目子鹿 (Doe Eyes) ~ Bakugo x rea...

By NBJTheWriter

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"La morte? Un'amica che mi ha picchiato, spinto in un dirupo, per poi aiutarmi a rialzarmi e ad affrontare qu... More

Introduzione
1 ~ 私の物歴史
2 ~ 死の腕の間
3 ~ 死神の贈り物
4 ~ 夕日以上
5 ~ 学校初日
6 ~ 光の前暗闇
7 ~ ゲームために戦い
GRAZIE 1000000000000000000000
8 ~ クローザー
9 ~ 生きるために戦い
10 ~ 新しい日の夜明け
11 ~ 兄弟愛
12 ~ 嫉妬
13 ~ 棄却...
14 ~ 勝利
15 ~ ... または確認?
16 ~ バカ
17 ~ アイスクリーム
18 ~ 疑い
19 ~ 父親
20 ~ キス?
21 ~ 気持ち
22 ~ 更衣室
23 ~ 最初の挑戦
24 ~ 闇
25 ~ 愛ですか?
26 ~ ゲームオーバー
27 ~ 私の世界
28 ~ トラブル
29 ~ いじめっ子
30 ~ 愛の信頼
31 ~ 肩で戦
32 ~ 感情
33 ~ 戦い
34 ~ 私の弱点
35 ~ あなただけ
36 ~ 存在するありがとう
37 ~ 何でも
38 ~ ぼく の
39 ~ 全てこのは愛!
41 ~ 真実
42 ~ 弱い
43 ~ あえて
44 ~ 無視
45 ~ サファイアの目

40 ~ 火

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By NBJTheWriter

Fuoco

Si legge << Hi >>

significa "fuoco"

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POV (T/N) (T/C)

Il cielo pian piano perde il suo colore, lasciando spazio alle tenebre, che popolano questa tetra notte.

È ormai giunto anche il terzo giorno della nostra esperienza sul campo, in cui non ho solamente imparato molto riguardo al mio potere, ma anche sul carattere di Endeavor, il quale, nonostante sembri un uomo freddo e maleducato, si è rivelato un ottimo insegnante ed una brava persona.

Come tutte le sere, il nostro gruppo è in ricognizione con lo scopo di trovare ed arrestare lo Stermina-eroi, liberando così le città del Giappone da quella piaga umana, che con il suo pensiero contorto e con il suo carisma sta attirando pericolosi criminali.

Ci mancano solamente due distretti da controllare ed il tempo è ormai agli sgoccioli.

"Giuro che se" incomincia a sfottermi Endeavor:

"Mi hai fatto perdere soltanto tempo con la tua balzana idea, appenderò la tua testa nel mio ufficio"

"Almeno" ribatto io, sogghignando:

"Migliorerà lo stile della stanza"

"Ma tu" continua l'uomo, appoggiando la sua grande mano sul suo volto:

"Non ce la fai proprio a stare zitta?"

"No" esclamo io con un tono scherzoso, mentre Shoto mi osserva con i suoi occhi glaciali, sorridendo.

Improvvisamente, un boato rompe quell'atmosfera di tranquillità, che si era creata nella nostra piccola squadra.

Sussegue a questo rumore un secondo scoppio, accompagnato dagli urli disperati della folla.

Nell'aria si percepisce l'odore ferroso del sangue e il profumo acre del fuoco, i quali, provocando all'interno della mia anima una sensazione innaturale, d'impotenza e di morte, risvegliano un poco il Mostro.

Shoto, che fino a quel momento si trovava dietro di me, accorre e mi abbraccia con forza, cercando in qualche modo di proteggermi.

Quel profondo ed oscuro cielo, decorato da luminose stelle, viene spezzato da fiamme divampanti, mentre la splendente luna viene coperta da un intenso fumo.

Tutto ad un tratto, un mostro alato sorvola le nostre teste, dirigendosi verso il centro della città, dove un pericoloso incendio si sta divulgando.

"Shoto-kun! (T/N)-chan!" esclama Endeavor, incominciando a correre, seguito dalla parte restante del nostro gruppo:

"Mettevi dietro!

Flarmy alla mia destra!

Andiamo a prendere a calci in culo questi cazzoni!"

"Endeavor!" chiamo io l'uomo, il quale borbotta infastidito:

"Non è opera di Stain, vero???

Non agirebbe mai così in grande!"

"Lo penso anch'io.

Guarda quell'essere orribile, che vola!" risponde l'uomo, indicando con il suo grosso dito quella specie di pterodattilo:

"È molto simile a quello, che vi ha attaccato alla U. S. J."

"Un Nomou!" sobbalziamo io e Shoto, guardandoci negli occhi con uno sguardo atterrito.

"Endeavor" continuo io, mettendo in guardia il Pro Hero:

"Quell'essere con il cervello esposto è molto forte e resistente"

"Se non mi sbaglio" mi interrompe il bicolore:

"Aveva la capacità di rigenerare il proprio corpo"

"È vero!" rispondo con tono spaventato:

"Quel coso enorme mi ha quasi ucciso alla U. S. J., perciò, Endeavor, dobbiamo stare molto attenti e..."

"(T/N), usa il singolare e non il plurale, perché voi non mi aiuterete ad ammazzare quel figlio di puttana, ma penserete alla salvaguardia dei civili.

Ci rincontreremo tra dieci minuti nella piazza di Hosu" finisce l'uomo, allontanandosi piano piano dalla nostra squadra.

Benché l'Hero ci avesse dato un ordine ben preciso, non lo eseguo, poiché, preoccupata per l'incolumità del mio sensei, decido di seguirlo.

Improvvisamente, Endeavor si ferma e con un gesto della mano mi intima di tornare da Shoto e da Flarmy.

"Io non la lascio da solo!

Ho visto la devastante potenza di quei cosi!"

"Ho capito che vuoi proteggermi, però, così facendo, mi impedisci di intervenire e di salvare vite innocenti"

"Lo so, eppure temo che lei possa essere ferito gravemente.

Il Nomou è stato progettato, come dissero i Villains alla U. S. J., per uccidere All Might"

"È corretto, ma io non sono All Might" sorride dolcemente il Pro Hero:

"Quindi non c'è nulla da temere!

Ora torna da mio figlio, che quel disgraziato non sa fare niente senza di te"

Io mi volto indietro, dirigendomi verso il mio gruppo, quando sento la voce rauca dell'uomo chiamarmi.

"Itsumi... grazie" sussurra lui tra le urla dei cittadini.

"Come scusi?" dico io, prendendo in giro Endeavor.

"Fottiti" scherza lui, per poi andarsene, scomparendo in una nube di fumo.

Non appena il Pro Hero si allontana, sento il solito pungente freddo sulla mia pelle, che, come sempre, provoca nella mia anima una sensazione di profondo smarrimento.

"(T/N)-chan!" esclama Shoto, prendendomi per il polso e trascinandomi da Flarmy:

"Hai sentito mio padre: dobbiamo aiutare i civili!

Su, vieni a darci una mano!

Stai tranquilla che non gli succederà niente"

Nelle parole di Todoroki c'era un tono talmente sereno e tranquillo, che, nonostante la situazione in cui ci troviamo, riesce a tranquillizzare non solo me, ma anche il Mostro, il quale, risvegliato da quel suo profondo sonno, osserva la scena silenziosamente ed in modo vigile.

Di fianco a me passa una donna anziana, sulla cui bocca vi è appoggiato un fazzoletto, retto dalla fragile mano, così mi avvicino e, una volta presa a braccetto, la porto in un punto di ritrovo provvisorio, allestito da alcuni Hero.

Faccio la stessa cosa con altre sette persone, guidandole verso gli eroi professionisti, affinché questi le portassero in salvo.

Dopo un po' di tempo Shoto mi raggiunge, tenendo per mano una bambina con il viso sporco di fuliggine.

All'improvviso una luce di gioia attraversa gli spenti occhi della fanciulla, non appena questa scorge la figura di una donna.

Prima di raggiungere quell'immagine femminile, si volta verso di noi e sorride, dicendo:

"Grazie Heros!"

Quelle semplici parole riscaldano non solo il mio cuore, che si scioglie per l'emozione, ma anche quello di Todoroki, facendogli divenire il volto scarlatto.

"Shoto-kun...

Hai sentito anche tu?

Ci ha chiamato Heros!" esclamo io euforica, non riuscendo più a trattenere la felicità.

Essere considerata un'eroina è sensazione talmente intensa e meravigliosa, da poterla ritenere unica.

Io sono l'Hero di qualcuno: rappresento quella categoria di persone, che proteggono i civili e che combattono il crimine.

Eppure sono diventata, al contempo, quella figura, che da bambina disprezzavo e che mio fratello ancora oggi odia; sono il riflesso dell'immagine dello stesso eroe, che in quel fatidico giorno non ci salvò da quei quattro criminali, nutrendo, così, l'insaziabile fame della morte.

"Ragazzi!" esclama Flarmy con la sua voce acuta, distraendomi dai miei pensieri profondi.

"Quella bambina era l'ultima di questa zona.

Raggiungiamo Endeavor!" conclude lei, correndo verso la piazza di Hosu, luogo in cui si trova l'origine dell'attacco.

Io e Shoto la seguiamo in silenzio, osservando attentamente il paesaggio circostante, che palesa il senso di paura e di dolore dei cittadini: donne che, trattenendo le lacrime, tengono in braccio o per mano i propri figli, i quali piangono, rivelando così la fragilità umana; uomini feriti e sorretti dai propri amici o dalle fidanzate, che cercano di nascondere il proprio dolore con un sorriso, intimando loro che andrà tutto bene, mentre altri non potranno nemmeno promettere ciò ai propri cari, poiché il loro corpo giace a terra inerme.

Dopo pochi minuti giungiamo finalmente alla piazza di Hosu, dove Endeavor non sta combattendo contro il Nomou, ma, poiché si era ricongiunto con l'altro gruppo di Hero alle sue dipendenze, dispensa consigli e idee per un piano d'attacco.

Io e Shoto, guardando lo scenario di caos impressionati, ascoltiamo, rimanendo in silenzio, le parole che si scambiano gli eroi.

Improvvisamente, uno strano ed acuto rumore rompe quell'atmosfera agghiacciante, che ha racchiuso la città, soffocandola in una nube di terrore.

Quel suono proviene dal mio cellulare, ma decido di ignorarlo, data la situazione, in cui ci troviamo.

Shoto, invece, controlla le notifiche e con sguardo sorpreso, legge ad alta voce il messaggio:

"Midoriya ti ha inviato una posizione"

"Shoto, concentrati!

Non abbiamo tempo per questo!" esclamo io, osservando attentamente il panorama, cercando di individuare se ci fosse qualcuno in difficoltà.

"(T/N)-chan...

Guarda bene!" continua lui, mostrandomi il luogo indicato da Izuku nel suo messaggio:

"Midoriya si trova ad Hosu!

Magari è in pericolo, perché non è da lui mandare ciò"

"Può essere, però potrebbe anche darsi che abbia indicato il suo ristorante di sushi preferito"

"(T/N)-chan, non vedere con gli occhi, ma con il cervello: la posizione inviata da Midoriya è nell'ultimo distretto, che ci rimaneva da controllare"

"Lo so, ma..." tentenno io, avvicinando il telefono al mio volto.

"Tentar non nuoce" finisce lui, avvicinandosi, poi, a suo padre, che sta organizzando nuovamente la squadra.

"Endeavor" riprende il ragazzo:

"Un nostro amico è in pericolo e noi dobbiamo andare a salvarlo.

Quando avrai finito, manda degli Hero nell'ultimo quartiere, che dovevamo controllare, il distretto dodici"

"Shoto!

Si può sapere che cosa stai farneticando???"

"Fidati di me, p- papà" conclude con molta fatica il bicolore, per poi prendermi per mano e correre verso il luogo descritto dal messaggio.

Poiché la posizione è molto vaga, cerchiamo il Broccoletto in tutta la zona circostante a quella indicata.

"Shoto" ricomincio io a parlare con tono calmo:

"Qua non c'è nessuno!

Torniamo ad aiutare Endeavor"

"Eppure io ho un brutto presentimento" risponde lui, continuando a correre, mentre io, faticando un poco, lo seguo.

Todoroki si ferma improvvisamente all'incrocio della strada, che stavamo percorrendo, con un vicolo cieco.

Il ragazzo prende nuovamente il mio polso e, portandomi dietro la sua schiena, come se volesse proteggermi, emette dalla sua candida mano sinistra un'enorme fiamma.

Non capendo cosa stesse succedendo, aguzzo la vista e in quella profonda oscurità due occhi dallo sguardo malvagio riflettono la luce della luna.

"Ma da dove spuntano fuori tutti questi scocciatori oggi?" domanda una voce rauca, nascosta nel buio.

Questa misteriosa ombra si avvicina pian piano a noi e, uscendo dalle tenebre, che popolano il vicolo, riesco finalmente a comprendere la natura di questa figura enigmatica.

È Stain, lo Stermina-eroi!

L'aspetto imponente dell'uomo è agghiacciante: quelle pozze di sangue, che ha al posto degli occhi, coperti da una maschera bordeaux, rispecchiano quella sua anima crudele e spietata, mentre quel suo esagerato sorriso accappona la pelle, sulla quale passa un brivido di terrore.

"Hai degli ottimi amici, Ingenium" riprende l'uomo, guardando verso il basso.

Tutto d'un tratto, noto la figura distesa a terra di un ragazzo dai capelli color blu intenso, dal cui braccio sgorga una fiume di sangue.

"Iida-kun..." dico io, cercando di trattenere le mie lacrime davanti a questo raccapricciante spettacolo, per poi notare un uomo vestito da nativo americano, steso sul terreno.

Percepisco dentro di me che il Mostro sta cercando di liberarsi dalle sue catene, ma, nonostante la mia rabbia e il mio profondo desiderio di vendetta, riesco a controllarlo.

"TODOROKI-KUN!!! (T/N)-CHAN!!!" esclama d'improvviso una voce stridula a me familiare.

Le parole provengono da un'ombra, che giace anch'essa inerte sul suolo, la quale con occhi colmi di paura osservava attentamente la scena: è Izuku.

"NON LASCIATE CHE BEVA IL VOSTRO SANGUE, ALTRIMENTI VI IMMOBILIZZERÀ E VOI NON RIUSCIRETE PIÙ A MUOVERVI!!!

È QUESTO IL SUO QUIRK!!!"

"Tacete!

E voi due" continua l'uomo, indicandoci con la sua katana:

"Siete ancora in tempo per andarvene!"

"Scappate!" esclama con un tono fievole Iida:

"Tutti voi non c'entrate niente con questa storia, quindi andate via!

Non ho bisogno del vostro aiuto!"

"Hai ragione" dice Todoroki in modo sarcastico:

"Tu, ragazzo immobilizzato con un buco nel braccio e con una spada puntata alla testa, non hai bisogno di aiuto?!?!

Ma fammi il piacere di stare zitto"

"Noi non vi abbandoneremo mai!" esclamo, invece, io.

"Ottimi amici, davvero" riprende il Villain, osservando me e Shoto con uno sguardo stupefatto:

"Anche troppo per uno come te"

"SI PUÒ SAPERE CHE COSA TI HA FATTO???" domando irata a Stain:

"PERCHÉ LO VUOI UCCIDERE???

È SOLO UNO STUPIDO RAGAZZINO!!!"

"Perché non è degno di essere chiamato Hero e il mio compito è di sterminare quelli come lui" risponde l'uomo, squadrando Tenya con il suo sguardo agghiacciante.

"Quelli come lui?!

In che senso?" chiedo nuovamente al Villain, che mi osserva stupito, rimuginando, molto probabilmente, sul perché non avessi paura nel parlare con un assassino.

"Quegli Heros che scelgono questa professione per la fama, per le donne o per i soldi.

Queste persone mancano degli ideali fondamentali, su cui si basa il concetto dell'eroismo: l'altruismo, la generosità e l'amore verso il prossimo.

È questo ciò che intendevo"

"Sai..." rispondo io per nulla intimorita dalla raccapricciante figura di Stain, che continua a fissarmi con quei suoi furtivi occhi:

"Se ti avessi incontrato prima di frequentare la U. A., ti avrei anche seguito ed aiutato nelle tue imprese"

"(T/N)-chan?

Cosa stai dicendo?" mi interrompe con tono spaventato Todoroki.

"Shoto, fammi finire" riprendo io, per poi rivolgermi al Villain:

"Anch'io avevo i tuoi stessi ideali e mi domandavo perché gli Heros agissero per raggiungere degli scopi personali e non per aiutare le persone.

Non capivo perché alcuni eroi si comportavano in modo strafottente o perché altri non facevano bene il proprio lavoro, lasciando morire delle persone innocenti.

Quando, però, sono entrata in contatto con questo mondo, a cui in precedenza non appartenevo, mi sono resa conto che l'unica cosa fondamentale è la salvaguardia dei civili.

Per questo motivo, non è importante quale sia il fine dietro al comportamento di un Hero: ciò che conta davvero è l'azione che compie quest'ultimo per raggiungerlo, ovvero, nel nostro caso, quella di proteggere i cittadini e di salvare vite" concludo io con tono calmo.

"Non ho mai sentito tante stronzate tutte d'un fiato" ribatte Stain quasi divertito:

"E se ti dicessi che questo fallito mi voleva ammazzare?

Cambierebbe la situazione oppure no?"

"Iida-kun, si può sapere cosa ti è saltato in mente?!?!" domanda Todoroki con un tono irato.

"COSA MI È SALTATO IN MENTE?!?!?!" riprende il ragazzo tra la rabbia e il dolore:

"QUESTO BASTARDO HA QUASI UCCISO MIO FRATELLO.

MI HA QUASI SEPARATO DALLA PERSONA CHE STIMO DI PIÙ IN ASSOLUTO!"

"E questo a voi sembra un Hero?

Una persona accecata dall'odio e dalla vendetta non può essere definita tale"

"Ingenium era un ottimo eroe" continua Shoto, anch'egli vittima di una profonda collera:

"L'ho visto in azione dal vivo diverse volte: ha salvato numerosissime persone, soprattutto bambini.

Perché gli hai impedito di continuare la sua brillante carriera???

Non ha mai fatto niente di male!"

"Purtroppo per portare avanti la mia propaganda avevo bisogno di un portavoce e lui mi è capito sottomano.

Anch'io avrei preferito vederlo morire, piuttosto che lasciarlo in vita su una sedia rotelle" sghignazza lui con una risata agghiacciante.

Sentendo ciò, mi torna in mente la scena, in cui quel fatale coltello si conficcò nel candido collo di mia sorella, macchiando la sua delicata pelle di un rosso intenso.

Di fronte a tali sentimenti, il Mostro spezza le sue catene e, senza impossessarsi del mio corpo come se fossi una marionetta, avvinghia intorno al mio cuore quei suoi viscidi tentacoli neri, controllando le mie parole.

"Sai..." ribatto io alla provocazione del Villain, squadrandolo con uno sguardo agghiacciante:

"Anche io, se fossi stata in Ingenium, sarei venuta a cercarti per ucciderti, con una sola differenza: io ci sarei riuscita"

"Uh?!"

"Hai capito bene!

HAI LA PIÙ PALLIDA IDEA DI COSA SIGNIFICA PERDERE LA PERSONA PIÙ IMPORTANTE DELLA TUA VITA???

HAI MAI PERCEPITO DENTRO DI TE QUELLA SENSAZIONE DI VUOTO, DOVUTA ALLA MANCATA PRESENZA DI UNA PERSONA NELLA TUA ESISTENZA???

La vendetta, nonostante rimanga un'azione terribile e ricca di risentimento, attraverso il sangue e il dolore riempie in parte quel profondo buco nero, causato dai gesti malvagi degli uomini" conclude il Mostro, che, parlando, seguendo solamente l'istinto, senza consultare la ragione, provoca sgomento e terrore nel volto dei presenti.

"Sei proprio come quegli Heros, che condannavi nel tuo discorso precedente" risponde l'uomo, facendo strisciare sul terreno la sua katana, la quale, al contatto con l'asfalto, provoca un rumore stridulo:

"Presuntuosa, violenta ed arrogante e ora verrai punita per i tuoi peccati"

"Intendi uccidermi, non è così?!" domando io con quel ricorrente sorriso sadico sul viso, per poi alzare i miei terrificanti occhi, fissando con il mio solito sguardo psicopatico l'uomo, sul cui volto compare un'espressione di sgomento:

"Non ho paura di lasciare questo fottuto mondo!"

"E tu vorresti essere chiamata Hero?

Nei tuoi occhi si riesce a intravedere l'odio, la rabbia, il dolore e persino la morte.

Il tuo sguardo è decisamente più assassino del mio, così come il tuo cuore desidera maggiormente rispetto al mio di dissetarsi con il sangue del nemico" conclude lui, portando la spada dietro alla schiena.

"Ho dei segreti, che non possono essere rivelati" rispondo, sogghignando in modo perverso e avanzando un poco verso il Villain.

"Diciamo solamente che mi è sempre piaciuto giocare con il fuoco!" esclamo io con un tono quasi inumano, ma al contempo divertito.

Concluso il mio discorso, allungo delicatamente la mano destra in avanti, dalla quale fuoriesce un'improvvisa fiammata, la cui potenza poteva essere paragonata al doppio di quella emanata in precedenza da Todoroki.

Stain salta velocemente indietro, per poi ribattere al nostro attacco, lanciando dei pugnali, che si conficcato nel ghiaccio creato da Shoto per proteggerci.

"Coprirvi la visuale non è il modo migliore per combattere un avversario" ribatte lui, frantumando con le sue spade la barriera di ghiaccio.

Io e il bicolore lo attacchiamo entrambi con il fuoco, cercando di tenerlo il più lontano possibile dai nostri corpi, affinché non beva il nostro sangue, ferendoci.

Improvvisamente, lo Stermina-eroi lancia tre coltelli, i quali perforano la candida pelle di Todoroki, macchiandola di rosso.

"SHOTO-KUN!" esclamo io spaventata.

Non faccio neanche in tempo a girarmi verso il nostro nemico, che questo lancia un pugnale dalla lama argentata nella mia spalla sinistra, colpendola e provocandomi un acuto dolore.

Dal foro della mia pella, creato dall'arma, sgorga una cascata di sangue, che sporca il mio braccio di un rosso intenso.

"E ora" riprende lo Stermina-eroi, mentre si sta per avventare su di me, facendo sporgere da quella sproporzionata bocca la sua lunga lingua:

"Ti dovrò ammazzare perché la mia missione è quella di eliminare le persone come te: quelle che si credono degli Hero"

Alle minacce di morte di Stain, sento qualcosa dentro di me cambiare: avverto all'interno della mia anima una nuova sensazione di sicurezza, di protezione e di completezza.

Il Mostro non si ribella davanti alle parole dell'uomo, spargendo sangue in quel tetro vicolo cieco, ma, avendo compreso che non c'è alcun modo per sfuggire alla sua prigionia, avvolge i suoi oscuri tentacoli intorno al mio corpo, cercando di aiutarmi attraverso la sua potenza a sconfiggere quel bastardo.

Percepisco scorrere nelle mie vene una nuova ed improvvisa forza ed un'intensa forma di energia attraversare i miei occhi: penso che, in questo momento, potrei conquistare il mondo.

Caro Stain, mi dispiace, ma stai scherzando con la persona sbagliata.

Il Mostro, sotto il mio severo comando, incomincia a scaldare l'aria, che circonda il mio corpo, la quale, salendo verso l'alto, inizia a ruotare intorno alla mia figura imponente, come se fosse un pianeta intorno al Sole.

Prima che il Villain, ancora lontano, mi attacchi, chino la testa verso il polveroso terreno, lasciando coprire ai miei fiammeggianti capelli il mio volto, mentre le braccia, completamente rilassate, cadono lungo i miei fianchi.

Dal mio viso si poteva solamente intravedere un sadico sorriso a trentadue denti, assetato di sangue, l'unica caratteristica fisica che mi è rimasta dello Shinigami.

"Io non mi reputo un Hero" rispondo io con tono terrorizzante, rimanendo in quella posizione:

"Sono gli altri che mi chiamano così" finisco, mentre il Villain dista, ormai, pochi centimetri dal mio volto.

Non appena la sua ruvida lingua sta per sfiorare la mia pelle, con l'unico scopo di leccare il mio sangue, quel calore in continuo movimento, che si era creato intorno al mio corpo, esplode in un vortice di fiamme, che, per l'enorme quantità di energia sprigionata, allontana violentemente l'uomo, facendolo sbattere contro il muro del vicolo.

Sempre all'interno dell'occhio di quell'infuocato ciclone, strappo dalla mia spalla il pugnale, dal quale cadono numerose goccioline rosse, che si mischiano con la polvere depositata nel vicolo.

Alzando gli occhi, noto l'espressione sconvolta e spaventata di Stain all'incrocio dei nostri sguardi, così passo sulla mia lingua l'affilata lama argentea, su cui versava una grande quantità mio sangue, ingurgitando quest'ultimo, che colma di un sapore ferroso la mia bocca.

"Non ti hanno mai insegnato che non bisogna mai scherzare con il fuoco..." riprendo io, incominciando a giocherellare con il pugnale, passandomelo di mano in mano.

"Altrimenti si finisce per bruciarsi" concludo, lanciando improvvisamente con profonda rabbia il coltello contro il Villain, conficcandolo nella gamba di questo.

"Soffri, bastardo" sussurro io con il solito tono agghiacciante.

"(T/N)-chan!

Stai bene?" mi domanda preoccupato Shoto.

Poiché ero totalmente coperta da quelle fiamme divampanti, i ragazzi non avevano notato la scena raccapricciante, così, sentendo la voce di Todoroki, spengo lentamente il fuoco, che mi circonda.

"Si si, tu?" chiedo, osservando le ferite del bicolore.

"Mi fa un po' male il braccio, ma credo di essere ancora in grado di combattere"

"(T/N)-chan! Todoroki-kun!" esclama improvvisamente Midoriya sorpreso.

"Riesco a muovermi!" continua il Broccoletto, alzandosi con fatica.

Sentendosi con le spalle al muro, il Villain riprende ad attaccarci con i suoi coltelli ma inutilmente, poiché viene contrastato dalle mie fiamme, dal fuoco e dal ghiaccio di Shoto e dallo strano potere di Izuku, che sembra aver imparato a padroneggiare meglio in questi ultimi tre giorni.

"Stupidi mocciosi" affanna Stain, indietreggiando un poco.

"Stai zitto, Stermina-eroi!" esclama Todoroki con tono irato:

"È vero che grazie alle tue deplorevoli azioni la criminalità è scesa drasticamente.

Ma a quale prezzo???"

"Rompere amicizie, separare famiglie e versare sangue innocente" ribatto io con uno sguardo disprezzante:

"Non sempre il fine giustifica i mezzi"

"Non mi importa di ammazzare persone come quello scarso eroe, che giace ancora sul pavimento, come il vostro amico o come te, brutto mostro" risponde seriamente Stain, mettendo da parte le armi per un breve lasso di tempo:

"Certe persone non meritano di viver-!"

"TUTTE LE PERSONE MERITANO DI VIVERE!

PERSINO LE FECCE UMANE COME TE!" grido io, percependo all'interno del mio corpo un miscuglio di emozioni, le une contrastanti alle altre.

"RAGAZZI, PIANTATELA!" dice improvvisamente Tenya, singhiozzando:

"PIANTATELA DI INTROMETTERVI IN FACCENDE, CHE NON VI RIGUARDANO!

IO NON VOLEVO QUESTO!

IO NON VOLEVO CHE VOI VI FERISTE O CHE RISCHIASTE LA VOSTRA VITA PER ME!"

"FINISCILA IIDA CON QUESTA STORIA!" risponde Izuku con un tono arrabbiato:

"NOI CI SAREMO SEMPRE PER TE E Ti DIFENDEREMO A QUALUNCHE COSTO!"

"IO NON MERITO LA VOSTRA AMICIZIA, NÉ DI ESSERE CHIAMATO HERO E NEPPURE DI ESISTERE" finisce il Quattrocchi tra le lacrime e il dolore.

"Be' " riprende il Villain con un terrificante ghigno sul volto.

"Se questo è il tuo ultimo desiderio, allora sarò molto lieto di accontentarti" finisce l'uomo, incominciando a correre verso Tenya come un forsennato, sguainando la sua lucente katana.

Prima che Midoriya potesse agire in qualche modo con la sua specie di "Super Velocità", il Mostro si impossessa nuovamente del mio corpo, senza, però, dare segni fisici effettivi.

Dalle mie mani fuoriesce una grande fiammata, che mi permette di avvicinarmi velocemente al Villain, per poi, giunta in prossimità dello Stermina-eroi, buttarmi addosso a Stain, cercando di immobilizzarlo.

Solamente pochi attimi dopo, mi pento dell'azione da me compiuta così precipitosamente, quando, sentendo sulla superficie della mia schiena il tagliente e pungente freddo del metallo, percepisco un dolore acuto.

Angolo Autriceeee...
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Vi è piaciuto il nuovo capitolo???
Fatemelo sapere qui sotto 👇🏻👇🏻👇🏻

It's comment's time...

Holaaa guysss!!!

¿Que tal?

Quanto tempooo 😅

Scusate...

Lo so che mi odiate, ma ho una scusa plausibile per queste tre settimane di assenza.

...

Non ci crederete mai, ma sono stata rapita dalla LoV.

Sono riuscita a scappare perché quella pizza di Toga... cioè quella razza di Toga... quella...

Toga!

La pianti di saltare con il gobbo in mano!

Non riesco a leggere niente!

Già Spinner scrive male...

Spinner con in mano un pennarello: Cosa vuoi? Sono una lucertola!

Io che sospiro: Dov'ero?

Ah, già!

Quella pazza di Toga ha lasciato la porta aperta.

Toga che salta: Mi piacciono le tue scarpe!

Io: TWICE! Prendi il posto di Toga.

Twice: NO, NON VOGLIO!!!
YEEEE, CHE BELLO!!!

Io: Incominciamo bene!

Comunque stavo dicendo che sono riuscita sfuggir-

Twice: Ma non sei sfuggita!

Si che sei sfuggita!

Io facendo facepalm: No, Twice.

Non sono sfuggita e voi non mi avete rapito.

Stiamo solamente cercando di trovare una scusa, che giustifichi la mia obrobriosa assenza.

Ok?!

Twice: Si! No!

*N. B. J. The Writer fa un altro facepalm*

Tomura alzando la mano (no scusate, le mani): N. B. J.?!

Posso farlo iooo?

Io: No, distruggeresti il cartellone con il tuo Quirk e Spinner ci ha lavorato per tre ore

*Tomura se ne va offenduto*

Io: Dabi, almeno tu non mi deludere

*Dabi prende il gobbo in mano e lo brucia*

Io piangendo: Nooooo, perché?!?!?

Dabi: Solamente quattro parole:

Hai rotto il cazzo

Toga: In realtà sono dodici

Twice: Toga, stai sbagliando!

Toga ha ragione

*Io che faccio un altro facepalm*

La vera motivazione, signore e signori?!?!?

LA SCUOLA!!!

Ho passato tre settimane d'inferno: ho fatto persino l'esame di latino, peccato che il computer me l'abbia cancellato interamente, quindi dovrò rifarlo l'anno prossimo.

Spero che con questa specie di strano sketch sia riuscita a farmi perdonare ❤

Scusatemi per non aver risposto ai vostri commenti 😔👊🏻❤

❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤

COMUNQUE VOLEVO ANCHE RINGRAZIARVI
INFINITAMENTE❤❤❤❤❤

SIAMO ARRIVATI A 17K DI LETTUREEEEEEE ❤❤❤❤❤

GRAZIE MILLEEEEE
DAVVERO ❤❤❤❤❤

SIETE FANTASTICI ❤❤❤❤❤

❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤

Twice: Ci rivedremo presto!

No, mi sa che purtroppo passerà ancora tanto tempo

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Fanfiction holdarah