Titolo: IL GRIDO DEL CIGNO NERO
Autore: Delia Deliu
Beta: Cerco
Genere: Narrativa Generale
Stato: Completa - Parte di una serie.
Classificazione dei contenuti: Contenuto adatto a un pubblico adulto (NC-17)
Avvertimenti: Contiene scene esplicite di sesso e di morte
Consenso sociale: Sì
Trama:
Xenia è un'infermiera, votata interamente alla famiglia e al lavoro, che vive oramai una vita rassegnata dal punto di vista dell'amore. L'uomo che ha sposato non è mai riuscito a conquistarla e ora dopo anni di matrimonio è tutto finito. Ha un rapporto molto confidenziale con i due figli, al punto che un bel giorno, vista l'apatia della madre, a sua insaputa la iscrivono a un sito di incontri. La titubanza iniziale viene vinta dalla sua innata curiosità e dal desiderio di capire cosa il mondo maschile le possa ancora riservare.
L'eroina del romanzo è una donna strana, con un carattere un po' bizzarro, una miscela di dolcezza, orgoglio e un pizzico di follia. È capace di organizzare da nulla una festa per una sua paziente e allo stesso tempo punire a modo suo il tizio ricoverato nel suo reparto che si permette di offenderla. La storia si alterna tra la vita famigliare e le delusioni dovute a un marito alcolizzato, il lavoro e queste conversazioni in un mondo virtuale. Conosce uomini insignificanti ma ha la fortuna di incontrare anche un vero amico, Silver. Questo uomo, autentico Casanova, le svela i segreti della seduzione.
Xenia è inconsapevole del suo fascino e non sa affrontare il mondo maschile ma osserva e velocemente impara. È alla inconsapevole ricerca dell'amore, ha voglia di assaporare questo sentimento e allo stesso tempo ha il terrore che questo avvenga e le faccia perdere la lucidità e il controllo della sua vita. Xenia non si lamenta, non cerca un uomo che le fa svanire i problemi ma cerca l'amore vero. Sembra di aver incontrato l'uomo in grado di colorare la sua vita troppo grigia, l'avvocato Richard. Il suo grido di donna verso il mondo maschile è come il grido del cigno, può esprimere il dolore o la felicità, dipende da chi lo ascolta.
Il romanzo mette anche in evidenza la vita professionale di Xenia, con parecchi aneddoti e racconti su pazienti e colleghi, descrivendo situazioni a volte dolorose a volte esilaranti. Non mancano ogni tanto onde anomale nella quotidianità della vita di questa infermiera e moglie ma ancora di più madre, che si ribella all'avarizia di affetti maschili, si ribella alle attenzioni sbagliate che da questi riceve.
"Il Grido del Cigno Nero" è una storia di vita di una semplice donna, di una realtà attuale, con la quale chiunque legga potrà confrontarsi di ricerca di felicità e di scelte. Storia che ricorda che, ancorché destinata alla fine, condizionata da conflitti e contraddizioni, dal peso delle maschere che indossiamo o siamo costretti a indossare, la vita è il risultato delle nostre scelte, che le scelte che facciamo ci qualificano, e che siamo liberi finché possiamo scegliere.
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SPAZIO AUTRICE
Cosa è per me il femminismo? Senza dover perdermi nei dettagli di un discorso, detto già centinaia di volte prima di qualcun'altra, per me il femminismo ha questo significato. È una scelta di vita. Avere l'autonomia di dire, di fare, di decidere della propria vita. Perché dobbiamo pensare che le donne non possono avere tutto?
Di poter ritrovare la complicità con l'altro sesso, ricreare una nuova alleanza tra uomo e donna. È ingiusto che lei lavi i piatti dopo la cena mentre lui sta seduto sul divano a guardare la TV. È ingiusto che lei faccia più lavori per mantenere la famiglia e lui non fa un cavolo, però lo fa bene. Non è impossibile condividere con la donna che ami i lavori domestici in casa, i pensieri, il divertimento.
Il rifiuto di una donna di adeguarsi a immagini e stereotipi precostituiti.
Che una donna abbia il diritto di indossare ciò che vuole, libertà di scelta sul proprio corpo. Che lei possa abbracciare la femminilità senza compromessi o riluttanze e saper battersi affinché questa non venga strumentalizzata, ignorata o, peggio, calpestata.
Ricordare che la vita è risultato delle nostre scelte che facciamo e siamo libere finché possiamo scegliere.
Un'ultima cosa: non mi è mai piaciuto giocare d'azzardo perché non ci credo nella fortuna, però se c'è una cosa sulla quale scommetto, QUELLA SONO IO, DELIA DELIU.
Xenia è un personaggio che adoro per la sua ironia, però adesso vorrei metterla sotto processo. Mi prendo la spiacevole missione di fare l'Avvocato del diavolo per dimostravi che per quanto sia una semplice donna, lei porta nelle sue mani la bandiera del femminismo. Chi sarà a difenderla visto che a ogni persona accusata la Legge le mette a disposizione un'avvocato? Indovinate... Chi altro che il Romanzo stesso potrà provare l'innocenza di questo personaggio?
Quindi, cari lettori, vi invito di sedervi in questa aula di Tribunale virtuale. Leggete e decidete voi stessi la colpevolezza oppure non colpevolezza del mio personaggio. Sarete voi la Giuria.
L'Avvocato del diavolo : Xenia ti trovi qui come imputata, accusata di essere una finta femminista, però prima di tutto, toglimi una curiosità: chi sei tu?
Il Romanzo: Sfoglia velocemente le sue pagine e risponde alla domanda.
«Un viso ovale, con occhi color acciaio, circondati da lunghe nere ciglia, occhi dolci e persi, grandi e indifesi, occhi che implorano: "Dai smettila di guardarmi, che capisci quanto sono fragile!" I capelli sono corti, corvini, con una frangia sempre in disordine sulla fronte.»
«Come donna, ha il difetto di guardare le cose non per quello che realmente sono, ma per quello che lei avrebbe bisogno che fossero. Costruisce castelli di carta fondati su convinzioni fasulle, si sente protetta dentro le loro fortezze fatte di illusioni, poi si stupisce quando crollano a terra e rimane ferita e delusa. Passa del tempo a chiedersi il perché, a volte è solo tempo perso, l'unica colpevole è lei che si è raccontata bugie. È come vedere l'arcobaleno in una pozzanghera d'olio.»
«Ha quarantaquattro anni, a volte ne sente di più, forse per il troppo lavoro, forse per i numerosi problemi che la vita le ha riservato. Ma chi non ha problemi? E poi se non ci fossero, la sua vita sarebbe troppo monotona, perché solo chi mangia troppo salato saprà apprezzare la dolcezza di una torta al cioccolato.»
«Non si è mai vista come una bella donna, ma sa di essere intelligente: la quantità dei suoi neuroni è direttamente proporzionale alla misura del suo seno, e lei ha una quinta abbondante, coppa C.»
«Fa l'infermiera da più di vent'anni, da dieci anni solo in Italia, e se dovesse tornare indietro sceglierebbe lo stesso lavoro. È la cosa migliore che sa fare a questo mondo, nemmeno come madre non è stata così brava, però chi di noi ha studiato per diventare un genitore?»
L'Avvocato del diavolo: Sei sposata, hai due figli e un lavoro ben pagato quindi possiamo dire tranquillamente che sei una donna felice?
Il Romanzo: Un finto sorriso e questa frase.
«Per anni ha smesso di sentirsi donna, fa solo l'infermiera per più di dodici ore al giorno, la madre per altre cinque/sei ore e togliendo le due ore del bus per andare e tornare dal lavoro, le rimane poco tempo per riposare. Ma lei è felice perché ama il suo lavoro e ama i suoi due figli: Francisc, un ragazzo di quindici anni e Patricia, una signorina di diciassette. È felice perché è questa la sua felicità, non ne ha mai conosciuta altra, però le grida della donna che irrompono in lei pretendono l'amore prima di mettere la dentiera.»
L'Avvocato del diavolo: Cosa ci puoi dire del tuo matrimonio?
Il Romanzo: Trova in fretta le frase giuste per la risposta.
«Da quasi tre anni Xenia e suo marito non condividono più lo stesso letto. Lui ha iniziato bere già da qualche anno, continua a farlo, e lei non riesce a controllarlo perché passa più tempo al lavoro che a casa. Ha vissuto con un padre che si ubriacava e adesso ha un marito con lo stesso problema, la differenza è questa: Xenia non è più una ragazza e non vuole più subire.»
«Il suo modo di ribellarsi è stato il rifiuto di condividere la stessa stanza con lui, e da un bel po' di tempo Xenia dorme nella stanza matrimoniale con sua figlia.»
«Aveva capito che il marito non è il padrone di casa, come le avevano insegnato, ma solo l'uomo che la donna ha scelto. Se in quanto marito ti meriti a discutere le sue scelte, sei fregato, in quanto anche tu sei una sua scelta.»
L'Avvocato del diavolo: Ti sei iscritta su un sito di incontri, sei come tanti altri personaggi femminili dei romanzi rosa, tradisci e poi fai la vittima.
Il Romanzo: Eh, no! Questa è una bugia orrenda.
«Tu mi hai iscritta su un sito di incontri?» una domanda lecita visto che non avrebbe mai pensato a un regalo di genere per sé. Xenia guarda Patri con due occhi grandi, che sembrano uscirle dalle orbite come quelli di una lumaca.
«Esatto» risponde la figlia alzando la voce per dare più peso alle sue parole. «Visto che per sei mesi l'iscrizione aveva uno sconto del 60% ho scelto questo periodo per il tuo account.»
L'Avvocato del diavolo: Sei una donna presuntuoso, una che non rispetta nessuno.
Il Romanzo: Queste frase parlano da sole.
«Come ti permetti di parlarmi così, Xenia? Sono io il chirurgo. Mi devi rispettare!» il medico è infuriato.
«Rispetto solo chi sa rispettarmi! Un chirurgo? Strano, io vedo solo un cafone qui. Porti fuori dal mio reparto la sua maleducazione, Dottore!» Esce dalla stanza, e sente la voce del medico che le dà della stronza.
«Meglio una stronza che si fa rispettare che la brava ragazza che si fa fregare» pensa Xenia e sorride.
L'Avvocato del diavolo: Vuoi l'amore di un uomo, ma guardati. Sempre vestita come una donna banale: una paio di pantaloni e una maglia anonima. Sei invisibile.
Il Romanzo: Questa descrizione ti farà capire quanto ti sbagli, Avvocato.
«Xenia adora la lingerie, è una passione per lei perché ha sempre considerato che la femminilità di una donna, la sua malizia, può essere trasmessa attraverso l'uso di lingerie e intimo sexy. Nonostante non le passi nemmeno per la testa di andare a letto con Richard, sicuramente non stasera, Xenia indosserà uno stupendo corsetto in stecche flessibili con chiusura sul dorso, realizzato in satin di colore nero con rifiniture in nastro sottilissimo.
«Si siede sul letto e con attenzione infila, dalla punta dei piedi, le calze autoreggenti, nere, velate, con pizzo alto e ricamo floreale e una riga posteriore che percorre sensualmente l'intera gamba. Un paio di scarpe nere lucide, con tacco a spillo, scarpe che meglio di altre riescono a far trasparire la Donna che si cela in lei. Si guarda allo specchio e le piace la sua immagine, è sensuale e si sente bella e sicura di sé.»
L'Avvocato del diavolo: Che legame può essere tra una donna infedele e il cigno?
Il Romanzo: Così semplice a spiegare tutto, leggi.
«Questo uccello che è muto per tutta la durata della sua vita, trova la voce solo quando sente la morte avvicinarsi, e questo suo primo e ultimo canto è estremamente dolce e melodioso. Si chiede quale sia lo scopo di questo canto. Forse semplicemente perché sentendo la morte vicino, si ribella cantando? Forse perché è l'unico modo per far capire al mondo che sta per morire e non vuole che questo accada?»
«Si sente una specie di cigno anche lei questa sera, un cigno nero, come i suoi capelli, perché la follia che ha appena fatto di buttarsi in un mondo virtuale, solo per il desiderio di conoscere qualcuno, era il suo canto, il suo grido. Peccato che nessuno l'avesse ascoltato.»
L'Avvocato del diavolo: Tu non cerchi l'amore ma solo l'avarizia di affetti maschili, Xenia. Sei una donna debole, una che cerca solo un maschio che le facilità la vita. Sei patetica!
Il Romanzo: Sapessi quanto ti stai sbagliando, Avvocato!
«Non dirmi che ho annullato una giornata di lavoro per te e...» le parole di Richard, spariscono in aria. Bluff...Ha capito che lui è così, preferisce il silenzio.
«Per me? Ma cosa stai dicendo? Non ti ho chiesto io di farlo, anzi, ti dirò di più, non permetterti mai più di farlo, Richard! La mia vita la gestisco come voglio, ho già in casa un marito che ha provato a sottomettermi per anni e io subivo, ma quello tempo è finito ormai.»
L'Avvocato del diavolo: Hai qualcosa da aggiungere nella tua difesa?
Il Romanzo: Solo queste parole.
«Ancora una volta il grido del cigno nero non è stato ascoltato, il suo grido diceva al mondo maschile: "Ehi, qui c'è una donna in apnea di affetto e sentimenti." Si sente umiliata, la sua sincerità è stata pagata con offese, la poca felicità avuta da Richard le ha preteso in cambio sofferenza, perché adesso è questo che sente. Il suo cuore è infranto, anche se non da un amore ma dal tradimento della sua fiducia, del suo affetto per Richard. In questo momento fa una promessa a sé stessa: "Da domani, gli uomini saranno solo usa e getta, vendicherò su di loro la mia delusione, la mia solitudine, per fargli capire quanto possa essere atroce questa sofferenza. Da domani il Cigno nero diventerà la Tigre e dovrà imparare a cacciare!"
L'accusa e la difesa hanno fatto il loro meglio per infangare il personaggio e allo stesso tempo dimostrare la sua innocenza. Xenia è accusata di non essere una femminista e il verdetto, sarà il lettore a darlo. Colpevole o innocente?
Quindi, cari miei LETTORI, valutate con calma e se volete capire meglio, prima di decidere, leggete il romanzo "Il grido del cigno nero".