Compagni Di Banco

By percabeth_12_18

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Marlee è una ragazza diligente, timida e studiosa, che insieme alle sue amiche sta frequentando il secondo an... More

Perchè
Convivenza
Muori o sopravvivi
Neuroni che riprendono vita
Ricerche di coppia
I cinque cuori del lombrico
Cadute del tutto accidentali
Sanguisughe che provocano panico
OTP, lavori in corso.
Nuove ship e........Aspetta cosa!
Aria londinese
Cosa saranno mai 135 metri d'altezza!
La sera delle confessioni
Quella cosa
Si torna a casa
Diamo inizio alle danze
Feste movimentate
Tutta colpa di una bionda cotonata
Armadi confortevoli
Pasti gratis
Le sirene non possono andare ai piscina party
Preparativi
Prom
Sequel

Giochi pericolosi e nuovi make-up

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By percabeth_12_18

Erano riuniti nell'atrio della scuola da circa un quarto d'ora. C'erano tutti i ragazzi che frequentavano il secondo anno ansiosi delle parole della preside che avrebbe annunciato loro la meta del caposcuola di quell'anno.

-Ragazzi abbiamo riflettuto a lungo dove mandarvi quest'anno e abbiamo pensato che la scelta migliore sia Londra. Niente mare e molti luoghi di cultura. Starete via soltanto quattro giorni, onde evitare costi elevati. I professori vi consegneranno dei moduli da far firmare ai vostri genitori con tutte le informazioni del viaggio. Sappiate però che abbiamo organizzato tutto quanto, serve solo l'adesione dei vostri genitori entro domani. Grazie per l'attenzione, potete ritornare nelle vostre classi-

-Ma vi rendete conto- disse Jennifer eccitata- Andremo a Londra. LONDRA. Potremmo incontrare qualche attore famoso-

-E la cultura, il Big Bang, il London Bridge, il British Museum?- chiese Jade.

-Potremmo incontrare qualche attore famoso- ripetè Jennifer come volendo sottolineare il concetto e non prestando attenzione alle parole dell'amica.

-Io sono super contenta. Potremmo vedere l'Abbazia di Westminster, la Cattedrale di San Paolo, Buckingham Palace, il British Museum, il Natural History museum, il Big Ben, il Tate Modern, la National Gallery, Trafalgar Square, Hyde Park, il Victoria and Albert Museum, Il Globe Theatre, quello vero, non la riproduzione che abbiamo noi e poi.....- Jade avrebbe continuato a elencare luoghi da visitare se non fosse stata interrotta da Elinor -Lo sai che staremo a Londra soltanto quattro giorni vero?!- Ma l'altra ragazza non se ne curò e continuò a lodare e acclamare altre imponenti costruzioni londinesi.

-Marl, tu cosa vorresti visitare a Londra??- chiese Allison, girandosi verso la diretta interessata.

-Cosa?!- chiese Marlee come se si fosse appena svegliata da un pisolino pomeridiano.

-Vedo che sei molto interessata alle nostre conversazioni- disse Elinor ironica.

Marlee aveva provato a seguire il filo del loro discorso, ci aveva provato davvero. Ogni volta però la sua mente si focalizzava su un paio di occhi smeraldo. Scosse la testa. Cosa le stava succedendo. Provava interesse per..... nha. Sicuramente aveva solo un po' di febbre, o l'influenza. Qualche tachipirina e si sarebbe tolta dalla testa quell'immagine. Era sicura che stesse delirando. Si, di sicuro. Era colpa della febbre. Stava delirando per colpa della febbre.

-hey ragazze- disse la voce di Bryan richiamando l'attenzione delle sei amiche, che si girarono contemporaneamente. -Voi venite a Londra?- chiese guardandole.

-Si dovremmo venire. Voi ragazzi invece?- chiese Isabel.

-Si, ci siamo tutti, e non vediamo l'ora di partire. In realtà ero venuto per chiedervi un'altra cosa. sabato sera Rob organizza una specie di festa a casa sua. In realtà non è una vera e propria festa, se si esclude qualche pacco di popcorn e patatine, delle pizze e qualche bibita. Siamo Nash, Rob, Jordan, Felix ed io. Ci stavamo chiedendo se vi andasse di venire-

-Accettiamo- dissero in coro Allison, Elinor e Isabel prima che Marlee potesse dissentire.

-Bene- disse Bryan sorridendo- Vi mandiamo un messaggio con l'orario. Mi raccomando, portate pigiami carini- concluse il ragazzo ammiccando.

Quando se ne fù andato Jade esordì:-Pigiama! PIGIAMA. Io non rimango a dormire con una massa di ragazzi adolescenti con gli ormoni a mille. Nemmeno morta- .

-Povera piccola Jade. Pensi davvero che dormiremo- domandò Elinor- Dovrai fare un pisolino il pomeriggio perché resteremo alzati tutta la notte-

Marlee si intromise nella conversazione:- Ragazze, io non penso di venire questo sabato-

-Non se ne parla nemmeno, tu verrai e anche tu Jade. Ci divertiremo un mondo con quei cinque psicopatici laggiù- replicò Isabel guardando i ragazzi che chiacchieravano tra di loro.

-Non lo so Izzy, non è che mi vada molto-

-Non si discute oltre, voi due verrete-

-Uffa che palla che sei. Eh va bene, verremo. O almeno io verrò. Che ne dici Jade-

-Okay, okay- disse l'altra ragazza alzando gli occhi al cielo.

In quel momento entrò in classe il professore di biologia.

-Ragazzi, la ricreazione è finita. Sedetevi tutti quanti. Aprite il libro a pagina 394 e leggete il paragrafo. Io devo un attimo uscire, devo parlare con un genitore. Fate silenzio-

Marlee andò al suo posto vicino a Bryan e fece ciò che il professore aveva detto.

-Zuccherino- disse Bryan esasperato -Smettila di mangiare le mie penne, è la terza questa settimana. Se proprio vuoi mangiare delle penne, mangia le tue-

-Quanto sei polemico- disse la diretta interessata alzando gli occhi al cielo.

Bryan in una sola mossa si riprese la penna che Marlee aveva in mano.

-E dai Bryan, lasciamela oggi-

-Ho detto di no. Hai finito di mangiare le mie penne canaglia- disse il ragazzo scherzando.

-AH AH AH molto simpatico, ma ora lascia la penna-

-Lasciala tu-

-l'hoi detto prima io. Sei tu a doverla lasciare-

Nella contesa tra i due, la penna volò accidentalmente in alto e, sempre accidentalmente, finì sulla testa del professore appena rientrato in classe.

-Merda- dissero sottovoce, in coro, i due ragazzi.

-Fuori dalla classe immediatamente. Ritenetevi fortunati che non vi mando dalla preside-

I due ragazzi uscirono silenziosamente dalla classe.

-Avanti- disse Bryan -Urlami in faccia quanto mi detesti per averti fatto fare una figuraccia con il prof-

-In realtà è stato parecchio divertente, la penna ha anche lasciato un segno sulla testa pelata del prof, almeno così avrà qualche capello- esordì la ragazza ridendo.

Bryan le si avvicinò, le prese la testa tra le mani, la guardò negli occhi e disse -Chi sei tu, e cosa ne hai fatto della mia compagna di banco.

Marlee spinse via le mani di Bryan dalla sua faccia, sempre con un sorriso giocondo in volto -Sei proprio un idiota-

-Si, ma un idiota carino-

-Nha, soltanto un idiota.

La settimana passò velocemente e non successe nulla di particolarmente eclatante, se si esclude la pomiciata della professoressa di fisica con il prof di diritto nello sgabuzzino delle scope. Un classico. Marlee aveva pensato tutta la settimana a che pigiama portare a casa di Rob. C'era quello con i gufi, quello con le mucche che ballavano in abito da sera, quello con due elefanti che si davano la mano, quello con i gattini scodinzolanti. La ragazza si rese conto di due cose. Che non aveva di certo un pigiama adatto per la situazione e che aveva una passione smisurata per i pigiami con gli animali. Il venerdì, quindi, andò al centro commerciale insieme ad Elinor,Izzy e Allison per vedere se riusciva a rimediare qualcosa di decente. Dopo una decina di negozi visitati, e molte lamentele da parte di Elinor ed Izzy che odiavano fare shopping, uscì finalmente da un negozio con un semplice pigiama blu. Il giorno dopo, le sei ragazze, si trovavano alle sei precise davanti al cancello di casa di Rob. A suonare fù Elinor.

-Rob, ciao, sono Elinor, ci apri per favore-

-Elinor chi?- chiese dall'altra parte del citofono il ragazzo.

-Elinor, Elinor. La Elinor che sta in classe con te. La Elinor che ti ha passato il compito di matematica e ti ha salvato le chiappe. Quella Elinor-

-Bene Elinor che mi ha salvato le chiappe, entrate pure, terza scala a sinistra, quinto piano, non usate l'ascensore, è rotto.-

Entrate dentro casa, le ragazze vennero accolte da Rob.

-Buona sera dolci fanciulle- disse il ragazzo inchinandosi.

-Ciao Rob, dove sono tutti gli altri- disse Jade guardandosi intorno.

-In salotto, venite. Potete lasciare le borse sulla panca.

Le ragazze fecero ciò che Rob aveva detto loro e si diressero in salotto. Il tavolo vicino alla finestra era pieno di bibite, patatine, popcorn e altre schifezze. I ragazzi invece erano sdraiati sul divano e stavano guardando la televisione. Appena entrate nella stanza, si alzarono e le andarono a salutare.

-Per inaugurare la serata- disse Jordan -Direi di cominciare con il karaoke. Elionr, prendi in mano il microfono e facci sentire le due doti canore-

-Se volete rimanere sordi per tutta la vita, per me non c'è problema, ma sappiate che sono negata nel canto. Ogni volta che lo faccio a casa, i miei mi dicono che sembra che sto uccidendo qualcuno- disse Elinor, non rifiutando, però, il microfono che le stavano porgendo.

-Dai facciamo un duetto- disse Felix -Così li facciamo rimanere sordi in due-

-Come siete esagerati- disse Nash -Magari stonerete qualche nota ma addirittura farci rimanere sordi-

No, era proprio vero, nessuno dei due sapeva cantare. Cavoli se non sapevano cantare. Rob era indeciso se buttarsi dalla finestra o dal balcone, Nash e Bryan si tenevano i cuscini sulle orecchie, Marlee stava ripetutamente sbattendo la testa al muro. Allison si tappava le orecchie con le mani, come anche Izzy, Jade e Jennifer si erano chiuse in bagno e Jordan era rannicchiato in posizione fetale. Appena finita la canzone, i due ragazzi posarono i microfoni, che vennero nascosti nell'angolo più remoto della casa da Rob.

-Okay, dopo questa traumatica esperienza- disse Bryan ancora sotto shock -Direi che potremmo dedicarci a qualcosa di più tranquillo, come i giochi da tavolo-

Si divisero in squadre da due e cominciarono a giocare. Tutte le patite vennero vinte da Bryan e Marlee, che si erano ritrovati in squadra insieme. Dopo l'ultima vittoria, si alzarono in piedi e cominciarono a ballare una specie di danza tribale che secondo loro doveva essere il ballo della vittoria. Elinor fece gentilmente notare che a lei sembrava più il ballo degli idioti, ricevendo un pugno sulla spalla da Marlee.

-Rob- disse improvvisamente Marlee -Non ho visto i tuoi genitori. dove sono?-

-Non ci sono, per tutto il weekend. Altrimenti non avrei organizzato niente- disse il diretto organizzato.

Arrivato il ragazzo delle pizze, i ragazzi pagarono anche per le ragazze, da veri gentiluomini. Avevano già scelto il film, un horror, con grande gioia di Marlee, Jade, Jennifer e Izzy, e con grande sconforto da parte di Elinor e Allison che odiavano quel genere di film. Aprirono le pizze sul tavolo e scelsero le posizioni sul divano. Marlee si era seduta vicino al bracciolo con accanto Bryan, Nash, Allison e Izzy. Sull'altro divano si erano seduti Jordan con accanto Jennifer. Elinor si era messa accanto a Rob, aspettando che Felix facesse lo stesso ma, nel momento in cui il ragazzo si stava per sedere, Jade si sedette al suo posto. Elionor mandò mentalmente a quel paese Jade. Le scelte a quel punto erano due. Essere una vera amica e lasciare il suo posto a Felix e conseguentemente morire di paura da sola sulla poltrona o salvare da due ore di terrore e restare là. Felix le doveva un enorme favore. Il ragazzo si stava già per sedere sulla poltrona quando lei lo fermò.

-Aspetta Felix, io non voglio stare sul divano, preferisco la poltrona. Si decisamente. è così molto più accogliente rispetto al divano, poi è così isolata e così vicino a quella porta che porta al buio più totale. Si la preferisco decisamente al divano- disse la ragazza cercando di mantenere un tono impavido.

Felix capì le sue intenzioni fece a cambio posto con lei. Quando si sedette, le mimò con le labbra un grazie.

Il film stava per partire quando Elinor scattò in piedi e disse -Dov'è la birra scusate. Non si può mangiare la pizza senza birra. è come prendere la pizza con il tonno ma senza cipolle. è come lanciarsi da un aereo senza paracadute, come vedere un film senza le voci come....-

-Sta tranquilla- disse Felix alzandosi e andando verso il frigo -Conoscendo la tua passione ne ho portata una da casa- e aprì la bottiglia versando un po' del contenuto nel bicchiere di Elinor.

-Io ti adoro- disse lei abbracciandolo.

Non si erano resi conto che tutti i ragazzi sul divano stavano osservando con attenzione il loro scambio di battute.

-Ora- disse Rob -Smettetela di amoreggiare e sedetevi a guardare il film-

-Non stavamo amoreggiando- disse la ragazza facendogli la linguaccia.

Due ore e mezza dopo, il film era finalmente finito e, mentre Marlee lo elogiava sottolineando il fatto che fosse uno dei migliori horror che avesse mai visto, Elinor dondolava terrorizzata sulla poltrona, tenendosi le ginocchia strette al petto.

-Bene direi che è arrivata l'ora di giocare a twister- disse Bryan, prendendo il gioco da una pila di scatole.

-Bryan lo sai che è quasi l'una di notte- disse Marlee perplessa.

-oh non ti preoccupare- disse Rob intromettendosi -I signori Ramirez accanto a noi si stanno trasferendo, e oggi sono andati nella casa nuova a vederla e sono rimasti là a dormire. Mentre Dana e Frank, la coppia di anziani che abita sotto di noi, è partita un mese fa per le nozze d'argento o d'oro, non so esattamente. Il punto è che nessuno ci sentirà-

-Perfetto, perché io adoro questo gioco- disse Elinor rianimatasi dallo shock subito.

Nn giocarono tutti quanti. Jade, Jennifer, Nash e Jordan preferirono osservare. Isabel dichiarò anche lei di non voler giocare, prese in mano la piccola piattaforma che decretava il colore su cui andava messa la mano o il piede e disse che lei avrebbe girato la freccia. A giocare erano rimasti Marlee, Elinor, Allison, Rob, Felix e Bryan.

-Bryan comincia tu- disse Izzy girando la freccia -Mano destra sul blu. Marlee piede sinistro su giallo. Rob piede destro sul giallo. Elinor mano destra sul rosso, Allison piede sinistro sul rosso. Felix piede destro sul verde-

Continuarono a intrecciarsi tra loro per altri dieci minuti. La figura si era creata poteva essere considerata un'opera d'arte moderna.

-Ragazzi- disse Felix sforzandosi -Credo che mi stia per cedere il braccio-

-Non ti azzardare- disse Rob a pochi centimetri dal suo viso -Se cadi, mi uccidi e preferirei arrivare vivo alla fine dell'anno-

Nonostante la minaccia dell'amico, il ragazzo non resistette più e il braccio gli cedette. Mentre cadeva, però, la sua gamba colpì quella di Bryan, che cadde addosso a Marlee, che a sua volta cadde addosso a Elinor. Allison riuscì ad uscire dalla mischia appena in tempo.

-Felix- disse dolorante Rob -Mi hai colpito in pieno i genitali-

-Scusa- disse il ragazzo mortificato, dandogli una mano a rialzarsi.

Bryan a sua volta, diede una mano a Marlee a rialzarsi.

Elinor, dato che nessuno correva in suo aiuto, si rialzò da sola.

-Direi di fermarci e riprendere fiato, almeno dieci minuti- disse Elinor cercando di non prestare attenzione al sedere dolorante.

I ragazzi si versarono le bevande nei bicchieri e finirono di mangiare le schifezze rimaste sul tavolo. Bryan si stava per sedere sul divano quando inciampò su un bicchiere caduto per terra. Il contenuto del suo bicchiere si andò a riversare tutto sul pigiama di Marlee che era davanti a lui.

-Oh mamma- disse il ragazzo trattenendo le risate -Scusa zuccherino non l'ho fatto apposta-.

Il ragazzo, non prestando attenzione allo sguardo omicida dell'amica, si diresse verso il tavolo, prese un tovagliolo e, ritornato di fronte alla ragazza, cercò di sistemare il disastro che aveva combinato, provando ad asciugarle la maglietta. Il ragazzo, forse per il fatto che aveva sonno, o forse per il fatto che stava ancora cercando di trattenere le risate, non si rese conto che la sua mano finì un po' troppo sopra. Si, decisamente troppo sopra per i gusti di Marlee.

-Bryan- disse la ragazza con una calma a lei sconosciuta -Stai cercando di tastarmi le tette-

Il ragazzo si interruppe improvvisamente e divenne tutto rosso in volto. Gli amici accanto a lui cominciarono a sghignazzare-

-I-io sc-scusa, non v-volevo è che, si insomma, non-non me ne sono reso conto-

-Andiamo Bryan- disse Elinor sorridendo -Sappiamo che Marlee non è molto prosperosa da quelle parti, ma non c'era bisogno di fargliela pesare-

Adesso i peperoni nella stanza erano due. Marlee si girò verso l'amica e le tirò un pugno sul braccio. -Ahio, andiamo stavo scherzando, non c'è bisogno di essere violenti- disse lei massaggiandosi la parte dolorante.

Ripreso il normale colorito, Marlee e Bryan si sedettero insieme a tutti gli amici sul divano. Furono i maschi, verso le quattro del mattino, a dare i primi segni di cedimento. Il primo ad addormentarsi fu Jordan, seguito da Nash e Bryan. Anche Jade e Jennifer non furono da meno.

-Ragazze- disse improvvisamente Rob -Ve li siete portati i trucchi vero?-

-In realtà no, ma Jennifer avrà sicuramente qualcosa. Perché?- disse Izzy capendo parzialmente l'idea appena sorta nella mente dell'amico.

-Prendete tutto ciò che riuscite a trovare. Bryan ha il sonno molto, molto pesante e gli servirebbe proprio un nuovo make-up-

Elinor e Marlee si alzarono nello stesso momento dal divano e si diressero verso lo zaino di Jennifer, prendendo tutti i trucchi che riuscirono trovare. Passarono i successivi trenta minuti a truccare Bryan. Gli misero eye-liner, mascara, ombretti molto sgargianti, fondotinta, terra, cipria, illuminante e un bellissimo rossetto acceso che a parere di Rob faceva risaltare molto il suo colorito. Il ragazzo aveva proprio ragione, niente e nessuno riusciva a svegliare Bryan. Meglio per loro.

La mattina seguente i ragazzi si svegliarono e fecero di colazione. Bryan era l'unico che ancora dormiva. Jordan Nash e Jade scoppiarono a ridere alla vista del ragazzo, mentre Jennifer si informò subito sulla provenienza dei trucchi sulla faccia della figura stesa ancora sul divano. Saputo che avevano usato i suoi trucchi non diede segni di intavolatura e, se anche fosse stata arrabbiata, non lo dava a vedere.

Anche se Bryan non si era ancora svegliato, le ragazze dovevano andare via perché si era fatto tardi.

-Mi raccomando- disse Elinor, rivolta a Rob, mentre si stavano dirigendoverso l'uscita della casa -Voglio una foto prima, durante e dopo che lui lo ha scoperto-

-Scoperto cosa- disse Bryan affacciandosi alla porta.

-Niente, niente- disse Marlee.

-Allora ci vediamo domani a scuola- dissero le ragazze salutandoli.

-Ci si vede al banco domani, Briana- disse Marlee e tutte le ragazze si misero a ridere, mentre si avviavano verso l'ascensore.

-Perchè mi ha chiamato Briana- disse il ragazzo perplesso.

-Credimi amico- gli disse Rob accanto a lui dandogli una pacca sulla spalla -Lo scoprirai molto presto-

E tutti e due rientrano in casa, uno sorridente, l'altro ancora più perplesso di prima.

-Che stronze che siete-

-Ciao anche a te Bryan- disse Marlee sorridendo.

-Sai cosa ho dovuto fare ieri per levarmi tutta quella roba che mi avete messo in faccia. Mi sono scorticato la faccia e nonostante ciò è rimasta quella cosa sugli occhi e sulle guance. La gente mi ha guardato male tutto il tempo mentre tornavo a casa-

-Guarda che erano d'accordo anche Rob e Felix, non te la prendere solo con noi povere fanciulle- disse Marlee gurdandolo con fare innocuo.

-Sappi che mi prenderò la mia vendetta, prima o poi-

-Sto tremando dalla paura-

Lui la guardò sfidandola con gli occhi. Era il caso di preoccuparsi?. No, pensò Marlee, Bryan era innocuo. O almeno così credeva.

Supermega capitolo. Credo di non aver mai scritto un capitolo così lungo. Mai. Anyway credo di amare questo capitolo. Dalla penna finita sulla testa del prof, a una Elinor terrorizzata per il film horror, fino al meraviglioso trucco di Bryan. Non vedo l'ora però di pubblicare i prossimi capitoli che saranno ambientati a Londra. Come sempre fatemi sapere cosa ne pensate.

-percabeth_12_18

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