Amber

Por coopercroft

37.7K 1.3K 697

James Emory è un giovane avvocato di successo, ma la sua vita personale è in frantumi. Il suo matrimonio sta... Mais

Prologo: La diagnosi
Amber
Margot
James Emory
Lo studio Wallace & Roberts
Benedict e Gabe
La collera
Ossessione
Una notte tranquilla
Chiarimenti dolorosi
L'incidente di Benedict
La rabbia di Gabe
L'incontro con Margot.
Benedict è la mia famiglia.
Rapporti complicati
Prendersi cura
Amber è in pericolo
Il passato è il nostro segreto.
La scelta di Benedict
La parte nascosta di James
Ricucire gli strappi
Riportare a casa Gabe.
Il filo rosso del destino
Lise
Nuove responsabilità
Il dolore
Fine di un incubo
Une jolie petite fille
Giorni di tristezza e di desiderio
Siamo dei lussuriosi...degni dell'inferno dantesco
La nostra famiglia.

Dov'è James

1K 41 22
Por coopercroft


Amber passò un po' di tempo a sistemare la cucina. La mente occupata da mille pensieri.

Tornò nella cameretta per assicurarsi che James stesse bene, infatti si lamentò e rigirò più volte. Rimase sull'uscio, non riuscendo a staccare gli occhi dal suo volto pallido: i capelli neri disordinati e appiccicati alla fronte sudata, le mani aggrappate al lenzuolo, mostravano ancora i segni della tensione della giornata.

Non si spiegava la sensazione di disagio che sentiva nel vederlo soffrire, quella voglia di essergli vicina senza ricevere nulla in cambio.

La moglie lo stava distruggendo, non lo voleva più come marito e lui non riusciva a lasciarla.

Considerò che se lei glielo avesse chiesto, sarebbe tornato a casa per restare, nonostante la cattiveria che le buttò addosso.

Tutto era accaduto così in fretta! Da quando lui varcò la porta dell'appartamento, non riuscì a dimenticarlo. Il loro primo incontro fu una lotta, eppure quel giovane avvocato possedeva un'indole gentile malgrado tutti i problemi che lo assillavano.

Le bruciavano gli occhi, li socchiuse per provare un breve sollievo.

Doveva essere stupida a lasciarsi coinvolgere! In quel momento lui si dimostrava inaffidabile, sembrava confuso per ciò che stava accadendo. Inoltre, il suo lavoro era discutibile.

Non era diversa da Margot, anche lei, anni prima, tradì con leggerezza l'uomo che amava, Damien.

Lo fece soffrire e distrusse il suo futuro.

Un leggero senso di malessere le prese il ventre, i vecchi ricordi la perseguitavano ancora. Ingoiò la disperazione e la vergogna per quel periodo oscuro vissuto in Francia.

Capiva bene cosa provasse James per quello che accadde a Benedict. Damien perse la vita in un incidente simile. Si sentiva colpevole per averne causato la morte, il macigno che portava nel cuore. Il rimorso che provava la devastava, quel senso di colpa che non smetteva di tormentarla e che scontava nel penoso mestiere da escort.

Il giovane dormiva inconsapevole delle sue riflessioni, in fondo era suo ospite perché non sapeva dove andare.

Si illudeva di essere qualcosa di più per quel ragazzo che appariva smarrito.

La situazione era instabile: con Ben in ospedale, Gabe, che per il troppo amore, aveva perso la testa e sfogava le sue incertezze su di lui.

Risultato, chi in un modo chi in un altro, stavano soffrendo tutti e tre.

Si avvicinò, lo accarezzò sulla guancia, socchiuse la porta e tornò in cucina.

Stava cedendo al sentimento, proprio lei che pagava quell' errore non riuscendo più ad amare.

Si preparò qualcosa per cenare, non che avesse molto appetito presa dagli avvenimenti della serata.

In fondo Gabriel si era pentito, infatti la sua chiamata confermava la sua indecisione visto che si preoccupò del giovane cognato che appariva smarrito e non lasciava l'ospedale.

Si sfogò al telefono con la voce rotta e alla fine, le chiese di prenderlo con lei.

Amber capì tutto il dolore che pativa per le condizioni del compagno.

Senza pensarci troppo accettò. In quella sala di attesa, lo trovò pallido e perduto, capì di aver compiuto la giusta scelta, subito si rese conto del suo malessere e lo trascinò via.

Scosse il capo sorridendo: la sindrome della crocerossina.

Finì di cenare e chiamò Gabriel per avere notizie, nessuno di loro due poteva rimanere all'oscuro della situazione di Benedict.

Fulton rispose al primo squillo e ascoltò senza interrompere.

Si schiarì la voce un paio di volte mentre le riferiva che il giovane Emory non stava bene. Non le pose altre domande, limitandosi a descrivere le condizioni di Ben, che si erano stabilizzate dopo essere stato sedato. Le chiese se avrebbe concesso al minore di andare a trovarlo il giorno seguente, ma Gabe sorvolò a quella domanda. Si apprestò a concludere la conversazione quando, borbottando, le suggerì di curare il malessere allo stomaco, preparandogli del tè e somministrandogli del paracetamolo.

Sorrise ascoltando le sue parole, perché nonostante tutto James era la sua famiglia.

Certo non si spiegava quella reazione esagerata, forse si era ingelosito del rapporto esclusivo che legava i due Emory. Lui si dimostrava sempre altruista e misurato e lo aveva appena dimostrato.

Guardò l'ora, era quasi mezzanotte, preparò del Earl Grey e lo lasciò intiepidire.

Accese una luce soffusa nella stanza e appoggiò il vassoio sul tavolino.

"Ehi dormiglione! Su sveglia."

Lui mugolò e cercò di tirarsi il lenzuolo sopra il capo.

"E no James! Apri quegli occhi." rise divertita osservandolo che tentava di coprirsi il volto.

"Amber..." biascicò rimproverandola. "Lasciami dormire, ho la testa in fiamme."

Gli accarezzò la fronte, era un po' caldo, allora insistette.

"Devi mandare giù qualcosa, ti porto del paracetamolo, mi sembra che tu ne abbia bisogno." Si alzò e tornò poco dopo con un blister.

Sbuffò e si protesse il viso con l'incavo del braccio. Abbassò di più la luce e lo aiutò a sedersi.

"Non so se riesco a mangiare." Brontolò allungando la mano.

"Niente cibo, tranquillo." gli porse la tazza colma.

"Cerca di berne un po' e manda giù questa." Gli mise una pastiglia vicino al comodino.

"Ma è enorme!" Sbottò assonnato.

Amber rise, il cuore le danzava nel petto.

"Sei peggio di un bambino! Non vorrai mica che te la spezzi in due, vero?"

Fece una smorfia, la mando giù e tossì mezzo soffocato.

Era adorabile con quel volto arrossato e le mani che reggevano la tazza tremando. "Gesù, James! Ma non prendi mai delle medicine?"

Le restituì un sorriso ironico. "In realtà le divido sempre a metà."

"Posso dirti che sei ridicolo?" sghignazzò lei.

"Hai il permesso di dirmi tutto quello che vuoi, anche le cose peggiori. Dove lo trovi uno che è quasi svenuto nel tuo bagno e ti ha vomitato ovunque?" Risero insieme mentre lui sorseggiava la bevanda calda.

Si fece improvvisamente cupo.

"Benedict?" Chiese inghiottendo il poco tè rimasto.

È stabile, ho appena chiamato Gabriel, è stato lui che mi ha consigliato di darti la medicina."

La guardò confuso.

"Gli hai detto cosa mi è successo?" farfugliò incerto. "Era ancora furioso con me?"

"È impaurito per l'incidente, Ben è il suo compagno, l'uomo che ama, te l'ho già spiegato. Però si è preoccupato per te."

Appoggiò la tazzina sul tavolo e James si lasciò cadere sul cuscino.

"Non mi perdonerà mai!" sospirò guardando il soffitto. "Vorrei così tanto vedere Ben." Mormorò avvilito.

"Lo rivedrai domani e troverai che si sarà ripreso."

La risposta fu rabbiosa. "Wallace pagherà per ciò che ha combinato, lo denunceremo."

"E lui farà lo stesso per mezzo della figlia, ti coprirà di fango. "

"Forse non lo farà." Strinse le mani al lenzuolo tirandolo a sé.

La donna scosse la testa. "Se sapesse quanto l'ami e la giustifichi nonostante il male che ti ha fatto ti perdonerebbe.

La guardò incupito. "È ancora mia moglie."

Amber si alzò spazientita. "Pensa a dove si trova tuo fratello! Pensaci bene!"

Fu sorpreso per quella sfuriata.

La scrutò e ribadì convinto. "Non è stata lei a spingere Ben."

"Ma ha causato tutto questo, mi auguro che tu capisca."

La osservò interdetto, non riuscendo a trattenere una punta di gelosia, non disse più nulla.

Il giovane si girò dall'altra parte. Non le restò che spegnere la luce. Uscì dalla stanza avvilita e arrabbiata per come aveva reagito.

Si stava scoprendo troppo, in fondo, per lui, non era che un'amica a cui ricorrere in caso di bisogno.

Su Margot si dimostrava cieco e sordo.

Riordinò la cucina, con il cuore stretto in una morsa nel vedere quanto fosse distante e succube della donna.

La conferma fu evidente la mattina seguente.

Amber si preoccupò quando, dopo essersi svegliata, non lo trovò nella stanza. Notò il trolley aperto con alcuni dei suoi vestiti, il letto rifatto. Entrò in bagno, tutto era in ordine, tranne per un rasoio usa e getta che giaceva sulla mensola. Come era possibile che non avesse sentito nulla? Si era molto stancata per la giornata pesante, ma doveva essere stato silenzioso.

Vide un foglio sul tavolo. Poche righe che la fecero tremare.

"Margot mi ha chiamato. È pentita e vuole rivedermi. Io voglio delle spiegazioni. Grazie per questa notte."

Strinse le labbra, non una riga per Benedict!

Quanto era stupido e scaltra lei! Era evidente che stesse cercando di proteggere il padre riguardo all'incidente. Henry Wallace sembrava tenere alla sua reputazione in modo malato. E lui? Era solo un ingenuo innamorato.

Con un senso di stanchezza crescente, si mosse verso la cucina, sentendo sorgere una gelosia che si rivelava essere la peggiore delle situazioni.

Maturò il pensiero di avvisare Gabriel, ma questo lo avrebbe fatto infuriare ancora una volta.

Non poteva fare altro che aspettare e sperare che la moglie non fosse così abile nel soggiogarlo per non denunciare il padre.

Sperò che l'incidente del fratello gli avesse aperto gli occhi.

Maledì sé stessa per il malessere che provava nel saperlo nelle mani di quella donna.

Continuar a ler

Também vai Gostar

MR. POLICEMAN Por Nica

Literatura feminina

686K 17.2K 54
Lei, una semplice ragazza con la propensione a finire nei guai. Lui, un agente di polizia affascinante e freddo come il ghiaccio. Nesta Roberts è un...
87.7K 3.7K 55
Amy e Scott frequentano lo stesso college ma non si conoscono affatto. Sono pure vicini di casa a dire il vero eppure non hanno mai scambiato una sol...
Arrivi Tu Por 𝓝

Literatura feminina

2M 65.3K 53
Lily Chérie Parker, meglio conosciuta semplicemente come Lily, ha diciannove anni e la sfortuna dalla sua parte, ogni giorno per lei è come una conti...
270K 7.8K 67
Scarlett è una giovane segretaria che di punto in bianco abbandona la sua città per lasciarsi i problemi alle spalle, o almeno così crede. A Manhatta...