Maggie
Avevo avvertito che non sarei andata in ufficio con una scusa perché non volevo uscire ma per una giusta causa.
Non mi aspettavo che lui fosse stato lì, ed era meglio che andavo con la mia migliore amica a cercare quell' ubriacone di Elliot.
Mi scappa una risata mentre mi lavo i denti visto che mi ero appena alzata dal letto.
Mi vesto, apro le finestre per fare girare un po' l'aria e metto apposto il mio letto di una pizza e mezza.
Era un giorno lavorativo e quindi nessuno della mia famiglia non c'era perciò ero a casa da sola.
I miei fratelli erano a scuola e i miei genitori a lavoro.
Decido di prepararmi una semplice tazza di thè visto che eravamo in pieno inverno e avevo bisogno di scaldarmi.
Mentre bevo ripenso a quello che era successo ieri sera... che intendeva con "se tu scappi a me viene più voglia di farti mia" che cazzo significa? ci penso più volte ma non riesco a spiegarmi perché l'abbia detto.
Se ha qualche fantasia su di me se lo può scordare di farlo con me non sono una bambola di cui puoi sfogare le tue perversioni, ma anche no.
Una volta lavata e vestita esco per andare a fare una passeggiata per schiarirmi le idee.
Arrivo al parco e mi siedo sulla panchina più vicina e sospiro.
Vedo molte famiglie con bambini piccoli che li fanno divertire andando sullo scivolo e sull'altalena.
Mi esce un sorriso spontaneo, se una cosa mi faceva piacere a vederla ma soprattutto se era bella mi usciva come in automatico.
Vedo un bambino da gli occhi azzurri e coi capelli biondi salutarmi e il ricambio ovviamente sorridendo.
Certe volte penso che vorrei ritornare bambina e godermi la mia infanzia come meglio potevo.
Invece ora sono adulta, ho un lavoro e sto cercando di essere indipendente...sembra facile detto così ma lo dico pure a me stessa che non lo è per niente.
Ovviamente dipende tutto dal liceo che hai scelto visto che quello è l'ultimo percorso che frequenti per poi andare effettivamente a lavorare.
Chiudo gli occhi sentendo una leggera brezza spostarmi i capelli e me lo godo abbastanza bene.
Dopo qualche secondo sento un peso schiacciare l'altro lato della panchina ma non ne tengo conto.
Sento il suo sguardo addosso finchè una voce maschile abbastanza familiare parla.
«guarda chi si rivede»
Alzo lo sguardo.
«oh il famoso figlio dello sceriffo» mi giro verso di lui
«sono io esattamente!» lo dice con tono fiero
Sospiro e mi metto con la schiena attaccata alla panchina.
«e dimmi hai combinato qualche marachella?» lo dico in tono provocatorio
Lui se ne sta zitto ma cerca di cambiare discorso
«lo sai che mio padre tra qualche mese va in pensione?» di già? pensavo che il signor Turner continuasse per qualche anno ancora
«saró sincera questa non me l'aspettavo e come mai questa scelta?»
«beh vuole lasciare il suo posto a me lo dice con un sorriso a 32 denti
«congratulazioni Alex, sai ci vedo proprio a te fare rispettare la legge quando tu sei il primo che non la rispettarido» rido
«ehy! non sono quello che conoscevi sono cambiato giuro!» diventa rosso
«sese dicono tutti così» continuo a prenderlo in giro
«MAGGIE! eddaaaaaiiii abbi un po' di fiducia»
Decido di smetterla ma ridiamo entrambi come dei pazzi.
«beh tralasciando che stiamo scherzando però sono felice per te»
«graziee, lo ammetto sono un po' nervoso peró non vedo l'ora di cominciare» si gratta dietro la nuca
«beh Alex hai studiato non so quanto e di certo non puoi ritirarti adesso, anche se tu lo faresti ti verrei a cercare col forcone in mano ricordatelo»
«certo certo non preoccuparti mamma»
«quante volte ti ho detto di non chiamarmi così?» faccio un finto broncio
«oh guardala si è offesa...poverina...» mette una mano davanti alla bocca per non farsi vedere che ride come un pazzo
«basta!»
Ridiamo entrambi nuovamente e il cielo comincia a tingersi di rosa segno che il sole sta cominciando a tramontare.
«beh penso che sia ora di tornare a casa» mi stiracchio leggermente e mi metto apposto i capelli visto che erano tutti scompigliati
«hai ragione...dovrei andare pure io» si alza anche lui e si avvicina
«prima di andare...» mi mette una mano sulla guancia sinistra
Sussulto per il tocco ma non la sposto perché quel gesto mi dà sicurezza e so che posso contare su di lui.
«ricordati che per qualunque cosa io ci sono...non esitare a chiamarmi...anche per la minima cazzata...» mi guarda con occhi preoccupati
Li faccio un sorriso rassicurante e metto la mia mano sulla sua.
«tranquillo...lo so che tu ci sei, in fondo ci sei sempre stato... ma in ogni caso non esiterò a chiamarti» li sorrido
«va bene va bene» sposta la mano
«ora è meglio che vada...ci vediamo Maggie!» mi saluta con la mano e io ricambio
Ritorno a casa verso l'ora di cena, mi tolgo il cappotto e mi metto le mie pantofole.
Mi siedo a tavola e mi viene l'acquolina in bocca per quello che mia mamma ha cucinato.
«ci hai dato dentro stasera e mamma» mi rivolgo a lei
«volevo sperimentare questa ricetta che avevo letto poco prima su internet» ride mentre prende una forchettata
«beh non mi stupisce questa cosa...e se devo essere sincera ha un aspetto niente male»
Mia mamma oltre ad avere la passione della cucina in generale, era davvero brava a cucinare qualsiasi cosa e su questo ero davvero felice, mi ha sempre fatto piacere vedere lei a sperimentare nuove cose.
Aveva cucinato una semplice bistecca di carne con contorno delle verdure saltate in padella.
Lo so che magari per qualcuno non è sto granché ma per me si.
Finisco di mangiare e mi tocco la pancia.
«mamma mia quanto cavolo ho mangiato...»
«beh non per dirti Maggie ma hai finito tutto» mia sorella lo dice con una smorfia come per dire che la volevo anche io
Se pensava ciò doveva sbrigarsi prima, ormai l'ho finita e devo dire che il bis poi il tris e avanti così basta e avanza.
«tesoro come va a lavoro?» mi chiede tutto ad un tratto mio papà
«diciamo...siamo insieme ad una ragazza che si ha fatto il suo lavoro che le era stato dato...ma dopo qualche giorno non è più venuta...i giorni si sono trasformati in settimane...non ci ha avvisato ma proprio niente di niente...e basta io mi sto preoccupando e nel frattempo io e un'altro mio collega stiamo facendo anche il suo lavoro extra» dico sbuffando
«mi spiace tesoro...ma è normale ci farai l'abitudine» sospira mentre mette in bocca l'ultimo boccone rimasto
«fastidio un corno! lo sai come la penso su ste cose...mi da altamente fastidio che una persona così a caso scomparisca senza avvisare...» guardo il mio piatto vuoto
«ascoltami...lo so che come cosa non è bella e sia io che tua madre lo sappiamo entrambi e credimi ne abbiamo avute di ste esperienze...ma tu devi comunque il tuo lavoro perché se vedono che ti impegni magari pensano di darti qualcosa di più nella paga» mio padre sta cercando di tranquillizzarmi e piano piano ci sta riuscendo
«forse hai ragione...peró non è giusto...» mi acascio sulla sedia
«fidati di me...vedrai che i tuoi sforzi verranno ripagati» nel mentre mio fratello rientra dal calcio
Lo guardo mentre si avvicina.
«giornata dura?» mi rivolgo a lui giusto per cambiare discorso
«un mio compagno si è infortunato e non giocherà la partita di sto weekend e penso che senza di lui non potremmo vincere»
«ma si vincerai su» mi alzo da tavola e vado in camera mia
Mi stendo sul letto e penso a gli ultimi fatti che mi stanno succedendo; la scomparsa di Abby, il mio stalker...non lo so deve aggiungersi qualcun'altro? ma poi mi chiedo come sia uscito di prigione quel bastardo.
Non è che Abby e lui siano collegat- no Maggie ma che stai pensando! è fisicamente impossibile...
Penso a lui mentre guardo un po' il mio computer per vedere se c'è qualche email ma niente, elimino le cartelle spam e lo chiudo.
Però devo dire che il mio stalker ha un bel viso e si...non dovrei dirlo perché lo odio a morte ma...come dire è un figo della madonna.
Dall'ultima volta che mi aveva rapito ha fatto un glow up pazzesco...con quei capelli sbarazzini, il tatuaggio che li ricopre tutto il braccio destro e vogliamo parlare degli occhi mamma mia...quei occhi marroni che se vengono colpiti dal sole diventano color miele...
Ci sono anche certe volte dove vorrei stare sopra di lui, rimanere abbracciati e farci le coccole ma lui è solo il tipo che scopa la prima che passa quindi queste cose con lui sono impossibili da realizzare ma dico letteralmente.
Mi stendo sul letto e continuo a pensare a lui quando in teoria dovrei odiarlo con tutto il mio cuore per quello che è successo 5 anni fa.
Dopo qualche minuto mi addormento nuovamente con quei pensieri chiedendomi se sarei riuscita a dormire o no.
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buonasera a tutti ragazzi! beh che dire certo che questo James sta cominciando a rimanere in testa alla protagonista.
voi come ve lo immaginate?
-shizuku