20 𝘔𝘢𝘳𝘻𝘰 2025
Giovedì pomeriggio
Stesa a pancia in su nel suo letto, Sophie fissava il soffitto della propria camera, battendosi l'indice sinistro sul dorso della mano destra. Con le cuffiette ascoltava la musica, lasciandosi andare ai pensieri. Alla sua sinistra possiamo vedere dei quaderni, un paio di libri ed una matita, sembrava tutto lasciato al caso, ed effettivamente era così. Al piano di sotto, Kara giocava con la piccola Nora, ormai vicina al compiere 4 anni, mentre Ruby dormiva accanto al divano, Barry invece era fuori casa. Una situazione spensierata, che per Sophie non era. La ragazza continuava a pensare, a pensare e ripensare a quello che le aveva detto Savitar. Un tarlo costante che la teneva sveglia la notte, preparandosi a qualcosa che non sapeva se sarebbe mai arrivato, ma che non voleva affrontare impreparata. Vedendola da fuori, la giovane sembrava quasi su un altro pianeta, totalmente sconnessa da quello che era il mondo reale, nonostante la bella giornata di sole, classica di Masonville, lei non riusciva a farti trasportare da quella serenità, né dalla gioia che tutti sembravano avere fatta eccezione per lei. Persino quando venivano a trovarli Henry e Nora, oppure Joe, Malcolm, Eliza, Alex, o erano loro ad andare da altri amici, niente sembrava riuscire a farla distrarre, niente di niente
Sophie venne riportata coi piedi per terra sentendo bussare sullo stipite della sua porta. La ragazza si tolse le cuffie, legandole attorno al telefono
𝐁𝚊𝚛𝚛𝚢 : posso?
chiese il padre con in testa un cappello da baseball
𝐒𝚘𝚙𝚑𝚒𝚎 : sì entra pure
Barry entrò nella stanza, prendendo la sedia della scrivania, che mise con lo schienale rivolto verso il letto di lei, sedendosi al contrario su di essa
𝐁𝚊𝚛𝚛𝚢 : che ascoltavi?
chiese, notando che stava mettendo via le cuffiette
𝐒𝚘𝚙𝚑𝚒𝚎 : la playlist che ascolti tu
𝐁𝚊𝚛𝚛𝚢 : ho fatto bene a condividerla con te e tua mamma
𝐒𝚘𝚙𝚑𝚒𝚎 : è un bell'accompagnamento
la differenza di tono fra i due era evidente, Barry era più spensierato, mentre lei appariva assente, quasi spenta in certe risposte, tranne quando forzava una gioia che non c'era
𝐒𝚘𝚙𝚑𝚒𝚎 : tu invece che hai combinato?
𝐁𝚊𝚛𝚛𝚢 : a che ti riferisci?
𝐒𝚘𝚙𝚑𝚒𝚎 : non tieni mai il cappello in casa, e per quanto tu sia sbadato dubito sia una dimenticanza
𝐁𝚊𝚛𝚛𝚢 : beh volevo fare una sorpresa ma...
il ragazzo si tolse il cappello, rivelando i suoi capelli biondi, appena tinti. Chiaramente Sophie non rise come ci si potrebbe aspettare, anzi, le ricordarono del Barry Originale
𝐒𝚘𝚙𝚑𝚒𝚎 : ti stanno bene
𝐁𝚊𝚛𝚛𝚢 : me ne sono accorto quando abbiamo incontrato l'altro me, non ero certo se farli o no, poi mi sono detto "ma sì, che male può fare un tentativo"
𝐒𝚘𝚙𝚑𝚒𝚎 : la mamma li ha già visti?
𝐁𝚊𝚛𝚛𝚢 : visti e approvati, resteranno così allora
𝐒𝚘𝚙𝚑𝚒𝚎 : sarà da abituarsi
𝐁𝚊𝚛𝚛𝚢 : hai già fatto tutti i compiti?
𝐒𝚘𝚙𝚑𝚒𝚎 : non ho la supervelocità come la tua, ma grazie alla mamma ne ho abbastanza per levarmeli di torno in pochi minuti
𝐁𝚊𝚛𝚛𝚢 : lo sai che se fai in maniera tradizionale impari meglio, vero?
𝐒𝚘𝚙𝚑𝚒𝚎 : lo so, per questo li rileggo quattro volte
Barry rimase senza parole, annuendo mentre si passava il cappello fra le mani
𝐁𝚊𝚛𝚛𝚢 : sì beh...bella mossa
𝐒𝚘𝚙𝚑𝚒𝚎 : cerco di essere un passo avanti
𝐁𝚊𝚛𝚛𝚢 : parlando di passi avanti, meglio se sistemo la macchina, sperando non sia nulla di grave. Vado a leggermi 6 libri sulla meccanica
𝐒𝚘𝚙𝚑𝚒𝚎 : leggili 4 volte
𝐁𝚊𝚛𝚛𝚢 : sarà fatto
rispose con lo stesso tono scherzoso di lei, uscendo dalla stanza dopo averle lasciato un bacio sulla testa, e quando lui uscì, il sorriso sul volto di Sophie andò a svanire lentamente, riprendendo in mano telefono e cuffie.
Al piano di sotto, Barry raggiunse la moglie, lasciando il cappello sul divano
𝐊𝚊𝚛𝚊 : com'è andata?
𝐁𝚊𝚛𝚛𝚢 : era meno scioccata di quanto pensassi
𝐊𝚊𝚛𝚊 : ahia
𝐁𝚊𝚛𝚛𝚢 : l'avrà presa male?
𝐊𝚊𝚛𝚊 : è solo difficile da abituarsi, per lei più che per me
𝐁𝚊𝚛𝚛𝚢 : spero di non aver peggiorato le cose
𝐊𝚊𝚛𝚊 : ha la testa troppo fra le nuvole nell'ultimo periodo per dare peso ai capelli
𝐁𝚊𝚛𝚛𝚢 : non sono l'unico che se n'è accorto, allora
𝐊𝚊𝚛𝚊 : da adolescenti per noi era uguale, figurati per lei
𝐁𝚊𝚛𝚛𝚢 : lo so ma...
prese un respiro, appoggiandosi con le mani al tavolo in cucina, cercando un modo per finire la frase
𝐁𝚊𝚛𝚛𝚢 : voglio dire...che altro possiamo fare oltre ad esserci quando ne ha bisogno?
𝐊𝚊𝚛𝚊 : purtroppo non molto
rispose lei, sedendosi di fronte a lui
𝐁𝚊𝚛𝚛𝚢 : ci sarà qualcosa che possiamo fare per tirarla su, anche solo per una giornata
𝐊𝚊𝚛𝚊 : possiamo pensare a qualcosa, ma non so se funzionerà
𝐁𝚊𝚛𝚛𝚢 : facciamo un tentativo, non è bello stare a guardare senza poter fare niente
𝐊𝚊𝚛𝚊 : lo so...vedremo di inventarci qualcosa
𝐁𝚊𝚛𝚛𝚢 : qualcosa di fantastico
𝐊𝚊𝚛𝚊 : qualcosa che ricorderà per il resto dei suoi giorni
𝐁𝚊𝚛𝚛𝚢 : qualcosa che nessuno ha mai fatto
dopo le loro frase pronunciate con enfasi, come se fossero sul punto di fare una scoperta rivoluzionaria, seguì qualche secondo di silenzio, in cui i due fissavano il soffitto, per poi abbassare lo sguardo, guardandosi
𝐁𝚊𝚛𝚛𝚢 : niente anche tu?
𝐊𝚊𝚛𝚊 : il vuoto
𝐁𝚊𝚛𝚛𝚢 : già
sentirono bussare alla porta, e Barry andò ad aprire, trovandosi davanti Ombra e Hope
𝐑𝚒𝚌𝚑𝚊𝚛𝚍 : splendide notizie, miei cari
𝐁𝚊𝚛𝚛𝚢 : dovrei essere preoccupato?
𝐇𝚘𝚙𝚎 : non troppo
𝐑𝚒𝚌𝚑𝚊𝚛𝚍 : come sapete la nostra vecchia casa è andata a fuoco in uno spiacevole seppur stupefacente incendio
𝐁𝚊𝚛𝚛𝚢 : hai bevuto?
𝐑𝚒𝚌𝚑𝚊𝚛𝚍 : ma per nostra fortuna, la casa qui accanto è stata messa in vendita
𝐇𝚘𝚙𝚎 : e noi l'abbiamo comprata
𝐑𝚒𝚌𝚑𝚊𝚛𝚍 : saremo vicini di casa, vado subito a parcheggiare la macchina
𝐁𝚊𝚛𝚛𝚢 : perché ora dov'è?
𝐑𝚒𝚌𝚑𝚊𝚛𝚍 : lí
disse indicando la strada, e infatti la sua auto era in mezzo ad essa, con delle persone in coda che suonavano il clacson. Ombra si girò verso di loro, sbuffando
𝐑𝚒𝚌𝚑𝚊𝚛𝚍 : d'accordo ora la sposto. Datemi un momento. Non si può neanche dare belle notizie ai futuri vicini, andiamo Hope
𝐇𝚘𝚙𝚎 : mi tocca, su di giri come sei potresti parcheggiarla in salotto
la ragazza li salutò, e Barry si voltò verso Kara con un sorriso particolare sul suo volto, che si trasformò presto in una faccia descrivibile con: "ma che ca***?"
𝘛𝘪𝘣𝘦𝘵
𝐉𝚊𝚖𝚎𝚜 : avanti Axel, seguimi! Dobbiamo fare presto
𝐀𝚡𝚎𝚕 : presto per cosa?
𝐉𝚊𝚖𝚎𝚜 : per l'inaugurazione della nostra fuga, quei polli di Iron Heights non ci troveranno mai qui!
i due Trickster camminavano fra le montagne del Tibet, con un sorriso da pazzo sui loro volti
𝐉𝚊𝚖𝚎𝚜 : questo è il posto che abbiamo sempre cercato, non è meraviglioso? Poche anime vive, e le uniche che ci sono...sono completamente rimbambite!
𝐀𝚡𝚎𝚕 : facile conquistare un posto vuoto
James si voltò verso il figlio, guardandolo con rabbia
𝐉𝚊𝚖𝚎𝚜 : sottovaluti forse le mie capacità?!
𝐀𝚡𝚎𝚕 : no...certo che no
rispose il figlio spaventato
𝐉𝚊𝚖𝚎𝚜 : MAGNIFICO! Procediamo, prima che cali il sole
rispose tornando entusiasta in un batter d'occhio, riprendendo a camminare
𝐀𝚡𝚎𝚕 : se arriva la notte non è meglio? Ci vedranno ancor meno persone
𝐉𝚊𝚖𝚎𝚜 : e qual è il meno di meno?
𝐀𝚡𝚎𝚕 : emh...
𝐉𝚊𝚖𝚎𝚜 : ZERO, IMBECILLE, L'HAI PROPOSTO TU
𝐀𝚡𝚎𝚕 : sì perché l'ho sentito dire...non ho mai capito il perché
𝐉𝚊𝚖𝚎𝚜 : povero me!