~HO BISOGNO DI TE~

By beatricenanni04

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Questa storia #saultrice racconta di un ragazzo appunto si chiamerà saul, biondo, occhi azzurri bellissimo ch... More

PRESENTAZIONE PERSONAGGI
CAPITOLO 1: un nuovo inizio
CAPITOLO 2: è tutta colpa tua!
CAPITOLO 3: fidarsi è bene, non fidarsi è meglio
CAPITOLO 4: ingannata
SEGUITELA IN TANTI
CAPITOLO 5: sei geloso?
CAPITOLO 6: una proposta un po incerta
CAPITOLO 7: o la vita, o la morte
❤AUGURI TESORO❤
CAPITOLO 8: la fine e la nascita di una nuova storia
CHALLENG
CAPITOLO 9: un pomeriggio stravagante
ASK ME
CAPITOLO 11: custode di mio fratello
CAPITOLO 12: ben tornata
Grazie per le risposte❤
CAPITOLO 13: e tu chi sei?
CAPITOLO 14: marito e moglie?
CAPITOLO 15: non posso abbandonare tutto
CAPITOLO 16: mi fai schifo
CAPITOLO 17: sola
URGENTE
CAPITOLO 18: torna da me
CAPITOLO 19: non faccio niente con te
CHALLENG 2
CAPITOLO 20: metti da parte l'orgoglio
CAPITOLO 21: ascolta il tuo cuore
CAPITOLO 22: #eletrice
CAPITOLO 23: saultrice esiste❤
GRAZIE SE LO FARETE

CAPITOLO 10: visioni

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By beatricenanni04

È ancora notte, e a casa vendramin regna il silenzio.
Tutti dormono, a parte beatrice che tutto un tratto si alza sonnambula.
Apre l porta della sua camera ed esce.
Scende le scale e raggiunge il salotto, dove delle visioni dominano la sua testa.

Xx: bea vieni qui così ti posso riabbracciare un'ultima volta prima di uscire per sempre dalla tua vita (Diceva una voce con un eco di sottofondo)
Bea: chi sei?
Xx: non importa chi sono, ringrazia tua madre se hai perso la persona che per sette hanni è stato al tuo fianco
Bea: papà, sei tu
Xx: come stai
Bea: mi manchi papino non sai quanto vorrei vederti e raccontarti cosa succede nella mia vita
Xx: Sta arrivando qualcuno ciao beatrice
Bea: papi no aspetta non andartene ti prego

Morena scese a bere un bicchiere d'acqua, ma beatrice indifferente tornò ancora sonnambula in camera sua e si rimise a letto.

POV BEATRICE:

Una notte.
Una fottutissima notte in cui non ha fatto altro che rimbombarmi nella testa tutto il mio passato.
Ho in testa l'immagine dei miei genitori, ancora quando stavano insieme, della litigata fatta il giorno prima in cui non avrei più rivisto mio padre.
Avevo solo 7 anni.

*FLASHBACK DI NOVE ANNI PRIMA*

Alberto (papà di bea): Morena sono a casa
Bea: papiiii
Alberto: ciao principessina di papà
Morena: noi due dobbiamo parlare
Alberto: a proposito di cosa?
Morena: perché mi hai tenuto nascosto che uscivi con un'altra?
Alberto: io non esco con nessuna donna
Morena: e allora la telefonata che mi è arrivata oggi dal telefono fisso?
quel ciao amore, di certo non era tua madre!
Alberto: ok si va bene c'è un altra donna, con cui io potrei aver fatto un figlio
Morena: da quanto va avanti
Alberto: qualche anno?
Morena: qualche anno? (Diceva urlando) guarda sei un lurido pezzo di merda mi fai proprio schifo sai? ora prendi la tua cazzo di roba e te ne vai via di casa non ti voglio mai più vedere e se vuoi vedere beatrice scrivimi una lettera e mandamela per posta.

*FINE FLASHBACK*

Dopo quell'episodio non ho più avuto sue notizie, mia mamma non capisce che sto soffrendo più di quanto lei immagina e ora ho bisogno più che mai di una figura materna, di una persona che mi stia vicina umanamente, perché qui nessuno a parte saul e i miei amici mi da affetto.
Chiedo solo questo, ritrovare mio padre.

POV BEATRICE:

Verso le 7.00 come sempre la sveglia suona, mi alzo e vado a lavarmi.
Esco dalla doccia e vedo il vetro dello specchio appannato, con il palmo della mano tolgo l'umidità depositata e per qualche secondo la vista mi si appanna e mi gira la testa.
Sbatto le palpebre e vedo il buio totale, nella mia testa ancora quei flashback.
Vedo un uomo che prende in braccio una bimba, sembra un film degli anni passati, in bianco e nero, semplice, senza colori, e non ci sono voci, come quando si schiaccia il tasto muto del telecomando.
Perdo l'equilibrio e cado, sbattendo la testa contro le vetrate della doccia.

Beatrice svenuta a terra, completamente incosciente, e nessuno in casa.
Le squilla il telefono, è saul.
Le sue amiche le mandano più di dieci messaggi al minuto, ma niente.
Chiamano a casa... ma niente.
Preoccupati gli amici arrivano a casa di bea, la cercano in tutte le stanze, e finalmente la trovano.

Ele: oddio beatrice!
Saul: amore! Bea svegliati (la squoteva, ma non si svegliava)
Giulia: guardate la testa

Per terra sangue ovunque.

Saul: chiamate l'ambulanza, io chiamo la madre

*CHIAMATA TRA SAUL E MORENA*

Morena: bea, dimmi
Saul: salve signora non sono Beatrice sono saul, sono passato a prendere bea per andare a scuola insieme e l'ho trovata distesa in bagno perde sangue dalla testa ed è incosciente.
Ci vediamo all'ospedale.

Arrivò l'ambulanza, che caricò beatrice sulla barella e i suoi amici.
Arrivarono all'ospedale, i dottori misero la ragazza su un letto, e cercarono di capire la causa di tutto ciò.

Morena: ragazzi
Saul: salve bea è dentro la stanno visitando

Un dottore uscì dalla porta

Dottore: non c'è verso di capire cos'abbia causato lo svenimento, qualcuno era in casa quando è successo?
Saul: l'abbiamo trovata in bagno con l'accappatoio quindi magari è scivolata
Dottore: ci conviene aspettare che si svegli

Portarono bea in una stanza e la misero sul letto coperta

Morena: ragazzi state voi con lei io devo tornare al lavoro

POV SAUL:

povera bea, ha bisogno di sostegno ed è più sola che mai, ma tranquilla piccola ci sono io.

Saul era seduto sul bordo del letto, guardava bea dormire, quando le diede un bacio sulla bocca e la ragazza si mosse.

Saul: bea

Aprì gli occhi, ma niente andò come tutti speravano.
Appena mise a fuoco la vista, vide i suoi amici ma...

Bea: stammi lontano, cosa ci fai vicino al mio letto non ti conosco aiutooo (si mise a gridare allarmando i dottori)
Dottore: bea, loro sono i tuoi amici e lui è saul il tuo ragazzo
Saul: non ti ricordi di me, di noi, di come ci siamo conosciuti di quello che era successo
Bea: ma se non ti ho mai visto come faccio a sapere chi sei?
Saul: mi lasciate solo con lei?

I ragazzi seguiti dal dottore uscirono

Saul: non puoi esserti scordata tutto bea, ti prego non mi abbandonare adesso che ho bisogno di te più che mai (gli scese una lacrima)
Bea: perché piangi?
Saul : perché ti amo e non ti voglio perdere
Bea: cosa mi è successo?
Saul: hai sbattuto la testa, ma noi siamo qui
Bea: parlami di me allora, come faccio a conoscerti
Saul: ci siamo conosciuti perché a scuola mi sei venuta a sbattere contro, all'inizio non ti stavo molto simpatico ma poi siamo finiti in punizione e li ho capito di amarti, poi tu eri molto gelosa della mia ragazza fino a che una sera sotto casa tua ci siamo baciati ed è iniziato tutto.
Poi per un soffio non ti facevo affogare, e poi, eri così titubante quando l'abbiamo fatto, ma sei stata molto coraggiosa e ora siamo qui.
Bea: ma tu e quei ragazzi abitate con me?
Saul: no, tua mamma e marco sono la tua famiglia
Bea: marco è mio padre?
Saul: no tua mamma ha un compagno non è sposata
Bea: e mio papà?
Saul: tu mi hai raccontato che tuo papà è stato cacciato di casa dalla tua mamma quando avevi 7 anni
Bea: ah

Bea si risdraiò.

Verso sera tardi, Morena non l'aveva ancora raggiunta in ospedale, ma a far compagnia alla ragazza ci pensarono sempre Saul e gli amici che rimasero li tutta notte.
Durante il sonno la testa di beatrice era un minestrone di informazioni, partì la sudorazione e la ragazza cominciò ad agitarsi fino a che si sveglió di soprassalto ed emise un urlo

Ele: hey Bea (si avvicinò)
Bea: cosa ci fai ancora qui, e perché abbiamo un cervello che emette così tanti pensieri e perché non ho una famiglia dov'è finito mio padre e quella foto, lo specchio, casa, doccia...

Diceva tante cose senza senso ma con un ordine logico.

Saul: ma di cosa parla?
Ele: non lo so dice cose senza senso ma sembra spaventata per qualcosa o da qualcuno

Saul si alzò dal letto e si mise accanto a bea che si era tranquillizzata e finirono per addormentarsi insieme.
Durante la notte altre informazioni riempivano la testa di bea.

È finalmente mattina, bea si sveglió e i dottori le portarono una sana colazione, che fece con gli amici.

Bea: ma la mia mamma non è ancora venuta? So che doveva lavorare ma non penso così tanto
Saul: ti ricordi?
Bea: si e ricordo anche che tu mi baci sempre al mattino quando mi vedi
Ele: ti ricordi tutto?
Bea: si ovvio, voi siete i miei migliori amici e lui è saul il mio ragazzo
Ele: si! Ben tornata amica miaaa
Saul: ben tornata piccola mia (bacio) ma ti ricordi anche cos'è successo ieri mattina?
Bea: stavo...
Saul: dillo ai dottori

Portarono bea a visitare, quando arrivò la madre

Morena: eccomi
Bea: mamma
Morena: tesoro ti ricordi tutto?
Bea: ricordo che stavo facendo la doccia, sono uscita e ha incominciato a girarmi la testa ho visto delle immagini di un uomo e una bambina, tu mamma che litighi con papà sette anni fa.

Tutti restarono in silenzio, il racconto di bea metteva i brividi, ma i dottori decisero che era meglio che bea si fosse ripresa al caldo a letto a casa sua.

Dottore: la ragazza non va stressata più di tanto o potrebbe avere una ricaduta.

Tornarono a casa, e saul portò bea nella sua camera.

Saul: sono contento che ti sei ripresa e che ti ricordi di me
Bea: ti ringrazio che sei rimasto con me piccolo❤
Saul: come potevo lasciarti sola
Bea: ti amo sai?
Saul: veramente mi ami? Oddio non lo sapevo
Bea: dai scemo😂
Saul: anch'io ti amo (bacio)
Morena: saul c'è giù la tua mamma
Saul: ok grazie, ciao piccola vengo a trovarti domani pomeriggio con i ragazzi perché devo andare di nuovo in ospedale con mio fratello per l'esito dell'esame.
Bea: okay allora a domani
Morena: non mi hai rivolto la parola per tutto questo tempo cos'hai?
Bea: e mo mi chiedi anche cos ho?
Morena: spiegamelo
Bea: avevo bisogno di te e non ci sei stata, aspetta... Mamma cos'è questo anello?
Morena: ah si ieri sono andata a cena con marco, e mi ha chiesto di spostarlo non è fantastico?
Bea: fantastico? Fantastico un corno io stavo male e tu sei andata a cena con marco? E poi mi odia e io odio lui!
Io voglio papà non quello! Mi hai tenuta lontana per 9 anni dalla persona a cui fin da quando ero piccola mi è sempre stato accanto.
Sposati e si felice, ma non contare su di me

Morena uscì dalla stanza di bea, ed essa scoppiò a piangere sotto il cuscino del letto.

POV BEATRICE:

Papà mi manchi ti voglio torna da me, non farti sottomettere da quello stronzo che ti sta portando via la mamma.
Più tardi, non scendo nemmeno a mangiare, vado in camera di mia madre a prendere il caricatore del mio telefono e vedo il computer portatile di mia mamma aperto e leggo... "collegi per ragazze" mi cade il mondo addosso, non ci credo mia mamma che si mette d'accordo con marco per buttarmi fuori di casa.
Ma che senso ha stare qua ancora?

Bea una volta arrivata in camera tirò fuori una valigia e ci mise tutto lo stretto necessario per sopravvivere e le sue cose personali, senza farsi vedere ne sentire si calò dal tubo dell'aria e uscì.

Morena entrò in camera di bea è vide un biglietto sul letto: "visto che ti sto tanto sul cazzo me ne vado non cercarmi"

Morena: marco!

Marco salì di corsa

Marco: dimmi
Morena: bea è scappata non so dove
Marco: cosa? Dai domani la cerchiamo (disse indifferente)

POV BEATRICE:

fa freddo, piove e sono fuori casa, fino a che nel bosco trovo una casetta abbandonata.
Entro, con la paglia mi costruisco un letto e mi metto comoda con il mio telefono e vedo i messaggi dei miei amici sul gruppo.
Visualizzo ma non rispondo.

*CHAT GRUPPO "I 🔝 DEL MELSHER INSTITUTE"

Ele: bea come stai?
Bea: male molto male vorrei morire
Saul: piccola che hai?
Bea: mia madre e marco si sposano, mia madre stava cercando di liberarsi di me, non sono a casa ma sono scappata sono in una casa abbandonata nel bosco
Saul: dove cazzo sei? Beatrice non fare minchiate torna a casa ti prego non farmi stare in pensiero
Bea: non posso non ci riesco a vivere con persone che mi stanno facendo soffrire
Ele: dai bea fallo per noi
Giulia: bea
Saul: bea ti aspetto a casa mia tra 10 minuti dormirai da me
Bea: grazie che vi preoccupate per me❤

Bea cercò di forzare la porta per uscire, ma c'era un piccolo problema, essa non si apriva.

Bea: aiutooo! Ho freddo, ho paura, voglio uscire

Allora decise di chiamare saul

Saul: hey dimmi
Bea: saul non riesco ad uscire dalla casa la porta è bloccata
Saul: non preoccuparti arrivo

POV SAUL:

scendo le scale di corsa, avverto mia madre della situazione, e intanto infilo la mia giacca della colmar nera.
Non me ne frega un cazzo della pioggia, non ti preoccupare beatrice arrivo.
Prendo la strada del bosco, conosco la casetta di cui parlava bea, ci andavo sempre con mio padre in bicicletta, fino a che un giorno mi raccontò una storia, mi presi paura e giurai che non ci fossi mai più tornato.

Bea scoppiò a piangere e si sedette con la schiena contro la porta, fino a che sentì lo scricchiolio delle foglie calpestate.
Vedeva delle ombre di un uomo di media statura, ancora pioveva e il clima non era per niente favorevole alla situazione.

Bea: chi è!

CONTINUA.....

Ciaoooh❤
Vi lascio in suspanse fino al prossimo capitolo, perché sta per iniziare il cuore della storia.
Grazie a tutti voi che mi seguite, che commentate e che vi piace la mia storia, siete in assoluto il mio orgoglio vi amooooh❤❤
~BEA~




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