PATENTE E LIBRETTO, SIGNORINA.

By GoldSkyAtNight

1.1M 46.3K 42.8K

«Scott... posso assaggiare?» «Io sono più dolce.» «Mi avevi promesso fragole fresche.» «Siamo fuori stagione... More

1. Blinding Lights
2. Stiamo scherzando?
3. Mutanda Party
4. Pecorelle
5. In filo veritas
6. Paghi uno, prendi due
7. Labbra amare
8. Voce del verbo essere malinconici
9. Fashion blogger
10. Medusina
11. Maledetto vino (½)
12. Maledetto vino
13. YOLO
14. Ogni riccio un capriccio
15. Questione di lingua
16. Fragole fresche
17. Sabbia nel reggiseno
18. Vuoi assaggiarlo?
19. Questo ora è mio
20. Damiano Carrara direbbe sciangommoso
21. Oggi sei a digiuno, Amanda
22. Sadness is a blessing
23. Ops, i did it again
24. Hotter than hell
25. Sweet Candy
26. Tutta colpa del cameraman
27. Paranoia
28. La prima volta di ogni cosa
29. We hold the key of the night
30. Poisoned youth
31. Terza stella a destra
32. Courage
33. To be or not to be
34. Nuvole bianche
35. In grassetto e corsivo
37. Eclipse
38. Buongiorno una banana!
39. Mordo come un lupo
40. Sì, Signor Agente
41. Locked Out of Heaven
42. Salse piccanti per lingue taglienti
43. ABCDEF U
44. Keep slowing your heart down
45. Come un proiettile che lascia il segno
46. You are so bad, my strawberry boy
47. Un buon kanelbulle non ha mai tolto di mezzo nessuno
48. Answer the phone. Amanda, you're no good alone
49. Answer the phone. Scott, you're no good alone
50. Crema solare persino sul cuore
51. This is the very, very last time I'm ever going to
52. Centimetri che contiamo con righelli di chi in matematica aveva quattro
53. Facing tempests of dust, I'll fight until the end
54. Amor, ch'a nullo amato amar perdona
55. Juliet to your Romeo
56. Darling, all of the city lights never shine as bright as your eyes
57. Half love, half regret (½)
58. Half love, half regret
59. Vieni, posa la testa sul mio petto, ed io t'acquieterò con baci e baci
60. Ti volterai senza vedermi, ma io sarò lì

36. Sdentato il drago

12.6K 501 324
By GoldSkyAtNight

«Froy!» assottiglio le labbra fingendo un sorriso davanti ai bambini, «Finiscila di bere i succhi o li finirai».

Sto per strappargli la confezione di cartone dalla mano, ma lui precede la mia mossa e si scosta come un'anguilla.
«Non ci provare» mi minaccia, «Sono troppo buoni».

Alzo gli occhi al cielo, «Hai una crisi d'infanzia?».

Mi lancia un'occhiata truce, «No, oggi ho mangiato poco. Avevo la nausea».

Mi batto una mano sulla fronte, facendomi più male di quanto volessi. Ridacchio sottovoce mentre massaggio il punto arrossato, «Hai la nausea, ma ti scoli un oceano di succo. Non fa una piega».

«Non mi giudicare» si stringe nelle spalle, «Sono strambo, forse».

«Togli il forse» lo prendo in giro scherzosamente.

Sta per mostrarmi il dito medio, quando si accorge dell'ondata di bambini seduti ai nostri piedi, che ci fissano come fossimo lucciole.

«Eccomi» Genelle corre nella nostra direzione sommersa da una quantità infinita di sacchi di juta color paglia secca.

Il biondo le va incontro, aiutandola.
L'urlo acuto dei bambini si alza nel vento insieme ad uno stormo di uccelli. Strizzo il viso in una smorfia, salutando i miei poveri timpani.

Perché i bambini devono sempre urlare?

«Maestra!» Harper alza la sua piccola manina con fare educato.

Il vestito color verde acqua si attorciglia sopra alle ginocchia, rivelando alcune piccole sbucciature addolcite da cerotti colorati.

Mi ricorda me.

«Chiamami Amanda, tesoro» le sorrido, «Parla pure».

Annuisce con impeto, sistemandosi il cerchietto dorato sulla testa, «Posso stare con te in squadra?».

I miei occhi brillano, «Certo».

«Avrò preso pulci e zecche lì sotto» Ginni mi si affianca trascinandosi sull'erba fresca.
I capelli neri sono spettinati e gonfi, completamente in pendant con il viso sconvolto.

Rido, «Credo che il seminterrato non venisse aperto da cento anni».

«È stato un fottuto film dell'orrore. Stavo per farmi la pipì addosso dalla paura, nel vedere la mia stessa ombra» sussurra a denti stretti, rabbrividendo al solo pensiero.

«Non essere così drammatica» minimizza Froy.

Mossa sbagliata, amico.

«Drammatica?» appoggia la mano gracile sul suo petto tonico, spingendolo appena, «Un seminterrato è già inquietante di per sé, se aggiungi il fatto che sia in una chiesa, diventa subito The Conjuring».

«Io l'ho visto» interviene una vocina ai nostri piedi.

Sgrano gli occhi come se mi avessero appena colpita in faccia con una padella.
Quando sposto lo sguardo sui miei amici, li trovo esattamente nella mia stessa posizione.

Forse ce lo siamo immaginato.

«Come?» la mia voce fatica ad uscire dalle labbra.

Un bambino dai capelli nerissimi annuisce con un sorriso stampato in faccia, «The Con-Confiuring» fa una pausa d'intrattenimento, «L'ho visto con mia sorella».

Ma che cazzo. Come traumatizzare un bambino.
La mia mascella cade a terra scavando una buca profonda un oceano.
Sento il cuore martellare nel petto. Il rumore sordo si appropria delle mie orecchie, scorrendo nelle vene bollenti.

Fa troppo caldo, oggi.

«Intendi Kung Fu Panda, giusto?» domanda la mia migliore amica, completamente sotto shock.

Trattengo a stento una risata.
Solo lei potrebbe sdrammatizzare in questo modo.

«No» il bimbo nega, «Kung Fu Panda fa schifo» mostra la lingua rossa fra le labbra, facendo ridere tutti i bambini.

«Cazzo» il fiato di Ginni si infrange contro il mio collo, «Questo diventerà un serial killer. Meglio informare la C.I.A».

«Ginni!» la rimprovero, «Non dire così, poverino» sussurro.

«Cosa? Mi ha spaventata a morte. Quale bambino normale odia quel cartone con il panda e ama gli horror con suore indemoniate?» spalanca le palpebre.

«Che ne so. Sicuramente non lo ha visto tutto» cerco di tranquillizzarla.

«Giochiamo?» domanda Froy, spezzando la tensione.

Cercherò di dimenticare lo strano episodio di prima. È stato veramente inquietante.

«Sì» afferro il sacco che mi porge.

La pelle mi si riempie di grinze quando i polpastrelli sfregano contro il tessuto legnoso.

Le cose più fantasiose della vita: pulirei le mani sporche di gesso con un fazzoletto di carta, il rumore delle posate che sfregano sui piatti e i tessuti strani.

Tremendamente odiosi.

Scrollo le braccia, sentendo improvvisamente freddo alla base della schiena. Solo il pensiero di dovermici infilare dentro mi fa salire la nausea.
Puzzano di muffa e humus. Chissà da quanto tempo sono lì sotto.

Se i bambini si prendono le pulci, voglio un avvocato.
Noi non c'entriamo nulla.

«Conoscete il gioco, bambini? Facciamo la corsa con i sacchi» esclama entusiasta Genelle, «Ci avete mai giocato?».

«Sì!» urlano tutti in coro, «Al centro estivo» aggiungono altri.

«Saremo divisi in tre squadre» continua Froy, «Amanda, Genelle ed io saremo i capitani e ci sfideremo per la vittoria».

«Cosa vinciamo?» domanda Julie.

«Dei biglietti per lo spettacolo dei burattini di domenica prossima» Froy li estrae dalla tasca per mostrarglieli.

Gli occhi dei piccoli si illuminano come gemme.
Anche se alla fine li daremo ed ognuno di loro, non fa per nulla male un po' di competizione.

Conto sullo stracciare Froy a tappeto.
Abbiamo scommesso un frappé ed io le prendo molto seriamente le sfide.

«CHE BELLO!» urlano felici, alzandosi intrepidi dal prato.

Fare attività fisica con queso caldo sarà terribile. Cercheremo di ripararci sotto alla grande quercia, nella speranza che attiri un po' di vento.

«Avete domande?» chiedo, incrociando le braccia al petto.

Silenzio.

«Bene» batto le mani, «Mettetevi in fila per ricevere il vostro sacco. Dopo faremo le squadre».




~•~




«Questo è l'ultimo round» guardo Froy con il fuoco negli occhi.

Non posso perdere. Ci giochiamo tutto.

«Preparati a perdere» mi stuzzica.
Il labbro inferiore viene catturato dai denti perfettamente bianchi e luminosi.

«Mangerai la mia polvere» scrocchio le dita per sembrare più minacciosa.

«Non ci sperare. Ti cuocerò come ali di pollo in padella».

Aggrotto le sopracciglia, bloccandomi immediatamente, «Cosa?».

Ha rovinato il momento.

«Scusa, ho fame. Mi sono lasciato condizionare» sorride a disagio.

Scoppio a ridere, coprendomi la bocca con una mano. Alcune ciocche di capelli biondi mi finiscono sulle guance, appiccicandosi alla pelle leggermente sudata ed eccessivamente accaldata.

Mi sembra di essere in una sauna, con la sola differenza che sono ricoperta da vestiti e non mi sto rilassando.

Per niente.

«Ci riprovo» schiarisce la gola con un colpo di tosse, «Ti straccerò come Donkey Kong».

Per la seconda volta in cinque minuti, lo fisso come se avesse tre occhi, «Eh?» mi lascio sfuggire, «Ma cosa stai dicendo?».

Sbuffa sonoramente, «Lasciamo perdere» alza un braccio con fare teatrale, «Stai solo cercando di distrarmi».

Aguzzo gli occhi, «Bugiardo».

«Bene» Ginni, alle nostre spalle, parla, «Dopo le velate minacce, direi che potete partire».

Poverina, l'abbiamo messa fuori gioco fin dalla seconda partita.

«I bambini sono stanchi ed io ho bisogno di mettermi la crema dopo sole, mi sono scottata le braccia» si lamenta, guardandole con dolore.

Ora che ci penso, anche io sento il viso pizzicare, quindi penso che sia toccata la stessa sorte anche a me.
Nonostante la nostra abbronzatura, ci sono giorni in cui il sole è così forte da lasciarci ulteriori segni.

Il mio punto debole è il naso, diventa sempre rosso.

«Tra quanto arriva la signora Anderson?» Harper si aggrappa alla sua maglietta, allargandola.

«Dieci minuti» la mora le sorride, «Resterà lei ad aspettare i vostri genitori».

«Sei pronta?» Froy si rivolge a me con determinazione.

Annuisco, inspirando a fondo per riempire i polmoni. Ho bisogno di carica se voglio vincere.
Non mi lascerò battere, nonostante abbia i muscoli delle braccia intorpiditi ed una fame da lupi.

«Ginni, fai tu il conto alla rovescia».

«Tre...» mi aggrappo con le dita al sacco, «Due...» cerco la posizione più conveniente dove mettere i piedi, «Uno...» mantengo l'equilibrio, «Via!».

Sbilancio il corpo in avanti, saltellando come un coniglio sull'erba morbida.
Il petto si muove verso l'alto e verso il basso con impeto, formando un nodo alla gola ad ogni saltello.
I capelli raccolti in una coda alta si scagliano con forza sul collo, fastidiosi come spighe di grano.

Con la coda dell'occhio spio Froy a pochi metri da me dimenarsi per cercare di superarmi.
Stringo la lingua fra i denti, aumentando il ritmo nonostante la fatica.

Da lontano riesco a scorgere la linea d'arrivo tracciata da una sottile corda rossa attorcigliata al tronco di due alberi.

«Preparati a pagarmi un frappé» incalza Froy.

Controbatto immediatamente, «Presto piangerai».

«Prenderò quello più costoso» ride.

Non mi lascio distrarre, «Ti sbagli, sarò io a svuotarti il portafogli».

«Kennedy! NO!» la voce acuta di Ginni mi fa trasalire a tal punto da strapparmi un urletto.

Sto per perdere il controllo sulle mie gambe, quando qualcosa di piccolo e colorato mi passa davanti come un animaletto, ridacchiando sottovoce.

«Che diavolo...» sussurro appena, voltando lo sguardo sul mio amico,  che sembra non essersi accorto di nulla.

«Froy!» grido forte, cercando di attirare la sua attenzione appena in tempo.

Ma è troppo tardi.
Kennedy finisce proprio sulla sua traiettoria e ruzzola a terra quando il biondo cerca di frenare ma gli cade addosso, colpendolo con il gomito sul visino paffuto.

«Cazzo» mugugno, ma mi accorgo solo più tardi di essermi completamente fermata e di avere il sacco intrecciato attorno alle caviglie.

«Oh no». Le ginocchia sbattono con forza a terra e le mani non fanno in tempo a proteggermi, perché proprio il mio naso si schianta contro il terreno ruvido, provocandomi un dolore lancinante.

Si è rotto.
Me lo sento.

«Che male» mi lamento, percependo le lacrime offuscarmi la vista.

«Kennedy, stai bene? O Santo Cielo» la voce di Froy mi riporta alla realtà, quindi prendo un respiro profondo e mi alzo sui gomiti.

L'enorme massa di bambini nel frattempo è accorsa a noi, contenuta da Ginni nel darci lo spazio necessario per respirare.

«Amanda» proprio lei mi richiama, «Ti sei fatta male?».

«Sto bene» la rassicuro, cercando di non pensare alla strana sensazione che percepisco fra gli occhi.

Spero vivamente non mi si sia rotto il naso. Se non sanguina vuol dire che è a posto, giusto?

«Ti fa male?» Froy sembra essere nel panico mentre parla con il bambino dalla folta chioma riccioluta.

Lui annuisce, muovendo le labbra in modo strambo, «Mi sono fatto un po' male» dichiara con tono innocente.

«Fa vedere» il biondo gli afferra il viso tra le grandi mani, ispezionandolo con attenzione.

Sembra stare bene.

«Ehm...» Kennedy aggrotta le sopracciglia, dopodiché spalanca la bocca.

Froy impreca senza riuscire a trattenersi, «Cazzo».

«Hai perso un dente» cerca di tranquillizzarlo con un sorriso, «Ti ha fatto male?».

Kennedy nega con il capo, «No».

«Bene. Era un dentino da latte, allora. Vuoi portarlo a casa?».

«Sì» annuisce con impeto, «La fatina dei denti verrà a prenderlo stanotte» esclama eccitato.

Sorrido, «Sicuro di non esseri fatto male?».

Annuisce, voltandosi verso i suoi amici per sfoggiare il dente bianchissimo.

«Maestra! Maestra!» una bambina dai capelli marroni e gli occhi verdi mi corre incontro, «Posso togliermi anche io un dente? Voglio incontrare la fatina».

Sbarro gli occhi, «Oh no, piccola. Non funziona così».

Si imbroncia, stringe le braccia esili al petto con rabbia, «Uffa».

Genelle la afferra per una spalla, spingendola delicatamente via da me, «Hai bisogno del ghiaccio. Il tuo naso è rossissimo».

«Non è rotto, vero?» avvicino il viso al suo per permetterle di vedere meglio.

Assottiglia lo sguardo, dopodiché appoggia due polpastrelli sulla pelle, muovendoli delicatamente lungo il dorso leggermente rigonfio e pulsante.

Si stringe nelle spalle, «Credo di no, a vedere così non sembra. Ma sicuramente ti verrà un grosso livido».

Impreco, alzando gli occhi al cielo, «Merda».

Ci mancava solo questa. Sembrerà che abbia fatto a botte con qualcuno.






BUON POMERIGGIO SCOTTINE🚔
Beh che dire... dove ci sono il trash ed il disagio, c'è anche la nostra cara Amanda. 😆
Lo so che siete rimaste sorprese dal fatto che non sia stata lei a rompersi un dente.
Poverina, poi come avrebbe fatto con Scott?

Vogliamo poi parlare del bambino che si guarda The Conjuring? 👻
Una sola parola: inquietante.

Finalmente i nostri tre moschettieri sono riusciti a passare un bel pomeriggio insieme, all'insegna del divertimento e delle figuracce. 🧡

Vi avviso: nel prossimo capitolo ci sarà il nostro caro e poco docile Scottino. 🦉

#scottsaltamiaddosso in modalità attivazione.

Forse siete pronte a ciò che accadrà, o forse no. 🌗
Amo tenervi sulle spine.

A presto, un bacio. 🦋

{ Instagram: thalia.owl_autrice }

Continue Reading

You'll Also Like

2.2K 206 7
"Hai un posto nel mio cuore che nessun altro potrà avere"
3.7K 78 39
Giulia, 18 anni, fin dalla nascita ha avuto a che fare con gli ospedali; solare ma permalosa troverà l'amore in ospedale Davide, 18 anni, quasi 19 i...
1.5M 47.6K 60
[COMPLETA] Mi ero innamorata di lui ma non potevo. Il nostro amore era un amore impossibile. Eravamo innamorati l'uno dell'altra ma sarebbe dovuto a...
420K 4K 21
Una secchiona farà colpo su il capitano della squadra di Rugby, sembra un angioletto ma si rivelerà tutt'altro, oltre al fatto che scoprirete cose as...