Bridgerton

Autorstwa lunalightwood394

1.7K 37 6

Premetto che questi personaggi non mi appartengono, né la storia. Tutti i diritti vanno all'autrice Julia Qui... Więcej

Capitolo 1
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
spazio autrice
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8

Capitolo 2

187 5 1
Autorstwa lunalightwood394

Anthony Bridgerton stava entrando a teatro in quel momento, quando sentì una voce melodica fare delle prove per il prossimo spettacolo lirico. Siena Rosso, la protagonista della prossima serata, lo riconobbe non appena entrò nello stabile. Cinque minuti dopo si ritrovarono nudi nel camerino della cantante. "Potrebbero sentirci, Milord" fece notare lei. Lui come risposta la baciò appassionatamente.

"Un giorno o l'altro ti sequestrerò quell'orologio e lo smonterò, pezzo dopo pezzo". "Apparteneva a mio padre. Dovesse sparire, mi mancherebbe". L'aveva raccontato in tono scherzoso, ma dentro al cuore ci credeva veramente. "Allora capirai, precisamente, come mi sento io, ogni volta che sparisci". Siena Rosso fissò Anthony negli occhi. Lui vi lesse la sua rabbia e unì le labbra alle sue per placarla. "Resta oggi" lo supplicò. Lui sospirò "Temo di non potere". Con tono dispiaciuto, proseguì "Devo accompagnare mia sorella al ballo di Lady Danbury". "Daphne vero?" chiese lei. "Mi domando come siano questi grandi eventi a cui deve partecipare". Anthony sorrise. "Tu li odieresti" affermò. "Ogni ricca fanciulla in età da marito in abiti esageratamente addobbati, madri assetate di sangue blu e padri diffidenti, che contrattano solo con i partiti più vantaggiosi. Ovviamente morto mio padre, quella responsabilità cade su di me". Siena rise di gusto. Poi lo schernì "Senza dubbio è un dovere importante". Anthony si fece serio "Devo proteggere mia sorella dai volponi più maliziati e devo assicurarmi che la sua virtù resti inviolata". Anche Siena capì che il discorso, di questo passo, avrebbe preso una piega interessante. "Daphne è fortunata! Non tutte le donne possono permettersi tale protezione". "Non tutte le donne sono signore" esclamò Anthony sovrappensiero. Siena alzò lo sguardo, decisa a non mostrare segno di debolezza. "Certo che no, milord". Anthony si rese conto solo in quel momento dell'errore commesso. Le prese il mento con due dita e sussurrò "Siena, ascoltami. Tu hai me. Ci sono io a proteggerti. Io ti proteggerò sempre".

In molte ci tengono a ricevere il prezioso invito al gran ballo di inizio stagione, a casa Danbury. Perché ogni giovane debuttante da Park Lane a Right Street sarà in bella mostra. Titolate, caste e innocenti. È questo ciò a cui sono state educate ed allenate fin dalla nascita. Questa sera scopriremo quali giovani donne riusciranno ad assicurarsi un buon partito, così da evitare il temuto e ignominioso appellativo di zitella.

Daphne stava entrando in quel momento a casa Danbury, era accompagnata dalla madre e dal fratello che la osservavano apprensivi. Lei invece era estasiata, chissà con chi ballerò per primo? Non riusciva a smettere di guardarsi intorno e osservare quelle miriadi di persone passarle a fianco. Poco più in là, c'erano una giovane donzella "Vi piace il mio fiore? Li coltiviamo nel nostro giardino". Quella non troverà marito tanto in fretta. Poi rendendosi conto dell'ignobiltà del pensiero appena fatto, Daphne scosse la testa, come per scrollarsi di torno la malignità dall'animo. Proprio a fianco alla ragazza c'erano un gentiluomo che si faceva sedurre dalla debuttante più vecchia che Daphne avesse mai visto. "Vi mostrerò i miei acquarelli quanto prima, se vi fa piacere". La madre al suo fianco, entusiasta per l'unico pretendente annuiva energicamente. "È anche piuttosto brava a suonare il pianoforte". L'uomo d'altro canto non sembrava condividere l'eccitazione. "Ah" fu il suo unico commento. Dall'altro lato della stanza c'erano Philippa, Prudence e Penelope Featherintong così immobili che sembravano statue. Nessun gentiluomo le aveva ancora invitate. A Daphne dispiacque un po', non conosceva bene le due sorelle maggiori, ma sapeva che sua sorella Eloise era molto amica della più piccola. E chiunque fosse in grado di diventare amica di Eloise doveva avere un carattere molto forte.

Sopra una scalinata Lady Featherintrong si trovava in compagnia di due vecchie conoscenze: Lady Cowper e Lady Fortesque. Dall'alto stavano osservando la sala gremita di gente e si raccontavano un po' di pettegolezzi. Proprio in quel momento Lady Cowper stava malignando su una ragazza che aveva debuttato appena l'anno prima. "Non è quella giovane che fu sorpresa con quel gentiluomo l'anno scorso, nella veranda di Lord Motram. Non accompagnata". "È fortunata che lui abbia acconsentito a sposarla in tutta fretta, dopo essersi rovinata. Quante donnacce". Le due signore al suo fianco sghignazzarono senza pietà.

Daphne stava ancora ammirando la sala da ballo. Il vestito brillava rendendola ancora più bella, anzi non era solo il vestito che brillava. Era lei. Risplendeva come un angelo sceso in terra. Anthony provò a cercare di ricordare il nome di un paio di essi, ma non ci riusciva. Ad Oxford il suo insegnante di letteratura glieli aveva fatti imparare a forza. Forse ce ne era uno che si chiamava Ithuriel. Ma sicuramente non sarebbe mai stato all'altezza di Daphne. E tutto ciò scocciava Anthony. Non fraintendetelo, più Daphne era bella, più ci sarebbero state opportunità che trovasse un buon partito. Ma ci sarebbero state anche più opportunità che non proprio gentiluomini l'avrebbero presa di mira. Così senza volerlo, affermò "La fissano tutti madre". Lei non sembrò preoccuparsene, cosa che fece irritare Anthony più del dovuto. "Lascia che vengano loro da te cara".

Lady Fortesque fece notare "Oh guardate chi è interessato alla signorina Bridgerton", mentre un uomo si stava avvicinando alla famiglia.

"Lady Bridgerton . Signorina Bridgerton. Lord Bridgerton" salutò l'uomo. Lady Bridgerton era al settimo cielo, neanche due minuti e mia figlia è già al centro dell'attenzione. "Immagino vi abbiano presentato mia figlia Daphne, Lord Ambrose". "Si, a un ricevimento di vostro fratello". Ne ha quattro di fratelli, idiota. Anthony non ce la faceva più. "Se ricordo bene avevate appena vinto la vostra prima corsa a New Merit" s'intromise Daphne. "Prima e ultima, mi pare" aggiunse acido Anthony. Non avrebbe permesso che un idiota come Lord Ambrose sposasse sua sorella. Eppure sua sorella non la vedeva allo stesso modo. "Beh, in questo caso mi auguro che vi siate procurato un nuovo cavallo". Ora basta. Questa storia deve finire. "Non vi ho visto al club ultimamente, Ambrose". Sottolineò bene il suo nome. "Non sarà, per caso, per le scommesse rimaste impagate dallo scorso inverno". Lord Ambrose, rosso come un peperone, si allontanò senza neanche salutare. Anthony, sentendo lo sguardo di rimprovero della madre, cercò di spiegarsi. "Ambrose è un imbroglione. Un uomo d'onore si assicura di pagare i suoi debiti." Daphne rimase mortificata "Io non ne avevo idea". "Non potevi sapere. È per questa ragione che sono qui io. Facciamo un giro nella sala da ballo?" la rassicurò Anthony. Lady Bridgerton osservò suo figlio e sua figlia maggiori andare via a braccetto preoccupata. Anthony e Daphne passeggiavano tra i ballerini. Ogni uomo della sala stvaa guardando la ragazza, che appena se ne rende conto torna ad osservare i pretendenti con rinnovato interesse. "Lui è di bell'aspetto" propose lei. Ma Anthony sembrava insoddisfatto "È venuto qui più che altro a caccia di fortuna. Il signor Louis conosce bene l'entità della tua dote, lascialo perdere". Ma Daphne non molla "Presumo tu conosca anche lui". "Insegna a Wolfintong, secondogenito. Troveremo di meglio" E poi aggiunse velocemente, come per timore di essere interrotto. "Lui è di dubbia discendenza. E Dio non voglia che tu metta su famiglia con un poeta. O un eccentrico, per carità". Daphne sembrava ormai aver compreso il problema di Anthony. Stava giusto per parlargliene. Quando all'improvviso due figure si staccarono dalla folla. "Anthony! Daff!" fece Benedict. Anthony cercò di sdrammatizzare "Se gli unici retti gentiluomini sta sera sono i tuoi fratelli, siamo davvero nei guai". Ma Daphne era scocciata. Era arrivata al ballo un sacco di tempo prima e non aveva ancora ballato. "Continui a parlare al plurale..." Ma fu interrotta, stavolta dal fratello Colin. A quanto pare, lui non se ne accorse neppure "Nostra madre non vi ha detto del mio gran Tour? Comincerò in Grecia". "Grecia? Meraviglioso Colin". Anthony vide Lady Danbury. "Allerta" tentò di avvisare. "Troppo tardi. Vi ho già notati". I quattro ragazzi si inchinarono. "Lady Danbury, che piacere". La signora si rivolse a Daphne "Signorina Bridgerton, siete incantevole questa sera. C'è una ragione per cui non avete ancora danzato?". Daphne alzò gli occhi al cielo. Anthony invece cercò di spiegarsi "Tutto a suo tempo, Lady Danbury". "Povera ragazza". Anthony rimase sorpreso da questa reazione, ma in fondo al cuore Daphne pensava che Lady Danbury avesse ragione. Colin Bridgerton era intento in una conversazione con il fratello quando vide una dama ballare in mezzo alla sala. Era spettacolare. "Lei chi è?" chiese. Ma Benedict non aveva risposte. "Di certo non l'ho mai vista prima".

In cima alle scale qualcun altro aveva notato Marina danzare. "La signorina è Marina Thompson, una lontana cugina di mio marito. È alquanto scialba, non trovate?". Lady Fortesque però non era dello stesso parere. "Uno dei giovani Bridgerton si unisce al ballo" osservò, mentre Colin si dirigeva verso la ragazza. "Bene". "Interessante. Immagino che casa vostra pullulerà di corteggiatori, Lady Featherintong". Lady Cowper enfatizzò il nome della signora accanto a sé. Ben le sta. Maledire di avere la ragazza più bella della stagione non andrebbe mai fatto. Con quelle sue ragazze, poi. Lady Fortesque le diede man forte. "Dove va un corteggiatore lo seguono tutti gli altri". Lady Featherintong guardò le sue figlie immobili in un angolo. "Scusatemi" disse mentre si allontanava.

Simon Hestings aveva racimolato tutto il proprio coraggio per salutare Lady Danbury a quella stramaledetta festa. Se fosse stato qualcun altro, e non lei, a chiederglielo... avrebbe sicuramente detto di no. Il piano era semplice. Entrare, salutare e tornarsene di sopra senza il minimo rumore. Se qualcuno lo avesse riconosciuto... No, basta. Nessuno ti identificherà.

Naturalmente appena mise piede nella stanza Lady Featherintong lo individuò. "Il Duca. Lo riconoscerei ovunque". Prudence sembrava confusa "Mamma, dove?". "Shhh, vi presento il Duca". Philippa lo era ancora di più. "Quell'uomo non è nelle nostre miniature". Lady Featherintong era eccitata, il Duca. "Presto!! Prima che veda la signorina Thompson". Si avvicinò quasi di corsa, con le due figlie maggiori al seguito. "Vostra Grazia, vi presento le mie figlie. La signorina Prudence Feathernting e la signorina Philippa Featherintong". Simon si guardò attorno. Era accerchiato da un mucchio di madri nell'alta società. Non sarebbe sfuggito facilmente.

Nel frattempo Daphne e Anthony non si erano accorti di niente. Stavano fermi all'interno della sala. Daphne decise che era arrivato il momento di prendere in man la situazione. "Io avrei un po' di sete". "Ti porto un bicchiere di limonata". "Nono. Hai già fatto così tanto per me, Anthony. Non ci metterò che un momento". Anthony dovette capire che c'era qualcosa sotto, perché la osservò preoccupato. Ma non disse niente e annui. Daphne arrivò, fin troppo in fretta, al bancone delle bevande. Stava sorseggiando una limonata quando una voce la sorprese alle spalle "Bicchier piccini". Lei si voltò "Lord Berbrooke". Lui era orribile, esattamente come ricordava. "Di piccole dimensioni, non trovate?". Oddio, neanche il suo alito è migliorato. Ma fece buon viso a cattivo gioco. "I bicchieri? Sì, suppongo". "Allora la questione è risolta". "Non sono sicura di quale questione si parli, mio signore". Lord Berbrooke inspirò profondamente come per prepararsi ad un gran discorso, ma evidentemente non servì perché quando parlò iniziò a balbettare. "Mi avete sempre affascinato, signorina Bridgerton. Fin da quando io ero studente e voi...". "e io avevo cinque anni" completò lei. Lui annuì, imbarazzato". "Mio fratello... vedo che mi chiama" trillò a Daphne e scappò tra la folla. Lord Berbrooke tentò di inseguirla, ma lei sgusciava tra la folla molto più velocemente di lui. Ad un certo punto, lei si voltò a guardare indietro. Lui continuava a venirle dietro. Oh no! Non si rese neanche conto dove stava andando, tanto che sbatté contro un uomo che camminava verso di lei.

"Perdonatemi" prese parola Daphne non appena si fu ripresa. Infatti si era fermata, incantata dal ragazzo con cui si era appena scontrata. Aveva un bel viso e dei meravigliosi occhi castani. "Colpa mia" replicò lui. Daphne vide con la coda dell'occhio Nigel Berbrooke ancora alle sue calcagna. "Ditemi il vostro nome" attaccò, allora, bottone. "Il nome, signore" ripeté lei, visto che non era arrivata nessuna risposta. Lui sembrava infastidito, esasperato e divertito tutte insieme. "Vorreste davvero farmi credere che non conoscete il mio nome?". Berbrooke era sempre più vicino. Daphne scoppiò in una risata del tutto fasulla, ma abbastanza da mantenere Berbrooke lontano. Era un gentiluomo dopotutto. Non si interrompeva mai una conversazione. Simon però non aveva compreso che Daphne non aveva alcun interesse per lui. "Se desiderate presentarvi, assaltarmi è il modo meno civile per farlo". Daphne era incredula "Assaltarvi?". "Certo che le provano davvero tutte". "Signore  non volevo..." cominciò Daphne. "Questo non è... Qual è il vostro nome". Una voce rispose, ma non era quella del diretto interessato. "Basset? Basset!". Simon si girò nella direzione in cui lo chiamavano. "Bridgerton". Anthony Bridgerton era accanto a loro e salutò Simon con calore. "Vieni qui vecchio amico! Ho saputo di tuo padre. Accidenti non sei più Basset, sei Hestings". Daphne comprese all'improvviso perché il giovane si fosse dato tante arie prima, ma non lo mandò giù comunque. Qualunque fosse titolo che portavi, dovevi trattare le persone con rispetto. "Ohhh il duca di Hestings dunque". Anthony sembrò accorgersi in quel momento di Daphne "Scusa Hestings, questa è mia sorella". Simon sembrava, per la prima volta da quando era arrivato, colto di sorpresa. "Tua sorella?". Anthony finì le presentazioni. "Daphne, Hestings. Ci conosciamo dai tempi di Oxford. Giorni che non dimenticheremo presto". "Eh già" Daphne era ancora irritata "E a giudicare dalle compagnie che frequenti, fratello, avrai condiviso con Vostra Grazia passatempi estremamente... civili". Pronunciò l'ultima parola lentamente e fissando il Duca negli occhi. Lui vi riconobbe il carattere testardo e piccante di Anthony, anche se in panni decisamente migliori. "Hestings, dobbiamo vederci come si deve. Mi aspetto di ritrovarti al club" propose Anthony che non sembrava essersi accorto dello scambio non verbale dei due. Simon distolse lo sguardo "Certo! Buona sera Bridgerton, signorina Bridgerton". Anthony e Daphne si allontanarono. Lady Bridgerton riconobbe i figli avvicinarsi e si precipitò dalla figlia. "Daphne, Lord Werberton ti sta cercando per danzare". Finalmente. "Davvero?". Ma Anthony intervenne subito. Se non fosse ora di ritirarci". Lady Bridgerton non mollò la presa "Ma Daphne non è affatto stanca. Resto io con lei". "Sarebbe stupendo". Anthony guardò prima la madre e poi la sorella e comprese che in quel modo non l'avrebbe mai vinta. "Daphne, non c'è un solo gentiluomo, qui, che non vorrebbe la tua mano. Devi tenerlo a mente. La strategia migliore, adesso non è danzare, ma lasciarli inappagati. Se c'è qualcuno qui che sa come funziona è tuo fratello maggiore". Daphne rispose "Forse hai ragione".

E insieme a suo fratello se ne andò dal ballo, con in testa soltanto due paia di occhi marroni che la definivano... incivile.  

Czytaj Dalej

To Też Polubisz

604K 8K 35
Clara Larrson, una ragazza inglese che, dopo aver conosciuto nella sua ormai patria Italia "il ragazzo della porta accanto", riesce ad uscire fuori d...
7.4K 403 12
Lea ha 24 anni ed é rimasta orfana dei genitori qualche anno prima. Improvvisamente si ritrova senza lavoro e per sbaglio invia un curriculum in uno...
27.5K 819 20
Atena dopo anni di sofferenze per via degli abusi subiti prima dalla madre e dal patrigno e successivamente dal fratellastro, riesce finalmente a tro...
26.8K 1.9K 49
Beatriz, nonostante gli amici in comune, non ha mai nutrito simpatia nei confronti di Roman. Lo considera superficiale e invadente. Roman, invece, h...