PRINCESS MAFIA

Por Noemi_07159

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ARABELLA AMETISTA ROMANO è una giovane ragazza di 16 anni che dopo la morte di sua madre e del compagno verrà... Más

PROTAGONISTI🎥
CAPITOLO 1
CAPITOLO 2
CAPITOLO 3
CAPITOLO 4
CAPITOLO 5
CAPITOLO 6
CAPITOLO 7
CAPITOLO 8
CAPITOLO 9
CAPITOLO 10
CAPITOLO 11
CAPITOLO 12
CAPITOLO 13
CAPITOLO 14
PROTAGONISTI 2🎥
CONTINUO PROTAGONISTI
CAPITOLO 15
CAPITOLO 16
CAPITOLO 17
CAPITOLO 18
CAPITOLO 19
CAPITOLO 20
CAPITOLO 21
CAPITOLO 22
CAPITOLO 23
CAPITOLO 24
CAPITOLO 25
CAPITOLO 26
CAPITOLO 27
CAPITOLO 28
CAPITOLO 29
CAPITOLO 30
CAPITOLO 31
CAPITOLO 32
CAPITOLO 33 🔴
CAPITLO 34
CAPITOLO 35
CAPITOLO 36
CAPITOLO 37
CAPITOLO 38 🔴
CAPITOLO 39
CAPITOLO 40
CAPITOLO 41
CAPITOLO 42
CAPITOLO 43
CAPITOLO 44
CAPITOLO 45
CAPITOLO 46
CAPITOLO 47
CAPITOLO 48
PROLOGO
~PRINCESS MAFIA 2~
INFORMAZIONI SU PRINCESS MAFIA 2

CAPITOLO 49🔴

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Por Noemi_07159

POV'S ARABELLA:

incinta

Questa era l'unica parola che mi frullava nella testa

Ero rimasta immobile sul lettino, con uno sguardo sconcertato e il respiro pesante

Credo che a breve mi sarebbe venuto un attacco di panico

James vedendo la mia reazione mi prese le mani nelle sue e dirittò lo sguardo verso il suo

JAMES: non preoccuparti non è niente di così terribile, potrebbe anche non essere vero ci sono delle soie di errore,anche se piccole visto che ho utilizzato l'ecografo, e potrei sbagliarmi

ARABELLA: non è niente di così terribile? Porca puttana James mi hai appena detto che sono incinta, ho un cazzo di bambino dentro la pancia e non dovrei dare di matto?

JAMES: si e ti ho anche detto che potrei sbagliarmi perciò prima di pensare a tutto fai il test di gravidanza

Si allontanò e andò vicino a uno scompartimento dal quale prese il test e me lo mise in mano, invitandomi ad andare in bagno e farlo

5 minuti dopo ci trovammo entrambi in camera mia con la stecca in mano aspettando il risultato

JAMES: se in caso dovesse risultare positivo, e la cosa è molto probabile, cosa pensi di fare

ARABELLA: spero che quella piccola percentuale di errore sia vera

Cominciai a fare avanti e indietro per la stanza presa dall'ansia e dalla paura

Ero troppo giovane, a breve avrei fatto 22 anni e non ero pronta a fare la madre, non sapevo come comportarmi di certo la mia non è un buon modello da seguire

I miei passi vennero bloccati nel momento stesso in cui mio fratello guardò il risultato

Mi guardò con sguardo indecifrabile e poi mi passò il test

Positivo

ARABELLA: merda non è possibile siamo stati sempre attenti a queste cose

misi le mani nei capelli cominciando a tirarli per la disperazione

JAMES: non agitarti, adesso bisogna cercare di capire cosa fare

ARABELLA: non agitarmi dici, ho 22 anni e sono incinta, non so come la prenderà Axel e soprattutto non saprei cosa fare io non posso prendermi tutte quelle responsabilità

JAMES: e quindi cosa vuoi fare, abortire? Non pensi che Axel invece lo voglia tenere e poi puoi sempre imparare non privarti di questo solo perché nostra madre era una vera merda

sospirai affranta, non sapevo che fare dovevo pensare e stare da sola

ARABELLA: ti prego non dirlo a nessuno, voglio aspettare ed elaborare la cosa per questo sto uscendo

Non gli diedi il tempo di rispondere che uscii dalla camera diretta verso il garage

Presi la moto, salii e misi in moto dirigendomi verso il posto che ormai raggiungevo spesso

Quando arrivai lasciai la moto e il casco vicino al cancello, non curandomi di legarla, avevo fretta e quello era l'ultimo dei miei pensieri

Ci misi un po' per trovare la strada giusta, anche se ci andavo spesso questo posto era comunque un labirinto

Alla fine però riuscii ad arrivare a destinazione

MASSIMO ROMANO 13/06/1965 - 8/11/2023 marito,nonno e padre adorato

Questo recitava la lapide che avevo davanti

Mi inginocchiai per terra, appoggiai i fiori che avevo comprato prima di venire qui e cominciai a parlare

ARABELLA: hei eccomi di nuovo lo so ormai vengo tutti i giorni, oggi però ti devo raccontare una cosa importante. Sai ho scoperto di essere incinta, lo so anche io ne sono sorpresa non lo avrei mai immaginato. Non era prevista una cosa del genere per questo non so come comportarmi e soprattutto come la prenderà Axel. Dall'ultima volta che sono venuta qui non è cambiato nulla tra di noi ma non so cosa potrà succedere quando lo scoprirà, ho paura già lady Devil ha paura che l'uomo che ama la possa lasciare

Mi fermai per prendere un respiro profondo e asciugarmi le lacrime, era sempre difficile per me stare qui e non poter parlare veramente con mio nonno

ARABELLA: mi manchi tanto ogni giorno di più, e anche se gli altri continuano a ripetermelo non riesco a non pensare che sia solo colpa mia se adesso tu non sei qui a potermi dire cosa fare. Però scommetto che mi avresti fatto una bella lavata di capo ripetendomi che non è questo l'atteggiamento da avere davanti a un problema

Non ce la feci più, diedi il via libero ai singhiozzi e alle lacrime incontrollate e crollai

Mi appoggiai alla lapide e mentre continuavo a sussurrare scuse mi addormentai

Non so quanto tempo passai lì, ma dovevo urgentemente tornare a casa

Il sole era calato e la sera lo aveva sostituito, inoltre sul telefono avevo molteplici chiamate perse da Axel e i miei fratelli

Corsi a tutta velocità non rispettando i segnali di stop e riucii ad arrivare nel minor tempo possibile davanti al cancello

Non feci in tempo a parcheggiare la moto che qualcuno mi prese per un braccio e mi fece scontrare con il suo petto

AXEL: cazzo Arabella ci hai fatto preoccupare, si può sapere che fine avevi fatto

Mi staccai a disagio e lui mi guardò ferito e interrogativo, non potevo trattarlo così lui non sapeva

ARABELLA: scusa ero andata dal nonno e mi sono addormentata,non mi sono resa conto che fosse così tardi

Axel annuí anche se stava ancora cercando di capire il perché del mio atteggiamento, ma io non gli diedi il tempo di dire niente che entrai in casa

ACE: mio dio Arabella dove sei stata

ARABELLA: al cimitero

Mi bastò dire quella semplice parola per evitare che gli altri facessero altri domande, così salii velocemente le scale e mi rinchiusi in camera

Che giornata di mera

Mi allontanai dalla porta pronta ad andarmi a fare una doccia quando essa si spalancò di colpo

Sullo stipite della porta c'era Axel che mi guardava con sguardo infuocato e preoccupato

AXEL: mi dici cosa ti è successo?

ARABELLA: non mi è successo niente, ora potresti andartene ho bisogno di farmi una doccia

Volevo allontanarmi il più possibile da lui, il solo pensiero che se ne fosse andato se solo sapesse che sono incinta mi stava distruggendo

Lui però intuendo le mie intenzioni mi prese il braccio bloccandomi alla parete

AXEL: non pensare di passarla liscia, sono giorni che stai male e oggi da quando sono andato via sei scomparsa del tutto e non parliamo di come mi hai trattato prima

ARABELLA: merda se ti ho detto che non ho fatto niente allora NON HO NULLA

Senza rendermene conto avevo alzato la voce, non volevo urlargli contro ma mi stava mettendo alle strette e questo non mi piaceva

AXEL: mi vuoi lasciare non è vero?

ARABELLA: cosa? No ma che diavolo ti salta in mente

AXEL: e allora perché non mi dici più nulla, ti allontani se mi avvicino e non mi rispondi se ti chiamo

ARABELLA: stai immaginando cose che non sono assolutamente vere, smettila lasciami riposare oggi ho avuto una giornata stressante e non ho voglia di sentire le tue stupidaggi-

un conato di vomito mi impedì di completare la frase e corsi subito verso il water

Axel come al solito mi stette accanto aiutandomi e quando ebbi finito ricominciò a parlare

AXEL: ora dimmi che non hai niente forza? Sono giorni che stai così e hai sbalzi d'umore dimmi che succede

ARABELLA: lo vuoi sapere bene allora te lo dico subito, congratulazioni stai per diventare padre perché sono incinta

Mi staccai brutalmente da lui quando notai che mi guardava con occhi sgranati e non accennava a fare niente, così con passi svelti ritornai in camera mia

ARABELLA: ora vedi di andartene se non hai niente da dire, e se non vuoi crescerlo puoi anche andartene perché anche se non subito ho deciso di tenerlo

AXEL: si può sapere cosa stai blaterando,non mi hai nemmeno dato il tempo di parlare

ARABELLA: non c'è bisogno che tu dica niente, so perfettamente che non lo vuoi e mi vuoi lasciare perciò evitiamo questa parte e vattene

AXEL: non so per chi diavolo mi hai preso ma stai sbagliando tutto, hai ragione non ti ho dato la reazione più felice del mondo ma solo perché mi hai preso alla sprovvista. Cavolo Ara io lo voglio questo figlio specialmente se lo avrò insieme a te

ARABELLA: davvero!?

Lo guardai incredula, non pensavo che la sua reazione fosse completamente diversa da quella che mi ero immaginata, ma questo mi rese molto più tranquilla

AXEL: assolutamente si, non potevi dirmi cosa più bella, volevo dirtelo ma capisco anche che io ho 25 anni e tu 22 perciò non saresti stata ancora pronta ma-

Non lo lasciai concludere che gli saltai in braccio baciandolo con possessività e bisogno

Lui non esitò nemmeno un minuto a mettermi le mani sul fondoschiena per tenermi e stringermi forte a lui

Indietreggiò verso il letto e dopo averci spogliati entrambi cominciò a baciarmi ovunque

ARABELLA: merda Axel non ce la faccio per favore fottimi adesso ne ho bisogno

AXEL: bene allora preparati perché ho intenzione di scoparti per tutta la notte

Con movimenti veloci mi allargò le gambe e mi penetrò duramente facendomi scappare un gemito di piacere

Mi bloccò i polsi sopra alla testa impedendomi di aggrapparmi alle sue spalle e si mosse velocemente facendomi rimbalzare verso l'alto

Amavo il sesso selvaggio, e per colpa della gravidanza le mie voglie erano aumentate a livelli inimmaginabili

Axel era come me e vedendo che avevo bisogno di più, uscì da me e mi girò facendomi mettere la faccia sul cuscino

Mi alzò il busto mettendomi a pecora e prima ancora di ricominciare a darmi piacere mi diede una schiaffo sulla natica destra

Il gemito che cercai di trattenere sfuggì dalla mia bocca e questo fece ridere il ragazzo dietro di me come un bastardo

AXEL: mi piace vederti così, bagnata, aperta e pronta per me

Mi lanciò un'ultimo schiaffo prima di dare una profonda leccata alla vagina che mi fece tremare anche le viscere, lo fece altre due volte e vedendo quanto fossi sensibile ricominciò a penetrarmi

Le scoccate erano veloci e rudi, proprio come ci piaceva

Eravamo due animali in una notte di passione, senza limiti e senza pudore non ci importava di nulla solo di stare insieme e godere

Quella sera Axel mantenne la sua parola e facemmo l'amore per tutta la sera

Quando entrambi venimmo per l'ennesima volta ci sdraiammo insieme e prima di addormentarci mi diede un bacio sul ventre ringraziandomi di avergli fatto questo dono




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