Il cuore non ha controllo (DA...

By MeriJey_

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Questa è la storia di un amore che ti lacera l'anima, che prende e spazza via ogni parte di te. Julie Willia... More

Premessa
Profili di reperibilita
Prologo
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Sondaggio
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Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 54
Capitolo 55
Grazie ❤️
Avviso importante (LEGGETE)

Capitolo 29

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By MeriJey_

Accendo la luce e me lo ritrovai davanti, bellissimo come sempre.

Ha gli occhi rossi, ma non sembra particolarmente ubriaco.

《Jace, che ci fai qui?》sussurro, per timore può sentire mio fratello.

《Non sapevo dove altro andare》 .

Con nonchalance mi raggiunge sulle scale e mi squadra dalla testa ai piedi.

《Carino il pigiama con gli oresetti》mi prende in giro.

Divento rossa per l'imbarazzo e mi copro con le braccia.

《Ma non hai una casa?》sbuffo

《E poi parla piano se non vuoi essere beccato da mio fratello》lo rimprovero.

《Non è a casa tuo fratello》dice, poi mi supera e sale al piano di sopra.

Lo seguo per capire cosa diamine ci fa a casa mia alle 3 di notte, e soprattutto per sapere cosa vuole dalla mia vita.

Faccio giusto in tempo a notare che sta entrando proprio in camera mia, e esasperata aumento il passo per raggiungerlo.

Entrai in camera mia e lo vido coricato sul mio letto, intento a fare zapping col telecomando.

Alzo gli occhi al cielo e incrocio le braccia sotto il petto.

《Insomma, mi spieghi che ci fai a casa mia e come fai a sapere che mio fratello non è qua?》chiedo con calma apparente. In realtà vorrei ucciderlo.

Mi ignora e continuó a prestare attenzione alla TV, ha trovato una partita di baseball.

Infastidita mi avvicinai a lui, prendo il telecomando dalle sue mani e spengo la televisione, ricevendo uno sguardo inceneritore.

《Non posso risponderti, smettila di fare la bambina capricciosa》dice con tranquillità.

Tiene un braccio dietro la nuca, e il rossore negli occhi risalta il solito blu magnetico.

《Perfetto》rispondo arrabbiata.

Prendo il cellulare dal mio comodino e compongo un numero.

《Che stai facendo?》mi chiede beffardo e superficiale come sempre.

Vediamo se fai ancora lo sbruffone.

《Chiamo la polizia e ti denuncio per violazione di domicilio》rispondo, con il suo stesso tono.

Jace sgrana gli occhi e viene verso di me con sguardo truce.

《Dammi quel cazzo di telefono》impreca.

Ovviamente non sto davvero chiamando la polizia, è solo un modo per provocarlo.

Corro per la stanza scappando da lui, ma ci mette poco a raggiungermi.

Mi cattura da dietro e mi stringe in una morsa dai fianchi.

《Ti ho preso principessina》susssurra, con la sua voce roca.

Il solito maledetto brivido, mi percorre. Odio come il mio corpo, reagisce a lui.

Prende il telefono dalla mia mano destra, e lo sblocco, sullo schermo si ritrova solo la mia foto con Eric, nessuna chiamata. Fa un sospiro di sollievo.

《Non puoi venire qui, a casa mia e fare finta di niente, dopo le dure parole che mi hai detto》dico, strattonando la sua presa.

Vado a sedere sul mio letto con fare da bambina e le gambe incrociate.

Lui, fa aventi e indietro per la stanza mentre si passava le mani fra i capelli milioni di volte in soli pochi secondi.

《Julie, io... 》non sa come iniziare.

《Divento parecchio irascibile e violento quando mi drogo, lo sanno tutti》scrolla le spalle.

《Non è una giustificazione questa》sussurro con sguardo basso, mentre gioco con il pelucchi della mia coperta.

《Lo so, cazzo, lo so! Ma sono fatto così fattene una ragione》impreca nervoso.

Possibile, che non riusciamo mai ad affrontare una discussione senza inveirci contro?

Si siede ai piedi del mio letto e si accende una sigaretta. Lo lascio fare, anche se odio l'odore del fumo, ma sono davvero stanca di litigare con lui.

《Non dovevo urlare in quel modo, e non dovevo trattarti male. Ma, la sostanza non cambia; quelle cose le continuo a pensare anche oggi》dice, il tono freddo e distaccato.

Mi da le spalle, ma vedo che fuma molto velocemente, come se quella sigaretta è aria per lui.

《Allora, perchè sei qui?》chiedo, in un sussurro quasi impercettibile.

Finisce la sua sigaretta e cerca qualcosa dove può buttare la cicca, apre la finestra e la lancia di sotto, poi si volta di verso di me.

《Abbiamo fatto una cosa sta sera, e non so come potrebbe finire》corruccia la fronte leggermente preoccupato.

《Che cosa avete fatto?》chiedo spaventata della risposta.

《Sono cose della comitiva, non posso parlartene neanche se volessi, e per l'appunto; non voglio》mi risponde, con il suo solito sorriso sghemo, che nasconde un mondo di sofferenza.

《So tutto Jace; droga, rapimenti, importo d'armi etc.. 》dico seria.

Rimane di pietra nel sentirmi dire quella frase. Non se l'aspettava proprio, e il sorriso sghemo gli muore piano piano sulle labbra.

《Come lo sai?》mi dice, evitando il mio sguardo.

《Me l'ha detto Eric》.

《Queste cose le sappiamo solo noi, nessuno oltre i componenti della comitiva potrebbe saperle》è visibilmente confuso e stupito allo stesso tempo.

《Ma, non avevo tenuto conto di quanto tu sia caparbia e rompi balle quando ti fissi》un sorrisetto gli spunta fra le labbra.

《Quindi, adesso dimmi che ci fai qui, in piena notte》rispondo sicura di me.

Si avvicina al mio letto e come se fosse suo, scosta le coperte e si infila.

Fortunatamente ho un letto a un letto matrimoniale, perciò è comunque a debita distanza da me.

《Abbiamo fatto una rapina e credo i poliziotti mi abbiano visto in faccia. Hanno fermato Tyler e Samuel》parla finalmente.

Lo dice con tranquillità, come se per lui non ha importanza. È bravo a nascondere le sue emozioni.

《M-mio fratello dov'è?》balbetto sottoshock.

《È andato via prima, perchè Alyssa vomitava, non stava bene ed è rimasto quindi a casa sua》mi guarda intensamente negli occhi, come se volesse leggermi dentro.

Butto via il fiato, che stavo trattenendo per l'ansia.

Quello è un mondo che non mi appartiene, e dove non voglio entrarci.

Io che aiuto gli anziani ad attraversare la strada, mi sono ritrovata accanto dei criminali, e con uno di loro ci condivido il sangue.

《É tutto ok?》mi chiede Jace, dopo aver notato che sono rimsta in silenzio e immobile, da parecchi minuti oramai.

《E perchè sei a casa mia?》sussurro ignorando la sua domanda.

《Perchè non sapevo dove altro andare, e tu potresti essere il mio alibi》rispose, con nonchalance. Come se avesse detto la cosa più giusta e facile del mondo.

Mi giro di scatto, e lo guardo male.

《Non saró il tuo alibi! Scordatelo Jace. Devi smetterla di usarmi a tuo piacimento!》urlo.

Mi alzo di scatto dal letto, presa dalla rabbia per inveirgli contro.

《Vaffanculo!》lo indico.

Si alza anche lui, e viene con calma verso di me, prende le mie mani che tremano dalla rabbia e le ferma con le sue grandi. Quasi scompaiono le mie, sotto le sue.

《Non ti uso Julie, non potrei mai farlo》dice, ill suo respiro caldo arriva sulla mia pelle.

《E allora, perchè sei qui?》rispondo, la voce rotta.

《Perchè tu... 》prende una ciocca sfuggita dai miei capelli, e la riporta dietro il mio orecchio.

《Sei una delle poche persone di cui mi fido》continua, fissando le mie labbra.

La voglia di sentirle sulle mie, è talmente tanta che dimentico completamente tutto il male che mi ha fatto.

Anche lui sembra stia desiderando la stessa cosa, ma per mio dispiacere stacco bruscamente il nostro contatto e torna al mio letto.

Quelle parole mi lasciano particolarmente scossa. Per qualche secondo, rimango imbambolata in quella esatta posizione, mentre Jace se ne sta in silenzio pensieroso.

《Sono stanca e vorrei dormire, adesso》dico, dopo aver ripreso un minimo di luciditá.

《Ok, chiudi la luce》.

《Oh, no! Tu non dormirai di certo nel mio letto, vai a dormire nella stanza di Eric》gli punto un dito contro, l'altra mano la tengo su un fianco.

《Certamente, così domani mattina dovrò prendere a pugni quella testa di cazzo di tuo fratello, quando mi troverà nel suo letto》mi rispondr beffardo. Sbuffo ormai a limite della mia pasienza.

Jace però, non ha tutti i torti, Eric prima di entrare in camera mia, bussa sempre alla porta, perció non l'avrebbe mai beccato. Ma, rimane comunque il fatto che non sono dovuta a accoglierlo in casa mia. Dopo tutto è un criminale, e mi metterà solo nei guai.

Maledetto cuore, che sovrasta sempre la mia razionalità!

《Hai paura di dormire con un uomo, piccola Julie?》mi provoca.

Odio essere trattata come una bambina e forse lui l'ha capito bene.

Prendo un respiro e con una sicurezza che non ho, entrai anche io sotto le coperte, quasi a bordo del mio letto, il più possibile lontano da lui e rannicchiata di lato.

Le mie guance sono rosse dalla vergogna. Non sono abituata a fare determinate cose.

Lo sento avvicinarsi a me e le mie palpitazioni aumentarono a dismisura, poi scosta i miei capelli delicatamente di lato.

《Hai un animo selvaggio e ribelle principessina, anche se lo tieni ben nascosto》mi sussurra all'orecchio.

Il suo profumo mi inonda le narici e sento il suo corpo caldo vicino al mio, troppo vicino.

Appoggia una mano sul mio fianco, dove c'è della pelle nuda a causa del pigiama leggermente rialzato e mi accarezza con delicatezza, disegnando dei cerchi immaginari.

Un brivido forte mi percorre, ma non scompare come tutti gli altri, arriva dritto al cuore.

Mi giro verso Jace, per far incastrare i nostri sguardi.

La sua mano non si è mossa dal mio fianco, rimane ben salda lí. Come se non volesse mollarmi.

Il suo sguardo scende lentamente fino a fermarsi allee mie labbra. Gioca nervosamente con il piercing del suo labbro e nei suoi occhi, leggo una guerra con se stesso. Mi desidera come io desidero lui, ma qualcosa, qualche pensiero fisso lo ferma.

Infatti, si allonta per l'ennesima volta bruscamente da me.

Mi rimprovero mentalmente, per essermi lasciata trasportare dai miei sentimenti un altra volta.

Rimaniamo in silenzio per dei interminabili secondi, entrambi immersi nei nostri più oscuri pensieri.

Lui tiene o sguardo verso il soffitto, entrambe le braccia dietro la sua nuca. I suoi mille tatuaggi fuoriescono, vedo un teschio davvero inquietante intornato da delle rose rosse.

Chissà cosa significa, e chissà quanti altri tatuaggi ha avere. Alcuni magari in posti che non vedrò mai. Al contrario di Tamara e delle tante ragazze con cui invece, va a letto giornalmente.

《Perchè non sei andato da Tamara?》chiedo sprezzante quando ripenso a quella.

Ridacchia e poi spostare lo sguardo verso di me.

《Sei per caso gelosa, Williams?》mi provoca con un sorrisetto sulle labbra.

《No, era solo una domanda》rispondo, cercando di non far notare il disprezzo che provo per lei.

《E comunque sei caduto davvero in basso a stare con quella, Howard》calco sull'ultima parola, provocandolo.

《È solo un passatempo, come tutte le altre. Non sono il tipo da relazione fissa o quelle stronzate là, sono il tipo da sesso sfrenato e ciao e arrivederci》mi risponde con strafottenza, percepisco un piccolo e quasi impercettibile, velo di sofferenza in quelle parole.

Le quali, lascio in sospeso nell'aria e non rispondo.

So già com'è, me l'hanno detto tutti, compreso Jace stesso, ma infondo al mio cuore, la speranza che potrebbe cambiare, non riesce a dissolversi completamente.

Cerco di non pensare che Jace è a pochi centimetri di distanza da me, per riuscire a dormire quelle poche ore della notte che sono rimaste.

Passano parecchi minuti, ma la mia testa non vuole saperne di riposare.

Anche lui è rimasto in silenzio e credo si sia addormentato, anche se continua a muoversi nervosamente prima da un lato e poi dal'altro. Come se non trovasse pace o semplicemente una posizione comoda.

Me ne sto ferma come un sasso, mentre le mie palpebre diventano due macigni pesanti, la stanchezza si fa sentire e prende il sopravvento.

Dopo pochi minuti, sono sprofondata in un sonno.

Mi sveglio di soprassalto a causa delle urla di qualcuno.

《Non la toccare!》.

Ci metto poco a capire che è Jace.

《Non la toccare!》continua, ad urlare.

Preoccupata mi avvicino a lui, e lo smuovo dal braccio.

《Shhh... sta' tranquillo, è solo un incubo》dico, la voce impastata.

Gli accarezzo una guancia con delicatezza, lui spalanca gli occhi, facendomi perdere nelle sue iridi blu.

《È tutto okay, ci sono io con te》gli sorrido timidamente, e continuo a accarezzare la sua guancia.

Mi guarda con insistenza, come se volesse leggermi dentro.

Alza una mano e la appoggia dietro la mia nuca, senza interrompere il contatto dei nostri sguardi mi spinge la testa con movimenti lentissimi, verso la sua.

Le nostre fronti si incontrarono, avvicina le sue labbra lasciando un piccolo bacio sulle mie.

Ha paura, non l'ho mai visto cosí indifeso, non sa come comportarsi.

Prendo io l'iniziativa, bacio le sue labbra con delicatezza. Sanno di fragola e sono morbide come essa.

All'inizio lo sento irrigidirsi, ma poi si lascia andare completamente, e non ci mette molto prima di ricambiare il bacio con più foga. La sua lingua chiede accesso alla mia, che diede il consenso, senza pensarci due volte.

È diverso dal primo bacio che ci eravamo scambiati: tutto passionale e fugace.

Quello invece, è più lento e delicato. Come se ne avesse bisogno, come se avesse bisogno di me.

Jace ribalta la situazione, e mi ritrovo sotto la sua possente presenza. Si stacca dalle mia labbra per concentrcentrarsi sul mio corpo, mi lascia dei baci umidi, e mi morde l'orecchio con passione, mentre la sua mano cerca la mian quando la trova, la stringe fra la sua.

Si stacca da me, per riprendere fiato.

《Mi fai impazzire, Julie》dice, a pochi centimetri di distanza da me. Tiene gli occhi chiusi.

Mi lascia un bacio in fronte e si scosta da me, buttandosi sul materasso a peso morto.

Mi giro di lato dandogli le spalle, rannicchiata a mó di difesa.

Jace si avvicina, facendo aderire i nostri corpi, e appoggia una mano sul mio fianco stringendomi a sé.

A primo acchito non capisco cosa sta facendo, ma quando sento il suo respiro farsi più pesante, capisco che si è addormentato abbracciato a me.

Mi lascio cullare dalle sue braccia, e mi addormento con un sorrisetto da ebete stampato in volto.

La mattina dopo, quando mi sveglio, Jace non c'e più.

Bel capitolo, vero? 😛😛

Julie e Jace sono sempre più vicini.

Come si comporterà lui, dopo questa nottata?

Commenti e 🌟🌟🌟.

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Xoxo Giada 🍃🌸

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