The Daughter Of The Alpha

Από lettrice_inincognito

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" The Daughter Of The Alpha " ; primo libro del genere: "Werewolves" Quando sei una normale sedicenne le unic... Περισσότερα

Capitolo I
Capitolo II
Capitolo III
Capitolo IV
Capitolo V
Capitolo VI
Capitolo VII
Capitolo VIII
Capitolo IX
Capitolo X
Capitolo XI
Capitolo XII
Capitolo XIII
Capitolo XIV
Capitolo XV
Capitolo XVI
Capitolo XVII
Capitolo XVIII
Capitolo XIX
Capitolo XX
Capitolo XXI
Capitolo XXII
Capitolo XXIII
Capitolo XXIV
Capitolo XXV
Capitolo XXVI
Capitolo XXVIII
Capitolo XXIX
Epilogo
Ringraziamenti

Capitolo XXVII

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Από lettrice_inincognito

" Ritorno al presente "

**

Amanda osservava il cielo nuvoloso dall'unica finestra presente nella camera d'ospedale. Quella era il suo solo passatempo, visto che non c'era né un televisore né una radio.
La sua attenzione si concentrò su un leggero bussare, così si tirò su a sedere dritta e pronnunciò un delicato avanti, curiosa di sapere di chi fosse venuto a salvarla dalla noia più totale. La porta si aprì e ne sbuccò la testa di Logan, che esaminò velocemente la stanza. Un sorrisino gli incorniciò le labbra e gli occhi furono attraversati da una strana scintilla.
-Sei sveglia, perfetto.- affermò tra sé e sé, entrando e chiudendosi la porta, lanciando un ultimo sguardo al corridoio isolato.
-Hey, che succede?- domandò la mora, guardando perplessa il suo amico d'infanzia.
Logan era il tipico ragazzo che se ne stava per le sue, chiuso e riservato, ma con Amanda era tutt'altra storia. Si erano conosciuti all'asilo e la giovane era stata la prima ad avvicinarsi dopo averlo notato in un angolino nascosto della classe. Da quel giorno erano diventati compagni di giochi e durante gli anni il loro rapporto si era rafforzato, tanto che si consideravano fratello e sorella. Anche se non sembrava, Logan si preoccupava moltissimo per Amy, tanto da arrivare quasi alle mani con quelli che avevano anche solo provato a farla soffrire o a prenderla in giro. Era stato il primo, assieme ad Elisabeth, dirle chiaramente quanto Alexander fosse sbagliato per lei e le aveva consigliato di chiudere subito la loro storia. Tuttavia Amanda era una tipa piuttosto testarda e finché non ci avesse sbattuto il muso avrebbe continuato a negare l'evidenza, che poi purtroppo era proprio quello che era successo.
Logan si sedette sul materasso, ai piedi dell'amica, mostrandole un piatto di plastica coperto da della carta stagnola che teneva dietro la schiena.
-Logan, cosa stai combinando?- chiese la mora, cercando di non mostrarsi divertita.
-Beh, ho pensato di portarti qualcosa che ti avrebbe di certo tirato su di morale.- rispose lui candidamente, con i suoi occhi castani finalmente sereni. Amy aggrottò le sopracciglia, non capendo cosa volesse insinuare, sino a che non prese il piatto e lo scoperchiò per poi scoppiare a ridere.
-Waffle fragole, Nutella e cioccolato bianco, ma davvero?- esclamò lei, mentre Logan semplicemente alzò le spalle.
-Sono o non sono i tuoi preferiti?- Amanda posò i dolci sul piccolo tavolo lì accanto, allungandosi per prendere una mano del giovane che ricambiò la stretta.
-So che questo periodo è stato duri per tutti voi, volevo dirti che mi dispiace tanto. Eravate preoccupati per me e volevo chiedere scusa. Se fossi stata più prudente forse niente di tutti questo sarebbe accaduto.- mormorò la più piccola, facendo scontrare i loro sguardi. Logan alzò un sopracciglio prima di alzarsi scuotendo il capo.
-Tu forse non capisci. Ero così spaventato. Ogni volta che venivo qua, avevo paura che tu non ti svegliassi però l'ho fatto lo stesso perché sapevo che la mia presenza era fondamentale, l'ho fatto perché era giusto che noi ti stessimo accanto anche in quel momento e che non ti lasciassimo da sola.
-Ogni volta che mi guardavo intorno vedevo Kate, Lizzie e Sam con gli occhi lucidi e rossi, ma sapevo bene che l'hanno fatto perché ti volevano bene. Eliot ha fatto combaciare più turni possibili pur di starti vicino, e se non ci tenesse a te non l'avrebbe di certo mai fatto. Mike e Zack venivano sempre dopo ore ed ore passate a stretto contatto con i prigionieri e quando non potevano, chiedevano di te a chiunque di noi. Luke si è fatto in quattro per riuscire a restare a fianco a te durante la notte.
-Quello che ti voglio fare spiegare è che né io né gli altri ti vogliamo rinfacciare nulla di tutto ciò che ti ho raccontato, io voglio solo che tu capisca che abbiamo scelto liberamente di fare ciò che abbiamo fatto perché ti vogliamo bene. Nessuno è stato obbligato o altro, sei importante per tutti noi e questo è il minimo che avremmo potuto fare. Non devi scusarti o sentirti in colpa, quello che ti è successo poteva accadere a me o a qualcun altro di noi. Mettiti in testa che non si può vivere né di se né di ma, ormai è passato, l'importante è che tu ora stia meglio, punto.- concluse Logan avvertendo un peso sulle sue spalle, per qualche motivo, sparire. Si avvicinò alla sua amica, in lacrime, e l'abbracciò facendole nascondere il viso nell'incavo del suo collo.
-Non piangere, va tutto bene. Adesso va tutto bene.-

I due giovani passarono tutto il pomeriggio insieme, parlando del più e del meno come ai vecchi tempi. Verso l'ora di cena, Logan decise di levare le tende per lasciarla riposare. Dopo averle baciato il capo, le disse che si sarebbero visto il giorno successivo e d uscì dalla camera.
Amanda sorrise nella penombra, ripensando a cosa avevano fatto Luke ed i suoi amici per lei. Sbadigliò ed osservò l fettina di pollo e l'insalata che l'infermiera le aveva portato e desiderò ancora una volta i waffle che le aveva portato Logan. Mangiò in fretta e finì la bottiglietta d'acqua lì accanto, lanciò un'ultima occhiata al cielo ormai scuro e notò la luna nascosta dalle nuvole. Respirò profondamente chiudendo gli occhi, provando ad immaginare di trovarsi in mezzo al verde del bosco dietro a casa sua. Sentiva la sua lupa agitarsi, desideriosa di prendere il controllo dopo così tanto tempo.
E ben presto la giovane si assopì
Si ritrovò all'inizio di un lungo viale alberato che portava a quella che sembrava una piccola baita. Da lontano le parve di vedere qualcuno, forse un ragazzo. Curiosa decise di avvicinarsi, almeno avrebbe potuto chiedere dove si trovasse esattamente. Una volta che fu a pochi passi dallo sconosciuto, si schiarì la gola e lo chiamò.
-Hey, scusa.- aspettò che il giovane si voltasse, ma quando lo fece poté sentire il fiato spezzarsi. Si portò le mani alla bocca e si gettò su di lui, che la strinse a sé.
-Oddio, ho avuto paura che ti fosse capitato qualcosa di brutto.- mormorò commossa, guardandolo in viso per poi sferrargli un pugno sul braccio.
-Ahi, sei impazzita?-
-Sei uno stupido, Inconscio. Mi hai fatto preoccupare e poi compari così all'improvviso. Te lo sei meritato, anzi devi ringraziare che non ti abbia fatto di peggio.- lo sgridò Amy, facendolo sorridere.
-Sono felice anch'io di rivederti.- disse il modo, accarezzandole i capelli lunghi. -Adesso però ti voglio presentare una persona. Vieni.- la più piccola aggrottò le sopracciglia, ma accettò lo stesso la mano che le aveva offerto. La guidò fino al retro della baita, dove ad attenderli trovarono una giovane dalla corporatura minuta e dai grandi occhi scuri, tanto da sembrare neri. Amanda la guardò interdetta, quasi certa di averla già vista da qualche parte. Lasciò la mano di Inconscio e le si avvicinò.
-Ci conosciamo? Mi sembri così familiare.- esclamò Amy, allungando una mano verso di lei, per poi ritirarla cambiando idea.
-È da tanto che non ti vedevo, ma per fortuna Inconscio mi ha rassicurata. Ero così in pensiero per quello che ci è successo e mi sentivo in colpa.- la voce delicata della ragazza le fece fare un passo indietro.
-Ci è successo?-
-Amanda, tu conosci già Grace.- intervenne il giovane. -Sono che non l'hai mai vista in questa forma, ma sempre in quella animale.-
-Che cosa?- sussurrò la mora, sbigottita. Un rumore strano la fece voltare verso la giovane in questione e quando vide al suo posto in lupo che conosceva più che bene, per poco non perse un battito.
-Oddio.- disse, tappandosi la bocca con entrambe le mani. -Che diavolo significa? Se questo è uno scherzo, è davvero di cattivo gusto.- la rabbia iniziò a prendere il sopravvento.
-Grace è la tua lupa interiore e, insieme a me, è la parte più profonda del tuo essere.- le spiegò con calma Inconscio, poggiando una mano sul dorso dell'animale.
- Mi dispiace così tanto, ma non potevo trasformarmi. Il demone me lo impediva, ecco perché hai incontrato solo Inconscio. Lui è riuscito ad indebolire quel mostro ed a raggiungerti.-
-Demone?- Amanda sbatté più volte le palpebre, quella conversazione le sembrava completamente senza senso.
-Purtroppo, quando sei stata ferita durante il tuo tentativo di salvare Evelyn, sei finita in coma come ben sai ma non solo. Quando ti ho visto non ho potuto dirti tutto quello che era successo, avevo troppo poco tempo e avevo bisogno di spiegarti cosa dovevi fare per salvarti.
-Ti ricordi il lupo che hai affrontato nella foresta? Beh non era un semplice lupo, bensì il demone che è riuscito ad impossessarsi del prigioniero che ti ha attaccato, riuscendo così ad entrare nella tua mente come aveva fatto con Alexander. Grace non ha potuto fare nulla perché indebolita dall'argento e quel dannato è riuscito a bloccare la tua trasformazione.-
-Com'è possibile?- la ragazza si passò una mano tra i capelli, sconvolta da quello che aveva appena scoperto. La sua lupa le si avvicinò e le strusciò il grande muso sul braccio, come per rincuorarla.
-Hey, non è colpa tua. Ora so cosa ci è successo e non voglio che tu sia triste, d'accordo?- le chiese dolcemente, ricevendo in risposta un cenno, come se avesse annuito. -Quello che ancora non capisco è, chi sei tu in realtà Inconscio?- quest'ultimo le sorrise enigmatico, ponendosi davanti a lei e poggiando le mani sulle sue spalle.
-Adesso non è il momento giusto per spiegarti esattamente chi sono. Purtroppo ho le mani legate. Posso solo dirti che sono molto più simile a Grace di quanto tu possa immaginare. Presto sarai costretta ad affrontare delle sfide che ti porteranno a non poter contare al cento per cento solo sulla tua lupa e a quel punto entrerò in gioco io. Fino a quel momento però potrò solo osservare senza intervenire, l'importante è che tu tenga a mente che io sarò sempre e comunque una parte fondamentale del tuo essere. Anche se non mi vedi o senti, non significa che me ne sia andato.- concluse, guardandola coi i suoi occhi chiarissimi ed ipnotici. A quel punto anche Grace si sentì in dovere di rassicurare la piccola ragazza.
-Anche se in questo periodo non ci sono stata, non vuol dire che non ci fossi, rinchiusa in un angolo della tua testa. Non sarai mai sola, te lo prometto.- concluse la lupa, leccandole una guancia.

Amanda si svegliò avvertendo qualcuno accarezzarle il volto. Fece un respiro profondo e, riconoscendo quel profumo, non poté non sorridere.
-Buongiorno piccola dormigliona.- la voce del ragazzo le fece aprire gli occhi.
-Buongiorno Luke.- tuttavia il suo sorriso si spense appena mise a fuoco il suo compagno. Il suo viso era ancora provato e le occhiaie facevano ancora bella nostra di sé, ma almeno le guance sembrava più piene rispetto alla prima volta che l'aveva visto dopo il suo risveglio.
-Hey, tranquilla. Va tutto bene, dammi un paio di giorni e sarò fresco come una rosa. Tu, invece, come ti senti?-
-Sono più che altro annoiata.- disse la mora, infilando le dita tra le ciocche castane di Luke, che si avvicinò e la baciò con trasporto.
-Che ne dici se ti porto a fare un giro?- le chiese all'improvviso, facendole sollevare un sopracciglio.
-Vuoi dire che davvero posso andare a fare una passeggiata?- il sorriso di lei fu qualcosa di meraviglioso, i suoi occhi grigi sembrarono brillare di luce propria e il ragazzo non poté non trovarla bellissima.
-Aurelius non ha detto di essere contrario, ma per sicurezza è meglio non farci scoprire. Eliot ha detto che verrà da noi, così per ogni eventualità siamo decisamente più tranquilli.- Amanda cercò di trattenere le risate, scuotendo il capo.
-Siete terribili.-
-Beh su questo non ci piove.- esclamò Luke, facendole un occhiolino. -Ora però è meglio sbrigarci.-
I due giovani vennero ben presto raggiunti anche da Eliot, ed insieme uscirono nel cortile interno alla struttura.
La più piccola si fermò di botto, riuscendo a respirare dopo tanto tempo. Sentiva Grace impazziente di trasformarsi, ma quando stava per porgere la domanda al ragazzo dai capelli castani al suo fianco venne interrotta dall'arrivo di qualcuno, decisamente poco desiderato.
-Gregory?- domandò sorpreso Luke. -Che ci fai qui?-
-Che c'è? Non posso venire a fare le mie congratulazioni?- sorrise enigmatico. -Sono solo contento di vedere che la nostra cara Amanda si senta meglio.-
-Io purtroppo non posso dire lo stesso vedendoti qui.- disse fredda la diretta interessata. -Che cosa vuoi?-
-Noto con piacere che tu non ti sia dimenticata di me.-
-Si sa, gli idioti sono difficili da dimenticare.- rispose ironica. "E poi c'è qualcosa di troppo familiare in te." Pensò, ma decise di tenerselo per sé.
Luke si avvicinò preventivamente alla più piccola, nascondendola per metà con il suo corpo. Gregory non poté far altro che scoppiare a ridere.
-Certo che la tua compagna è una tosta, ragazzo. Buona scelta.- affermò una volta che si fu calmato. Il castano ringhiò e lo fulminò con lo sguardo.
-Senti amico, è meglio se te ne vai, non voglio problemi e tu purtroppo mi dai tanto l'idea di esserlo.- lo ammonì duramente, mettendo in allarme Amy che posò una mano al centro della sua schiena provando a tranquillizzarlo con i suoi poteri, ma era troppo debole e il suo tentativo andò in fumo.
Poteva sentirlo tremare.
-Vedo che non sei cambiato molto in questi anni.- esclamò Gregory. -Sei sempre il solito impulsivo.-
Un silenzio assordante cadde su l'intero giardino, tanto che Eliot ed Amanda avevano paura che anche un semplice respiro troppo rumoroso avrebbe potuto scatenare la tempesta che di lì a poco si sarebbe abbattuta su di loro.
-Chi sei veramente?- domandò Amy, prendendo il coraggio a due mani, osservando il ragazzo davanti a lei confusa e perplessa.
-Sono sicuro che ti abbia parlato di me. Solo che mi meraviglia il fatto che lui non mi abbia riconosciuto, eppure ero convinto di non essere cambiato così tanto, però forse mi sbagliavo.-
-Si può sapere di che cazzo stai parlando!?- gridò esasperato Luke, avvertendo il suo lupo risvegliarsi pronto all'eminente scontro.
-Calma fratello.-
-Non sono tuo fratello!- lo interruppe furiosi, facendo un passo verso di lui mentre Eliot lo seguiva come un'ombra pronto ad intervenire.
-Ne sei proprio sicuro?-
-Cosa vorresti insinuare?-
-Sono passati quasi otto anni dall'ultima volta che ci siamo visti ed eri così spaventato che non avrei mai voluto lasciarti, te lo giuro, ma era scritto nel mio destino, e si sa che non si può scappare al fato.- disse Gregory, parlando lentamente studiando il castano, che scuoteva il capo sbigottito.
-Tu stai mentendo. Non puoi essere mio fratello. Non è possibile. Lui mi ha abbandonato, mi ha detto che non voleva più vedermi perché quello che era capitato ai nostri genitori era soltanto colpa mia. Tu non sei Greg!- urlò, mentre i suoi occhi cambiato o colore per assumere quello tipico della sua forma lupo.
-Ho dovuto dirti quelle cose! Se non l'avessi fatto non mi avresti lasciato andare via. Tu non puoi capire quanto io abbia sofferto non potendoti stare accanto, tu che eri l'unica famiglia che mi rimaneva. Mi sono persone i tuoi anni più difficili, dove sono certo ti avrei potuto aiutare a dominare il tuo lupo, e questo non potrò mai perdonarmelo. Devi però capire che sono stato obbligato.-
-Taci! Non ti credo!- ringhiò Luke, sbuffando pesantemente. -Vattene. Tu non sei e non sarai mai mio fratello.- gli diede le spalle e cercò di tornare dentro la struttura ospedaliera, trascinando con sé anche un'Amanda scossa senza parole.
-Летайте высоко, не слушайте, что говорят люди.-
Il ragazzo si fermò di scatto, facendo si che Amy gli andasse addosso. Avvertendo quelle parole, la mora l'osservò preoccupata, mentre lui irrigidì tutti i muscoli.

-Non te l'ho mai chiesto, ma che cosa significa questa scritta?- il ragazzo abbassò lo sguardo sulla più piccola e le sorrise.
-L'ho fatta per non dimenticare mia madre.- disse.

-Cosa c'è scritto?-
-Летайте высоко, не слушайте, что говорят люди. Significa vola alto, non ascoltare quello che dice la gente.-

Poi tutto accadde in pochi secondi.
Quando la ragazza si voltò, vide Luke fare un balzo, trasformarsi in aria e aggredire Gregory. Urlò mentre osservava la scena immobile, sentendo il suo corpo diventare una statua di sale. Guardò, come se fosse uno spettatore esterno ai fatti, il Signor Evans e James correre verso i due lupi, seguito a ruota da Eliot, ma fu tutto inutile.
Amanda sentì il suo cuore impazzire, prima che la testa diventasse leggera è che lei crollasse a terra, prima di sensi.

Angolo Moi 💕
Mi dispiace tantissimo. Non ci sono scusanti, lo so bene, ma purtroppo ho avuto una specie di blocco e ogni bozza che scrivevo mi sembrava una schifezza. Mi dispiace tanto.

Posso dirvi che ormai siamo quasi ai titoli di coda, mancano due capitoli più l'epilogo e poi The Daughter Of The Alpha sarà conclusa...
Alla prossima volta.

Lettrice_inincognito.

Συνέχεια Ανάγνωσης

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