steal my girl||JJ Maybank

By DeniseGranger

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Non sempre gli opposti si attraggono: spesso, coloro che più ci assomigliano, sono il nostro posto nel mondo... More

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By DeniseGranger

CHAPTER 6
"IO ED ASHLEY SAPPIAMO"

STEAL MY GIRL
stagione 1
TW: violenze domestiche











La mattina successiva, quando JJ uscì per fumarsi una canna, notò fin da subito una chioma bionda dormire sull'amaca.
Il ragazzo, non capendo il motivo di quello strano cambiamento di programma, si avvicinò lentamente ad Ashley: JJ, così come gli altri, sapeva che, la ragazza, sarebbe rimasta a dormire dai suoi genitori.

Eppure, quando si avvicinò e notò un bel livido sullo zigomo, il biondo sentì una stretta allo stomaco, quasi stesse sentendo lui il suo dolore.
JJ avvicinò titubante la sua mano e, quando la posò sul viso della bionda, iniziò ad accarezzarla dolcemente.

Ashley, sentendosi solleticare, aprì lentamente gli occhi e, quando notò il ragazzo di fronte a sé, si alzò di colpo.
-Oh mio Dio J, mi hai fatto prendere un accidente! Cosa ci fai qui?-domandò lei, con la voce ancora impastata nel sonno.

-In realtà la domanda dovrei farla io a te: avevi detto che dormivi dai tuoi genitori!- le rispose il biondo, prontamente, prima di alzare la sua canna accesa e mostrarle il motivo della sua uscita mattutina.

-Oh giusto! Cavolo..ieri sera sono andata a casa, ho recuperato i miei vestiti, poi ho deciso di tornare allo Chateau, ma voi stavate già dormendo...Non volevo disturbarvi, quindi eccomi qui- gli spiegò Ashley, con calma, in modo da non far preoccupare il biondo.

-E quel livido sullo zigomo, invece?- continuò il ragazzo, cercando di capire chi le avesse causato quella macchia violacea.
JJ, difatti, aveva fin da subito capito che, quel livido, proveniva da un pugno ricevuto.

-Non è niente J, stai tranquillo- borbottò la bionda, prima che il ragazzo la guardasse con una certa empatia.
Vi fu un momento di silenzio, poi JJ si sedette sull'amaca, al fianco della bionda, e la guardò.

-So che mi stai mentendo, eppure non me la sento di indagare...Non dopo ieri almeno- borbottò il ragazzo, prima di portarsi la propria canna alle labbra e aspirare.
La bionda lo guardò ammaliata, senza aprire la bocca: aspettò pazientemente che, JJ, continuasse il suo discorso.

-Non saprei neanche da dove iniziare, ma mi dispiace Ash. Non avrei dovuto spintonarti in quel modo...hai solo fatto la cosa giusta- biascicò JJ, senza distogliere il suo sguardo dalla ragazza che, in risposta, sorrise leggermente.

-Sei tenero quando provi a scusarti J- esordì Ashley, portando il biondo ad arrossire.
-Però vorrei evitare che lo facessi di nuovo...mi ha spaventato quella reazione, tutto qui- gli spiegò con calma, prima che il ragazzo buttasse la propria canna e l'abbracciasse.

I due rimasero così per un po', finché JJ non si staccò e, dopo essersi alzato, iniziò a stiracchiarsi.
-Che ne dici di fare uno scherzo a John B?- domandò il biondo, recuperando il suo sorriso malandrino.

-Oh amo quando spaventiamo JB, andiamo!- gli rispose Ashley, prontamente, prima di prendere la mano di JJ e farsi trascinare verso una finestra.
-Servizi sociali! So che se li dentro!- iniziò il biondo, bussando violentemente contro la finestra.

John B, preso alla sprovvista, cadde a terra dal divano e, con grande preoccupazione, iniziò a guardarsi intorno, terrorizzato.
Eppure, questo attimo di terrore, durò poco, poiché, il ragazzo, notò quasi subito la causa del suo quasi infarto.

-Ci sei cascato!- lo schernì il biondo, continuando a ridere, mentre Ashley faceva altrettanto.
-Vaffanculo!- mormorò, seppur divertito, il moro, mostrando il suo dito medio ai due ragazzi.

-Dai bella addormentata! Preparati, così andiamo da Miss Lana- lo schernì Ashley, facendo ridere, ancor di più, JJ, mentre, John B, fece come gli era stato richiesto.
I tre ragazzi, difatti, si erano messi d'accordo, il giorno prima, per andare a parlare con la moglie del defunto.

Anzi, in realtà fu John B che, in qualche modo, riuscì ad obbligare i due ad accettare, anche dopo quell'episodio.
Che vi posso dire: il moro sa essere molto convincente, quando vuole.

***

-Perché non ci provi con Kiara? È evidente che le piaci! Dice sempre "oh John B!"- esordì, improvvisamente, il biondo, mentre i tre si trovavano sul furgone di John B.
-Fa davvero così?- domandò il moro, confuso, portando i due biondi, seduti dietro, ad annuire.

-Va in ansia quando ti immergi...e poi ti ha baciato!- continuò JJ, portando John B a sbuffare e dire:-Era un bacio sulla guancia!-.
-Ti ha palesemente giurato amore eterno- gli diede mano forte Ashley, portando JJ a cingerle le spalle con un braccio.

-Questo vuol dire che anche voi due vi state giurando amore eterno?- domandò John B, prima di fare un sorriso divertito.
Ashley si avvicinò alla guancia di JJ e, dopo averci lasciato un bacio, tornò a guardare il moro alla guida.

-Stasera sentirai alcuni rumori molesti JB, sappilo- esordì il biondo, divertito, portando il moro ad alzare gli occhi al cielo.
-Comunque, tornando a noi: per Kiara ha significato qualcosa di più! Andiamo amico, è una preda facile e tu l'hai notato. Te lo leggo negli occhi che, infondo, ti piace...e poi arrossisci!- continuò JJ, portando John B ad assumere un'espressione confusa.

-Arrossisco?- borbottò il moro, facendo ridacchiare i due biondi che, finalmente, erano riusciti a fare centro.
-Ci ho fatto caso pure io, John B! Diventi veramente bordeaux, ogni qualvolta che Kie si avvicina a te! Sembri un ragazzino alle prese con la sua prima cotta- lo prese in giro Ashley, portando JJ ad indicarla, quasi per dire "quel che ha detto lei, amico!".

Si susseguirono svariati minuti di silenzio, finché JJ non prese nuovamente in mano la situazione.

-In ogni caso, questa cosa della bussola di tuo padre, sulla barca di Scooter, è inquietante- cambiò discorso, improvvisamente, il biondo.
-È per questo che stiamo andando da Miss Lana: abbiamo bisogno di risposte- gli rispose, con convinzione, il moro, portando i due biondi a guardarsi.

-Sei sicuro che sia una buona idea? Dovremmo lasciarle un po' di spazio per assimilare il lutto- borbottò Ashley, leggermente contrariata, ma John B le rispose che "dovevano farlo", così lei non disse più nulla.

Quando i tre ragazzi arrivarono, scesero dal furgoncino e si avvicinarono alla casa.
Nel momento in cui, però, furono abbastanza vicini, sentirono delle urla, accompagnate dal rumore di oggetti lanciati.

-Stronzate!- urlò un uomo, facendo rabbrividire Ashley che, quasi meccanicamente, si fece più vicina a JJ.
-John B non mi sembra una buona idea, ce ne possiamo andare?- domandò la bionda, eppure il moro non la ascoltò e, anzi, si avvicinò alla casa.

-Ti affogo nel cazzo di lavandino!- sbraitò nuovamente l'uomo, mentre i tre ragazzi si posizionarono sotto la finestra aperta, in modo da origliare meglio la conversazione.
Le urla e i colpi portarono i due biondi a rabbrividire: entrambi non avevano delle condizioni da favola a casa e, tutta quella situazione, stava solo peggiorando il loro trauma.

JJ si tappò le orecchie, in un vano tentativo di attutire quella tortura, mentre Ashley, notando il biondo, cercò di farsi forza e, allontanandogli una mano dall'orecchio, gliela strinse forte.
Il ragazzo, dopo essersi scambiato uno sguardo con la bionda, ricambiò la stretta e appoggiò la testa sulla sua spalla.

Ashley non disse nulla...semplicemente appoggiò la sua testa su quella del biondo, cercando di non pensare a quello che, quel frastuono, la riconduceva.
-La bussola non era nella barca! Dov'è Lana?- sbraitò, ancora, la voce di quell'uomo sconosciuto.

-John B, ti prego, andiamocene- lo provò a richiamare Ashley, mostrandogli il suo sguardo terrorizzato, con JJ affianco a lei totalmente tremante.
-Ash non adesso!- le rispose, invece, il moro, facendo poggiare la testa della ragazza al muro.

Ashley stava crollando lentamente e sapeva che, da lì a poco, sarebbe scoppiata.
Non piangere Ashley, altrimenti sarà peggio.
La sua vocina continuava a ripeterle quella frase che, però, la bionda non riusciva più a reggere.

Era stanca...le sembrava quasi di avere il fiato di suo padre sul collo, pronto a picchiarla come ogni qualvolta che, la ragazza, rimetteva piede in casa.
-Vernice?- borbottò John B, confuso, prima di pulirsi i capelli come meglio poteva.

I due biondi, invece, rimasero paralizzati.
-È inutile, andiamocene!- disse, infine, l'uomo, prima di abbandonare la dimora di Miss Lana.
John B, Ashley e JJ, dopo essersi sporti leggermente, riuscirono a vedere quelli che, ovviamente, avevano capito essere trafficanti, andarsene.

Ma non semplici trafficanti, no...quelli erano coloro che, il giorno precedente, li avevano sparati e, i tre ragazzi, ci avevano fatto caso.

Ashley si ritrovò a sperare che, finalmente, quell'atto di masochismo fosse giunto al termine, eppure dovette ricredersi quando vide John B correre verso l'ingresso della casa.
-John, cazzo, ma stai scherzando?- urlò, disperata, Ashley, prima di girarsi verso JJ che, come lei, non aveva la minima voglia di mettere piede in quella casa.

-Vuoi entrare J? Perché, onestamente, non mi sembra il caso, ecco- gli parlò lei, utilizzando un tono di voce calmo che, il biondo, apprezzò.
Per Ashley, difatti, la situazione del biondo, nella propria dimora, non era un segreto.

-Tranquilla Ash, ce la faccio- prese, finalmente, parola lui, prima di prenderla per mano e trascinarla all'interno della casa dove, accovacciato di fronte Miss Lana, si trovava John B.

-John B, smettila ti prego, è fottutamente terrorizzata a morte!- gli fece notare Ashley, venendo appoggiata dal biondo.
Entrambi i ragazzi, però, furono beatamente ignorati dal moro che, invece, iniziò a domandare alla donna se avesse bisogno di chiamare i soccorsi.

-Chiamiamo lo sceriffo, Miss Lana, non si preoccupi- continuò John B, prima che, sul volto della donna tremante, si formasse un'espressione di puro terrore.
-No! Vi prego niente polizia!- riuscì a dire la donna, tra le lacrime, portando i tre ragazzi a scambiarsi degli sguardi confusi.

-Non mi piace...Dai amico andiamocene!- JJ provò a smuovere il suo migliore amico, ma, anche questa volta, fu inutile: John B non ne voleva sapere.
Ashley, invece, non riusciva a distogliere lo sguardo dalla donna: si sentiva quasi fosse lei, per l'ennesima volta, vittima di quella brutale violenza.

Soprattutto da piccola, difatti, la ragazza si accucciava su se stessa, ogni qualvolta che, il padre, smetteva di alzarle le mani, proprio come Miss Lana in quella situazione.
-Non dovreste essere qui!- riuscì a dire, fin troppo scombussolata, proprio la donna.

-Basta John B, stai solo peggiorando la situazione, andiamocene!- continuò a dire Ashley, così il moro si girò a guardarla e quasi si sentì in colpa ad aver portato i due biondi con se.

-Aspetta Ashley, per favore- disse John B, con calma, prima di girarsi nuovamente verso Miss Lana -Cosa sa su questi tipi?-.
-Stavano cercando qualcosa...- riuscì a dire la donna, puntando il suo sguardo nel nulla, quasi fosse in trance.

John B, di conseguenza, estrasse la bussola dalla tasca e la mostrò a Miss Lana che, appena la vide, quasi sbiancò.
-Ha a che fare con questa? Sa qualcosa a riguardo? Era di mio padre e ce l'aveva Scooter...perché?- interrogò il ragazzo, mentre Ashley si passava una mano sul viso, stanca di tutta quella situazione.

-Non l'aveva Scooter, okay? Non dire a nessuno che ce l'hai! Non devono sapere che ce l'hai tu!- lo avvertì la vedova, portando JJ ad avvicinarsi al suo migliore amico per, in qualche modo, portarlo via.

Eppure John B non si mosse: lui voleva sapere.
-Cosa sa sulla bussola?- domandò, ancora, il moro, senza distogliere lo sguardo dalla donna che, in preda a una crisi, iniziò ad urlare "ve ne dovete andare!".

-Basta John B, via!- esordì Ashley, prima che JJ riuscisse ad allontanare John B e farlo uscire di casa, seguiti dalla bionda.
La ragazza, finalmente fuori, quasi non scoppiò a piangere dinanzi ai due ragazzi: ella, difatti, aveva appena vissuto la sua quotidianità, quasi fosse uno spettatore esterno.

John B, notando lo stato d'animo della bionda, si avvicinò a lei e, senza dire una parola, la abbracciò.
-Mi dispiace così tanto Ashley, non dovevo farvi venire qui- sussurrò il moro, senza farsi sentire dal biondo che, a debita distanza, osservava i due.

John B, difatti, conosceva la situazione familiare di Ashley, così come Pope.
Gli unici due che, ancora, ne erano all'oscuro, erano Kie e JJ.

La bionda, difatti, sapeva come avrebbe reagito il biondo, se avesse solo scoperto che, il padre, le alzava le mani.
In più, come ovviamente si può pensare, non voleva aggiungergli preoccupazioni in più: aveva già i suoi problemi a cui badare.

Kie, invece, spesso si era mostrata un'ottima amica, eppure, con lei, Ashley non riusciva ad essere così trasparente.
Non ne capiva il motivo.

Quando John B si staccò, prese il viso di Ashley tra le mani e, dopo averla guardata bene, le lasciò un bacio sulla fronte.
-Se dovessi tornare a casa, la prossima volta, verrò con te- borbottò il moro, portando la bionda a guardarlo tristemente.

-Lascia perdere John...non cambierà niente- borbottò la ragazza, prima di allontanarsi dal ragazzo e dirigersi verso il furgone.
JJ e John B, invece, si scambiarono uno sguardo di intesa.

-Quella "scenetta" a cosa è dovuta?- domandò il biondo, leggermente infastidito dal comportamento che, il moro, aveva adottato di fronte a lui.
-A niente, amico. Io e Ashley sappiamo- gli rispose John B, rimanendo sul vago, prima di raggiungere il furgone e mettersi al posto del guidatore.

-Io ed Ashley sappiamo!- gli fece il verso, infine, il biondo, prima di raggiungere i suoi due amici.




SPAZIO AUTRICE
Allur, miei cari amici
come sempre, gli orari mattutini, non fanno proprio per me
non so il motivo, ma mi piace postare verso mezzanotte!
in ogni caso...ancora sotto shock: come diamine è possibile che sia già agosto???
ps sappiate che, per tenervi compagnia il 19 agosto (data del fantomatico AFHF di lou), posterò il prossimo capitolo <3
non ho altro da dire!!
-Denisegranger

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