Titolo: Storie di donne
Autore: natsumeaoi
Beta: no, ma mi fa piacere se i lettori mi segnalano eventuali errori
Stato: In corso
Genere: Vari
Classificazione dei contenuti: PG
Tematiche Forti/Contenuti per adulti: No
Consenso Social: Sì
Trama: Raccolta di racconti auto-conclusivi con protagoniste donne particolari.
Disclaimer: Copyright © 2015/2016 natsumeaoi, tutti i diritti riservati.
Cos'è per te il femminismo? In che modo le tue storie contribuiscono all'iniziativa?
In breve, niente.
Non mi piace dare una definizione a me stessa o ai miei pensieri. Ci sono punti su cui sono d'accordo con il femminismo (e sono tanti) e punti che non condivido.
L'unico ideale per cui combatto è la libertà, quella più autentica e profonda. Libertà d'azione, certo, ma non solo (anzi, potrei dire che essa è solo la conseguenza di qualcosa di più grande). Sogno un mondo in cui ciascuno sarà libero di pensare, amare, vivere come vuole. Un mondo dove maschi e femmine possano essere educati allo stesso modo, potendo scegliere di sviluppare le proprie capacità come desiderano.
È per questo che non voglio far parte di nessuna corrente di pensiero... Ho letto i post su Facebook di alcune pagine definitesi "femministe" e ciò che ho trovato nei commenti non mi è piaciuto molto. Non erano le opinioni il problema (ci mancherebbe altro), ma il fatto che fossero loro a decidere cosa fosse giusto meno, senza possibilità di dialogo, attaccando spesso chi era in contrasto - anche per delle stupidaggini.
E così, la ricerca di libertà si è trasformata in una semplice inversione delle convenzioni e si è arrivati a giudicare gli altri - esattamente come al punto di partenza anche se a ruoli invertiti.
Sono molto contenta di poter partecipare a questo progetto perché ho visto l'incentivo al dialogo e ho letto pareri molto diversi in pacifico confronto.
I miei personaggi sono fondamentalmente donne libere. Ognuna ha preso le proprie scelte in autonomia - o ha accettato le scelte di qualcun altro di spontanea volontà. Credo che rispecchino questo progetto perché sono indipendenti e protagoniste della propria vita. Non sono femministe, sono solo esseri umani.
Estratto:
E lei si difese. Per la prima volta parlò per sé stessa, per la prima volta non fu qualcun altro a difenderla.
"Io sono una cantante. Forse la più ascoltata in questo paese, e lo ero da molto prima di sposarmi. Alla morte di mio marito non ho voluto riprendere il mio cognome da nubile per un motivo molto semplice: quando mi sono sposata, sono diventata anche la moglie di Mihael. Non lo chiamerò con il soprannome che si è dato, mai. Lui per me era Mihael. Come dicevo, sono diventata anche sua moglie, ma ho continuato ad essere una cantante. Ora sono una cantante, vedova di Mihael. Non il contrario. Per favore, non chiamatemi più così o la considererò un'offesa personale. Io sono una persona intera, e non ho bisogno del nome del mio defunto marito per rimanere a galla. Se ritenete che stia dicendo sciocchezze, smettete di ascoltare le mie canzoni, perché io canto per chi vuole sentire la mia voce e non per chi ama o odia il mio cognome."