steal my girl||JJ Maybank

By DeniseGranger

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Non sempre gli opposti si attraggono: spesso, coloro che più ci assomigliano, sono il nostro posto nel mondo... More

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By DeniseGranger

CHAPTER 10
"TANTO TU SAI, ORAMAI, DI ESSERE L'UNICA"

STEAL MY GIRL
stagione 1












La mattina successiva, i cinque Pogues, recuperarono il van di John B e, senza ricevere spiegazioni, si diressero dinanzi un hotel a Figure Eight.
Quando arrivarono, Ashley, non riuscì a trattenere una smorfia schifata.

-Che ci facciamo nella zona dei viziati dell'isola?- borbottò, difatti, la bionda, prima di girarsi verso Kiara e sussurrarle un "senza offesa".
-Ci serve la corrente e, purtroppo per noi, gli unici ad averla ancora sono i Kooks- le rispose JJ, prima di estrarre la sua pistola che, ovviamente, fece sbiancare i presenti.

-Che cazzo ci vuoi fare con quella?- domandò John B, abbastanza nervoso, cercando di levare il ferro dalle mani del biondo.
-La prudenza non è mai troppa- esclamò JJ, portando Ashley a scendere dalla macchina.

I Pogues, confusi, osservarono i movimenti della ragazza, finché, quest'ultima, non aprì la portiera del passeggero (ovvero dove si trovava il biondo con la pistola).
-Su J: dammi quella pistola, così poi torniamo a casa- esordì la bionda, con calma, prima di tendergli il palmo della sua mano dove, il ragazzo, appoggiò la ferraglia.

Ashley, sorridendo radiosamente, ringraziò il biondo, prima di spostarsi e dare la pistola a John B che, ridacchiando, la nascose all'interno del proprio vano portaoggetti.
-Dovremmo pagare Ashley come addestratrice di coglioni come te, JJ- esclamò il moro, divertito, prima di scendere dal van, seguito, successivamente, dagli altri.

-Intanto, il coglione, ha il badge per farci entrare- gli rispose il biondo, sventolando, fieramente, il proprio badge plastificato.
Il ragazzo superò i suoi amici e, fieramente, gli fece strada, mostrandogli la hall di quel maestoso hotel.

Continuarono a camminare, imbattendosi anche nella cucina, dove, JJ, cercò di rubare qualche pietanza con, però, scarsi risultati.
-Sei un'idiota, J- ridacchiò Ashley, dopo che, il biondo, venne rimproverato dalla donna che vi era lì.

-Grazie tesoro!- esordì il ragazzo, prima di iniziare a camminare per i corridoi dell'hotel:-Hanno anche i generatori di emergenza! I Kooks non perdono colpi- concluse, per poi entrare in una stanza con dei computer, seguito dagli altri ragazzi.

-Oh mio Dio! Internet!- esultò Pope, facendo ridacchiare Ashley: sembrava quasi che, il ragazzo, sopravvivesse solo tramite il web.
-Fammi vedere le mie modelle su Instagram!- disse JJ, per poi passare un braccio intorno alle spalle della bionda:-Tanto tu sai, oramai, di essere l'unica-.

Ashley, essendo presa alla sprovvista, divenne di un bel colore rossastro: JJ si stava comportando in maniera diversa.
-Ash, tutto bene?- borbottò John B, confuso, osservando la ragazza che, imbarazzata, mormorò un "si".

-Mi potete dare le coordinate, per favore?- domandò Pope, portando i ragazzi ad osservarlo, prima che, uno dei presenti, gliele dettasse.
-Oh ecco! Se dovesse essere nella parte profonda, la nostra caccia al tesoro si ferma qui- avvertì Pope, prima di ingrandire la mappa della piattaforma continentale.

-Sono solo trecento metri...secondo voi si può fare?- domandò John B, leggermente scettico, osservando il computer.
ovvio che si possa fare- esclamò JJ, portando i presenti ad osservarlo confusi: si era per caso bevuto il cervello?

-Dovremmo utilizzare il tuo sottomarino personale?- esordì Pope, in maniera sarcastica, prima che, il biondo, iniziasse ad offendersi leggermente.
-Lo sfasciacarrozze! Li vi è un drone sottomarino, con telecamera a 360 gradi! Serve per le immersioni profonde...è quello di cui abbiamo bisogno- gli rispose JJ.

-E se tuo padre ci mettesse le sue sudicie manine?- domandò John B, poco convinto, mentre Ashley arricciava il naso: perché, quando si parlava del padre del biondo, nessuno dei suoi amici aveva un minimo di tatto?

Nessuno di loro, difatti, si rendeva conto che, purtroppo, JJ voleva bene a suo padre, seppur fosse un uomo spregevole.
Nessuno, tranne Ashley che, come lui, provava gli stessi sentimenti nei confronti della sua figura paterna.

-Mio padre, con le sue "sudicie manine", è stato licenziato...credo che, il capo, non ne potesse più- borbottò il ragazzo, con tono basso, mentre la bionda lo guardava con compassione:-Però sono sicuro che il drone sia lì-.

I Pogues rimasero in silenzio, finché, Kiara, non decise di prendere parola.
-Quanto hai detto che c'era sulla Royal Merchant?- domandò la riccia, difatti, prima che, John B, rispondesse con "quattrocento milioni".

Sentendo quelle parole, Pope, si alzò improvvisamente e, senza ripensamenti, si piazzò dinanzi la porta.
-Non ci pensate nemmeno!- esclamò il ragazzo, prima che, Ashley, si avvicinasse a lui, confusa.
-Che c'è adesso, Pope?- domandò la bionda, prima che, il genio, le rispondesse "tutto!".

-Potremmo trovare un modo legale per fare soldi, non credi?- quasi supplicò il ragazzo, prima che, il moro, lo spingesse di lato, uscendo dalla stanza, seguito da Kie e JJ.
-Se dovesse succedere qualcosa, mi prenderò io la colpa per te, Pope: non perderai quella borsa di studio- gli disse la bionda, delicatamente, prima di prenderlo per un braccio e trascinarlo all'esterno.

Quando gli ultimi due Pogues, furono sul van, John B partì.
-Ragazzi...sono comunque scettico- borbottò Pope, improvvisamente, portando il moro ad esordire con:"non stiamo rubando, Pope! Prendiamo solo in prestito".

-Wow...aveva ragione Bernstein quando diceva che, gli uomini, sono gli unici animali che non distinguono la realtà dalla fantasia- disse il genio, guardando i suoi amici:-Questa cos'è? Realtà o fantasia?-
-Tu sei così strano, Pope- prese parola JJ, impegnato a rollarsi uno spinello.

-Secondo me è fantasia...ma possibile realtà- si intromise Kiara, poco convinta, prima che, John B, concludesse con "realtà!".
-Speriamo sia una realtà virtuale- mormorò il biondo, portandosi alle labbra lo spinello che, però, fu preso da Pope e, successivamente, lanciato fuori dal veicolo.

-Devi rimanere lucido- si difese il genio, mentre Ashley si preparava alla discussione che, quei due, avrebbero creato.
-Sai qual è il tuo problema?- domandò JJ, in maniera seria, portando Pope a rispondere:"Si! Tu".
-Non sono io il tuo problema! Tu ti devi rilassare, amico...sei sempre così nervoso- gli fece notare il biondo, con aria quasi sapiente.

-Io non sono nervoso!- esclamò il genio, portando Ashley a bloccarli: John B, difatti, aveva appena fermato il veicolo.
-Siamo arrivati, bambini- disse la bionda, divertita, prima di scendere dal van, seguita da tutti gli altri.

-Bene...voi due state tranquille, okay? Ce la farete- esordì John B, fin da subito, osservando le due ragazze che, da piano, avrebbero fatto da diversivo.
-Non sono io quella che rischierà di essere sbranata da qualche cane- gli rispose Ashley, ironicamente, prima di guardare i suoi tre amici e dire "state attenti".

-Anche voi due- e, con quest'ultima frase di Pope, le due ragazze si allontanarono dal gruppo, entrando dallo sfasciacarrozze.
-C'è qualcuno? Io e la amica avremmo bisogno!- urlò Kie, a gran voce, finché, un uomo, non si avvicinò alle due.
-Si?- borbottò l'uomo, confuso, osservando le due ragazze che, in risposta, diedero il via allo spettacolo.

-Ci scusi, ma abbiamo una gomma a terra...potrebbe aiutarci?- chiese la bionda, con gentilezza, mentre il loro interlocutore le studiava curioso.
-Va bene- rispose poi, prima di seguire le due ragazze verso l'auto.

-È rimasta qui per molto tempo?- domandò l'uomo, confuso, osservando la ruota posteriore che, come le due avevano detto, risultava leggermente sgonfia.
Ashley e Kie, senza dire niente, annuirono alla domanda, così, il poveretto, si mise fin da subito a lavoro, mentre, i loro tre amici, entrarono all'interno dello sfasciacarrozze.

All'improvviso, però, un cane prese ad abbaiare e, delle urla fin troppo riconoscibili, arrivarono alle orecchie dei tre.
-L'avete sentito anche voi? Il mio cane deve aver visto qualcosa- esordì l'uomo, girandosi verso le due Pogues che, in risposta, si guardarono con il terrore negli occhi.

-Sarà qualche animale...di sicuro niente di preoccupante- borbottò Ashley, sorridendo, portando l'uomo a dire "è probabile, si".
Mentre Ashley cercava di intrattenere quel poveretto, Kie, decise di sgonfiare un'altra ruota: avevano bisogno di più tempo.

Eppure, questa volta, le cose non andarono per il meglio, anzi: l'uomo, difatti, aveva beccato Kiara in fragrante e, questa cosa, l'aveva portato a correre verso l'officina, consapevole, oramai, di essere stato abbindolato.
-Oh cazzo...al Twinkie mobile!- esclamò la bionda, prima di prendere la riccia e, insieme, correre verso il mezzo, in attesa dei ragazzi che, successivamente, le raggiunsero: ce l'avevano fatta.

***

Poco dopo, i cinque Pogues, decisero di fermare il proprio veicolo, dinanzi il locale del padre di Kiara: stavano morendo di fame.
-Non vedo l'ora di mangiarmi dei gamberetti e bere una bella birra- borbottò JJ, sognante, mentre poggiava un suo braccio, intorno alle spalle di Ashley.

-Stavo pensando alla stessa cosa- mormorò Pope, invece, prima che, i cinque ragazzi, entrassero all'interno del locale.
Il signor Carrera, come sempre, si trovava dietro il bancone e, quando vide i Pogues, arricciò quasi il naso.

-Ciao papà, come va?- domandò Kiara, avvicinandosi al padre, prima che, l'uomo, borbottasse:"non molto bene".
-Non fare quella faccia! Sarà colpa dell'uragano- ridacchiò la riccia, portando il genitore a rilassarsi.

-Lo spiegherò alla banca, allora- esordì lui, divertito, mentre Ashley osservava il tutto con una certa gelosia: lei, suo padre, non lo vedeva sorridere da quando aveva compiuto i suoi famosi nove anni.
-Beh ragazzi...andate a sedervi! Arrivo subito- esclamò Kiara, prima che, i suoi amici, si allontanassero da lei, pronti per occupare un tavolo.

Quando si sedettero, Ashley, non riuscì a fare a meno di notare come, il padre di Kie, avesse ingaggiato una piccola band, composta da tre ragazzi.
-Che stai guardando Ashley?- borbottò il biondo che, successivamente, seguì lo sguardo della ragazza.

Quando notò quei tre ragazzi, corrucciò leggermente la fronte.
JJ, però, non ebbe il tempo di continuare, poiché, Kie, arrivò con i loro gamberetti.
-Tutti vostri, ragazzi- esclamò la riccia, dopo aver messo l'ultimo piatto dinanzi John B.

Dopo essersi seduta, la Kook, notò lo sguardo perso della sua amica, così, sorridendo, richiamò la sua attenzione.
-Sapevo che ti sarebbero piaciuti! Si chiamano Reginald, Alex e Luke!- esordì Kie, puntando il suo sguardo verso i ragazzi, prima che, Ashley, tornasse con i piedi per terra.

-Non pensavo tuo padre avesse deciso di ingaggiare una band- le rispose la bionda, mentre, i loro amici, continuavano a mangiare indisturbati.
-Beh si, potrei averlo convinto io...Sono dei Kooks e stanno cercando una cantate! Ho provato a proporti, perché non provi a parlarne con loro?- domandò Kie, quasi supplichevole, facendo arrossire l'amica.

-Non sono così brava da cantare per una piccola band- borbottò Ashley, imbarazzata, prima che, la sua amica, dicesse "ma smettila Ash! Hai un enorme talento".
-Ci penserò okay? Per ora non mi sembra il caso...- concluse la bionda, mentre le note della canzone di quei ragazzi, continuò a suonare nell'aria.

-Che ne dici? Balliamo?- domandò, improvvisamente, Kie, notando come, John B, avesse finito il suo piatto.
Il ragazzo, sorridendo, seguì la ragazza in mezzo al locale e, come due normali adolescenti, si misero a ballare.

Ashley sorrise, seppur il rapporto tra quei due stesse diventando abbastanza incomprensibile.
Il suo sorriso, però, si spense, nel momento in cui, il suo sguardo, si posò su Pope che, amareggiato, guardava i due ballare.
-Ehi Pope...Da quanto ti piace Kie?- domandò la bionda, portando il genio e il biondo a guardarla.

-Cosa?- borbottò Pope, sbiancando improvvisamente, mentre Ashley sorrideva comprensiva: ci aveva proprio preso.
-Hai capito perfettamente quello che ho detto!- ridacchiò lei, guardando il suo amico che, sospirando, esordì con "un po'...".

Ad Ashley non passò inosservato il suo cambio d'umore, così, alzandosi dal suo posto, gli tese le mani.
-Balliamo un po', va bene?- domandò la ragazza, delicatamente, mentre Pope poggiava le sue mani sulle sue.

Inaspettatamente, però, il genio si alzò e, dopo aver sorriso alla sua amica, la strinse in un abbraccio.
-Alcune volte penso che, tu, sia l'unica persona che mi possa veramente capire- borbottò il genio, prima di allontanarsi leggermente dalla ragazza che, in risposta, ridacchiò.

-Solo alcune volte?- rispose lei, sotto lo sguardo attento di JJ che, se non fosse stato per Pope, si sarebbe alzato per chiedere ad Ashley di ballare.
-Ora balla con chi ha veramente voglia di farlo, va bene?- esordì il genio, per poi tornare a sedersi, sotto lo sguardo leggermente rattristito dell'amica.

JJ, prendendo la palla al balzo, si alzò dal suo posto e, prendendo per il polso la ragazza, la guidò poco più lontano da John B e Kie.
Senza dire niente, il biondo, poggiò le proprie mani sui fianchi della bionda e, di conseguenza, lei poggiò le sue dietro il collo del ragazzo, oscillando leggermente.

-Dovresti parlare con quei Kooks- sussurrò JJ, osservando la bionda che, confusa, borbottò un "che cosa?".
-Parlo di quella band, Ash...Dovresti darti una possibilità- continuò il biondo, senza distogliere lo sguardo dalle labbra della ragazza che, arricciando la fronte, sembrò quasi pensarci su.

-Tu pensi che, io, ne sia veramente in grado?- domandò la bionda, insicura, cercando quasi un'approvazione dal ragazzo che, in risposta, si allontanò da lei , permettendole di dirigersi verso quel gruppo.
Ashley aspettò pazientemente che, i tre ragazzi, finissero di cantare e, quando ciò accadde, si avvicinò a loro, con un sorriso stampato sul viso.

-Ehi ciao!- esclamò la bionda, mentre i tre ragazzi la guardarono scioccati: quella bella ragazza stava veramente parlando con loro?
Quando quei ragazzi si ripresero, ricambiarono il saluto, presentandosi uno a uno.
-Ascoltate...la mia amica, Kiara, mi ha riferito che vi servirebbe una cantante e beh...volevo propormi- mormorò così piano che, la piccola band, dovette concentrarsi particolarmente per riuscire ad afferrare tutte le parole.

-Ehm certo, perché non provi subito?- le rispose Luke, con un sorriso, lasciandole l'asta con il microfono, mentre, lui, si spostava alla sua sinistra.
-Cosa ti piacerebbe cantare...?- domandò Reginald, alzando il proprio sguardo dal suo basso, mentre la bionda gli rispondeva con "Ashley".

-Conoscete Work it Out?- borbottò la ragazza, osservando i tre che, in risposta, annuirono in contemporanea: era impossibile non conoscere quella canzone.
Luke, puntando il suo sguardo verso i suoi amici, diede il tempo e, quando la musica iniziò, Ashley prese a cantare.

"I wanted to be like everyone
But nobody understands me like you
So work it out"

JJ guardò, quasi fieramente, la ragazza che, rilassata, cantava la canzone.
-Sei proprio innamorato perso- esordì Pope, dopo essersi messo al fianco del biondo che, confuso, si girò a guardarlo.
-Che intendi dire?- borbottò, difatti, il ragazzo.

-Oh JJ...smettila di mentire a te stesso! Ashley ti piace e non poco- disse il genio, seriamente, osservando il volto di JJ che, oramai, era tornato ad osservare la ragazza.
-Non dirglielo, ti prego- mugugnò il ragazzo, prima di sorridere alla vista di Ashley, finalmente spensierata.

-Oh stai tranquillo...io non dirò niente! A quello ci stai già pensando tu- ridacchiò Pope, prima di dare una pacca sulla spalla del biondo.
-Ti odio così tanto, Pope- disse JJ, prima di sorridere imbarazzato.

Ashley, nel mentre, aveva finito di cantare e, quando venne riempita di applausi, ringraziò i presenti.
-Cosa ne pens...- cercò di porre la domanda la ragazza, ma, senza farla finire, i tre risposero con un:"benvenuta nel gruppo, Ashley!".

La ragazza, al settimo cielo, si girò verso JJ e, saltellando, gli corse incontro.
Pope si spostò, così, Ashley, riuscì ad abbracciare il biondo che, in risposta, ricambiò la stretta.
-Grazie- riuscì a dire la ragazza, prima di stampare un bacio sulla guancia del ragazzo.

Il biondo, dopo aver ridacchiato, sussurrò un "sono fiero di te" e, sotto la musica della band, ricominciarono ad oscillarsi per il locale: in quel momento, vi erano solo loro due.




SPAZIO AUTRICE
Beh amici! Vi presento i nostri nuovi arrivati:

OWEN JOYNER nei panni di...
ALEX MERCER|| kooks

JEREMY SHADA nei panni di...
REGINALD "REGGIE" PETERS|| kooks

CHARLIE GILLESPIE nei panni di...
LUKE PATTERSON||kooks

e ora vi lascio anche la canzone di Ashley che, come avrete bene capito, è una canzone di Bella in H2O.

ho altro da dire?
no non penso!! quindi ci vediamo nel prossimo capitolo <3
-Denisegranger

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