, in pochi secondi anche quello finì.
La mia espressione era stata la stessa di prima.

<<Due!>>

Continuai finò al quarto, fermandomi pochi secondi tra un bicchiere e l'altro.

<<Andrai in coma etilico se continui così Kim!>> Travis mi scosse la spalla guardandomi.

Era seriamente preoccupato, ma non mi importava, era rimasto un solo bicchiere e di sicuro non sarei morta per un po' di Alcol.
Guardai il quinto bicchiere, l'alcol cominciava a fare il suo effetto e un senso di nausea pervase il mio corpo ma passò subito.
Presi l'ultimo pezzo di limone e lo morsi facendo una smorfia.

<<Dai che ci riesci!>> Mi incitò Luke battendo le mani sul bancone.
Quel suono non doveva essere forte, ma tutto cominciava ad essere più amplificato.

<<Sei una folle>> Esclamò Jenna divertita.

Presi in mano il bicchiere e tutti cominciarono ad urlare "dai! dai" in coro.
Mandai giù anche quello e dopo lanciai il bicchiere sul tavolo mentre tossivo per il bruciore al petto che stavo provando.
Tutte le persone attorno a me scoppiarono in un urlo di ammirazione e io cominciai a ridere quando guardai le facce sconvolte dei miei amici.

<<Io...non ci credo, tu sei pazza! Stai bene?>> Travis si tranquillizzò e accenno una risata mentre mi toccava una guancia.
Il suo tocco sembrò riportarmi alla realtà, così annuii per fargli capire che stavo bene, anche se la stanza cominciava a girare e i movimenti, nella mia testa, sembravano più rallentati del normale, ma non volevo che si spaventasse.

<<Cinquecento bigliettoni! Tu si che sei una tosta, sei ufficialmente entrata a far parte dei miei amici più cari>> mi disse Luke con un'espressione incredula consegnandomi i soldi, li afferrai e li misi dentro il reggiseno.
Lo ammetto, l'avevo visto fare in un film.

Mi girai verso Travis che mi stava dicendo qualcosa e mi scuoteva una mano davanti gli occhi, ma quando capii, che le mie orecchie sembravano essere state tappate, e i miei occhi ricoperti da una pellicola trasparente, fu troppo tardi.
Presto, il buio mi prese con se.

Ogni giorno nel cielo ci sono più di un miliardo di volatili, e io invidiavo ognuno di loro.
Invidiavo la loro leggerezza nell'aria, la libertà di potere fare qualsiasi cosa in qualsiasi momento.
La possibilità di stare sotto al sole e sentirsi ugualmente freschi, liberi.
Una nuova giornata di marzo cominciava così.
Sotto il sole ed il cielo di quel nuovo giorno, e se ve lo state chiedendo, no, non ero morta.

Aprii gli occhi con fatica, la stanza era invasa dalla luce e la testa mi pulsava come non mai.
Impiegai qualche secondo per capire che la stanza dove mi trovavo non era la mia.
Mi alzai di scatto e mi guardai attorno aggrottando le sopracciglia, poi abbassai lo sguardo sul mio corpo e notai che avevo una maglia della scuola addosso, chi mi aveva tolto il vestito?

Spazio autrice//

Party hard per i ragazzi!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Per scoprire cos'è successo a Kim,rimanete sintonizzate, perché verrà spiegato nel prossimo capitolo!

Ne approfitto per chiedervi di votare il capitolo e di lasciare qualche commento,qualora fosse stato di vostro gradimento.

Grazie ancora per tutte le visualizzazioni,non vedo già l'ora di finire la storia per svelarvi tutti i segreti che ancora non vi ho svelato, eheh lo so, sono crudele.

Un bacio a tutte!

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