Aria londinese

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Nonostante fossero solo le sette del mattino, l'aeroporto era già pieno di persone. Mentre Marlee aspettava le amiche, pensava a come quelle ultime tre settimane fossero volate. L'immagine del nuovo look di Bryan era ancora stampata nella sua mente. A quel pensiero si mise a ridere.

-Cavolo adesso ridi anche da sola, da qua alla pazzia la strada è poca- disse Elinor appena arrivata insieme a Izzy e Allison.

-Spiritosa- disse la ragazza abbracciandole entrambe -Dove sono Jade e Jennifer?-

-Stanno salutando i genitori. Hai incontrato qualcuno della classe?- chiese Elinor guardandosi intorno.

-Si, ho visto Brittany, Darla e Cristina al bar e Owen, Leo, George e Francis che andavano in bagno-

-Bryan, Felix, Rob, Nash e Rob???-

-Bryan mi ha mandato un messaggio dicendomi che sta arrivando insieme agli altri. Fanno dieci minuti di ritardo perché a metà strada si è accorto di essersi dimenticato il telefono a casa-

-Vedo anche gli altri della classe, andiamo da loro- dopo un attimo di pausa, la ragazza riprese a parlare -Mi chiedo perché ad accompagnarci debba essere proprio la prof di inglese. Non la sopporto. é antipatica e dopo due anni di scuola non sa ancora il mio nome-

-El, può capitare di sbagliare il tuo nome-

-Oh ma lei non lo sbaglia, mi chiama direttamente Jessica- disse la ragazza sbuffando.

-Buongiorno ragazze- disse Rob arrivando alle spalle delle ragazze

-Rob perché hai una valigia rosa, con Hello Kitty sopra?- chiese Allison trattenendo le risate.

-Ho cominciato a fare la valigia alle cinque stamattina, forse un po' in ritardo. Sta di fatto che non sono riuscito a trovare la mia, e quelle dei miei genitori e di mio fratello maggiore superano tutte la grandezza consentita, quindi me la sono dovuta far prestare da mia sorella più piccola- disse lui, cercando di nascondere il più possibile la valigia agli occhi degli altri.

-Ragazzi ora che ci siamo tutti quanti, venite con me che andiamo ad imbarcare i bagagli. Jessica sbrigati e non rimanere indietro- disse la professoressa

Elinor si girò verso Marlee e con aria scocciata le mimò con le labbra "Visto". Marlee, trovando la scena esilarante, scoppiò a ridere, ma non ricordandosi di avere in bocca ancora l'acqua bevuta cinque secondi prima, sputò tutto quanto sulla schiena di Jade, che si trovava davanti a lei.

-Io l'ho sempre detto che sei pericolosa- disse Izzy mentre prendeva dei fazzoletti per aiutare Jade ad asciugarsi la maglietta.

-Scusami, scusami, scusami- disse Marlee rivolta a Jade, non sapendo se ridere o essere mortificata. la sua era una via di mezzo.

-Non ti preoccupare, è solo acqua- disse la diretta interessata.

-C'è anche un po' di saliva- fece notare Elinor.

-Grazie per avermelo ricordato Elinor-

-No problem- disse lei dandole una pacca sulla spalla.

Un'ora e mezza dopo, erano tutti seduti ai propri posti e due ore dopo erano finalmente arrivati a Londra. Presero la metro e arrivarono alla loro destinazione, Wimbledon Park. Erano la unica classe in quella zona.

-Ragazzi adesso la questione è un po' complicata. Non starete tutti quanti nello stesso edificio. Vi divideremo in gruppi da sei o sette e vi manderemo con diverse famiglie. Comunque le case sono vicine tra loro. Adesso vi dirò le sistemazioni.-

Bryan, Felix e Rob erano finiti nella stessa stanza, mentre nella stessa casa, ma in un'altra stanza, erano stati collocati Jordan, Nash, Owen e Philippe, il ragazzo più antipatico sulla faccia della terra.

Compagni Di BancoWhere stories live. Discover now