"I wounded the good and I trusted the wicked
Clearing the air, I breathed in the smoke
Maybe you ran with the wolves
and refused to settle down"
E ANCHE IL QUARTO ANNO SCOLASTICO AD HOGWARTS ERA TERMINATO per i quattro ragazzi ed era stato un anno abbastanza impegnativo. Tra il Torneo TreMaghi, la morte di Cedric, il ritorno di Voldemort e la resurrezione di James e Lily, i quattro ragazzi avevano avuto poco tempo per loro, così per le vacanze si erano ripromessi di passarle insieme.
Dopo aver sistemato la valigia, Harry scese dalle scale del dormitorio recandosi fuori dalla Sala Comune, dove i suoi genitori e i suoi amici lo aspettavano.
"Dobbiamo andare, Harry!" esclamò la madre, Lily, impaziente di poter rivedere i suoi amici.
"Sono qui, sono qui!" rispose lui, scendendo le scale, mentre James lo aiutava a prendere la valigia.
"Io e Ron andiamo, dobbiamo prendere l'Hogwarts Express " spiegò Hermione, prima di fiondarsi tra le braccia di Max, cingendola in un dolce abbraccio.
"Mi mancherai, Max..." mormorò Hermione, sorridendo.
"Anche tu, Herm. Anche tu..." rispose Max, accarezzando la schiena dell'amica. Loro due condividevano un amore speciale, l'amore fraterno, perché entrambe vedevano l'altra come la sorella che non avevano mai avuto. Non potevano decretare con precisione il giorno in cui la loro amicizia divenne un legame tra sorelle, ma sicuramente quel giorno resterà tatuato nel cuore di entrambe.
Hermione poi si fiondò tra le braccia di Harry e lo strinse forte a sé. "Sono così contenta per te, Harry..."
Il ragazzo si limitò a sorridere e a stringerla più forte.
"È stato un piacere conoscervi, Signori Potter!" Esclamò Hermione, mentre che Ron abbracciava Max ed Harry.
"Il piacere è nostro... e comunque, solo Lily e James." Rispose Lily sorridendo.
"Ciao a tutti!" Esclamò Ron iniziando a camminare per i corridoi di Hogwarts, con Hermione affianco.
James, Lily, Harry e Max li salutarono con la mano e poi anche loro si diressero verso i cancelli per smaterializzarsi.
"Tenetevi forte a me, okay?" Disse James, serio e i due ragazzi annuirono.
"Sei un emerito idiota, Potter!" Esclamò Lily qualche secondo dopo.
James li aveva fatti materializzare in una vallata, dove da piccolo giocava sempre.
"Non è colpa mia, è colpa dei ragazzi che non mi hanno detto dov' è Sirius!" Esclamò James girandosi verso i ragazzi e facendogli l'occhiolino.
Dopo una serie di battibecchi tra Lily e James e delle risate di Max ed Harry, i quattro riuscirono ad arrivare davanti casa McKinnon.
Max lasciò la mano di Harry e bussò alla porta.
"Così in anticipo, Max-" Disse Marlene ma poi si fermò alla vista di Lily e James.
"Co- cosa?" Mormorò la rossa con gli occhi lucidi. "Come... come è possibile... voi non siete loro..."
"Mamma..." Borbottò Max e Marlene prese con la forza Harry e Max dalla spalla per portarli al sicuro da quei due che si credevano Lily e James.
"Lene, è difficile anche per noi, ti possiamo-" Parlò Lily ma Marlene le puntò la bacchetta alla gola.
"NON TI AZZARDARE A CHIAMARMI IN QUEL MODO. LILY E JAMES SONO MORTI!" Sbraitò la rossa e Lily si portò una mano davanti alla bocca.
James spostò Lily e adesso quello ad avere la bacchetta puntata alla gola era lui. "Marlene ti chiediamo di ascoltarci."
Marlene stette in silenzio, probabilmente a metabolizzare ciò che i suoi occhi stavano vedendo.
"C'è Sirius?" chiese poi James, sbirciando dalla porta.
"Sirius non è qui." Stetenziò Marlene e Max si avvicinò alla madre.
"Mamma falli spiegare..." disse la rossa, appoggiando la sua mano sul suo braccio.
"Cosa succede, Lene?" chiese Sirius andando verso la porta. "Ho sentito rumor-"
Black spalancò gli occhi e puntò la bacchetta verso James e Lily.
"felpato, ti prego..." borbottò James con le lacrime agli occhi e Sirius si sentì morire.
Il suo migliore amico, suo fratello non di sangue, morto tredici anni prima era davanti a lui, con una bacchetta puntata al collo, tenendo al sicuro la moglie tanto amata Lily.
"Questo non è possibile..." borbottò Sirius cercando di sembrare il più determinato possibile, ma la sua voce tremante lo tradì.
Passarono secondi, anzi minuti, scrutandosi a vicenda, finché Harry parlò.
"Fagli vedere la tua trasformazione, papà!" esclamò Harry cercando di uscire da quella situazione e James gli lanciò un'occhiata fiero.
Pochi secondi dopo James si era trasformato in un bellissimo cervo e Sirius scoppiò a piangere in un pianto liberatorio.
Marlene si fiondò tra le braccia di Lily e le due iniziarono a singhiozzare.
"Come è potuto succedere, Lils?" Chiese Marlene staccandosi dall'abbraccio e invitando i due ad entrare dentro casa.
"Silente ha diverse teorie sulla nostra resurrezione , ma quella più plausibile sarebbe che Voldemort ha utilizzato una vecchia leggenda per risorgere ma utilizzando il sangue di Harry in qualche modo avrebbe fatto risorgere anche noi."
Rispose la rossa sedendosi nel tavolino di legno del salotto.
"Voi... voi mi siete mancati così tanto, cazzo!" Esclamò Sirius abbracciando forte prima James e dopo Lily.
"Sono successe così tante cose..." Borbottò Sirius mentre si staccava dall'abbraccio con Lily.
"Si... c'è l'hanno accennato..." Scherzò James e Sirius si sedette nella sedia.
"Lunastorta? Codaliscia?" chiese James, effettivamente preoccupato "come stanno loro?"
Sirius serrò la mascella e Marlene strinse la mano del marito da sotto il tavolo. "Non so se tu ti sia chiesto perché Voldemort vi ha uccisi quella notte." Iniziò a parlare Sirius e James scosse la testa in senso negativo.
"Bene... Peter era il tuo Custode Segreto, ricordo bene?" Chiese ancora Black e Lily sgranò gli occhi.
"Non è possibile..." Borbottò la rossa, con le lacrime agli occhi.
James si voltò con la fronte corrucciata verso la moglie. "Non credo di stare capendo..."
"E quando mai..." Mormorò Marlene facendo ridere tutti tranne James, che le rivolse un dito medio.
"James Potter!" Lo rimproverò Lily dandogli una pacca sulla spalla.
"Amo i tuoi genitori, Harry." Sussurrò Max all'orecchio di Harry e il ragazzo sorrise ancora di più.
"Prongs... Peter ci ha traditi, era la spia dell'Ordine. È stato lui a rivelare a Voldemort la vostra posizione." Spiegò Sirius cercando di rimanere calmo e James scattò in piedi furioso.
"Remus l'ha aiutato, non è così? Oh mio Dio..." Strillò James passandosi una mano tra i capelli disperato.
"No, James. Remus non è mai stata la spia. L'abbiamo sempre condannato per ciò che non ha fatto." Confessò Sirius e James parve calmarsi.
"Cosa?! Come ho potuto..." Borbottò James sedendosi di nuovo e mettendosi le mani tra i capelli. Lily gli accarezzava la schiena e gli sussurrava qualcosa all'orecchio, probabilmente di non fare sceneggiate davanti ai ragazzi.
"Come hai potuto cosa, Prongs?" Chiese Sirius aggrottando le sopracciglia.
"Come ho potuto solo dubitare di Remus!" Esclamò James mentre una lacrima gli bagnava il volto. "Lui... in tutto questo tempo si sarà sentito tradito e... ed io non ho fatto altro che dubitare di lui..."
"Basta, James. Non ti dare colpe che non hai." Disse Marlene, "Remus sarà felicissimo di sapere che voi state di nuovo bene e comprenderà che quelli erano periodi bui dove non ci si poteva fidare di nessuno."
"ERAVAMO MIGLIORI AMICI LENE! Io non mi sono fidato di lui..." Strillò James e Lily scoppiò in un pianto liberatorio.
"Papà," lo chiamò Harry, "il professor Lupin non sarà mai arrabbiato con te. Lui è stato l'unica persona che mi sempre parlato benissimo di te, oltre a Sirius e a Marlene, naturalmente."
"Lui mi ha sempre protetto come se fossi suo figlio e adesso capisco il perché : io gli ricordavo te e a lui manchi tanto." Concluse Harry quasi con le lacrime agli occhi.
"Aspetta un attimo, professor Lupin?" Chiese James sgranando gli occhi.
"È stato il nostro professore l'anno scorso." Spiegò Max sorridendo a James.
"Quindi significa che tu non lo conoscevi prima?" Chiese Lily dolcemente ad Harry che scosse la testa.
"Ma Marlene e Remus penso si siano incontrati durante questi anni... come puoi non conoscerlo?" Continuò la rossa ed Harry aggrottò le sopracciglia confuso.
"Lily, Harry non ha vissuto con me in questi anni." Spiegò Marlene e Lily sgranò gli occhi.
"E CON CHI DIAVOLO HA VISSUTO?" Sbottò James e Marlene abbassò lo sguardo. Un silenzio assordante calò nella stanza, tutti si guardavano negli occhi, incapaci di ammette la verità a James e Lily.
"Silente non me lo ha voluto affidare, mi dipiace così tanto..." Borbottò Marlene e Sirius la abbracciò accarezzandole i capelli.
"Harry, tesoro, con chi hai vissuto?" Gli chiese Lily rivolgendogli un sorriso dolce.
"Con i Dursley." Rispose il ragazzo e Lily sgranò gli occhi portandosi una mano alla bocca.
James lo fissò incredulo e poi svenne.
☆
beh, che dire... amo james.
nel prossimo capitolo spero di far incontrare i tre malandrini !!
andate a dare un' occhiata a "Daylight", se volete🤍
baci,
jenny
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