Elements: Segreti

Por WinterSBlack

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Approfondimenti della trilogia di Elements. Qui troverete storie mai raccontate riguardanti alcuni personaggi... Más

Indice
⛰Sullivan
🔥Auguri Mamma
🔥Dodici: Sof
🔥San Valentino
🔥Regalo di compleanno: Nox
🔥Zach: A Natale si ride
🔥Soddisfazioni: Opal
🌊La ragazza senza memoria: Aiden's POV
🌊Sbandato: James's POV
🌊Addio vendetta, benvenuto amore James's POV p. 1
🌊Addio vendetta benvenuto amore James's POV p. 2
🔥Colpe: Nox
🔥Bacio: Jo
🔥Indovina Chi
🔥Una casa senza la casa: Nox
🔥Mi manchi
🔥Il ragazzo che mi vede: Court
🔥James Sharp: Sof
🔥Qualcosa di diverso: Eli
🔥Visite inaspettate: James
🔥Jo: No, ma sì.
🌪Jacklyn
🌪Se la B.L.C. non fosse mai esistita...
🌪A.U.: Nei panni
🌪In un mondo magico
🌪Halloween
🌎Sophie Chrystal Hunter ID
🌎Joanne Lucy Sharp ID
🌎James Andrew Sharp ID
🌎Aiden Maxwell Ryder ID
🌎Seth Edmund Frost ID
🌎Skyler More ID
🌎Zachary Day ID
🌎Opal Day ID
🌎Lucas Arthur Steel (Nox) ID
🌎Eli Twain ID
🌎Coral Caine ID
🌎Courtney Young ID
🌎Philip Smith ID

🌊Incontro con i Geminus. James POV

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Por WinterSBlack

Mi fermai davanti alla porta della casa di Nox e suonai il campanello. Se non ci fosse stata Sophie accanto a me non l'avrei fatto, ma se non lo avessi fatto lei avrebbe iniziato a blaterare sul fatto che commettevo sempre reati e che con me sarebbe diventata una criminale e bla bla bla... Nessuno ci venne ad aprire ma sapevo con certezza che erano in casa. C'era la finestra aperta! «Magari non hanno sentito, o sono fuori» suggerì Sophie inarcando le sopracciglia. Sorrisi segretamente perché era sempre stata così, non si accorgeva mai delle cose che la circondavano dei piccoli dettagli importanti, ma solamente di qualcosa di stupido o inutile e qualcosa che le interessava veramente.
Finalmente la porta si aprì e sulla soglia comparve Zach mezzo addormentato e senza maglietta. Avrei preferito che si fosse reso un po' più presentabile dato che Sophie sarebbe stata loro ospite. Avevo avvertito Opal! Anche se non avevo specificato che sarebbe arrivata proprio lei... A dirla tutta non li avevo avvertiti di esser riuscito a "rapirla". Si stropicciò gli occhi con entrambe le mani, allungò la testa e strizzò lo sguardo per vedere a chi aveva aperto la porta. «Di prima mattina arrivano gli angeli a farmi visita?» esclamò con il suo fastidioso tono da flirt così come cambiò il suo atteggiamento, appoggiandosi allo stipite della porta in una posa che lui definirebbe sexy. Fissava Sophie con insistenza, cosa che avevo già previsto, ma quello che non mi sarei immaginato è il fastidio che provavo nei confronti del mio amico. Ero consapevole che scherzasse, lui era fatto così, ma ciò non mi tolse la voglia di prenderlo a botte. Sophie si guardò indietro confusa, sicura che il complimento non fosse rivolto a lei, come al solito inconsapevole della propria bellezza «Sto parlando con te Angelo, non ti guardare intorno» flirtò ancora. Sophie sorrise imbarazzata «É mezzogiorno passato, altro che prima mattina. Facci entrare Zach» sbottai irritato. Forse è stato un errore portarla qui. «È un piacere vederti, e spero che sarà altrettanto conoscerti» disse Zach alla mia amica mentre alzavo gli occhi al cielo dirigendomi in salotto alla ricerca di Nox «Dove sono gli altri?» chiesi a Zach notando che non c'era anima viva. Ed era inutile andare al piano di sopra perché Nox non si trovava mai in camera sua e a me serviva la sua presenza. Per aiutare mia sorella. «Arriveranno» mi rispose Zach frettolosamente senza guardarmi. «Ora mi interessa solo soddisfare i miei occhi di una visione celestiale» fece il cascamorto facendo ridere divertita la ragazza. «Dacci un taglio» lo ripresi, non capivo se a Sophie piacessero quelle attenzioni o avesse capito la natura burlona di Zach e non lo prendesse sul serio «Non dovresti servire agli ospiti... Non so... Il tè?» dissi col chiaro tentativo di allontanarlo «Il mio Angelo non si presenta?» Mi ingnorò di nuovo «Sono Sophie Hunter» disse la ragazza. Zach sollevò le sopracciglia dallo stupore poi si voltò verso di me e mi sorrise eloquente. Ecco, non dovevo portarla qui. «Lieto di conoscerti» disse divertito. «Accomodatevi miei ospiti. Vado a vedere se c'è qualcosa da sgranocchiare» si allontanò finalmente. «Fa sempre così. Non è male. Non sembra ma in realtà è un genio» le spiegai in modo da non spaventarla. Magari l'aveva scambiato per un maniaco «Non mi da fastidio» replicò lei sinceramente «Ah no?» chiesi stupito. Non la facevo così... Non so, forse pensavo fosse ancora la ragazzina innocente e pura di cinque anni fa, anche se quella ragazzina era una macchina da guerra mortale e un'attrice patentata era pur sempre... Ma ora era una diciassettenne, non potevo pensare che fosse ancora una casta ragazza. La porta d'ingresso si aprì all'improvviso facendo ruzzolare dentro Opal con un bimbo in braccio «Zachary! Svegliati» gridò mentre chiudeva la porta con una folata d'aria. Raggiunse il salotto e ci vide. «Jase! Ma che sorpresa!» mi salutò come al solito troppo allegra «Piccolino, saluta Jase» disse al bimbo. Se non sbagliavo era Ryan il vicino, il marmocchio di cui Opal si occupava per guadagnare qualcosina. Essere eroi non frutta e non potevano dipendere completamente da Max. «Io sono Opal Day» disse rivolgendosi allegramente a Sophie «Mi piacerebbe stringerti la mano ma...» disse indicando il bimbo «a Ryan piace stare in braccio.» disse scusandosi «Non ti preoccupare» replicò Sophie «Io sono Sophie Hunter» si presentò. Ed ecco di nuovo quell'aria maliziosa. «Felice di conoscerti finalmente! Giusto Jase?» era ufficiale, odiavo i Gemelli, sì li odiavo «Angelo! Sentendo mia sorella presentarsi mi sono scordato di dirti il mio nome!» ci raggiunse Zach «Io sono Zach Day» si presentò «Zachary. Si chiama Zachary» precisò Opal. Lui la fulminò, anche se quello era la specialità della ragazza. «Siete fratello e sorella?» chiese Sophie stupita «Sì, gemelli per la precisione» rispose Opal. «Nostra madre era afroamericana, nostro padre cittadino americano» spiegò Zach. Sì, i defunti Zelda e Oscar, di cui ho preso posto di quest'ultimo. I Gemelli non mi avevano mai chiesto di raccontare qualcosa sul conto del lavoro dei loro genitori e nemmeno se sapessi come erano morti.
«Sono tornato» la voce del mio migliore amico mi risvegliò dai miei pensieri. Posai lo sguardo sulla sua figura appena entrata in casa. Come al solito era sfinito e trasandato e sembrava che dormisse in piedi. Si trascinò mollemente, strisciando i piedi, fino al salotto e si buttò sul divano a faccia in giù. Senza accorgersi della mia presenza. «Sono sfinito» borbottò con la voce soffocata dal divano. «Comunque ditegli pure che sono riuscito a cogliere il soggetto con le mani nel sacco» continuò tirando fuori il telefono dalla tasca dei jeans. Attesi che si accorgesse di me, ma nulla.
«È bello rivederti amico» lo salutai per attirare la sua attenzione. Lui alzò lo sguardo e lo posò su Sophie, sicuro che fosse stata lei a parlare «Da quando sei una ragazza?» chiese con tono impastato dal sonno. «Uh, sono un idiota» meno male che se n'è accorto. «Piacere io sono Nox» disse porgendo la mano alla ragazza «Io Lumos» okay, ho sentito male. Non può aver appena fatto una figura simile... Nox la guardò confuso così come tutti gli altri. Ditemi che non ha appena fatto una battuta da potterhead perché non so se sotterrarmi o baciarla «Emh Sophie» si corresse imbarazzata. «Hunter? Che piacere! Finalmente ti...» si riprese Nox ma prima che avesse finito, l'avevo già agguantato «Ti devo parlare.» gli dissi serio trascinandolo in cucina, perché non volevo che mostrasse troppo entusiasmo pure lui, altrimenti Sophie si sarebbe insospettita e Joy non avrebbe resistito a lungo nelle grinfie di Law. Lasciai la ragazza in compagnia dei gemelli sperando che non avrebbero spiattellato qualcosa sul mio conto o sulla mia presunta cotta verso di lei. «E così quella è la famosa Sophie Hunter? Beh, Jase, non mi stupisco che tu abbia perso la testa per lei» disse «Zitto Lucas» sbottai ottenendo una sua occhiataccia. «Sono qui per altri motivi. Law ha rapito mia sorella e io non posso liberarla da solo, non con Sophie appresso e con i suoi compagni di squadra da salvare. Tra l'altro non credo che me lo permetterebbero, soprattutto Ryder, è troppo orgoglioso» dissi irritato. «E poi rischierebbe di incontrare Sophie...» aggiunse Nox «Cosa? No. Non rischierebbe affatto! Lei non viene con noi!» aggiunsi «Come no?» chiese il mio amico confuso «Non la metto in pericolo così. Se Law la prende...» «Pensavo che avesse risvegliato i suoi poteri. Per questo ora è qui con te no?» replicò sempre più sorpreso «Sì ma non li sa controllare» sbottai «Può imparare. Hai sempre detto che è un genio e che impara molto in fretta. Quale modo migliore...» «Lei non viene» dissi categorico «Non rischierà» aggiunsi. Nox mi fissò per qualche secondo «Non sta a me la scelta» disse «Appunto io ho deciso che non viene» affermai. Il ragazzo scosse la testa «Sta a lei» replicò. Aveva ragione, sarebbe stato difficile farla rimanere a casa. «Comunque riparlando di Law. È ancora il nostro vicino di casa a quanto ne so» cambiò argomento il mio amico appoggiandosi alla penisola della cucina a braccia conserte «Sì. Ha quel grattacielo in vetro a due isolati da qui» confermai «Ci sei già stato?» annuii «Bene allora aspettiamo la tua opera d'arte. Cerca però di non farti infilzare come l'ultima volta» mi prese in giro «Ma per favore! Ero distratto» mi lamentai facendolo ridere «Hai già un piano?» «Più o meno» ammisi «Come al solito mezzo piano» disse sconsolato. «Andiamo ad avvertire i Gemelli.» concluse Nox sbadigliando. Uscimmo dalla cucina e io annunciai «Abbiamo un piano» interrompendo qualcosa che Zach stava allegramente riferendo a Sophie. La ragazza mi guardò con la curiosità che si leggeva nei suoi grandi occhi. Distolsi lo sguardo prima che gli altri notassero che mi aveva incantato, altrimenti mi avrebbero preso ancora in giro.

Ci ritrovammo attorno alla tavola rotonda dello studio che utilizzava di solito Max quando passava di lì. Presi uno dei fogli del dottore e lo distesi sul tavolo iniziando immediatamente a disegnare una mappa. Adoro la mia memoria, è incredibilmente fotografica permettendomi di essere preciso ed efficiente «Ascoltatemi bene, questo è l'edificio in questione» feci uno schizzo di un edificio. «In questi punti. Ci sono le telecamere che girano a 180°» spiegai cambiando colore del pennarello «Ad ogni piano dell'edificio sono appostati Ignis esperti.» continuai «Sì, me ne sono accertato soltanto Imperium del fuoco. Law vuole essere l'unico del suo genere essendo dell'acqua» spiegai prima che mi chiedessero qualcosa. «Purtroppo centocinquantadue appartamenti sono occupati dai civili...» ripresi. «Qualche idea su dove potrebbero essere rinchiusi?» chiese Nox accarezzandosi il mento e osservando attentamente il disegno con sguardo concentrato «Cantine» risposi sicuro ascoltando come sempre il mio intuito «Sono insonorizzate e i Popolani non ne hanno accesso. C'è poca aria, niente liquidi e nemmeno terra a disposizione. Perfetto per degli Imperium prigionieri» affermai continuando a definire i disegni. Quando disegnavo non permettevo mai alle mie opere di essere incomplete e trascurate. Dovevo per forza rendere anche una semplice mappa in qualcosa di bello. «Sei anche un artista?» mi chiese improvvisamente Sophie da sopra una spalla. Il suo profumo mi invase le narici «Sono molte cose Sophie Hunter. Sono capace di cose che nemmeno immagini» mormorai automaticamente con tono seducente senza però guardarla perché altrimenti... Altrimenti niente. Non poteva succedere. Lei era solamente un lavoro. «Mi piacerebbe conoscerle» mi sussurrò dolcemente. Oh, non me lo aspettavo... Sentii il mio cuore accelerare all'improvviso e mi irrigidii. Zach si mise a ridacchiare, e Nox lo seguì assieme ad Opal mentre i ragazzi si scambiavano occhiate eloquenti. Li detesto. Idioti. Cos'è che non capiscono che lei non è la mia ragazza?!
Mi schiarii la gola per metterli a tacere e aggiunsi un occhiata d'avvertimento «Nessuno vi conosce, voi tre potreste entrare indisturbati, ma appena arriverete nella zona "prigione", Law si accorgerà della vostra presenza e vi attaccherà. Per questo io andrò direttamente da lui e lo affronterò tenendolo occupato finchè non liberate i ragazzi.» ripresi. «Come al solito ti prendi tutto il divertimento» commentò Nox annoiato «Sei proprio uno sbruffone» aggiunse «Sembra pericoloso» commentò Sophie allontanandosi da me. Per qualche stupido motivo mi dispiacque. «È questo il bello Angelo mio» scherzò Zach con lei. E anche questo mi diede fastidio. «Non ti preoccupare. Tu non vieni» dichiarai senza guardarla e cercando di finire il disegno senza distrarmi. «Cosa?! Stai scherzando vero?» sbraitò adirata  «Niente affatto. Tu rimani qui. Saresti solo d'intralcio» dissi troppo freddamente. «Tu...» iniziò a ringhiare «Sof vieni? Quando torneremo dovrai fare un lungo viaggio e non possiamo rischiare che qualcuno ti riconosca giusto?» affermò Opal trascinandola via. Sospirai di sollievo. «Cosa vuoi dimostrarci?» mi chiese Nox divertito. «Dimostrarvi cosa?» completai il disegno. «Avanti! Sei diventato improvvisamente freddo e distaccato con lei!» affermò Zach «Dopo che ti ha sussurrato in modo sexy che voleva conoscere più cose di te» Zach mi mise un braccio intorno alle spalle e con il dito indice iniziò a percorrere il mio petto. «È perché ti prendiamo in giro dolce Jase?» sussurrò. Gli sferrai una gomitata nello stomaco che lo fece piegare in due dal dolore. Nox rise e andò in salotto con le mani incrociate dietro la testa «Avanti Jase, non pensi di avere reazioni troppo esagerate?» entrambi lo raggiungemmo e mi buttai sul divano accendendo la televisione «Io sono calmissimo» replicai «Oh, infatti mi hai solamente bucato lo stomaco» affermò Zach sarcastico buttandosi sul divano accanto a Nox «Cosa si prova a passare così tanto tempo con la tua prima cotta? Anzi, unica cotta» «Niente. Non si prova assolutamente niente. Come hai detto tu è stata una cotta e basta.» replicai fingendomi concentrato sul telegiornale «Oh andiamo Jase!» rise Nox «La guardi come una belva affamata. Secondo me lei stravede per te, ma aspetta solamente una tua prima mossa» disse. Sbuffai «Tu che ne sai? Non hai mai avuto una relazione seria» affermai «Oooooh quindi ammetti che lei è seria per te?» gongolò Zach. Due contro uno. È ingiusto. «Non ammetto un bel niente. Non c'è niente da ammettere» sbuffai «Okay basta prenderlo in giro. Finché non lo ammette con se stesso non lo ammetterà mai con noi» intervenne Nox «Comunque sono appena tornato da una missione. Mi avevi chiesto di seguire i movimenti degli Luogotenenti, ebbene sembra che conoscano qualcosa che tu non sai.» disse serio «Per quale motivo mi dovrebbero tenere escluso dai piani? Anche io sono un Luogotenente.» chiesi stupito «È possibile che c'entri con il Flash. Pare che non te lo vogliano passare... Stanno comunque tramando su qualcosa di grosso. Mi ricordi cosa vuole fare esattamente Susan Blackwood il 4 luglio?» «Ha assoldato abbastanza Imperium e ha intenzione di attaccare tutte le Basi. Raderle al suolo, facendo perdere a Christopher Barker tutto quello che hanno. I colpevoli di omicidio verranno giustiziati mentre gli scienziati e i giovani verranno risparmiati per dare un futuro migliore al pianeta» risposi ripetendo le sue parole «E tu ci credi?» intervenne Zach «Non del tutto... Mi sembra tutto molto idilliaco. Ma non mi interessa. Quel che so è potrò vedere Christopher Barker in tutta la sua disfatta, che vede crollare davanti a lui il suo lavoro di tanti anni e potrò far sparire dalla faccia della terra quel pel di carota che ha ucciso senza pietà i miei genitori.» sussurrai freddamente. Nox scosse la testa «Tenterò di capirci qualcosa. Te lo prometto. Sospetto che sia molto più di questo. Poi l'hai detto anche tu che Susan è completamente fuori di testa, non credo che voglia una cosa così... Pacifica. Per i suoi standard si intende» disse «Cosa pensi voglia da Sophie?» mi chiese Zach «Ha detto che vuole aiutarla a controllare il suo potere, aiutarla a diventare quella leader che merita di essere» affermai. Opal ci raggiunse dalle scale tutta allegra in quel momento «Beh Jase... Se non fosse stata completamente etero per te, ci avrei provato io con lei» affermò la ragazza. Alzai gli occhi al cielo «Guarda come l'ho resa figa» mi stuzzicò «Piantala Opal, stavamo parlando di cose più importanti» sbottai «Cosa c'è più importante dell'amore della tua vita?» fece lei sognante portandosi le mani al petto «Possiamo sempre scoprire se a lei tu interessi, che ne pensi?» chiese lei troppo allegra «In caso contrario ci posso provare io con lei?» fece Zach «Smettetela! È da stupidi!» sbottai «E dammi una mano!» mi voltai verso Nox supplichevole. Ma lui sorrise e fece un'alzata di spalle intendendo di essere impotente. Opal si tuffò in braccio a me «Che stai facendo?» sbottai «Vediamo se si ingelosisce» mi sorrise portandosi le mie braccia intorno alla sua vita e premendo la sua schiena sul mio petto. Intanto sulle scale si sentirono i suoi passi scendere. Tentai di ignorare tutti attorno e concentrarmi sul telegiornale.  «Non si hanno notizie di Theresa Hunter e sua figlia Sophie, ma le indagini continuano» stava dicendo la giornalista. Ma anche la TV mi prende in giro? Possibile che ci sia sempre lei? «Wow Angelo! Sei una favola» le disse Zach. Mi ostinai a tenere gli occhi fissi sullo schermo del televisore, anche se il mio udito sembrava amplificato per cogliere ogni parola. «Guarda e impara sorella. Una ragazza deve arrossire ad un complimento! La rende più graziosa e desiderabile, non come te che rispondi sempre "Lo so, peccato che tu non possa avere niente di me"» scherzò Zach. A quanto pare il suo complimento l'aveva fatta arrossire. Opal rise divertita avvicinandosi ancora di più a me, facendomi irrigidire.
«Che ci posso fare se tutti quelli che ci provano con me non mi interessano?» replicò con nonchalance. Alzai lo sguardo mentre Sophie si sedeva sulla poltrona davanti a noi. Dal giorno in cui l'avevo rivista l'ho sempre vista con felpe larghe che lasciavano solamente immaginare cosa ci fosse sotto. Non che io ci abbia fantasticato molto. Ma il look optato da Opal fasciava molto bene le forme di Sophie. I jeans stretti, i stivali, la canottiera chiara scollata... Molto scollata... Opal si voltò verso di me e allungò il collo per sussurrarmi all'orecchio «Sento qualcosa che mi preme, Jase, e sono piuttosto sicura che non sia io il motivo.» disse divertita. Arrossii di botto a quel l'affermazione. Era veramente una tortura imbarazzante essere un ragazzo adolescente. Sbirciai verso la ragazza che mi faceva questo effetto e vidi il suo sguardo posato sulla clavicola di Opal, sul suo tatuaggio rosso. Non sembrava particolarmente infastidita, il suo volto era piuttosto inespressivo ed assente. Per qualche strana ragione avrei preferito un qualche tipo di reazione. «Amico, hai perso colpi, eh?» rise Nox notando anche lui che Sophie non si era per nulla alterata. «Ma sta zitto» borbottai infastidito. «Uh! É ora!» esclamò Nox guardando l'orologio da polso. Mi scrollai di dosso Opal e mi diressi a passo veloce verso la porta. Non mi sono mai sentito soffocare tra i miei amici, ma... Più stavo lontano da Sophie insieme a loro e meglio era. Anche Sophie si alzò dalla poltrona e ci seguì «Ehi! Un momento dove pensi di andare?!» la fermai parandomi davanti a me. Fortunatamente il problema dei piani bassi era passato «Vengo con voi, ovvio» risposi sorridendo come se fosse ovvio. Dovrebbe decisamente farlo più spesso. Cosa? Ficcati in testa James Sharp che lei non può essere una tua conquista! Ricordati cosa hai promesso a Susan! «Pensavo avessi accettato il fatto che NON PUOI VENIRE!» le gridai contro bruscamente «Io non ho mai detto di averlo accettato» rispose senza tanti giri di parole alzando il mento, pronta a sfidarmi. Spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio e tornò a fissare i suoi due smeraldi su di me.  «Solo che discutere non sarebbe servito a niente, andiamo?» aggiunse come se parlare con me l'annoiasse «Mi lasciate venire con voi?» chiese dolcemente a Zach. E io che pensavo che fosse diventata una dolce bambolina indifesa dopo aver perso la memoria. È ancora una manipolatrice bugiarda. E... Oh, mi piace. «Dai, amico, sarà più divertente con lei! Non avevi detto che i suoi poteri si stavano risvegliando? Chi meglio di noi può insegnargli il loro controllo?» ed ovviamente Zach ci cascò in pieno «E poi, si impara meglio sul luogo, affrontando situazioni reali, lo sanno tutti» concordò Opal. Mi voltai di scatto verso di lei guardandola trucemente «Ma siete tutti impazziti? Non è un gioco!» ringhiai, come potevano seriamente di pensare di lasciarla venire con noi? Da David Law... Quello schifoso pedofilo... Va bene che sta recuperando i suoi poteri ma è ancora troppo presto! «E noi non siamo bambini» replicò Nox. Brutto traditore «Beh... Io non lo sono. Ho due anni più di voi pivelli» commentò. «Ti ci metti pure tu?» sbuffai. Speravo che almeno lui stesse dalle mia parte essendo, in teoria, il più responsabile «Quindi è deciso» concluse Zach circondando le spalle di Sophie con un braccio, attirandola a sé «Si parte per un'avventura!» esclamò uscendo. Sospirai e Nox mi diede qualche pacca sulla schiena «Non credo che tu ti debba preoccupare per lei» mi disse prima di seguire i tre ragazzi appena usciti.

Angolo Autrice

Ehilà Imperium! Vi ricordate questa parte di Rapita? Sì, lo so che ve lo ricordate. Questa parte è stata concepita dal punto di vista di James e ora ecco svelati i misteri! Le cose che pubblicherò qui non saranno in ordine cronologico ma man mano che lo farò li metterò a posto. Spero che vi sia piaciuto 😉.

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