Seikatsu e Zoroark

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Nota: Questo episodio vale per tutte le storie, poiché l'incontro tra Seikatsu e Zoroark rimane inviariato.

La mamma Zoroark bianca e nera era riuscita a trovare un rifugio sicuro, nelle profondità dei boschi di Unima, dove poter far nascere il suo piccolo, ancora nell'Uovo, nascosto nella sua pelliccia. Era una Zoroark estremamente rara, perché di solito gli Zoroark cromatici tendono ad essere blu e viola invece che bianchi e neri, però lei era nata con i colori di un Obstagoon, tant'è che arrivò a pensare che potesse avere una parentela con quel Pokémon o che fosse un retaggio dello Zoroark di Hisui, poiché era bianco e aveva appunto gli occhi gialli. In ogni caso, non era un suo problema: quello attuale era di fuggire dai Cacciatori di Pokémon e dagli umani in generale. Era riuscita a trovare una tana molto nascosta, che avrebbe nascosto ulteriormente con i miraggi, ed era pure abbandonata: almeno si sarebbe risparmiata una fatica e una lotta inutili, soprattutto perché non le piaceva scacciare gli altri Pokémon dal loro territorio, poiché sapeva quanto fosse difficile trovarne uno. Una volta sistematasi nella sua nuova casa, mamma Zoroark sentì l'Uovo agitarsi: il suo cucciolo stava per nascere! Per cui tolse l'Uovo dalla pelliccia e rimase ad osservare l'Uovo schiudersi: uscì un piccolo Zorua che sbadigliava. La mamma tirò un sospiro di sollievo: era uno Zorua rosso e nero con occhi azzurri standard, non aveva alcuna rarità né caratteristica peculiare che potesse renderlo ancora di più una preda per i Cacciatori. Il piccolo Zorua inclinò leggermente la testa e poi saltò tra le braccia della sua mamma, tutto contento, mentre scondinzolava. Ovviamente la prima cosa a cui pensò il cucciolo era il suo stomaco: Zorua aveva un gran appettito già appena uscito dall'Uovo.

Mamma Zoroark notò alcune peculiarità della personalità del suo cucciolo: era propenso a brontolare abbastanza spesso, dormiva parecchio e non aveva quasi mai voglia di lottare, esasperandola perché in quanto Pokémon selvatico doveva imparare a difendersi; ma soprattutto amava mangiare: Zorua era quasi un pozzo senza fondo, ingurgitava chili di bacche e non ingrassava neanche. Mamma Zoroark cominciò a pensare che suo figlio molto probabilmente aveva preso dal padre, perché lei non era affatto così, arrivando a dubitare che il suo cucciolo non fosse uno Snorlax sotto mentite spoglie. Nonostante questo, lo amava tantissimo e avrebbe dato la vita per lui, cosa che purtroppo dopo solo un anno successe davvero.

Durante la loro permanenza insieme, mamma e figlio si volevano bene e lei insegnava a Zorua come difendersi con attacchi e miraggi, giocavano insieme e lui passava gran parte del tempo nella pelliccia della mamma. In quella tana rimasero al sicuro per un anno, poi purtroppo i Cacciatori di Pokémon li trovarono: usando apparecchiature progettate apposta per scovare gli Zoroark dalle loro barriere di miraggi e armandosi di Pokémon superefficaci contro il tipo Buio, i Cacciatori si addentrarono nella foresta per scovare quella Zoroark dalla pelliccia più unica che rara.

Nel frattempo, a Hoenn, Seikatsu si stava preparando a partire con il nonno Drake, Latios e Banette per andare a Unima: suo nonno doveva recarsi per scambiare un Bagon per un Axew con Aristide, il Capopalestra di Boreduopoli. Entrambi i due Pokémon erano cromatici, per cui lo scambio era molto rischioso quanto intrigante ed equo. Aristide era un vecchio amico di Drake e anche suo rivale, ma Drake si è sempre dimostrato essere il più forte: infatti, lui era l'unico dei suoi amici e rivali Maestri Drago che fosse riuscito a raggiungere un grado così alto come Allenatore, diventando Superquattro nella Lega di Hoenn, mentre gli altri erano riusciti a diventare Capipalestra. Seikatsu era molto emozionata all'idea di vedere nuovi Pokémon di tipo Drago e farci amicizia: non stava più nella pelle ed era parecchio agitata, tant'è che ad una cerca Banette disse a Latios di usare Ipnosi per farla stare tranquilla almeno cinque minuti. Erano passati pochi mesi da quando Banette era stato adottato, ma gli erano bastati per capire che con quella bambina ne avrebbe vissute davvero tante, che in confronto Andrew non era così strano come si credeva. 

Latios, Banette e Zoroark: un trio caoticoWhere stories live. Discover now