Redamancy: "L'Amore che ritor...

By AnnabelBlack129

20.6K 1.8K 536

"Ho perso tutto, ogni cosa io abbia mai amato, mi è scivolata tra le dita, come sabbia in un giorno di vento... More

.Prologo.
.Capitolo 2.
.Capitolo 3.
.Capitolo 4.
.Capitolo 5.
.Capitolo 6.
.Capitolo 7.
.Capitolo 8.
.Capitolo 9.
.Capitolo 10.
.Capitolo 11.
.Capitolo 12.
.Capitolo 13.
.Capitolo 14.
.Capitolo 15.
.Capitolo 16.
.Capitolo 17.
.Capitolo 18.
.Capitolo 19.
.Capitolo 20.
.Capitolo 21.
. Capitolo 22.
.Capitolo 23.
.Capitolo 24.
.Capitolo 25.
.Capitolo 26.
.Capitolo 27.
.Capitolo 28.
.Capitolo 29.
.Capitolo 30.
.Capitolo 31.
.Capitolo 32.
.Capitolo 33.
.Capitolo 34.
Spazio autrice
.Capitolo 35.
.Capitolo 36.
.Capitolo 37.
.Capitolo 38.
.Capitolo 39.

.Capitolo 1.

666 58 2
By AnnabelBlack129

[[ questo capitolo parla di suicidio in maniera molto cruda e dettagliata, quindi se siete facilmente impressionabili, NON leggete, e chiedetemi pure di farmi un riassunto nei commenti. Inoltre se per caso questo capitolo vi fosse d'ispirazione, CHIEDETE AIUTO! Non è mai tardi, non è una cosa sbagliata, e vedrete che anche Sirio chiederà aiuto a una persona fidata prima di commettere l'innominabile gesto. Grazie]]

Tirai una testata al tavolo, pieno di frustrazione.
Non pensavo che tra tutte le cose che ritenevo impossibili, o quanto meno difficili per il mio stato depresso e malconio, scrivere la mia ultima lettera sarebbe stato così complesso....
Dopo gli innumerevoli tentativi falliti a pillole, tanto vomito, diventato nero a causa del sangue,  sicuramente mi sono causato un'ulcera, incubi, svenimenti e conseguenti botte sul pavimento, mi ero dato 3 giorni per fare le cose ammodo e andarmene in un modo effettivamente dignitoso. Avevo pulito e sistemato tutta casa, non volevo lasciare uno scempio e farmi trovare in una pozza di merda, mi ero sistemato un pò la barba e il pizzetto, anche se il mio viso non nascondeva il fatto che fossi fisicamente distrutto, e infine avevo trovato online un modo funzionale e pulito per uccidermi: con il monossido di carbonio! Niente pozze di sangue e pezzi di cervello dappertutto, niente corpi putrefatti appesi al soffitto, che poi togliere quello che cola nei giorni successivi dal pavimento è uno scempio e in generale niente schifo! Mi sarei addormentato, e avrei lasciato quello che restava di me su questa terra in macchina!

Sembra una cosa complessa, ma in realtà è più facile di quanto sembri, poichè il monossido di carbonio è facilmente reperibile in mezzo agli scarichi della marmitta della macchina. Si attacca al sangue, o meglio all'emoglobina, meglio dell'ossigeno, soffocando lentamente la persona che lo inala.
Quella mattina di febbraio, sarebbe stato perfetto.... il clima era freddo, pioveva ed era tutto grigio, un tempo che personalmente mi dà calma e pacatezza. Andai al Brico per comprare dello scotch telato e qualche metro di tubo di gomma. Nessuno sospettava niente, neanche il commesso si fece domande sul mio acquisto, e in parte questa cosa mi scatenò lo schifo: cioè uno può venire qui, con la faccia scavata dalla fame e dalla fatica, che lascia intendere che sta male e si compra 4m di corda, tu gliela lasci davvero comprare?
Mah.... avevo un motivo in più per morire adesso, grazie per avermi ricordato che la razza umana fa schifo, caro commesso.

Ritornai a casa e sistemai tutto, attaccando alla marmitta uno dei capi del tubo, per poi chiudere l'altro capo nel finestrino della macchina con altro scotch.
Era tutto pronto, se non per quella stramaledettissima lettera!
Guardai il foglio bianco davanti a me, pensando a chi dovessi scriverla e a cosa dovessi scriverci....insomma non mi è rimasto nessuno, e non so neanche se qualcuno sarà mai interessato a leggerla, mi sembrava però lecito scrivere almeno una riga, anche se d'istinto avrei voluto scrivere "andate tutti a fare un culo!".
Però a chi andranno le mie cose? E quelle di Selene? Questa casa e tutto il resto? E i soldi che ho in banca non sono pochi, con una pensione da veterano sono parecchi, non posso lasciarlo allo Stato. (Mi prendesse un colpo se andassero allo stato....no aspe mi sto per ammazzare, non avrebbe senso)
Potrei......... sospirai, ma era davvero l'unica persona che mi venne in mente per gestire queste cose dopo la mia morte, anche perchè con una famiglia così grande, le potrebbero fare comodo una casa e dei soldi in più.

E no, non sto parlando di Louis.......

<<PORCA PUTTANA SIRIO! Non puoi venire qui a dirmi che ti sei ingoiato mezza scatola di zoloft, e aggiungere anche che non è una cosa grave! È UNA COSA GRAVISSIMA INVECE, POTEVI MORIRE!>> Mi urlò Luois nel suo studio, con tutta la forza che aveva nel petto. Alzai la testa dal cestino dell'immondizia che mi aveva dato, poichè non la smettevo di vomitare, ma l'unica cosa che feci è alzare le spallucce. Era quella l'intenzione, idiota!
Louis mi guardò con gli occhi strabuzzati, increduli ed estremamente arrabbiati:<< mi stai prendendo per il culo spero? Tu non puoi.... dopo tutti i progressi....e le visite.... tu ....>> non riusciva neanche a dirlo da quanto era arrabbiato.

<<che io abbia cercato di uccidermi? Oh si si, ci ho provato eccome mio caro...non è cambiato un cazzo, non tirare in ballo progressi che non ci sono stati!>> completai per lui la frase, lasciandolo esterrefatto. Non me ne fregava più un cazzo di lui, amico o no, avevo come estirpato da me qualsiasi sensazione di empatia e affetto, dopo...dopo che i ragazzi mi avevano usato e se ne erano andati via. Il mio corpo aveva reagito come se avessi perso dei figli, lo stesso dolore di quando ero stato lasciato in mezzo al corridoio dell'orfanotrofio si era mischiato al dolore dei bambini che ora dormono con Selene....un mix di abbandono, rabbia e profonda solitudine non mi aveva lasciato le ossa da quel giorno.
Louis sospirò profondamente, passandosi una mano tra i capelli, ponderando cosa fare. Era effettivamente la prima volta arrivavo così vicino a farmi secco, ma non la prima che mi facevo del male gratuitamente.
<<potremmo provare con un periodo di degenza in istituto, lì saresti seguito attentamente, non saresti in pericolo, potrebbero aiutarti ......e...>> cercò con cautela a propormi l'uomo, ma io lo fermai subito:<<SCORDATELO, IO IN MANICOMIO NON CI VADO! Non sono malato Louis, nè pazzo. È lecito per un uomo come me decidere quando troppo è troppo! Io ho dato a questo mondo tutto quello che potevo dare senza ottenere niente!!!! In questo momento non me ne frega un cazzo nè di te nè di nessun'altro, voglio solo potermene andare in pace, costi quel che costi! Non mi puoi salvare questa volta....>> dissi pieno di rancore e rabbia, come mai lo ero stato prima di allora, sbattendo il cestino vomitato sulla sua scrivania.

<<e allora perchè sei venuto da me? Perchè mi hai chiamato dicendomi che avevi fatto una puttanata, se era quello che volevi fare di principio?>> mi domandò, confuso.
<<ero venuto da te per un pò di conforto, non di certo per farmi sentire dire che devo farmi rinchiudere in istituto!>> ringhiai.
Louis mi guardò stanco e sconfitto per un attimo, prima di andare verso la porta e aprirla:<<fuori....>> disse solo.
Io lo rimasi a fissare, senza parole:<<mi stai prendendo per il culo?>> domandai.
Ma Louis scosse la testa:<< non posso farti cambiare idea Sirio, nè voglio farti del male costringendoti in un istituto per farti curare, non ti aiuterebbe...ma non posso vederti morire per mano tua..... non posso Sirio, sei mio amico, sei stato una persona a me molto cara in questi anni, per questo, davanti alla peggiore parte di te, non posso dirti altro che vai. Tu non sei il Sirio che conosco, sei lo stronzo, bastardo, cinico, apatico e aggressivo figlio di puttana che vidi dopo la guerra e prima di Selene, sei tornato al punto di partenza...non sarò complice nè spettatore della tua autodistruzione. E se tornerai mai qui, da me nel mio studio, sappi che ti aspetta un TSO......>>

Ricordai quell'episodio con dolore e disgusto...Louis, colui che avrebbe dovuto aiutarmi, mi ha anche lui abbandonato.
Non potevo fare altro che scrivere ad Agnese.......
Presi la penna in mano, e sospirai:

"cara Agnese,
Se stai leggendo questa lettera, vuol dire che ho deciso che stare a questo mondo non è fatto per me. Possa chiunque sia lassù o laggiù, ricongiungermi con la mia defunta moglie Selene, i miei figli che mai sono nati, e i miei compagni di guerra, fratelli di trincea. Ti chiedo sinceramente scusa per le parole che ti ho detto quel giorno, fuori da scuola, preso dalla rabbia. Purtroppo eri stata solo la punta di un iceberg di spaccature e ferite che la mia povera psiche aveva dovuto subire da quando sono al mondo, quindi per favore, che non ti passi mai neanche per la testa che sia stata colpa tua.
Sei una donna forte e determinata, e per quel poco che ti ho conosciuta, mi hai sempre influenzato positivamente, ed è per te legittimo esserti allontanata da me davanti quelle accuse! Sei....."

Lo sto davvero per scrivere? Sì, ormai, mica queste parole potranno tormentarmi un domani, insomma sto per morire!

".....sei stata la donna nella mia vita che per prima e unica ho identificato come madre, e non mi pento di ciò. Ricorderò con affetto, chiudendo gli occhi, di aver avuto una mamma nella mia solitaria vita, anche se per poco. Per questo ti lascio tutto quello che ho, ogni cosa (magari non la macchina, solo perché se non mi trovano per tempo utile, mi sarò sciolto nel seggiolino) so che ne farai buon uso, per te e i tuoi figli. Se le due teste di cazzo dei miei """""figli""""" si facessero vivi, beh, picchiali da parte mia. Se ne sono andati così a caso, lasciandomi solo, dopo tutto quello che avevo fatto, per questo ti dico di menarli. Lascio a te il giudizio che nella loro ricomparsa ci sono buone intenzioni o meno, nel caso ti chiedo di dargli solo il necessario per farli arrivare a fine università, anche se dubito ce la faranno conoscendoli.
Alla fine di tutto questo, ti saluto. Sei stata una persona speciale per me, anche se per poco tempo, mi dispiace che le cose siano andate così tra noi due, ma non è stata colpa tua. Ti auguro il meglio, a te e ai tuoi figli!
Un abbraccio sincero, dall'altra parte!

Sirio"

Poggiai la penna tremante, troppe emozioni mi smuovevano lo stomaco, ma cercai di ricacciarle da dove provenivano. Avevo già messo da tempo il neurone senziente in galera, insieme al mio istinto del cazzo, ci mancava solo il buon proposito di ricominciare ed eravamo apposto!
Chiusi la lettera in una busta, scrivendoci sopra "per Agnese Berti", mi sistemai un'ultima volta la camicia stirata male e la giacca, e entrai in garage.
Mi sedetti al posto passeggero, con una calma surreale addosso, stava per succedere ed io ero in pace con quello.
Chiusi la porta, lasciai la lettera sul cruscotto, così che chiunque mi avesse trovato, l'avrebbe vista, e accesi in motore, lasciando che fumi neri innondassero l'abitacolo.

Non mi sforzai di respirare profondamente, non volevo forzare il processo, mi stesi solo sul seggiolino, cercando di pensare a quei pochi ricordi felici che c'erano stati, nel bene e nel male. Pensai a Selene, ad Agnese e persino ai ragazzi, tanto ormai non aveva più senso restare incazzato con loro....
Non ebbi neanche il tempo di sistemarmi ammodo per rendere quello spaventoso processo accettabile che sentii il campanello di casa suonare. Ma chi cazzo è? E perchè ADESSO???
Cercai di ignorarlo, ma quel suono diventata sempre più insistente, facendomi incazzare. Bestemmiai, persa la pace dei sensi e l'intorpidimento dell'adrenalina, stare in quella macchina accesa, cercando di morire con qualcuno alla porta mi stava scatenando il panico, per questo fui costretto ad interrompere.

Andai di corsa, incazzato come non mai alla porta, giurando che se fosse stato un testimone di Geova o altre stronzate simili, lo avrei accoppato, mentre il dling dlong del campanello mi stava assordando!
Aprii la porta senza controllare chi fosse dallo spioncino, sbraitando:<<cosa c'è????>> a chiunque stesse rompendomi i coglioni in un momento così delicato. Quando li vidi, tutte le emozioni che avevo tenuto a bada tornarono fuori:<<che cazzo ci fate VOI DUE qui!?!?!>> domandai a Marcus e Lawrence, bagnati fradici, davanti la mia porta.

Continue Reading

You'll Also Like

1.3M 38.3K 56
Tyler Evans è stronzo, egoista ed orgoglioso. Non sa cos'è l'amore, nessuno ha mai voluto insegnarglielo. Ha un passato difficile, che continua a to...
9.7K 531 15
Abbiamo lasciato il nostro Nialler alle prese con due tutori difficili e con un modo di educarlo un po' particolare. Cosa è successo dopo l'anno di...
3.7K 387 16
𝙩𝙪𝙩𝙩𝙚 𝙡𝙚 𝙢𝙞𝙚 𝙥𝙖𝙧𝙖𝙤𝙞𝙚, 𝑀𝑎𝑡𝑡𝑒𝑜 𝐵𝑜𝑡𝑡𝑖𝑐𝑖𝑛𝑖 ━━━━━━━━ 𝔩𝔞 𝔰𝔞𝔡 𝔣𝔞𝔫 𝔣𝔦𝔠𝔱𝔦𝔬𝔫 𝗦𝗮𝗺𝗮𝗻𝘁𝗵𝗮 𝗠𝗮𝗻𝗴𝗼, Capel...
15.1K 72 16
Evan ha un solo modo per non perdere il trono ed è quello di accontentare il padre dandogli un erede, ma non ha nessuna intenzione di sposarsi, per...