I just can't take my eyes off...

By hybridouis

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Quando, una mattina come le altre, Louis decide di alzarsi per andare a cercare lavoro, mai si sarebbe aspett... More

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By hybridouis


LOUIS

"Lou" mugolai infastidito, non prestando ascolto a quella voce che mi chiamava. Sentii una mano sfiorarmi la guancia e io sorrisi a quel contatto.

"Dolcezza, avanti" mi scosse. Aprii gli occhi e vidi Harry che piano piano si slacciava dalla mia presa "siamo qui da troppo tempo" io annuì affranto, aspettandomi un risveglio leggermente migliore. Mi sentii intorpidito, ma mi abituai subito alla sensazione.

Mi rivestii silenzioso, sentendomi leggermente a disagio per quella situazione. Sbuffai leggermente nel sentire che anche Harry non accennava a dire nulla; stavo per avere una crisi di nervi.

Uscimmo sempre senza pronunciare alcuna parola dalla stanza, mentre sentivo il mio cuore sprofondare in una sensazione di sconforto. Mi sentivo così inutile e terribilmente sporco, mentre quella era stata una cosa che avevo desiderato così a lungo. Controllai in modo velato l'ora, notando che era meglio che tornassi a casa e che mi mettessi a letto, dimenticando il tutto.

Un Harry di nuovo impeccabilmente vestito, chiamò l'ascensore che aspettammo sempre in rigoroso silenzio. Credevo che anche lui fosse stato bene, che almeno io gli fossi piaciuto. Evidentemente era davvero stata una cosa così, una botta e via e non sapevo nemmeno perché ci stavo rimanendo così male.

Le porte si chiusero e mi sentii leggermente oppresso da quell'aria chiusa dell'ascensore.
La discesa fu lenta, troppo; i piani sembravano infiniti e io avevo soltanto voglia di mettermi a letto.

Il riccio tamburellava la suola dei suoi stivaletti sul pavimento e ciò non faceva altro che innervosirmi sempre di più.

"Cazzo" imprecò quello, bloccando l'ascensore.

"Ma cosa stai facendo?" sbottai.

"Scusa Lou" sussurrò avvicinandosi a me "non volevo sembrarti uno stronzo" le bocca del riccio si posò sulle mia e la sua lingua incontrò piacevolmente la mia. Le sue mani si fiondarono sui miei fianchi mentre io rimanevo fermo, muovendo solo le labbra in sincronia con le sue. Il suo corpo mi spinse gentilmente contro la parete dell'ascensore e io mi appoggiai a quella, ansimando un poco contro la sua bocca.

Il battito del cuore accelerò, per mancanza di ossigeno.

"Haz" sussurrai, mordendogli poi il labbro inferiore "dovevi svegliarmi così" lui ridacchiò, portando una mano sotto la mia maglia, per accarezzarmi il fianco.

"Scusa, dolcezza" Harry baciò numerose volte il mio viso, sperando probabilmente di farsi perdonare.
Mugolai in risposta, quando sentii i suoi denti tirarmi un lembo di pelle sul collo. Portai una mano fra i suoi capelli, godendomi le coccole più il calore emanato dal suo corpo.

"Siamo davvero stati via ore, Nick sarà preoccupato per te" il riccio grugnì contro il mio collo, stringendomi i fianchi.

"Non m'importa" soffiò "non sei arrabbiato vero?" mi guardò poi, senza togliere le mani da me, che in quel momento  mi stavano accarezzando le fossette di Venere dolcemente.

"No" gli lasciai un bacio a stampo "ma non farlo più" lui sorrise, mostrandomi le sue adorabili fossette.

"Sai pensavo" mormorò divertito mentre io già mi portavo le braccia incrociate al petto "potremmo stare qui, in fondo non ho bisogno di altro" sorrise malizioso, mordendomi la mandibola.

Io roteai gli occhi, non volendo ammettere quanto in realtà fossi lusingato da quelle parole.

"Avanti" mi lamentai "il letto è molto più comodo" gli baciai la mascella, tracciando la sua linea con piccoli morsi.

"Non voglio staccarmi da te" sussurrò.

"Allora non farlo" lo guardai. Mi baciò la fronte, allontanandosi da me.

"Lo rifaremo, vero?" chiese, mettendo in moto l'ascensore.

Io sorrisi, mordendomi leggermente il labbro.

Questo era poco ma sicuro.

Non seppi precisamente come ritornai a casa: a metà fra un sogno e metà a cavallo della mia moto nera lucente. Salii i gradini senza lamentarmi di quanto le cosce mi bruciavano, presi le bollette non lamentandomi di quanto fossero care e salutai la signora Flyfor, forse con una calorosità eccessiva.

Entrai in casa, salutando Ed e andando rilassato verso la cucina. Il dolore al sedere ora era qualcosa di estremamente piacevole.

"Lou scusa" arrivò trafelato Ed "non ho fatto la spesa e non-"

"Va bene" scrollai le spalle "ordino una pizza" il rosso mi studiò.

"Tu hai fatto sesso" il telefono quasi mi cadde dalle mani.

"Che-"

"Lo vedo, da come sei di buon umore, rilassato come se avessi rilasciato qualcosa" ridacchiò.

"Oh mio Dio" esclamai.

"Hai fatto sesso con Harry non ci posso credere io non, oh cavolo" trillò "cazzo devi sapere tutto, ah, stasera esco con Tay" buttò fuori.

"Come prego?" urlai "con chi esci?"

"Taylor... Una ragazza che lavora con me" sussurrò.

"Una pizza non basterà" ridacchiai "preparati mentre io chiamo" presi il telefono e notai con mio grande piacere che c'era un messaggio da parte di Harry.

Ordinai di fretta le pizze, volendo immediatamente sentire la voce del riccio.

"Le pizze arrivano fra mezz'ora, vado in balcone a fumare i soldi sono sul tavolo!" gridai a Ed, sperando che mi sentisse.

Aprii la porta del balcone e rabbrividii leggermente, sentendo il venticello fresco della sera accarezzarmi la pelle del viso. Mi accesi una sigaretta e lessi il messaggio.

Da Haz:

Arrivato sano e salvo? H.

Perché si firmava se tanto il suo nome l'avevo ormai salvato? Ridacchiai, decidendo di chiamarlo direttamente.

"Pronto?"

"Sai che sono io haha" ridacchiai.

"Io chi?" mi seguì, ridendo lievemente.

"Idiota" roteai gli occhi "sono sano e salvo comunque"

"Ne sono felice, che avrei fatto altrimenti io?"

"Smettila" sbuffai.

"Ehi, ma è vero!" si indignò "mi sai accusando per caso di mentire?"

"Assolutamente si" sorrisi.

"Non potrei mai" ridacchiò.

"Tu come stai?"

"Divinamente" sospirò "ti voglio ancora" deglutii a fatica.

"domani" sussurrai.

"Solo?"

"Haz" buttai fuori una boccata di fumo "fai il bravo"

"Ma io sono sempre bravo, per questo merito un premio" scoppiai a ridere.

"Stai fumando per caso?" guardai la mia sigaretta, prima di scuotere via la cenere in eccesso.

"No" mentii sorridendo.

"Non si dicono le bugie"

"Non puoi saperlo realmente, questa è la verità"

"Dovresti smetterla di fumare, fa male" sbuffai.

"Per smettere dovrei cominciare a dipendere da altro"

"Avrei in mente qualcosa" ridacchiò.

"Lou!!!!" venni chiamato da Ed e spensi la sigaretta stizzito.

"Arrivo!" urlai lontano dal telefono "scusa Haz, ma è arrivata la cena, devo andare"

"Ma certo, dolcezza" strascicò l'ultima parola "a domani"

"Harry aspetta" sussurrai.

"Si?"

"Ti penserò" mi morsi il labbro "sono solo e ti penserò"

"Ora chi dovrebbe fare il bravo, mh?" sospirai.

"Fai bei sogni, Haz"

"Li farò di sicuro" e la chiamata terminò.

Rimasi ancora un attimo fuori, ripensando a quando in realtà io mi stessi esponendo. Non ero mai andato così apertamente verso una persona, tanto meno dopo la mia prima relazione; Stan mi aveva tradito e io ero stato così fottutamente cieco. Mi ero ripromesso di non essere mai più così sprovveduto ma con Harry era diverso; lui era sexy, bello da morire e dolce. Con lui il tempo volava, stavo bene e le mani tremavano esattamente come facevano le gambe quando mi baciava. La mia bocca si stese rammaricata: non dovevo ancora pensare a queste cose, gli eventi si sarebbero sviluppati da se, non necessariamente dovevo amare Harry, mi piaceva solo intensamente.

"Lou! Vieni, su!" mi riscossi, raggiungendo Ed dentro casa.

HARRY

I palmi delle mani formicolavano. Era da quando la scorsa sera avevo sentito Louis al telefono, che lo facevano e anche ora, mentre camminavo nell'atrio facendo stridere i tacchetti dall'impeto che ci stavo mettendo.

Avevo ignorato Nick quando ero tornato a casa e lo avevo fatto anche questa mattina; scommettevo che se solo mi avesse guardato negli occhi avrebbe letto tutto. Non doveva e soprattutto non poteva scoprirci, Louis sarebbe stato nei guai. Avevo anche pensato per un momento di smettere ma dannazione, il suo corpo, i suoi occhi e le sue labbra erano una tentazione troppo forte per resistergli.

Solo al pensiero di ieri il mio stomaco si rigirava, spingendomi urgentemente a cercare Louis.

A fatica aspettai l'ascensore e salutai Janine, la segretaria all'ingresso. Camminai veloce lungo il corridoio, cercando senza freni Louis.

"Harry" mi voltai, ritrovandomi Eleanor davanti a me.

"El" le sorrisi "come va?" senza farmi troppo notare scorsi gli occhi nella sala, alla ricerca del castano; finalmente lo trovai, mentre posava con Zayn. I due erano bellissimi e fin troppo vicini per i miei gusti.

"Tu?" mi riscosse la mora.

"Direi bene" cominciai a camminare "vieni?" lei mi seguì, sistemandosi una ciocca castana. Raggiungemmo il televisorino, chiacchierando amabilmente e commentando le foto in anteprima. Non ci credevo ancora che quel corpo era stato mio.

"Dio, guarda quanto sono belli" i due ragazzi si guardavano negli occhi, con un sorriso complice.

"Bellissimo" sussurrai, El mi diede una gomitata ridacchiando ed io arrossii.

"B-bellissimi, volevo dire che bellissimi Layn-Zays e-" balbettai.

"Oh Harry, taci, stai solo peggiorando la situazione" diedi una leggera gomitata alla mora, mente il servizio finalmente finiva. I due ragazzi parlottavano di qualcosa, non accorgendosi di noi. Quando gli occhi di Louis videro la mia figura sorrise in mia direzione.

Il castano congedò Zayn e venne verso me e Eleanor, quasi impaziente.

"Giorno" salutò "come siamo venuti?" corrucciai la fronte, forse per il doppio senso. Louis mi sfiorò la mano, mentre si chinava a guardare le foto. Sorrisi e di rimando sfiorai il suo braccio con il mio.

"Bene" trillò El mettendosi in ordine una ciocca dietro l'orecchio "guarda questa".

Louis seguì la castana solo apparentemente, non smettendo di sfiorarmi e sorridere maliziosamente.

"Ottimo, si" bisbigliai io distratto.

"Bene allora, vado" scrollò le spalle occhiblu.

"Ti accompagno" risposi io, senza riflettere. Louis ridacchiò.

"Ma non sai dove-" cominciò la modella.

"Taci Calder" sbottai io, seguendo l'altro ragazzo che era già sgattaiolato via.

"Lou" lo affiancai.

"Haz, devo lavorare" sorrise lui.

"Un momento solo" mi guardai intorno, aprendo la prima porta che vidi, riconoscendola come lo stanzino delle scope.

Una volta entrati, lo appoggiai contro la porta e lo baciai finalmente sulle labbra. Le mie mani corsero sotto la sua maglia, saziando finalmente il mio bisogno di toccarlo.

"Haz" ansimò contro le mie labbra. Le nostre lingue si scontrarono e mi sentii perso nel sentire le nostre morbide labbra a contatto.

"Come stai?" gli chiesi, mordendogli lo zigomo pronunciato.

"Bene" mi accarezzò una guancia " e tu?"

"Mi sei mancato" sospirai sincero, mentre infilavo il viso nell'incavo del suo collo, cominciando a ripassare dolcemente i marchi del giorno precedente.

"Sei esagerato" sbuffò, infilando una mano fra i miei capelli.

Non risposi, era meglio se pensava che quelle parole le avevo dette per la foga del momento e non perché le pensavo davvero.

Le mie mani scivolarono via dalla sua schiena per infilarsi furtivamente sotto i suoi pantaloni,  sentendo la sua pelle calda dai suoi boxer.

"Devi lavorare?" gli chiesi, mordendogli il labbro inferiore e stringendogli forte le natiche.

"Posso farli aspettare" sorrise, prima di unire di nuovo le sue labbra alle mie.

ANGOLO AUTRICE

YEEEE CHE BOMBER
Ho avuto tempo per scrivere e voilà ecco un capitolo totalmente Larry aaaaaaw quanto amo le coccole e i bacetti.
Detto ciò in questo capitolo non succede nulla, soltanto che tipo Louis è uscito da una relazione in cui era stato tradito e Harry beh, Harry sta con Nick.

Deeeeetto ciò Harry non sa fare a meno di Louis e boh io sto malissimo i miei Larry. Non voglio oscurare Ed che esce con Tay bc gli Sweeran sono un'otp old but gold ecco shippateli tutti.

Ora mi dileguo, non so quando ci sarà il prossimo capitolo ma voi leggete leggete leggeteeee e sperare che io abbia sia il tempo/fisico/ispirazione per aggiornare relativamente presto.

Al prossimo capitolo x

PSSSSS che bellino abbiamo raggiunto 1mila di visualizzazioni e +100 stelline che cosa carina grazie grazie graaaaazie per leggere questa piccola storiella x

Pps: eventuali errori verranno corretti non temete

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