Tra Passione e Lacrime • Emma...

By youarenotalone__

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Emma, 18 anni, Aradeo. Mattia, 19 anni, Roma. Una partenza, un incontro e un'amicizia obbligati. Due caratter... More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 34
Capitolo 35

Capitolo 33

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By youarenotalone__


EMMA'S POV

Sono coricata sul mio letto a pancia in su impegnata e fissare un punto del soffitto bianco.

Posso fare finta di niente e indossare una maschera per tutta la giornata, ma quando sono da sola non riesco fare a meno di pensarci.
Per di più, come se già non bastasse, oggi c'è stato anche il colpo di grazia che non ha fatto altro che peggiorare la situazione.

Le sue parole, devo proprio ammetterlo, mi hanno fatto male, anche se in realtà non ha detto nulla di offensivo su di me..
È stato il concetto di quello che ha detto che hanno peggiorato il tutto. Ma che ci posso fare se al pensiero di non vederlo più così spesso mi sento mancare la terra da sotto i piedi..?

Guardarlo mentre si morde il labbro quando gli spiego qualcosa di più difficile.
Guardarlo quando non capisce e si gratta la testa.
Guardarlo quando si perde a giocare con il tappo della penna pur di perdere tempo.
Guardarlo quando cerca di guardarmi senza farsi sgamare ma puntualmente non ci riesce mai.

Io davvero non capisco come tutto di colpo, nel giro di una decina di minuti, sia potuto cambiare.
Dopo quella sera niente è rimasto uguale.

Pensavo di essere felice, pensavo non mi mancasse nulla. Invece, di punto in bianco, mi trovo con un peso enorme sullo stomaco e un vuoto altrettanto grande nel cuore.

È vero sì non sono mai stata fidanzata con la F maiuscola, ma la mia vita è sempre andata avanti bene ugualmente.

Com'è possibile che un ragazzo come lui sia riuscito a farmi tutto questo?
Lui che dal primo momento si è fatto odiare come pochi e che con il suo caratteraccio è riuscito a tirare fuori il peggio di me.
Lo stesso ragazzo che pochi giorni dopo è stato capace di chiedere scusa, di cambiare e che magicamente, come con uno schiocco di dita, mi ha fatto perdere completamente il senno della ragione.

Mi domando come si possa passare dall'odio all'amore in così poco tempo.
Sembra assurdo ma è successo.
Ed è successo proprio a me.

Quel bacio per quanto sia stato a dir poco magnifico mi ha completamente devastato.
Devastato dentro.
Da quel momento i pensieri si accavallano continuamente nella mia mente e Mattia ha cominciato a comportarsi in modo strano..
Certo dopo quello che gli ho detto.. Come biasimarlo..!

Sono sicura che anch'io non gli sono indifferente o quanto meno lo ero prima di quel discorso, adesso non lo so più..
Dopo le mie parole e poi le sue di poco fa so a malapena come mi chiamo..

Lui per me non potrà mai essere solo un amico.
Anche se è proprio quello che gli ho detto.

E adesso questa sua scelta di non volere più il mio aiuto mi destabilizza.
Da un lato mi leva il peso di dover fingere che da parte sua io voglia solo amicizia, il che è positivo ma mi toglie contemporaneamente anche la possibilità di vederlo e di stare con lui che, per quanto faccia male al mio cuore, era l'unica cosa che mi faceva stare bene.
Lui mi faceva ridere e mi faceva essere me stessa, come non lo ero mai stata con nessun altro.

E adesso da questo letto tutto sembra passato veloce, come un stella cadente la notte di San Lorenzo.
Il nostro incontro, il disprezzo, le liti, le lezioni, le chiacchierate, i dispetti, gli abbracci e le parole carine, le ore di studio e le risate.
Tutto questo ora è solo un ricordo.
Ed è triste, davvero tanto triste.

Adesso non so bene come comportarmi.
Il mio cuore, la parte più istintiva di me, mi dice di correre da lui. Dirgli tutta la verità e chiedergli scusa e di ricominciare tutto da capo e soprattutto di baciarlo. Baciarlo forte e tanto.

Al contrario il cervello e la ragione, che compongono la mia parte più razionale cercano di farmi capire che è giusto così, che stare lontani ci farà bene perché tra di noi non potrebbe mai funzionare, che ormai quel che è fatto è fatto, il che è vero.

Forse, e dico forse, ha ragione il mio cervello.
Io e Mattia, con i nostri caratteri forti, orgogliosi e stronzi saremmo finiti sicuramente per scannarci a parole ogni tre per due per stupidate e presi dalla rabbia diremmo cose che realmente non pensiamo, per poi mandare a fanculo tutto quello saremmo stati.
Forse è davvero meglio così.

Ah al diavolo.
Basta.
Basta.
BASTA.
Basta pensieri, ansie e preoccupazioni.

Io credo nel destino.
E sarà lui a decidere.
Io il mio l'ho già fatto e probabilmente ho pure esagerato quindi adesso vedremo come si evolverà la situazione.
Certamente non sarò io a cadere ai suoi piedi o a chiedere scusa e a farmi compatire, soprattutto dal momento che mi evita e non mi vuole più vedere neanche per le lezioni e si libera di me con un banale «è meglio per il futuro di entrambi..» o cazzate del genere.

No.
Una cosa è certa: per quanto io possa essermi presa una bella cotta per lui (già ormai ne sono convinta) non mi farò mai e dico mai mettere i piedi in testa da nessuno.
Figuriamoci da un uomo stronzo ed egocentrico come Mattia Bellegrandi.

Però cazzo quant'è bono..
Emma ripigliati!

Conviene distrarmi.
Pensare ad altro.
Vado in cucina e trovo mamma che prepara la cena anche se sono circa le sei di pomeriggio.

Mamma è casalinga ed è la miglior cuoca che io abbia mai conosciuto solo però dopo la mia nonnina: Uccia che purtroppo, ci ha lasciato troppo presto..

Lei nonostante l'età mi trattava come fossimo coetanee. Sorelle.
Sono indubbiamente sempre stata la sua nipote preferita e non me ne sono mai vergognata. Erano guai per chi mi diceva qualcosa, i miei genitori compresi.
Mi voleva un bene dell'anima e io a lei ne voglio altrettanto se non di più ancora oggi anche se non è più qui come me, ma io lo so che lei mi guarda la lassù e mi protegge.
Chissà cosa penserebbe di Mattia..? Conoscendola le sarebbe piaciuto, proprio com'è piaciuto a mamma che nel frattempo mi sta chiamando per riportarmi con i piedi per terra.

MA: Emma.. Emma.. Emma!
E: Eh mamma? Dimmi..
MA: Ma come dimmi?! È mezz'ora che ti chiamo.. A cosa stai pensando?
E: Nulla di importante...
MA: Invece se ci pensi in quanto modo vuol dire che lo è eccome..!

Io la guardo e non rispondo.

Ma perché mi conosce così bene e riesce sempre a centrare il punto?
Ah già è mia madre...

MA: Allora? Vuoi che ne parliamo..? L'arrosto è in forno e non ho più nulla da fare..
E: No mamma tranquilla, va bene così.
MA: Come preferisci Chicca, ma se hai bisogno io sono sempre qui, lo sai vero?
E: Certo mamma che lo so!

Ed è per questo che adoro lei e il rapporto che ho con con il resto della mia famiglia.
Noi ci aiutiamo sempre e siamo presenti con anima e corpo ventiquattr'ore su ventiquattro.

E: Vado a studiare un po' prima che arrivi l'ora di cena..
MA: Va bene! Ma senti.. Mattia? Come mai oggi non è venuto a studiare? Sei andata tu da lui?
E: No in realtà no..

Mi guarda con aria interrogativa e aspetta che le dica qualcosa in più.

E adesso che faccio?
Beh le dico la verità.
In fin dei conti la figura di merda la fa solamente lui.

E: Ecco vedi mamma, Mattia ha deciso che non vuole più che io lo aiuti facendogli ripetizioni.. Quindi non lo rivedrai tanto presto..
MA: Ah e come mai?
E: Non lo so.. Decisione sua.. Dice che vuole farcela da solo o cose del genere..
MA: Ma non è che è successo qualcosa tra di voi? Avete litigato?
E: No no tutto apposto, penso.. Vabbè io vado che quelle pagine di letteratura non si studiano da sole!

Cerco di svignarmela il più velocemente possibile, anche se già lo so: non ha creduto nemmeno ad una parole di ciò che le ho detto, per quanto la maggior parte dei fatti sia veramente successa..

C'è poco da fare, non so proprio mentire.
Prima di adesso non lo facevo praticamente mai, con l'arrivo di Mattia questa è una delle tante cose che sono cambiate..

Stargli lontana non può che farmi bene.
Ne sono sicura.



MATTIA'S POV
(Pomeriggio del giorno dopo)

Sono circa le 4 di pomeriggio e sono in macchina diretto al locale preferito di Riccardo, che in poco tempo è diventato anche il mio.

Sono alla ricerca di un lavoro e ho pensato di dirigermi subito lì.

So che dovrò cercare per un po', non mi aspetto certo di trovare subito al primo colpo.
In un paesino con solamente qualche locale e poca clientela, difficilmente si assumono più di uno, massimo due camerieri soprattutto durante la bassa stagione.
Però tanto vale provarci..

Zia mi ha suggerito di provare anche nella pizzeria che fa angolo con la scuola e con la biblioteca.
Certo fare il bibliotecario non è proprio uno dei miei sogni nel cassetto, ma se pagano bene potrebbe diventarlo!

Arrivo davanti al bar e posteggio.
All'interno ci sono due tavoli con alcuni signori anziani intorno che giocano a carte e dall'altra parte del locale alcuni studenti sparpagliati che cercano invano di studiare.

Mi dirigo al bancone e subito vedo Giuseppe, il cameriere-barman del posto, è un'uomo sulla sessantina, ma ha l'animo giovane ed ormai che mi conosce, dal momento che con Riccardo siamo sempre qui, è come se fossimo amici da una vita infatti mi saluta sorridente

G: Wei ciao Mattia, tutto bene?
M: Ma si dai non c'è male, tu?
G: Mah insomma, oggi è una giornata un po' fiacca.. Non è che ci siano molti clienti..
M: Eh ho notato.. Ma senti il locale è tuo?
G: Certo che è mio, prima era di mio padre e prima ancora di mio nonno... Perché me lo chiedi?
M: Ecco allora volevo chiederti se avessi per caso bisogno di un aiuto come cameriere.. Sarei disposto anche ad occuparmi della merce che arriva, della spazzatura.. Insomma sarei a tua disposizione..
G: Mattia guarda, in realtà capiti
come si suol dire a fagiolo.

Il mio sguardo involontariamente si apre in un sorriso

G: Vedi il ragazzo che lavora qui tutte le sere è un universitario e quasi ogni giorno della settimana ha l'obbligo di frequentare le lezioni in facoltà e dal momento che fa il pendolare fino a Taranto, capisci bene che non può mai essere qui di pomeriggio e di conseguenza sono costretto a fare lo scarico delle consegne, le pulizie e a sbrigare i documenti da solo e ormai alla mia età certe cose non posso più farle..

M: Sono davvero felice di sentirtelo dire! Io sarei disposto a venire di pomeriggio.. Però non sempre sai c'è la scuola e devo studiare..!

G: Per quello non preoccuparti il tuo orario comunque sarebbe dalle 3 alle 7 e non avrò bisogno tutti i giorni della settimana e poi quando sei qui e la situazione è simile a quella che vedi adesso, cioè che non c'è anima viva, puoi andare a sederti ad un tavolo e studiare tranquillamente.

M: Quindi quando posso cominciare?
Dico con la felicità di un bambino a Natale.
Forse le cose cominciano a girare nella direzione giusta..

G: Quando vuoi.. Prima vieni meglio è! Ho anche alcuni lavoretti di manutenzione da fare.. Piccole cosette ma rischierei di farmi male e mia moglie mi ha categoricamente vietato di toccare anche un solo attrezzo e sai com'è al cuor non si comanda..
Dice ridacchiando e sospirando.

M: Già.. Adesso io vado. Comunque noi ci vediamo domani alle 3!

Ci salutiamo ed esco dal bar.
Il posto è molto carino all'interno, si trova anche nel centro del paese e dovrebbe essere valorizzato di più perché penso possa avere tanto potenziale!

Non riesco davvero a credere di aver trovato subito un lavoro che, tra l'altro, mi piace anche.
Ero leggermente in ansia all'idea di dover passare i miei pomeriggi dentro una cupa biblioteca che non frequenta più nessuno e dover per di più fare costantemente silenzio.
Tutto è bene quel che finisce bene!

Guido fin sotto casa e prima di entrare nel palazzo vedo in lontananza Checco, il fratello di Emma che amichevolmente mi saluta con la mano.
Ricambio ed entro.
Questa ragazza è la sua famiglia mi perseguitano anche se, devo ammetterlo, oggi ho pensato a lei meno degli altri giorni..
Sì l'ho pensata ma non in modo così ossessivo.
Beh qualche miglioramento c'è. Meglio che niente..!

Zia e sorpresa di vedermi già di ritorno quando entro in cucina.
ZL: Allora?
M: Gentile signora ha davanti ai suoi occhi il nuovo cameriere del Bar Centrale!

Alla mia affermazione strabuzza gli occhi, lancia in aria lo strofinaccio che aveva tra le mani e urlando di felicità mi viene incontro abbracciandomi forte.

ZL: Non sai quanto sono felicee!
M: Immagina io. Finalmente lavoro e soprattutto guadagno. Mi sembra tutto ancora surreale.
ZL: Lo credo bene. Ma così, al primo tentativo?
M: Eh già! Sono o non sono il ragazzo più straculato di Aradeo?
Dico scherzando.
ZL: Ahaha credo proprio che tu lo sia davvero!
M: Comincio domani. Adesso vado in camera e telefono a mamma così dico del lavoro anche a lei e poi dato che ho fatto presto penso che mi metterò a studiare..
ZL: Ma siamo sicuri che tu sia Mattia mio nipote? No perché mio nipote non avrebbe mai utilizzato nella stessa frase lavoro e studiare..
M: Ehi ma perché tutti questi pregiudizi? Non è possibile che abbia finalmente deciso di mettere la testa a posto?!
ZL: Penso proprio che tu abbia ragione e non sai quanto io sia orgogliosa di te. Sei qui da un mese e mezzo e se già cambiato tantissimo! Adesso vattene, altrimenti mi commuovo..

Dice sforzando un sorriso e asciugandosi le tracce di lacrime solitarie dalle guance con il grembiule.

D'istinto la abbraccio.
Le voglio un mondo di bene.

E si potrò essere stronzo quanto volete ma non toccatemi la mia famiglia, sarò ripetitivo e noioso ma per me non c'è davvero nulla di più importante.

Lei mi sorride in risposta e io vado in camera.

Alla notizia del nuovo lavoro mamma urla peggio di come ha fatto zia e scoppia letteralmente in lacrime dicendomi che ormai sono un uomo, lavoro e finalmente ho la testa sulle spalle. Che non sono più il suo bambino e che tra qualche anno mi sposerò e andrò definitivamente lontano da lei, più di quanto io lo sia già qui.
Mi dice che mi vuole bene e che è orgogliosa del figlio che ha cresciuto senza smettere di piangere un secondo.

Sentirla dire quelle cose, dopo anni di rimproveri tra bocciature, brutti voti e sospensioni varie, mi ha fatto stare finalmente bene.
Sono felice che lei sia finalmente felice e aspetto solo di raggiungere anch'io la felicità completa proprio come lei.

Manca solo..
Vabbè ormai lo sapete!

Ma non avevo detto che avevo iniziato a pensarla meno..?






Eccoloooo💎
Mi scuso tantissimo per l'attesa ma anch'io sono in vacanza e sinceramente ho avuto poca voglia di scrivere😬

Detto ciò spero che il capitolo sia di vostro gradimento💗
Lo so che rompo sempre sotto ogni capitolo ma anche oggi ho una question per voi:

Vi piace che ogni tanto i personaggi si rivolgano a voi direttamente come se vi stessero parlando? (Come fa nell'ultimo pezzo di Mattia)

Ditemi perché se non vi piace non li scrivo più così ma dato che mi è venuto spontaneo volevo sapere la vostra opinione💖

Detto questo,niente buonanotte o buongiorno dipende quando leggerete..

A presto,
Irene💙

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