Devil

By girlofred

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E a volte potrà pure sembra r diavolo ma quando non sapevo manco più chi ero c'era lui a prendermi per mano More

Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30

Capitolo 1

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By girlofred

Ho sempre odiato gli autobus, vivo a Roma e il traffico impedisce la puntualità. Così, oltre ad essere su questo mezzo che puzza di sudore, sono anche in ritardo

Guardo lo schermo del cellulare per cambiare canzone e vedo due notifiche

Vic🖤
-hey bella, oggi non vengo a scuola, ci vediamo dopo-

Nico😇
-amore scusa se non sono riuscito a passare stamattina, ci vediamo a scuola-

La mia vita è sempre girata intorno a due persone Victoria, la mia migliore amica e Nicolò, il mio ragazzo

Sono le due persone più diverse tra di loro di questo mondo.

Vic è impulsiva, divertente, ribelle, è mezza matta e le basta uno sguardo per leggere nell'anima delle persone. È un artista la mia migliore amica

Nico invece è perfettino, riflessivo, segue sempre le regole, il classico bravo ragazzo. Pensa solo all'università e al futuro. Un realista lo definirei

Queste due persone, da che ho memoria, equilibrano la mia vita

Parlando di me però è inevitabile nominare anche mio fratello Thomas e il mio migliore amico Ethan

Lo stesso Ethan che mi sta aspettando fuori scuola con le braccia incrociate e la sigaretta tra le labbra

"Buongiorno Pocahontas!" Sorrido abbracciandolo

Ethan ha i capelli lunghissimi e sembra davvero un indiano d'America

"Buongiorno Ele" fa tutto assonnato con la sua adorabile r moscia


Nico accompagna me e Ethan a casa mia dopo scuola

"Thomas siamo a casa!" Grido aspettando che mio fratello si affacci dal garage in cui lui e la sua band provano

Nella band ci sono anche Vic, Ethan e...

"Ciao Nèna" riconoscerei quella voce tra mille

"Damiano" sospiro scocciata

"Com'è andata a scuola?" Chiede appoggiandosi allo stipite della porta della cucina

"Cosa sei mia madre?" Alzo un sopracciglio e incrocio le braccia

"Sempre molto simpatica" alza gli occhi al cielo e torna in cucina

E questo genio del male è Damiano. La persona con l'ego più grande di questo mondo, il cantante della band. Lo conosco da quando avevo circa undici anni e da che ho memoria noi ci stuzzichiamo per poi incazzarci l'uno con l'altra. Tuttavia non posso dire di odiarlo, voglio bene a Damiano, è stato lui a insegnarmi a fumare, con lui ho bevuto la mia prima birra, è stato lui a cercare di insegnarmi a guidare il motorino, anche se con scarsi risultati

"Ao stai qua" mi sorride Thomas entrando nella stanza e baciandomi i capelli

Io e Thomas siamo sempre andati d'accordo, litighiamo pochissimo, quasi mai e, anche se non ce lo diciamo mai, ci vogliamo bene

"Non sei andata da Nico?" Chiede poi

"Dopo viene lui, ora sta a anda agli allenamenti e poi viene qua"

"Mr perfezione ci onorerà d'a presenza sua? Che culo" fa Damiano dalla cucina. Lui e Nico non si sono mai piaciuti

"Se te cercassi de esse meno stronzo co lui te starebbe simpatico"

"Nèna, ma che cazzo stai a dì?" Ride

Solo lui mi chiama Nèna, mi chiamo Elena ma di solito tutti, compresi i miei genitori, mi chiamano Ele o Ellie

"Dai toni che sento direi che è arrivata Ele" ridacchia Vic entrando nella stanza

Allarga le braccia venendo verso di me ma gliele abbasso subito

"Hai saltato scuola, di nuovo" la rimprovero puntandole l'indice contro "e lo hai fatto anche tu" sposto lo sguardo su mio fratello

"Non te preoccupa Ele!" Scuote il braccio Vic come per farmi capire che è una cosa di poco conto

"Io non ho saltato niente! Non me so svegliato e so entrato in seconda!"

"E all'uscita do stavi?" alzo un sopracciglio e incrocio le braccia

"So uscito un'ora prima perché  all'ultima avevo matematica e non so fa 'n cazzo. Il bello de esse maggiorenni è potesse giustifcà da soli"

"Ammazza Nè quanto sei perfettina" fa Damiano, lo stronzo sa perfettamente quali tasti toccare per farmi saltare i nervi

"A Damiá o'sai che hai finito e superiori solo perché i professori tua nte volevano più ave intorno?"

"Intanto l'ho finite"

"Vado de sopra!" Annuncio salendo le scale

Quando il campanello suona mi precipito di sotto ma Damiano ha già aperto la porta

"Nèna!" Mi chiama gridando

"Sto qua, non strilla" gli tiro uno scappellotto e bacio Nico

"Ciao principessa" mi sorride lui

"Me viè da vomità" fa acido

Vic è venuta a salutarmi mezz'ora fa e ha detto che avevano finito per oggi ma ovviamente Damiano ha preso questo posto per un hotel.
È andato a vivere da solo lo scorso autunno e da allora ha messo le tende qui, non capisco neanche perché paghi quell'appartamento

"Ma tu sempre qua stai?" Chiedo sbuffando e guardandolo male

"Notte e giorno principè" mi prende in giro facendomi l'occhiolino e andandosene in camera di mio fratello

Sospiro rassegnandomi al fatto di doverlo sopportare

"Il solito Damiano" scuote la testa Nico

"Già. Dai andiamo di sopra, ho assolutamente bisogno che mi spieghi fisica" lo prendo per mano e saliamo le scale

"Sei un disastro" ride seguendomi

"Ellie che voi pe cena?" grida mio fratello dal piano di sotto mentre io e Nico stiamo chiudendo i libri e chiacchierando di cose a caso

"Guarda che me sa che mamma e papà tornano pe cena" gli ricordo gridando a mia volta

"Guarda che mamma sta su un volo pe Madrid e papà torna tra stanotte e domani mattina presto" dice entrando in camera mia senza neanche bussare, come al solito

Nostra mamma fa l'hostess e papà invece fa il pilota, stanno poco a casa

"Allora fa come vuoi" faccio spallucce

"Facciamo pizza? Ce sta pure Damiano a cena"

"Quando mai Damiano non c'è quando si tratta di mangiare?" rido

"M'avete chiamato?" chiede entrando e buttandosi sul mio letto a peso morto

"Ti abbiamo nominato" specifico

"Nico resti a cena?" Chiede mio fratello rivolgendosi al mio ragazzo

"Mi dispiace ma non posso, cena di famiglia con i miei zii. In realtà sono già in ritardo" dice alzandosi

"Tua zia Diana ha ancora quel problema alla schiena?" chiedo io, all'ultima cena di famiglia a cui ho partecipato si è presentata con un busto auto riscaldante

Conosco bene tutta la famiglia di Nico

"In realtà non lo so, non la sento da un po', ti farò sapere" ridacchia per poi baciarmi

Saluta mio fratello e Damiano e esce

"Vado a ordinare la pizza. Che gusto volete?"

"Diavola" rispondiamo in coro facendo ridere mio fratello

"Vado direttamente in pizzeria, a domicilio ci metterebbero ore"

"Vengo co te?" chiede Damiano

"Faccio prima da solo"

Thomas esce di casa e resto da sola con il mio demone

"Davvero? Parlate dei problemi che c'ha sua zia alla schiena?" scoppia a ridere ancora lì sul mio letto

"E dai Damià!" gli tiro un pizzico su un braccio per poi sedermi accanto a lui con le gambe incrociate

"Guarda che c'ho ragione. Me parete du vecchi, c'hai solo diciasset'anni Nèna"

"Perché dobbiamo riaprire il discorso?" sono davvero stanca delle sue critiche sulla mia relazione

"Ao fai come te pare ma poi non venì a dimme che non t'avevo avvertita"

"Damià abbiamo due punti di vista diversi sulla cosa, tu te scopi una diversa tutte le sere e io c'ho na relazione seria da quasi due anni"

"T'ho detto, fai come te pare" conclude il discorso poggiando la testa sulle mie gambe "La voi na sigaretta?" Chiede poi

"Certo" gli sorrido

Ci alziamo usciamo sul terrazzo della mia stanza a fumare

Resto ad osservare Damiano che fa uscire il fumo piano dalla bocca mentre canticchia un vecchio successo di cui non ricordo il titolo

"Allora che fai mo Damiá?"

"Che intendi?" Prende un altro tiro di sigaretta

"I tuoi non t'avevano dato un anno de tempo pe decide che fa?"

"Io voglio fa il cantante" e riecco Damiano con la sua fissazione, è il suo sogno da sempre e io credo davvero tantissimo in lui

"Lo so" annuisco "sei davvero così convinto che sia quello che vuoi nella vita?"

"Che domande so? Certo che ne so sicuro" fa passare qualche secondo prima di aprire di nuovo bocca "te ce credi in me.. in noi quattro?"

"Certo che ce credo in voi" gli sorrido

"Sei sempre la nostra fan numero uno?" Ghigna

"Sempre"

Mi sorride per poi buttare vita la sigaretta, imito la sua mossa e poi rientriamo in casa

Ve lo ho detto, io e Damiano siamo così, un minuto litighiamo e quello dopo siamo in pace

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