"Avrete otto minuti per entrare e uscire con Niall. Non riesco a congelare oltre il tempo di tutti i vampiri all'interno del palazzo. Potrei creare dei danni permanenti altrimenti, per colpa dello sfalsamento temporale" ci ripete Zayn per l'ennesima volta. E io continuo a non capire, ma va bene.
"Ce li faremo bastare" dice Liam e io annuisco. "Arriviamo come prigionieri di Harry e Louis che saranno immuni al blocco tempo, portiamo Niall fuori e poi ci diamo alla fuga" ricapitolo.
E tutti sono d'accordo.
"Dite che ce la faremo?" chiedo, cercando di non farmi assalire dall'ansia.
"Sì. Ce la faremo" risponde Harry deciso.
"In ogni caso, dobbiamo provarci" ribadisce Louis. "Non lasceremo Niall lì a morire".
Annuisco, poi vado di sopra per finire di prepararmi.
Otto minuti. Solo otto minuti per salvare l'amore della mia vita. Possiamo farcela, dobbiamo farcela.
Venti minuti dopo siamo davanti alla villa dei vampiri. Non sono mai stata in questa parte del territorio e ho paura che Liam venga scoperto, che si accorgano di avere un lupo nel loro territorio, ma la pozione che gli ha dato Zayn sembra funzionare.
Dopo che Liam lo ha minacciato con: 'Se mi fanno fuori per colpa tua, vengo a cercarti dall'oltretomba'.
'Se funziona, quando torni voglio un bacio' aveva detto di rimando lo stregone, facendo arrossire il mio migliore amico come non avevo mai visto.
Evidentemente Zayn sta vincendo. Guardo Liam accanto a me, nascosti dagli alberi alti e possenti.
"Grazie per quello che hai fatto per me".
Lui annuisce soltanto. "Lo rifarei sempre, se ci facessero tornare indietro".
Zayn ci dà il segnale da sopra un albero, mentre Harry e Louis ci affiancano e ci legano i polsi con delle corde.
"Scusa" mi dice Harry, cercando di non farle strette.
Gli sorrido rassicurante. E poi usciamo allo scoperto, con Louis e Harry che ci spingono avanti e ci trattano come se fossimo dei prigionieri. Finiamo in ginocchio con la testa bassa, mentre i vampiri ci guardano disgustati e con la voglia di ucciderci.
"Dite al sovrano che ho qualcosa per lui" dichiara Louis glaciale.
E poi avviene tutto molto velocemente. Le guardie ci fanno entrare nel palazzo per portarci nelle segrete, lasciando Harry e Louis all'esterno, perché visti come traditori.
"Il nostro re sarà così felice di ucciderti" mi sussurra all'orecchio uno dei vampiri che mi scorta. Non ho modo di rispondere, è piombato il silenzio. Guardiamo i vampiri attorno a noi, improvvisamente immobili come statue di cera.
Liam si è già liberato dalle corde e anche io ci sono quasi.
"Ora! Corri" mi dice Liam, prendendomi per mano e iniziando a correre attraverso le stanze del palazzo. Liam ha studiato tutta la piantina prima di andare lì.
In un minuto e mezzo ci troviamo davanti alle prigioni sotterranee. Ci stanno delle guardie immobili e le porte fortunatamente sono aperte.
'La porta bianca alla fine delle prigioni di pietra. È una stanza laboratorio, per gli esperimenti. Niall sarà probabilmente lì' sento le parole di Harry nella testa che ci danno istruzioni.
La porta bianca. Eccola. Abbassiamo la maniglia e anche quella è aperta. Non mi aspettavo che i vampiri fossero così stupidi. Evidentemente si fidano troppo delle loro capacità e delle loro guardie.
Niall. Niall è li. Legato ad un lettino, sembra privo di sensi, troppo pallido in viso e con occhiaie profonde. È legato a tubi e sulla pelle ha della ferite, probabilmente causate dal veleno a cui stavano cercando di abituarlo.
Mi viene da piangere solo a guardarlo.
Liam si muove in fretta. Dobbiamo salvarlo. "Aiutami" mi dice, mentre sta cercando di slegarlo e scollegarlo dai tubi. Niall non geme neanche.
"Niall" mi ritrovo a chiamarlo e lui apre gli occhi iniettati di sangue all'instante, come richiamato dalla mia voce.
Urla. Di dolore e di paura. "Ti prego, no. Non farmi del male!".
Non sembra riconoscermi, in realtà. "Niall, sono io. Ehi" dico, afferrandogli il braccio, ma lui urla di più.
"Vado a fuoco!".
Che diavolo gli hanno fatto? Guardo Liam con le lacrime agli occhi.
Niall intanto è di nuovo privo di sensi.
"Dobbiamo portarlo fuori. In fretta".
Liam prende Niall in braccio, caricandoselo in spalla e tornando a correre.
"Abbiamo solo due minuti".
Ansia. L'ansia mi investe. Non ho più la mia velocità da lupa e cerco di correre quanto più possibile, nonostante vorrei dire a Liam di uscire e andare avanti, ma lui si adegua al mio passo.
Arriviamo finalmente all'esterno da un'uscita secondaria. Non c'è nessuno nei paraggi, ma capiamo subito perché: una visione agghiacciante si para davanti a noi, da quello che riusciamo a vedere da lì.
Davanti all'ingresso principale del palazzo, il padre di Niall sta strappando il cuore di Louis dal suo petto ed Harry urla disperato.
Lo ha fatto per l'ultima frase che ha pronunciato Louis: "Noi non siamo dei traditori. Noi serviamo il nostro vero re: Niall".
"Dobbiamo andare. Prima che si accorgano di noi" mi sussurra Liam, che sta trattenendo le lacrime.
Anche io ho la vista annebbiata dalle lacrime. Harry è per terra adesso, con il corpo del suo fidanzato tra le braccia. Non può essere successo davvero.
"Ucciderne solo uno è più soddisfacente che entrambi. Ma ti conviene andar via, prima che cambi idea" dice il re dei vampiri.
Quelle parole mi fanno rabbrividire. Liam mi tira per il braccio nel momento in cui anche Harry si sta alzando da terra.
Il suo viso è devastato. Fugge via con il corpo di Louis tra le braccia. Ma adesso anche noi stiamo correndo, più lontano possibile da quella terra di mostri.
Arriviamo a casa di Zayn, che addolorato ci accoglie con un abbraccio e un bacio sulle labbra di Liam. Non mi importa neanche in quel momento. Harry non è ancora lì. Non sappiamo se verrà. E adesso dobbiamo prenderci cura di Niall.
Il mio umano biondo e dagli occhi azzurri dorme per ore e ore dopo le urla strazianti dovute alle cure magiche di Zayn.
Intanto Harry è tornato. Sembra quasi apatico, non piange e accetta il mio abbraccio.
"Mi dispiace. Non volevo che perdessi l'amore della tua vita, è solo colpa mia". Piango. Non mi resta altro da fare. Quella missione di soccorso non è andata come previsto. Abbiamo perso un migliore amico, un fidanzato, un alleato.
"Non è colpa tua. Io e Louis sapevamo a cosa andavamo incontro". La sua voce mi spezza, non è mai stata così fredda. Non sembra più Harry. E probabilmente è così. Se solo avessi perso Niall, anche io sarei stata in quel modo. Harry non si sarebbe mai ripreso da quella perdita. È stato segnato dall'interno, nell'anima.
Niall si sveglia finalmente il giorno dopo e quando apre gli occhi io sono lì, che gli tengo la mano.
Il suo blu è più intenso del solito. Mi guarda come se creda di star sognando.
"Ehi, piccolo. Come stai?" gli chiedo, sforzandomi di sorridere.
"Bene... Adesso" la sua voce è bassa e un po' roca.
"Dio, mi dispiace così tanto". Per tutto. Per la freccia che gli aveva lasciato quella orribile cicatrice, per essere stato torturato, per aver fatto uccidere Louis, per aver creato il caos, per averlo cambiato. Per tutto.
Sembra quasi che mi legga nella mente. "A me non dispiace".
Cerco di trattenere le lacrime e mi sporgo in avanti per baciarlo. Le nostre labbra di nuovo unite ci fanno sentire così bene.
Solo per qualche attimo. Perché poi devo dirglielo. Mi faccio fare un po' di spazio e mi siedo sul letto con lui, che si accoccola subito a me. Lo avvolgo con le braccia. "Niall, devo dirti una cosa".
Harry ha deciso di aspettare che Niall si svegliasse per seppellire Louis. Gli racconto tutto. E Niall mi ascolta e mi guarda con occhi pieni di sofferenza. Alla fine scoppia a piangere tra le mie braccia. Lo stringo più forte che posso, lasciandolo sfogare e singhiozzare e piangendo silenziosamente con lui.
Tutta quella sofferenza fisica e mentale è così sbagliata. Tutto quello è davvero sbagliato.