-Ehi ragazzi.- disse Error facendo girare tutti i membri della Villain MOB verso di lui, che si erano riuniti nel Grillby's di chissà quale AU.
-Già di ritorno?- chiese Cross.
Error annuì semplicemente.
Poi, si girò verso Nightmare, e lo guardò intensamente.
-Nightmare, possiamo parlare, in privato?- chiese il distruttore allo scheletro con i tentacoli.
Ma Nightmare non era spaventato, scrollò le spalle e si alzò dal suo posto, accanto a Cross, e seguì Error sotto i bisbigli di Fell e Horror.
Quando arrivarono in un luogo completamente vuoto, Error fece la sua richiesta.
-Ho bisogno che tu mi faccia un favore.- andò dritto al sodo.
Nightmare non parlò, ma era visibilmente interessato alla richiesta.
-Puoi entrare nel sogno di qualcuno? O meglio...puoi farmi entrare nel sogno di qualcuno?- chiese Error più che convinto di quello che stava chiedendo.
Nightmare sbuffò.
-Non fare domande sciocche, ovvio che posso farlo, posso fare tutto.- il narcisismo non mancava mai in lui, però c'era da dire che effettivamente aveva ragione, era molto potente.
-Bene. Allora è l'unica cosa che ti chiedo.- disse abbassando lo sguardo e poi riportandolo su Nightmare.
Quest'ultimo sghignazzò.
-Che ci guadagno?- chiese il Dio degli incubi.
Error se lo aspettava, Nightmare non era tipo che faceva favori, con lui potevi contrattare.
-Hai qualche richiesta particolare?- chiese il distruttore, ma in realtà sapeva benissimo cosa voleva.
-Voglio Dream morto. Questo corpo mi fa schifo, e lo sai, non voglio starci più. Se farai in modo che io possa uccidere mio fratello, ti farò questo favore.- affermò Nightmare.
Odiava suo fratello gemello Dream, era convinto che era solo a causa sua e della sua influenza positiva se era rimasto intrappolato nel suo corpo attuale.
-Accetto la proposta.- disse Error soddisfatto.
Nightmare non disse nulla e se ne andò dagli altri.
Error intanto continuò la sua passeggiata.
Ripensò ad Ink e a quello che era successo quel pomeriggio.
Era stato necessario baciarlo per dargli quel ciondolo?
No, probabilmente no, però in un certo qual modo, sapeva di essere coinvolto quanto Ink nella faccenda.
Fosse stato qualcun altro se ne sarebbe sbattuto altamente, ma Ink era...importante.
Era il creatore.
E non si potevano fare sbagli.