Sono scappato, lui ha urlato e l'esplosione è scoppiata.
Sono scappato, lui ha urlato. I miei demoni stanno ululando.
Continuai a correre, gli stessi pensieri inondavano la mia mente.
Ogni tanto mi giro indietro, nel caso mi seguissero o se Klaus fosse scappato e stesse cercando di raggiungermi.
Sapevo che non potevano ucciderlo, era inarrestabile. Ma sapevo che se mia sorella avesse avuto una possibilità mi avrebbe ucciso. Ci ha già provato una volta.
Flashback
"Caroline perché la festa dovrebbe essere qui? È nel bel mezzo del nulla". Interrogo mia sorella, che sembra senza emozioni ma all'improvviso esce dal trance mettendosi un finto sorriso sul viso.
"Clara, non mettermi in dubbio. So dov'è ogni festa e ho sentito dire che è qui che passano tutti i ragazzi popolari".
"Ma non lo è Caroline. So dove io e i miei amici ci frequentiamo e non è qui". Le dico, lei scende dall'auto, ho gemito.
"Torna in macchina Caroline".
"No!"
"Scusami?"
"Mi hai sentito, non voglio stare vicino a te. Odio tutto di te". Lei sputa, facendomi accigliare
"Tu hai tutto e non è perché tu sei brava bambina che merita la felicità è perché tu hai rubato la mia".
"Caroline, cosa stai... " ansimo , quando sentii qualcosa trafiggermi il corpo, il dolore mi travolgeva, urlai mentre l'oggetto veniva rimosso solo per entrare di nuovo nel mio corpo. Urlo, lacrime che mi scendono lungo il viso, la bocca che si riempie di sapore metallico del sangue.
"Perché?" Chiesi tossendo sangue .
"Come ho detto, cara sorella, hai tutto. Voglio tutto ciò che hai". Lei sorrideva con orgoglio, caddi a terra il sangue che sgorgava dalle mie ferite, la mia vista offuscata.
"Divertiti ad essere morto". Qualcuno mi ha detto che quando mi prendevano un calcio nello stomaco, tossivo più sangue, respiravo poco ed è allora che ho capito che stavo per morire.
Fine flashback