Un'altra giornata di scuola è andata, pur essendo esausta, sono contenta di tornare a casa.
«Oggi vengo a casa tua»
Mi avvisa Norah specchiandosi sulla telecamera del cellulare.
«Per me o per mio fratello?»
Domando divertita.
Lei fa finta di pensarci, posandosi l'indice sul mento.
«Penso proprio che verrò per te!» esclama sorridente.
«Oh ma davvero?»
Fingo di essere sorpresa, forzando un sorriso.
«Si anche perché devi aiutarmi con chimica, domani ho il compito, quindi vieni tu da me».
«Oh, certo, giustamente devi usarmi!»
Ridacchio io, ironica.
«Ci vediamo oggi pomeriggio!»
Dice dirigendosi verso la macchina di sua madre.
«Piccola Thompson»
Logan.
«Ehi, tutto okay?»
Parlo ma non mi volto verso di lui.
Lui mette una mano sulla mia spalla e mi sposta i capelli.
«Una cosa..»
Parla, lasciando frasi in sospeso e tenendomi sulle spine.
«Che c'è?» dico impaziente.
«Non vedo l'ora di toglierti il sapore di quello stronzo di dosso, e di farti nuovamente mia, anche se so che lo sei sempre stata..»
Afferma.
Cosa!?
«Trevor...ti...ti ha detto questo?»
Non ci posso credere, Sbarro gli occhi sentendoli pizzicare e le lacrime minacciano di scendere.
Sento il mio mondo cadere a pezzi, lo dirà a tutta la scuola, mi prenderanno tutti per una ragazza che va con tutti, sicuramente.
«Si, perché non siete andati a letto insieme?», è confuso. Si vede, e riesco a scorgere anche un po'di gelosia, però lui non la dà a notare.
«Cosa? N-no!»
A quel punto mi volto verso di lui con le lacrime ormai visibili.
«Non piangere...», Si lascia scappare, facendomi sorridere.
Perché sorrido? Io lo odio!
«Trevor sta spargendo in giro la voce che io e lui siamo andati a letto quando non è vero!»
Dico gesticolando con aria triste e nervosa allo stesso tempo.
«Brutto stronzo...Clark!», esclama il moro, superandomi per poi uscire dalla scuola. Merda...non vorrà picchiarlo?
Trevor si volta verso di noi con le chiavi della macchina in mano, probabilmente stava andando via.
Ci raggiunge, diavolo!
«Ehi tesoro»
Dice mettendomi una mano sul fondoschiena, sussulto, cercando si spostarlo
«Trevor non toccarla», afferma Logan con tono rude e fermo.
«E per quale motivo non dovrei toccare la mia ragazza?»
Sfida lui. La sua ragazza? Ma che dice! È pazzo...
«Perchè, uno, non avete fatto nulla, due, lei voleva farlo per farmi ingelosire»
Afferma il moro stringendo la mascella, assumendo un aspetto più timoroso.
Trevor gli si avvicina.
«Ehi biondino, tu e il tuo ego di merda dovete stare lontani da me», fa' l'altro, strafottente per poi spingerlo indietro mettendogli la mano sul petto.
«Ti dispiace che lei voglia me, Trevor, ti dà noia?»
Logan avvicina il viso al suo, è molto, molto più alto del biondo.
«Mitchell, vai a fottere qualche ragazza, sai fare solo quello!», Sbotta l'altro spingendolo a sua volta.
«Credo proprio che fotterò Laila...Si la consumerò fino all'ultima goccia di piacere che riserva in quel corpo minuto» Ma che diavolo fa? Così non risolverà niente. Ma perché mi sono fidata?
Trevor senza rispondere gira i tacchi e se ne va.
«Bene, ora sei contento? Mi difendi dicendo agli altri che mi porterai a letto? Sei uno stronzo egoista!» Gli tiro un pugno sul petto, facendolo spostare indietro di alcuni centimetri, per poi andarmene.
Non devo fidarmi ancora di lui.
Non devo.
«Laila dove vai!?»
Urla, ormai sono troppo lontana posso far finta di non sentirlo, ed è proprio come faccio.
Una lacrima bagna il mio viso, diavolo fidarmi porta a questo?
«Perchè piangi?», domanda mio fratello appena entro in auto. Strano si stia preoccupando per me.
«Marcus, non...non è successo niente, sto..sto bene.» Non voglio farlo litigare con il suo migliore amico.
Mio fratello senza insistere mi fa entrare in auto.
«Cristo, a sedici anni stai soffrendo perché le persone di cui ti fidi sono dei pezzi di merda..goditi l'adolescenza, almeno fino al college, Laila» So bene che ha ragione. Lo so benissimo.
Io annuisco sorridente e poggio la testa sul finestrino.
Ti prego parlami, ho bisogno di spiegarti piccola Thompson.
Ignoro il messaggio di Mitchell e spengo il cellulare, ora l'unica cosa che mi serve è una cena in famiglia, una doccia e il mio prezioso lettino.
«Siamo arrivati Lay-Lay», sorride Marcus.
Mi ha davvero chiamata così? Dio!
«Per cena oggi pasta al pesto! Andatevi a fare una doccia e poi scendete»
Afferma mia madre.
Io annuisco sorridente e vado in camera mia.
mi spoglio completamente mi dirigo in bagno per farmi una doccia.
Il getto caldo invade la mia pelle candida, ripenso a tutti gli errori, le cazzate che ho fatto, in realtà se penso ad alcune rido, ma il ricordo che mi balena in testa è sempre quel maledetto sedici novembre, e se quel giorno non ci fosse stato Logan?
A quel punto esco dalla doccia trovando Logan sul mio letto.
Mi deve fare sempre imbestialire questo esserino. Non può usare la porta?
«Era tanto che non ti vedevo qui Mitchell, a cosa devo questa preziosa visita?», dico, visibilmente ironica e irritata dal suo comportamento.
«Sono qui per dirti che tra me e Jessica non c'è niente, Lei si è salvata sul mio cellulare, poi..che mi dispiace per quanto ti abbia fatto soffrire e-»
«Finito?»
Lo interrompo.
Lui mi guarda stranito inclinando la testa.
«Sai avrei una cena»
Indico la porta con il pollice.
«No, ehm...volevo darti questa»
Fa' sbucare una felpa grigia e me la pone.
«Tutto qui? Una felpa? Perché me l'hai data?» chiedo.
«Non posso darti la tua preziosissima verginità indietro, ma ti regalo una felpa». Fa imbarazzato, Dio, che idiota.
«Hai appena paragonato la mia verginità con una...felpa?»
Non ci posso credere, l'idea che sia così stupido mi fa' ridere.
«Ahm...si?»
Si gratta la nuca con un filo di imbarazzo.
«Suppongo che ora tu voglia un bacio sulle labbra..» Guardo altrove per evitare di diventare paonazza.
«Oh, magari»
Dice lui sospirando per poi sorridere.
Io senza pensarci due volte mi fiondo sulle sue labbra allacciando le braccia dietro al suo collo.
«Mi era mancato il tuo sapore di vaniglia». Ride.
Perché devo essere così presa da lui? Da Logan, che fino ad un mese fa si faceva tutto il genere femminile.
«A me sei mancato tu..» Diamine! Ancora, Laila? Almeno non essere così sottomessa a lui.
«Laila la cena si fredda!», è la voce di mia madre che mi richiama da piano di sotto.
«Arrivo! Ci..vediamo domani».
Gli metto una mano sua spalla.
Lo saluto e lui va via dalla finestra, mi metto una maglia oversize di Marcus e scendo in cucina per la cena.
«Come mai ci hai messo così tanto!?»
Chiede mio padre.
«Non trovavo il pigiama»
Mi giustifico.
Lui annuisce ed io mi siedo a tavola.
***
«Laila! Vieni.Subito.Qui!»
Norah si ferma al centro del corridoio e tutti si voltano verso di lei.
«Dimmi Norah» dico, sbadigliando
«Ho preso una D in chimica, ieri non sei più venuta a casa mia» Cavolo! Me ne sono proprio dimenticata...
«Scusa, mia madre non voleva che uscissi.. perché, era già pronta la cena».
Bugie, bugie e ancora bugie.
«Mh, si okay.. tranquilla una D non mi rovinerà la media»
«Okay, ora..vado in bagno»
Dico e me ne vado subito, sono troppo imbarazzata.
Entro in bagno e mi lavo i polsi...cavolo stavo per perdere i sensi li davanti a tutti..stamattina avrei dovuto fare colazione.
A quel punto vado in biblioteca, raggiungo il reparto romanzi e mi metto a cercare.
«Piccola Thompson»
Questo nome mi fa sempre venire le farfalle nello stomaco.
«Ehi», sussurro sorridendo
«Mi sta venendo voglia di fare una cosa» mormora al mio orecchio.
«Cosa?», lo provoco.
«Voglio baciarti».
Nasconde un sorriso.
«Mh? Davvero?», mormoro
ma lui, senza rispondere, stringe le mie guance e s'impossessa delle mie labbra.
Angolo autrice 🌹
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seguitemi se vi va❤️ (faccio un box domande dove potete chiedermi di tutto)
Tra poco lascerò questa storia, perché come vi ho detto, avrà 31 capitoli, Ma non temete! Ne ho un'altra già pronta, se volete potete leggerla, vi avviserò quando renderò pubblico il nuovo capitolo.
XoXo Claire 💋
Alla prossima! 💫❤️