Latios, Banette e Zoroark: un...

By LifeofSeika

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In questo spin-off delle tre storie principali, vengono seguite delle vicende inedite di Latios, Banette e Zo... More

Introduzione
Seikatsu e Latios
Seikatsu e Banette
Rayquaza
Le Palestre di Hoenn
La Lega Pokémon di Hoenn
La vendetta di Banette
Latios e i suoi genitori
Viaggio a Kanto e a Johto
Le Palestre di Kanto
Il Team Rocket
Verso le Palestre di Johto
Le Palestre di Johto
Verso la Lega dell'Altopiano Blu
La Lega dell'Altopiano Blu
La Furia di Hoenn batte il Campione Lance
Verso Kalos
La cotta di Zorua
Le Palestre di Kalos e la Megaevoluzione
Zorua diventa grande
Il tipo Folletto si inchina al tipo Drago e Buio
Verso la Lega di Kalos
Mewtwo
Seikatsu Campionessa di Kalos
Xerneas, Yveltal e Zygarde
Tempo libero per il Trio Caotico
Verso Sinnoh
Le Palestre di Sinnoh
All'assalto dell'Antico Chateau

Seikatsu e Zoroark

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By LifeofSeika

Nota: Questo episodio vale per tutte le storie, poiché l'incontro tra Seikatsu e Zoroark rimane inviariato.

La mamma Zoroark bianca e nera era riuscita a trovare un rifugio sicuro, nelle profondità dei boschi di Unima, dove poter far nascere il suo piccolo, ancora nell'Uovo, nascosto nella sua pelliccia. Era una Zoroark estremamente rara, perché di solito gli Zoroark cromatici tendono ad essere blu e viola invece che bianchi e neri, però lei era nata con i colori di un Obstagoon, tant'è che arrivò a pensare che potesse avere una parentela con quel Pokémon o che fosse un retaggio dello Zoroark di Hisui, poiché era bianco e aveva appunto gli occhi gialli. In ogni caso, non era un suo problema: quello attuale era di fuggire dai Cacciatori di Pokémon e dagli umani in generale. Era riuscita a trovare una tana molto nascosta, che avrebbe nascosto ulteriormente con i miraggi, ed era pure abbandonata: almeno si sarebbe risparmiata una fatica e una lotta inutili, soprattutto perché non le piaceva scacciare gli altri Pokémon dal loro territorio, poiché sapeva quanto fosse difficile trovarne uno. Una volta sistematasi nella sua nuova casa, mamma Zoroark sentì l'Uovo agitarsi: il suo cucciolo stava per nascere! Per cui tolse l'Uovo dalla pelliccia e rimase ad osservare l'Uovo schiudersi: uscì un piccolo Zorua che sbadigliava. La mamma tirò un sospiro di sollievo: era uno Zorua rosso e nero con occhi azzurri standard, non aveva alcuna rarità né caratteristica peculiare che potesse renderlo ancora di più una preda per i Cacciatori. Il piccolo Zorua inclinò leggermente la testa e poi saltò tra le braccia della sua mamma, tutto contento, mentre scondinzolava. Ovviamente la prima cosa a cui pensò il cucciolo era il suo stomaco: Zorua aveva un gran appettito già appena uscito dall'Uovo.

Mamma Zoroark notò alcune peculiarità della personalità del suo cucciolo: era propenso a brontolare abbastanza spesso, dormiva parecchio e non aveva quasi mai voglia di lottare, esasperandola perché in quanto Pokémon selvatico doveva imparare a difendersi; ma soprattutto amava mangiare: Zorua era quasi un pozzo senza fondo, ingurgitava chili di bacche e non ingrassava neanche. Mamma Zoroark cominciò a pensare che suo figlio molto probabilmente aveva preso dal padre, perché lei non era affatto così, arrivando a dubitare che il suo cucciolo non fosse uno Snorlax sotto mentite spoglie. Nonostante questo, lo amava tantissimo e avrebbe dato la vita per lui, cosa che purtroppo dopo solo un anno successe davvero.

Durante la loro permanenza insieme, mamma e figlio si volevano bene e lei insegnava a Zorua come difendersi con attacchi e miraggi, giocavano insieme e lui passava gran parte del tempo nella pelliccia della mamma. In quella tana rimasero al sicuro per un anno, poi purtroppo i Cacciatori di Pokémon li trovarono: usando apparecchiature progettate apposta per scovare gli Zoroark dalle loro barriere di miraggi e armandosi di Pokémon superefficaci contro il tipo Buio, i Cacciatori si addentrarono nella foresta per scovare quella Zoroark dalla pelliccia più unica che rara.

Nel frattempo, a Hoenn, Seikatsu si stava preparando a partire con il nonno Drake, Latios e Banette per andare a Unima: suo nonno doveva recarsi per scambiare un Bagon per un Axew con Aristide, il Capopalestra di Boreduopoli. Entrambi i due Pokémon erano cromatici, per cui lo scambio era molto rischioso quanto intrigante ed equo. Aristide era un vecchio amico di Drake e anche suo rivale, ma Drake si è sempre dimostrato essere il più forte: infatti, lui era l'unico dei suoi amici e rivali Maestri Drago che fosse riuscito a raggiungere un grado così alto come Allenatore, diventando Superquattro nella Lega di Hoenn, mentre gli altri erano riusciti a diventare Capipalestra. Seikatsu era molto emozionata all'idea di vedere nuovi Pokémon di tipo Drago e farci amicizia: non stava più nella pelle ed era parecchio agitata, tant'è che ad una cerca Banette disse a Latios di usare Ipnosi per farla stare tranquilla almeno cinque minuti. Erano passati pochi mesi da quando Banette era stato adottato, ma gli erano bastati per capire che con quella bambina ne avrebbe vissute davvero tante, che in confronto Andrew non era così strano come si credeva. 

Per il viaggio in aereo, Seikatsu dovette far rientrare Latios nella Pokéball, perché non ci stava, però Banette potè stare seduto nel sedile accanto a lei, ronfando per tutto il viaggio e tenendola per mano. Drake osservò nipote e Pokémon dormire tranquilli, sorridendo tutto contento perché finalmente una dei suoi nipoti aveva deciso di intraprendere la strada di Maestra Drago, anche se Seikatsu si era intestardita che sarebbe stata esperta pure nel tipo Spettro. Non si fidava molto di Banette, perché le storie su quei Pokémon non erano le migliori e ogni storia ha il suo piccolo fondo di verità, senza contare che Banette non era proprio aperto a parlare del suo passato, ma non poteva sapere che per Banette quella era una cicatrice ancora aperta, nonostante fossero passati un sacco di anni e un paio di generazioni. A quel punto, Drake si domandò se Seikatsu si sarebbe intestardita con un altro tipo di Pokémon incompreso e stigmatizzato quanto il tipo Spettro, e infatti non poteva sapere che di lì a qualche ora, Seikatsu avrebbe incontrato Zorua, il Pokémon che l'avrebbe fatta intestardire per bene.

Quel giorno, mamma Zoroark e Zorua stavano sonnecchiando: lei accucciata per terra, mentre il suo piccolo era acciambellato nella sua pelliccia, quando lei mosse le orecchie perché aveva appena captato un suono familiare, ma non era dei Pokémon che abitavano il territorio: erano i Cacciatori di Pokémon. Imprecando nella sua mente, la mamma Zoroark si sollevò di scatto, svegliando il cucciolo tutto confuso, il quale rotolò ancora più in profondità nella pelliccia della mamma. La Zoroark si trovò i malfattori, pronti a catturarla: viva o morta poco importava. La Zoroark ringhiò e cominciò ad attaccare incessantemente, peccato che contro di lei gli avversari erano Hitmontop, Beedrill e Sylveon, tutte sue debolezze. Sapendo che prima o poi sarebbe caduta al suo destino crudele, mamma Zoroark creò un'esplosione con Urtoscuro e tirò fuori dalla pelliccia il suo cucciolo, che durante la lotta era stato sballottato in giro per la pelliccia:"Va', piccolo mio, corri! Scappa via!"  Disse la mamma Zoroark a Zorua, abbracciandolo, anche se lui in lacrime non voleva andarsene:"No! Scappo se vieni via con me!" Allora a quel punto mamma Zoroark si trovò a dover mentire per far sì che il piccolo si mettesse in salvo:"Ti copro le spalle, tu corri, poi io ti raggiungo."  Convinto che sarebbe andata così, Zorua cominciò a scappare mentre la mamma si rimise a lottare: non si sarebbe arresa senza combattere.

Seikatsu e Banette erano seduti sul dorso di Latios, il quale seguiva Drake, mentre si guardavano meravigliati intorno: era la prima volta che uscivano da Hoenn, e questa nuova regione li intrigava parecchio. Usciti dalla città e avviandosi verso i boschi, Drake li raccomandò di rimanere vicino a lui e di non allontanarsi, ma ad una certa Latios percepì una forte emozione di puro terrore e tristezza:"Seika, Ban! C'è un Pokémon che ha bisogno di aiuto!" Seikatsu non era molto allettata dall'allontanarsi, però annuì:"Va bene, andiamo!" Per cui Latios, senza farsi sentire, si allontanò e si addentrarono nel bosco. Banette percepì la situazione di pericolo ma anche di lutto imminente, per cui incentivò ad andare a soccorrere il Pokémon in pericolo.

Zorua aveva corso a perdifiato: una scarica di adrenalina e l'uso di Attacco Rapido gli avevano conferito ulteriore velocità, ma ad una certa aveva cominciato anche a voltarsi per vedere se la mamma lo stesse raggiungendo, ma più si allontanava, più la mamma non si faceva vedere. Ad un certo punto, Zorua spiccò un enorme salto mentre si voltava per l'ennesima volta: però non calcolò che davanti aveva una ragnatela di Galvantula e ci si appiccicò, rimanendoci incastrato. Inizialmente provò a dimenarsi, ma non riuscì a liberarsi e cominciò allora a gridare sperando che la mamma potesse sentirlo e venire a salvarlo: ormai era troppo tardi, mamma Zoroark non c'era più. 

Zorua cominciò a singhiozzare e a ululare, ma al posto della mamma, arrivò un Pokémon bianco e blu mai visto, insieme ad un Pokémon di tipo Spettro e una bambina sul dorso. Inizialmente era diffidente, ma quando vide la bambina, sentì una strana aura che lo rilassò e anche gli sguardi di Latios e Banette lo calmarono, anche se era molto agitato:"Non aver paura piccolino, ti aiutiamo noi." Disse Seikatsu, prendendolo da sotto le zampe e tirandolo, con Banette che la prese da dietro e cominciò a tirare anche lui: Latios cercò di volare via, cercando di tenerli tutti quanti sul dorso, ma la ragnatela appiccicosa non sembrava voler cedere. Banette scivolò giù, picchiando la testa per terra, massaggiandosela e imprecando sottovoce, mentre Seikatsu non voleva cedere la presa, intestardendosi più della ragnatela stessa. Zorua rimase sorpreso, perché non pensava che nel mondo ci potesse essere qualcuno così disposto a proteggerlo come la sua mamma, anche se dall'altro lato si stava spaventando dallo sguardo dragonesco della bambina che pareva pronta a distruggere tutto, però questo effetto scomparve quando si trovò il muso di Galvantula Alfa con occhi rossi davanti: i tre urlarono terrorizzati mentre quel bestione ruggì. Pure Banette si spaventò, poi vide che un altro Galvantula sputò Millebave su Latios e Seikatsu, bloccandoli sulla tela, ma Banette non esitò a lanciare una Palla Ombra in pieno muso al Galvantula Alfa:"Guarda che non mi fai paura, culone." Disse Banette, estremamente serio e con una voce molto più profonda e spettrale, che inquietò sia Seikatsu che i due Pokémon accanto a lei. Banette cominciò a lottare contro i Galvantula, battendone alcuni anche con un colpo solo, suscitando una profonda ammirazione da parte di Latios e Zorua, ma poi Latios usò i poteri psichici per raccogliere una pietra affillata e tagliò la tela, dopo aver usato Ira di Drago in faccia al Galvantula Alfa. Seikatsu, sempre stringendo Zorua al petto, saltò su Latios, ma un Galvantula lo colpì con Missilspillo mandandolo a terra. Seikatsu fece scudo a Zorua, cadendo di schiena e lasciandolo immacolato, Seikatsu continuò a stringere Zorua mentre Galvantula Alfa gli si stava avvicinando, davanti a loro, con Latios a terra e Banette che stava per cedere: stava ansimando e aveva un sacco di ferite. Non sarebbe riuscito a resistere ancora, ma poi sentì due voci dire:"Flygon, usa Sabbiatomba! Salamence, Lanciafiamme!" Poi l'altra voce:"Haxorus! Hydreigon! Lanciafiamme anche voi!" I quattro Pokémon usarono gli attacchi e cacciarono via tutti i Galvantula, Alfa compreso. Drake, preoccupatissimo, corse da sua nipote che stava tremando terrorizzata, abbracciando uno Zorua che tremava pure lui. Drake la prese in braccio, mentre Aristide sollevò Banette e Flygon caricò Latios su Salamence, per poi andarsene.

A Boreduopoli, Banette, Zorua e Latios vennero portati al Centro Pokémon, e lì Banette incoraggiò Zorua a fidarsi degli umani, che in quel luogo le persone non erano cattive e anzi, volevano solo fargli del bene. Zorua accettò e si lasciò curare, poi raccontò a Banette e a Latios cosa fosse successo, mentre Latios gli mostrò come loro due stavano vivendo con Seikatsu, convincendo il piccolo Zorua ad unirsi a loro. 

Seikatsu si riprese dallo shock mentre giocava con l'Axew che il nonno aveva appena ottenuto, che invece di avere i soliti colori, li aveva diversi: era marroncino e lilla. Seikatsu si trovava bene a giocare con lui, e si mise a giocare anche con i Pokémon di Aristide, anche se lei non riusciva a non ridere quando guardava la barba dell'amico del nonno. Aristide notò la propensione di Seikatsu a legare con i Pokémon di tipo Drago, per cui ci credette quando Drake gli comunicò che la nipotina voleva diventare una Maestra Drago. Aristide decise di regalare a Seikatsu un Deino, che provò a morderla, ma lei lo rimise in riga con un pugno in testa:"Ehi! Non ci provare! Guarda che se ci riprovi, te ne arriva uno più forte!" Minacciò Seikatsu, mentre Deino indietreggiò un po' spaventato: nessuno gli aveva mai tirato un pugno. Seikatsu sentì una voce isterica alle spalle:"Vedo che ti sei ripresa, pupilla." Disse Banette, sorridendo. Seikatsu si voltò e andò ad abbracciare lui e Latios e e poi vide Zorua, seduto per terra, che aveva inclinato leggermente la testa. Seikatsu non sapeva se abbracciarlo o meno, però gli sorrise:"Sono contenta che tu stia bene, piccolino." Zorua fece un verso tutto contento e sorrise anche lui, poi le si avvicinò e si alzò sulle zampette per appoggiarle su Seikatsu:"Eh eh eh! Che carino! Vuoi venire con me, Ban e Latios?" Il Pokémon annuì, e Banette lo prese sottobraccio:"D'accordo volpino, da adesso fai parte della famiglia! Noi tre saremo i Pokémon più forti e quella macchina da guerra lì mignon, sarà la miglior Allenatrice di sempre! Ah, e ti insegnerò a parlare e a ruttare! Crescerai proprio bene! Eh eh eh eh!" Latios roteò gli occhi, mentre Zorua saltò in braccio a Seikatsu per farsi abbracciare, e poi telepaticamente il Pokémon Eone disse:"Ah certo, con queste premesse mi sa che sarò io quello con il buonsenso." Banette lo squadrò:"Tsk, che mal diffidente. Comunque, mi fa veramente impressione che sei grosso e hai una voce più profonda della mia, e hai solo quattro anni!" Latios sospirò:"Scusa, se sono più grosso di te!" Seikatsu prese per mano Banette, con quella libera, e se andò per seguire il nonno, sospirando rassegnata.

Anni dopo quell'incontro, Zorua non solo gradualmente si era aperto con Seikatsu, Banette e Latios, dormendo sul suo letto assieme a Banette, imparando a parlare e a rivelare gli stessi tratti che aveva dimostrato alla mamma, solo che quando imparò a parlare non si frenò dallo stare zitto. Si evolse in Zoroark quando Seikatsu aveva tredici anni, per salvare lei, Banette e Latios da un attacco massiccio di Pokémon di tipo Spettro con un potentissimo Urtoscuro. Da quel giorno, Zoroark cominciò ad occupare il letto e soprattutto prese l'abitudine di trasformarsi in Pokémon piccoli, perché all'inizio non si era abituato alla sua nuova taglia e tante volte saltava sulla spalla di Seikatsu, dimenticandosi che erano grossi uguali e col risultato che cadevano a terra. Alla fine, anche Zoroark ebbe il suo periodo di lutto, però esattamente come Banette, riuscì a superarlo e ad essere felice nella sua nuova famiglia, causando caos con Banette e prendendole da Seikatsu o da Latios.


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