When Hate Turns Into Love (La...

By ffriall

399K 22.2K 16.2K

Gli Styles e i Tomlinson. Queste due famiglie non sono mai andate d’accordo tra di loro a causa di un evento... More

Prologo
Capitolo 1 - Vaffanculo Harry
Capitolo 2 - Mi stai dando sui nervi
Capitolo 3 - Smettila di evitare la mia dannatissima domanda!
Capitolo 4 - Perché mi odi così tanto?
Capitolo 5 - Posso chiederti una cosa?
Capitolo 6 - Non può essere serio
Capitolo 7 - Io uh... sono dislessico
Capitolo 8 - Mi piace Louis okay?
Capitolo 9 - Vuoi venire alla partita di basket con me?
Capitolo 10 - Hai giocato bene ieri
Capitolo 11 - Non ci posso credere che sto veramente accettando
Capitolo 12 - Non c'è più niente da fare. Ho provato tutto
Capitolo 13 - Penso mi sia appena venuta un'idea geniale
Capitolo 14 - Ne sei sicuro?
Capitolo 15 - Mi manchi
Capitolo 16 - Giochiamo a obbligo o verità?
Capitolo 17 - Finalmente cazzo
Capitolo 18 - Louis Tomlinson e Harry Styles
Capitolo 19 - Non deludermi
Capitolo 20 - Almeno ti piaccio?
Capitolo 21 - Mi odia davvero
Capitolo 22 - Mi lasceresti spiegare?
Capitolo 23 - Oh merda
Capitolo 24 - Uh felice di vederti
Capitolo 25 - Te lo prometto Harry
Capitolo 26 - Ciao amore
Capitolo 27 - Mi dispiace tanto
Capitolo 28 - Beh ho finito di pensare
Capitolo 30 - Mi stai dicendo che è colpa mia?
Epilogo

Capitolo 29 - Vuoi che ti dia qualcosa di mio?

11.3K 618 1K
By ffriall

[Louis' POV]

Dopo quel giorno le cose iniziarono finalmente a girare nel verso giusto. Certo, un paio di persone avevano assistito al nostro bacio fuori da scuola e alla piccola discussione con Luke nei corridoi e avevano iniziato a parlarne, ma non importava più di tanto, perché solo due settimane dopo facemmo sul serio coming out semplicemente entrando a scuola tenendoci per mano. All'inizio fu abbastanza spaventoso perché ogni singolo paio d'occhi nel corridoio era puntato su di noi, ma dopo poco tempo le persone si abituarono, cosa che ci permise di mostrare un po' il nostro amore.

Ad ogni modo Harry era ancora preoccupato che qualcuno dicesse per sbaglio di noi ai propri genitori e che questi a loro volta lo dicessero ad altri genitori fino a che la notizia non sarebbe arrivata alle nostre mamme, ma io lo rassicuravo dicendo che non sarebbe successo e fortunatamente era andato tutto bene fin'ora. Voglio dire, stavamo insieme pubblicamente.

Liam mi aveva finalmente dato l'opportunità di spiegargli come mai l'avessi abbandonato così improvvisamente. Immaginai che Harry ne avesse qualcosa a che fare visto il sorriso fiero che sfoggiò quando Liam si avvicinò nei corridoi per parlare, ed fui grato che Harry avesse fatto tutto questo per me. Mi era mancato tantissimo il mio migliore amico durante queste ultime settimane, quindi era fantastico riaverlo finalmente indietro.

Per quanto riguarda Luke, non gli parlai più dopo quello che successe il giorno dopo il film. Harry era stato piuttosto protettivo nei miei confronti da dopo l'incidente, soprattutto quando si trattava di Luke, quindi non sarei riuscito a parlargli anche se avessi voluto.

Questo Harry così protettivo non mi dava fastidio però, ero solo felice di piacere così tanto a qualcuno da non voler essere condiviso con nessun altro. Onestamente mi sentivo solo apprezzato. In più amavo da impazzire Harry geloso, era decisamente una cosa che mi eccitava, quindi non mi lamentavo.

Un'altra persona con cui non avevo più parlato era Eleanor. Non mi aveva perdonato di averle mentito riguardo al fatto che non mi piacesse veramente, cosa che capivo perfettamente. Se fosse successo il contrario neanche io l'avrei perdonata. Ad essere onesto mi sentivo davvero male per quello che avevo fatto e volevo sistemare le cose con lei, è solo che non sapevo come fare. Lei si meritava decisamente delle scuse, voglio dire, quanto era stato crudele da parte mia dire ad una brava ragazza che non avevo mai provato niente per lei, neanche quando stavamo insieme?

Ad ogni modo, la ex di Harry aveva preso la loro rottura molto bene, quasi troppo bene per i miei gusti, perché passava molto tempo con noi a scuola in questi giorni. Non è che fosse scortese o niente del genere, piuttosto l'opposto, ma esigeva spesso l'attenzione di Harry, la stessa attenzione che volevo io. Di conseguenza non mi piaceva più di tanto, cosa che però non avevo intenzione di dire a Harry, perché lui sembrava davvero gradire la presenza di Tiffany.

Le cose andavano finalmente per il meglio per me e il mio fidanzato, e avevo anche ricominciato a giocare a basket. Mi mancava moltissimo, e Harry aveva pensato sarebbe state una grande idea ricominciare, e quindi decisi di seguire il suo consiglio. Ad una condizione però: potevo essere amico di chiunque volessi.

Adam, il capitano della squadra, aveva infine accettato, dicendo che faceva un'eccezione solo perché ero un ottimo giocatore necessario alla squadra, anche se sapevo fosse più per il fatto che stessi con il fratello della sua ragazza, ma a chi importava? Ero di nuovo nella squadra e potevo continuare ad essere amico di Liam e a tutte quelle persone che avevo conosciuto grazie a Harry.

Per quanto riguarda le coppie Zayn e Perrie e Niall e Olivia, stavano ancora andando forte. Zayn aveva chiesto a Perrie di uscire circa un mese dopo essersi incontrati alla festa, sostenendo che solo allora fosse riuscito a voltare pagina e dimenticarsi di Gemma. Harry mi aveva detto della loro relazione segreta qualche settimana prima, e devo dire che fosse piuttosto esilarante il fatto che non si fosse accorto di niente. Voglio dire, si trattava del suo migliore amico e di sua sorella, come aveva potuto non notarlo? Ad ogni modo Zayn e Perrie andavano alla grande. Era evidente che entrambi fossero innamorati.

Niall e Olivia erano probabilmente più innamorati che mai. Sembrava non avessero mai momenti difficili nella loro relazione, e io li ammiravo per questo. Voglio dire, io e Harry ogni tanto avevamo delle piccole discussioni, anche se stupide, ma quei due sembrava non litigassero mai. Ero sicuro si sarebbero sposati un giorno, era chiaro fosse fatti l'uno per l'altro.

Poi c'era il nostro adorabile insegnante, il sig. Stewart, che probabilmente fu la persone più felice del mondo quando io e Harry facemmo coming out. Nel momento in cui ci vide entrare nella classe d'inglese con le mani intrecciate le sue labbra formarono il sorriso più ampio di sempre che non lasciò il suo viso per tutta l'ora. Dopo la lezione ci trattenne addirittura per congratularsi e, ovviamente, per dirci che fosse lui la ragione per cui 'finalmente' ora stavamo insieme. Era come se fosse una mamma fiera di incontrare il fidanzato o fidanzata di suo figlio/a, e sia io che Harry lo adoravamo. Era lì per supportarci quando le nostre madri non potevano... o volevano, se è per questo.

Non avevamo ancora detto loro niente riguardo alla nostra relazione, e non pianificavamo neanche di farlo a breve. Ad essere onesti avevamo fatto di tutto per nasconderci a loro, niente di nuovo in realtà. La maggior parte della nostra relazione consisteva nel nascondersi dalle nostre madri e finora era andato tutto piuttosto bene. No ci avevano beccato... non ancora, perlomeno.

Al momento ero sdraiato a letto, o più specificamente, sul letto con Harry di fianco a me, le sue braccia avvolte al mio busto mentre la mia testa era appoggiata al suo petto. Era un lunedì pomeriggio e io gli avevo finalmente chiesto di venire a casa mia visto che mia madre lavorava fino a tardi. Aveva accettato subito, considerando che non avevamo mai potuto passare del tempo insieme fuori da scuola fino ad ora, a meno che non andavamo al parco o qualche posto simile, ovvio. Però non era la stessa cosa che essere a casa da soli, quindi entrambi avevamo voluto cogliere l'opportunità.

"Hey, Lou?"

"Mhm?" mormorai alzando leggermente la testa in modo da riuscire a guardarlo.

I suoi occhi si concentrarono su qualcosa dall'altra parte della stanza, quasi vicino alla mia scrivania. "Cosa vedo?" ridacchiò sciogliendo l'abbraccio e alzandosi per dirigersi verso la scrivania. Raccolse qualcosa che era appoggiato sulla sedia di fronte ad essa, sollevandola con un sopracciglio corrugato, ma anche con un ampio sorriso, in modo che potessi vedere di cosa si trattasse. "Huh?"

Le mie guance si riscaldarono alla vista della stessa coperta sulla quale ci eravamo seduti il giorno in cui realizzai di essere innamorato di lui e mi sentii improvvisamente imbarazzato. Era solo che... significava così tanto per me, voglio dire, era l'unica cosa che avessi che appartenesse a lui, quindi era ovvio volessi tenerla. Non era strano, no? "Uh, non lo so?" mormorai grattandomi il capo e sedendomi sul letto.

Fece una risata sonora e camminò verso di me con la coperta in mano per poi sedersi sul brodo del letto. "Non lo sai? E com'è che invece riconosco questa coperta molto bene? Potrei scommettere di averla vista prima." Aveva uno stupido sorriso sulle sue labbra, e tutto quello che volevo era farglielo sparire.

"Taci." Borbottai lanciandogli un'occhiata truce. "L'avevi lasciata lì, cos'altro avrei dovuto fare? Lasciarla lì in modo che qualcun altro la prendesse? O peggio, che si rovinasse? Non so te, ma io l'avrei raccolta, ed è proprio quello che ho fatto."

Rivoltando gli occhi si avvicinò a me e poggiò la coperta di fianco a lui. "Beh sì, ma avresti potuto restituirmela. Voglio dire, sono passati mesi da quando è scomparsa. Non puoi dire di non aver avuto l'occasione per farlo."

Gli tirai uno schiaffo sul braccio. "Forse volevo tenerla, okay? Era - e lo è ancora - l'unica cosa che ho che ti appartenga. È una vergogna, davvero. Sono il tuo ragazzo e non mi hai ancora dato niente di tuo a parte questo e sono passati quanto? Due mesi?" cercai di spostare l'attenzione su di lui, ma a quanto pare aveva altre idee.

"Vuoi che ti dia qualcosa di mio?"

Annuii facendogli un sorriso.

Improvvisamente si avvicinò tanto che dovetti sdraiarmi per non essere colpito dalla sua faccia. Con una mossa rapida fu sopra di me con entrambe le gambe ai lati del mio busto, la sua bocca vicino al mio orecchio. "Allora che ne dici se ti do la mia verginità?" sussurrò seducentemente, e dire che non mi eccitò sarebbe una bugia, perché mi si fermò il fiato in gola e mi sentì di colpo caldo ovunque.

"I-io..." mi affievolii guardandolo con gli occhi spalancati. Era serio o stava solo scherzando? A giudicare da come mi stava guardando era decisamente serio, ma lo era davvero? Non avevamo ancora assolutamente niente, neanche delle seghe, e ora voleva fare sesso?

Vedendomi attonito si avvicinò per lasciarmi un bacio delicato sulle labbra prima di allontanarsi. "E' ok se non vuoi, voglio dire, non stiamo insieme da così tanto tempo e-" lo interruppi poggiando le mie dita sulle sue labbra e guardandolo come se fosse un idiota.

"Chiudi il becco e baciami, okay?" dissi e lui rise soltanto, unendo le nostre labbra in un bacio travolgente pieno d'amore e desiderio.

La sua lingua corse lungo il mio labbro inferiore mentre mi faceva il solletico facendo correre lentamente le sue mani lungo i miei fianchi, sentendo ogni mia curva con le sue dita. Trovò poi l'orlo della mia maglietta e ci giocò quasi per stuzzicarmi. "Harry, toglila e basta, okay?" mormorai contro le sue labbra aprendo la bocca in modo che la sua lingua potesse scontrarsi con la mia.

Allontanandosi per un secondo mi sfilò la maglia per poi riconnettere le nostre labbra. "Sei bellissimo, Lou." Sussurrò facendo correre le mani sulla mia pancia piatta, cosa che mi fece tremare involontariamente.

Chiusi gli occhi e avvolsi le braccia attorno al suo collo per avvicinarlo ancora di più al mio corpo. Facendo questo i nostri inguini entrarono in contatto e né io né Harry riuscimmo a trattenere il gemito che improvvisamente voleva uscire dalle nostre bocche. "Merda, lo stiamo davvero facendo?" sussurrai contro le sue labbra guardando i suoi bellissimi occhi verdi.

Annuì con un sorriso sulle labbra, un sorriso così pieno d'amore che mi fece sciogliere il cuore nel petto. Era ridicolo come non avessi realizzato prima che fosse l'uomo più bello che Dio avesse mai creato. Aveva tutto quello che una persona potesse desiderare. Il sorriso perfetto, le fossette, le rughe d'espressione vicino agli occhi, i ricci color cioccolato, delle labbra che chiunque avrebbe voluto baciare e i più bei occhi verdi che io avessi mai visto.

Ero più che felice di essere la persona di cui aveva scelto di innamorarsi. Dopo diciotto anni avevo finalmente realizzato che la creatura sopra di me fosse l'amore della mia vita, quella con cui avevo intenzione di condividere il mio futuro. Era solo triste il fatto che non me ne fossi accorto prima, perché ora avremmo potuto stare insieme da qualche anno, ma l'unica cosa che importava era che lo fossimo adesso. "Perché sei così perfetto?"

Rivoltando gli occhi si abbassò per afferrare il mio labbro inferiore con i denti, cosa che mi fece venire la pelle d'oca. "Taci." Ridacchiò allungando la mano per accarezzarmi la guancia con le dita, i suoi lineamenti di nuovo seri "L'unico perfetto qui sei tu."

Aprii la bocca per ribattere, ma mi interruppe poggiando un dito sulle mie labbra. "La tua risposta non è necessaria, tesoro. Non cambierò la mia opinione." Detto questo premette le sue labbra paffute contro la mia mandibola lasciando piccoli baci lungo di essa prima di passare al collo, dove iniziò a succhiare la mia pelle creando un succhiotto.

La sensazione mi fece venire voglia di sentirlo ancora più vicino, volevo sentire la sua pelle contro la mia. "Via." Gemetti tirando l'orlo della sua maglia. Perché aveva deciso di mettersi una maglia stamattina per scuola e non una camicia? Avrebbe reso tutto molto più facile...

Portò volentieri la maglietta oltre la sua testa, rivelando il suo petto muscoloso che - con mia grande sorpresa - era ricoperto di tatuaggi. Non avevo neanche idea che Harry ne avesse. Certo, avevo visto la stella sul tricipite, ma credevo fosse l'unico che avesse... mi sa di no. Non ero decisamente preparato per questo. Non che fosse una brutta cosa, anzi, il contrario. Trovavo i tatuaggi estremamente sexy, specialmente sui ragazzi...

La vista mi fece trattenere il fiato per sorpresa, cosa che sicuramente notò, perché sul suo viso si formò un sorriso provocante. "Non te l'aspettavi, vero?" chiese indicando la parte superiore del suo corpo.

Scuotendo la testa lentamente allungai la mano per seguire i contorni del tatuaggio che aveva sul petto: due uccelli che si fronteggiano. Harry tremò al mio tocco, seguendo attentamente le mie dita con gli occhi. Le sue guance si arrossarono di un rosso vivido quando mi vide tracciare il sopracciglio di uno dei due uccelli con un cipiglio sul volto. "Gli uccelli non hanno le sopracciglia, Harry." Gli feci notare guardandolo.

"Lo so." Sussurrò nervosamente facendomi un sorriso esitante.

Questo mi rese ancora più confuso e stavo giusto per aprire la bocca e fargli altre domande quando capii: uno degli uccelli aveva le sopracciglia dritte come Harry e l'altro le aveva incurvate come... me? "Oh mio Dio." Fu l'unica cosa che riuscii a dire.

"Già. Probabilmente ora penserai sia strano perché stiamo insieme neanche da due mesi e tutto il resto, ma-"

"È perfetto." Lo rassicurai con un sorriso sincero. "Lo adoro. Mi fa sentire importante per te."

Fece un sospiro di sollievo abbassandosi per baciarmi le labbra. "Sei importante, Lou, importantissimo. Non immagini neanche." Mormorò pressando il suo corpo contro il mio tanto che dovette appoggiare gli avambracci ai lati della mia testa per non schiacciarmi sotto il suo peso.

I minuti seguenti consistettero in noi due a limonare come mai prima d'ora. Esplorammo i nostri copri in un modo a noi nuovo e ne amai ogni secondo. Ben presto stavo slacciando e sbottonando i suo pantaloni cercando di sfilarglieli, ma per qualche ragione questi sembravano non voler collaborare.

"Hai bisogno di aiuto?" ridacchiò poggiando le sue mani sulle mie per aiutarmi a fargli scivolare i pantaloni fino alle caviglie, per poi lanciarli sul pavimento.

"Grazie." Borbottai imbarazzato e spostando le mani per sbottonare anche i miei, sperando sarebbero stati più facile da togliere. Le mie azioni furono però interrotte da un altro paio di mani familiari che le cacciarono per sbloccare il bottone al posto mio.

Sorpreso alzai lo sguardo su Harry per notare il suo sorriso provocante. "Sleale." Dissi rivoltando gli occhi, mentre lui continuò a sbottonarmi i pantaloni per poi sbarazzarsene come aveva fatto con i suoi.

Una volta che l'unica cosa a impedire che le nostre erezioni si toccassero era il materiale dei nostri boxer, avvolsi un braccio attorno alle sue spalle per farlo abbassare e creare frizione tra di noi. Harry gemette in approvazione muovendosi sul mio bacino. "Cazzo, levati immediatamente queste mutande." Praticamente mi implorò abbassandosi per baciarmi le labbra.

Con un gran sorriso agganciai le dita ai miei boxer e li abbassai lentamente e in modo provocante, facendo fare a Harry un grugnito frustrato. "Se non smetti di fare qualsiasi diavolo di cosa tu stia facendo, te le tolgo io, okay?" ringhiò, il desiderio che gli luccicava negli occhi.

"Siamo impazienti, Styles'"

"Chiudi il becco, Louis."

Rivoltando gli occhi decisi di obbedirgli, nonostante fosse esilarante stuzzicarlo quando era così esigente.

Una volta spogliati da tutti i vestiti si avvicinò al mio orecchio e dopo aver lasciato un bacio giusto sotto di esso mi sussurrò delle cose che mi fecero arrossare e contorcermi sotto di lui. "Tesoro, dove tieni i preservativi e il lubrificante?" chiese suonando fin troppo innocente per questa situazione.

"Cassetto." Sussurrai stringendo la presa sulle sue spalle mentre si mosse per raggiungere il comodino e nel farlo strofinò accidentalmente il suo culo contro il mio membro. "Merda." Gemetti inarcando la schiena alla sensazione fantastica.

"Oops?" disse sbattendo le sopracciglia in un tentativo di essere tutto carino e innocente.

"Fanculo."

Ridacchiando aprì il cassetto e tirò fuori la bottiglia di lubrificante ma nessun preservativo. Alzai un sopracciglio a cui lui rispose con una scrollata di spalle. "Siamo entrambi ragazzi, non è che rischi di rimanere incinto."

Sbuffai anche se sapevo avesse ragione. È solo che mi sembrava una scusa stupida per qualcosa di cui non ero pienamente sicuro. Forse voleva sentirmi completamente una volta iniziato a spingere dentro di me?

Senza dire un'altra parola aprì la bottiglia, si cosparse l'indice con il contenuto, per poi richiuderla e guardarmi esitante. Sapendo a cosa si stesse riferendo dissi: "Basta che lo infili nel mio sedere."

Corrugò le sopracciglia. "Per davvero?"

"Sì! A meno che tu non voglia che faccia da solo, ovvio." Dissi senza riuscire a trattenere la lieve risata che scappò dalle mie labbra. Era così inesperto che era quasi divertente eppure assolutamente adorabile e, cosa più importante, era tutto mio.

"Lo faccio io." Borbottò per poi togliermi il fiato quando si avvicinò per premere le sue labbra contro le mie, forte. Mi fece aprire la bocca facendo scivolare la sua lingua tra le mia labbra. Le nostre labbra si muovevano velocemente, eppure il bacio era passionale e pieno di desiderio, proprio come tutti gli altri. "Non ridere più di me, Louis." Mormorò contro la mia bocca cercando di suonare severo, ma non ci riuscì molto.

Prima che potessi dire qualsiasi cosa sentii qualcosa di freddo colpire la mia entrata e l'attimo dopo il suo dito si stava muovendo lentamente dentro e fuori la mia apertura. "Oh cazzo." Ansimai muovendomi per incontrare i suoi movimenti.

"Non è più così divertente, huh?" disse scaltro e mi fece venire voglia di tirargli un pungo sul braccio, ma decisi di non farlo. Sfortunatamente questo non era uno dei momenti migliori per iniziare a colpirsi a vicenda, altrimenti l'avrei fatto di sicuro.

Dopo non più di munito ero pronto e Harry stava cospargendo la sua erezione con il rimanente contenuto della bottiglia. Io ero steso sotto di lui a respirare pesantemente con le guance arrossate mentre seguivo i suoi movimenti. Quando fu pronto si avvicinò per sigillare nuovamente le nostre labbra, probabilmente per diminuire il dolore che sapevo avrei provato in qualche secondo.

"Sei pronto?" chiese allontanandosi leggermente per guardarmi in faccia.

Anuii. "Tu?"

"Decisamente."sorrise allungando una mano per accarezzarmi dolcemente la guancia.

Un attimo dopo si allineò alla mia apertura e iniziò a spingere lentamente. Storsi il naso all'improvviso dolore che si diradò lungo la colonna vertebrale e feci un respiro profondo per cercare di calmarmi. "Dimmi se fa troppo male. Mi fermo immediatamente, promesso." Mormorò spingendosi sempre di più dentro di me.

"È tutto o-okay." sussurrai chiudendo con forza gli occhi.

Quando pensai di non riuscire più a farcela lui interruppe i suoi movimenti ed allora capii che fosse entrato del tutto. "Stai bene, Lou?" chiese preoccupato facendo correre una mano tra i miei capelli arruffati.

"S-sì. Puoi iniziare a muoverti." Lo rassicurai aprendo gli occhi per fargli un piccolo sorriso.

Sospirò per poi baciare dolcemente le mie labbra. "Ti amo."

"Ti amo anch'io." Sussurrai afferrando saldamente i capelli sul retro del suo collo.

Restituendomi il sorriso uscì quasi del tutto per poi spingersi di nuovo dentro di me facendomi emettere un gemito dannatamente rumoroso. Cominciò a raggiungere un ritmo regolare spingendo con forza ogni volta. Il dolore che avevo sentito all'inizio si stava man mano dissolvendo ad ogni sua spinta e si stava invece trasformando in piacere tanto che non appena trovò la mia prostata mi contorsi ancora di più sotto di lui, dimenandomi per averne di più.

"M-merda, Harry. Ti prego, più forte." Mi lamentai graffiando la sua schiena con le unghie e lasciando probabilmente dei segni rossi, ma non poteva importarmene meno al momento.

Afferrò i miei soffici capelli con una mano e con l'altra mi tenne il fianco per spingersi ancora più in profondità dentro di me. "Ungghh, è fantastico, Lou." Gemette ansimando voglioso al mio orecchio.

Avvolsi le mie gambe attorno al suo busto e inarcai la schiena per avvicinarmi ancora di più a lui, volendo sentire ogni parte del suo corpo contro il mio. Il suo petto era scottante contro il mio, quasi come se fosse infuocato. Avrei potuto stare lì tutto il giorno, sperimentando tutto questo con Harry all'infinito. Amavo da morire la sensazione di essere così vicino a lui.

Non erano molte le cose che potevano essere sentite nella stanza, ma era decisamente udibile il suono dei nostri corpi che si scontravano e i costanti 'uh uh uh' che uscivano dalla mia bocca. Inoltre era anche udibile il suono della testiera del letto che colpiva continuamente il muro ad ogni spinta di Harry e i suoi gemiti profondi che mi facevano venire la pelle d'oca.

Sentii le dita dei piedi arricciarsi mentre mi colpiva ripetutamente la prostata, gocce di sudore iniziarono a formarsi anche sulla mia fronte. Non era difficile dire che non sarei durato ancora a lungo, ma volevo godermelo il più possibile, quindi mi forzai a non venire.

Le mie mani corsero lungo la sua schiena finché non si fermarono sul suo sedere e che strinsi saldamente, facendo emettere a Harry un grugnito. Iniziò a muoversi ancora più veloce, colpendo la mia prostata come mai prima d'ora. "Cazzo, H-Harry, sto per venire." Lo informai, per poi trattenere il fiato una volta sentita la familiare sensazione nel basso ventre.

"Anch'io, Louis. Lasciati andare." Sussurrò nel mio orecchio con voce roca e dopo un'ultima spinta venni copiosamente sporcando i nostri petti. Con un urlo del mio nome venne anche Harry, ma dentro di me.

I nostri respiri si mischiarono mentre cercammo di calmarci e lui collassò su di me una volta ripreso dall'orgasmo. Dopo qualche attimo in cui guardammo solamente con dei sorrisi stupendi sul volto lui si sfilò da dentro di me, cosa che mi fece sussultare leggermente.

Rotolò di fianco a me e avvolse le sue braccia attorno al mio petto per stringermi a se. "Sei stato fantastico, amore." Sussurrò baciandomi teneramente il retro del collo.

Vi voltai per trovarmi di fronte a lui e gli sorrisi. "Anche tu, tesoro. È stato perfetto."

Aprì la sua bocca per rispondere, ma fu interrotto da qualcuno.

"Louis, a lavoro non avevano più bisogno di me, quindi ho pensato che potremmo invitare Dan e-"

Ok, qualcuno mi impresti un paio di coronarie perché le mie sono andate dopo l'infarto che mi è preso quando ho creduto di aver cancellato il capitolo. Comunque, tutto è bene quel che finisce bene, no? :')

Cooooooomunque, scommetto vi sia piaciuto il capitolo eheh solo che il ragazzo che ha fatto un corso di una settimana alla mia scuola sulle MTS (malattie sessualmente trasmissibili) sarebbe piuttosto contrariato per il fatti che i due ragassuoli non abbiano usato protezioni... a parte questo, pensieri sul capitolo? Commentate in tanti che mi scasso a leggere i vostri commenti ahah

Un bacio, ffriall. xx

Continue Reading

You'll Also Like

57.1K 2K 24
Louis Tomlinson, trascinato fin da quando era piccolo in un mondo di cui non ha mai voluto far parte ma che col tempo ha accettato. Addestrato per uc...
17.9K 829 11
"Perché, piccolo, sembri più felice. I miei amici mi hanno detto che un giorno lo sentirò anche io, E fino ad allora sorriderò per nascondere la veri...
48.1K 1.7K 32
Tutto è profondamente cambiato nell'arco di neanche un anno. Prima ero uno dei tanti ragazzi della scuola, di cui forse neanche i professori si eran...
31.6K 1.8K 11
Michael odia il calcio, ma quando vede lui la prima volta cambia idea. Il suo numero 17. Muke!AU Musician!Michael Footballer!Luke ATTENZIONE! Per qu...