Stepbrothers; Draco Malfoy

By HarryPottahpovss

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[Completa] Grace odia il suo fratellastro, vorrebbe scappare il più lontano possibile da lui. Draco la fa sen... More

Capitolo 1.
Capitolo 2.
Capitolo 3.
Capitolo 4.
Capitolo 5.
Capitolo 6.
Capitolo 7.
Capitolo 8.
Capitolo 9.
Capitolo 10.
Capitolo 11.
Capitolo 12.
Capitolo 13.
Capitolo 14.
Capitolo 15.
Capitolo 16.
Capitolo 17.
Capitolo 18. 🔴
Capitolo 19.
Capitolo 20.
Capitolo 21. 🔴
Capitolo 22.
Capitolo 23.
Capitolo 24.
Capitolo 25.
Capitolo 26.
Capitolo 27.
Capitolo 28.
Capitolo 29.
Capitolo 30.
Capitolo 31. 🔴
Capitolo 32.
Capitolo 33.
Capitolo 34.
Capitolo 35.
Capitolo 36.
Capitolo 37.🔴
Capitolo 38.
Capitolo 39.
Capitolo 40.
Capitolo 41.
Capitolo 42.
Capitolo 43.
Capitolo 44.
Capitolo 46.
Capitolo 47.
Capitolo 48.
Capitolo 49.
Capitolo 50.
Capitolo 51.🔴
Capitolo 52.
Capitolo 53.
Capitolo 54.🔴
Capitolo 55. 🔴
Capitolo 56
Capitolo 57.
Capitolo 58.
Capitolo 59.
Capitolo 60.🔴
Capitolo 61.
Capitolo 62.
Capitolo 63.
Capitolo 64.
Capitolo 65.
Capitolo 66.
Capitolo 67.
Capitolo 68.
Capitolo 69.
Capitolo 70.
Capitolo 71.
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Capitolo 73.
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Capitolo 77.
Capitolo 78.
Capitolo 79.🔴
Capitolo 80.
Capitolo 81.
RINGRAZIAMENTI/ Nuova storia
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Capitolo 45.

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By HarryPottahpovss

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"Grace."

"Grace, svegliati."

Una voce lontana continuava a chiamare il mio nome, non riuscii a distinguerla. Uno scossone mi fece aprire gli occhi, cercai di abituarmi all'oscurità; qualcuno appoggiato sul mio letto piegava il materasso col suo peso.

"Tranquilla, sono solo io."

La voce di Draco mi fece scattare verso la sua direzione.

"Cosa ci fai qui? Che ore sono?" Gli chiesi con la voce assonnata, non appena i miei occhi si abituarono vidi il suo viso illuminato lievemente dalla luce di una candela. Lo sentii alzarsi e poco dopo una luce entrò dalle finestre. "Dio, chiudi subito." Chiusi gli occhi mettendomi seduta.

"Avanti alzati." Venne verso di me, i miei occhi pizzicavano per l'esposizione alla luce.

"Ma cosa dici?" Piagnucolai.

"Sono le 07:00, vestiti." Disse avvicinandosi al mio armadio. Mi buttai nuovamente sul letto e mi coprii la testa con le coperte.

"Tu sei pazzo." Mormorai. Qualcosa fu gettata sul mio letto e mi scoprii e guardai cosa fosse.

Draco aveva tirato fuori dal mio armadio un maglione, un paio di pantaloni neri e un cappotto lungo beige.

"Ma cosa fai?" Mi alzai abbandonando il calore delle coperte.

"Non fare domande e vestiti. Ti aspetto fuori." Disse uscendo dalla mia stanza e chiudendo la porta. Rimasi confusa e velocemente mi lavai la faccia e i denti, presi quei vestiti e li indossai. Il capotto era interamente ricoperto di pelliccia all'interno, anche le maniche. Indossai un paio di stivali alti e uscii.

Draco era appoggiato al muro, indossava un lupetto nero, un pantalone dello stesso colore e un capotto blu notte.

"Andiamo?" Mi chiese guardandomi.

"Ma dove?" Alzai gli occhi al cielo e sbuffai.

Draco cominciò a camminare e con controvoglia lo seguii, non appena uscimmo completamente dal calore della villa, il freddo mi punzecchiò le guance, gli occhi briciavano e il mio respiro caldo a contatto con l'aria gelata formava piccole nuvole.

"Tu sei pazzo." Dissi di nuovo, lo sentii ridacchiare e cominciammo ad addentrarci verso un sentiero tra gli alberi del retro della villa. La neve ricopriva ogni superficie, i rami degli alberi era spogli e ricoperti di neve. I piedi affondavano in essa ad ogni passo lasciando le nostre impronte, Draco continuava a camminare avanti.

Camminare sulla neve era più complicato di quanto sembrasse e mi provocò un po' di fiatone.

"Draco, dove stiamo andando?" Gli chiesi impaziente.

Non avevo dimenticato il nostro scontro del giorno prima ed ero ancora arrabbiata con lui ma, come sempre, faceva finta di nulla.

Dopo aver camminato un po' e senza ricevere una risposta alla mia precedente domanda, Draco rallentò il passo e si fermò ad aspettarmi.

"Diavolo, Grace. Sei così lenta." Roteò gli occhi, lo raggiunsi poco dopo e mi fermai per riprendere fiato.

"Scusa se mi hai svegliata per trascinarmi tra la neve." Dissi con sarcasmo. Draco rise e scosse la testa.

"Avanti, va' prima tu." Disse spostando un ramo che ostacolava il sentiero, lo guardai con riluttanza e mi morsi l'interno guancia. Lo vidi alzare le sopracciglia e sbuffando mi abbassai cominciando a camminare.

Non appena mi alzai rimasi a bocca aperta; il sentiero portava in una raduna con un lago di cui io non sapevo neanche l'esistenza.

"Wow." Mormorai senza fiato.

La neve rendeva candito il paesaggio tanto da rimanere a bocca aperta, il lago era completamente ghiacciato e gli alberi facevano da cornice ad esso. Immaginai di guardarlo dall'alto.

Sentii i passi di Draco avvicinarsi, mi voltai indietro e lo vidi lottare con in piccolo ramo con cui era rimasto incastrato. Risi alla scena.

"Potresti aiutarmi invece di ridere?"

"Oh no, mi sto divertendo un mondo." Risi rimanendo al mio posto e incrociando le braccia al petto. Con uno strattone si liberò e si aggiustò i vestiti. Mi voltai nuovamente verso il lago.

"Bello eh?" Draco si fermò al mio fianco.

"Perché non sapevo l'esistenza di questo posto?" Chiesi meravigliata.

Fino a qualche anno prima, durante le vacanze estive, gli amici di Draco venivano per passare l'estate qui. I ragazzi scomparivano giornate intere per tornare a tarda sera. Guardai Draco che alzò le spalle alla mia domanda.

"Sei pronta?" Mi chiese con un sorriso a trentadue denti. Lo guardai confusa.

"A fare?"

"Un pupazzo di neve." Rise, cominciò a camminare cercando un posto perfetto per costruire il pupazzo di neve.

Proprio il giorno prima stavo pensando al ricordo di anni fa, dove da bambini anziché giocare con me sulla neve, mi aveva spinta.

Vidi Draco inginocchiarsi e cominciare a prendere la neve con le mani, rabbrividii al pensiero della mia pelle a contatto con essa. C'era troppo freddo per uscire le mani dalle tasche del capotto.

"Draco fa troppo freddo-" Senza farmi finire di parlare, tirò fuori dalla tasca un paio di guanti.

"Immaginavo, mia madre non ti faceva mai uscire senza guanti." Allungò la mano facendomi segno di prenderli.

Allora non ero l'unica che ricordava la nostra infanzia, era vero, Narcissa ci vestiva con strati e strati di vestiti prima di farci andare fuori a giocare ma Draco non aveva mai voluto indossare i guanti, non li sopportava.

Mi avvicinai a lui e indossai i guanti sedendomi subito dopo di fronte, in silenzio cominciammo a raccogliere la neve e formare la prima grande palla di neve.

"Sai, proprio ieri pensavo a quando non hai voluto fare il pupazzo di neve con me, ti ricordi?" Gli chiesi mentre levigavo con la mano la neve in modo da darle una forma tonda.

"Oh sì, ero davvero stronzo da bambino." Ridacchiò.

"Solo da bambino?" Alzai le sopracciglia. Improvvisamente una palla di neve mi arrivò in pieno petto facendomi rimanere a bocca aperta.

"E tu sei imbranata proprio come da bambina." Sorrise alzandosi e cominciando a scappare. Mi alzai anch'io e presi una palla di neve tra le mani ma prima che potessi alzare lo sguardo, un'altra palla mi colpì sulla gamba.

"Brutto stronzo-" lanciai la palla ma ovviamente, la schivò magnificamente.

"Dimentichi che sono il nostro cercatore." La sua risata mi fece innervosire. Presi velocemente un'altra palla e gliela lanciai, smise di ridere non appena la neve venne a contatto con il suo viso. Assunse uno sguardo vendicativo e si nascose dietro un albero, corsi dalla parte opposta posizionandomi dietro una roccia. Cominciai a formare più palle di neve possibile, alzai lentamente la testa da sopra la superficie della roccia e vidi una palla di neve volare verso di me, mi abbassai schivandola per un pelo.

"Malfoy, riprovaci." Risi di gusto. Presi una palla di neve e aspettai il momento giusto, non appena lo vidi uscire dal suo nascondiglio lanciai la palla più veloce possibile, essa colpì il suo braccio rendendolo ancora più rancoroso.

"Se ti prendo-"

Cominciai a correre verso una roccia più vicina a lui ma un'altra palla mi colpì in viso. Cominciai a ridere come una bambina, scivolai dietro la roccia e preparai altre palle di neve.

"Ti distruggo, Malfoy." Dissi ridendo, non sentii nessun suono proveniva dalla sua direzione. Mi fermai cercando di ascoltare qualsiasi rumore ma niente.

"Piccola Grace." Sentii la voce di Draco alle mie spalle, arricciai le labbra e mi voltai. Draco era in piedi con una palla il doppio di quelle che aveva formato fino a quel momento, mi guardava divertito.

"Ti prego, scusa." Risi senza fiato. "Non farlo." Urlai. Draco sospirò e mise la mano libera sul fianco.

"Avresti dovuto pensarci prima." Fece uno sguardo dispiaciuto prima di lanciarmi quella palla sul viso. Rimasi a bocca aperta, la neve si fece spazio tra il mio colletto entrando a contatto con la mia pelle calda. Lo guardai arricciando il naso e con il piede gli feci uno sgambetto facendolo cadere all'indietro.

"Oh non dovevi farlo." Cercò di rimanere serio, si alzò ed io cercai di scappare spingendomi con le mani. Mi afferrò i piedi.

"Draco, lasciami." Risi senza fiato, mi voltò e si sedette su di me bloccandomi i polsi sopra la mia testa. Avevo il fiatone per via della risata, mi sentivo il petto bruciare e la bocca asciutta.

"Chiedi scusa." Il suo viso era vicino al mio, il suo respiro mi solleticava la pelle del viso. Anche lui aveva un sorriso da bambino stampato sulle labbra.

"Mai." Alzai la testa ridendo. Draco alzò lo sguardo e strinse le labbra. "Draco, lasciami, ti prego." Mi divincolai nella sua presa.

"Possiamo stare qui tutto il giorno se non chiedi scusa." Disse con un'espressione soddisfatta. Sbuffai.

"Non lo farò!" Scalciai come una bambina, lui annuii con la testa e si avvicinò al mio viso.

"Smetti di fare la bambina!" Mi guardò negli occhi, fisso, senza sbattere le palpebre. Mi sentii completamente ammaliata dal suo sguardo, cercai di distogliere gli occhi da lui ma non ci riuscii. Le sue guance erano arrossate per il freddo, le sue labbra  leggermente screpolate.

Ogni minuto passato in quella posizione, con i suoi occhi che fissavano i miei, sentivo crescere una sensazione strana nello stomaco. Non riuscii ad avere il controllo sul mio respiro che diventa ogni secondo più pesante. Sapevo che se fossimo rimasti vicini in quel modo, sarebbe scattato qualcosa.

"Draco-" sussurrai. "Draco per favore, alzati." Abbozzai un sorriso incerto. Il nervosismo si insinuò in me.

Il suo viso si avvicinò sempre di più, rimasi a fissarlo inerme mentre sfiorava le mie labbra con le sue. Non riuscii a chiudere gli occhi. Il calore delle nostre labbra scatenò un brivido lungo la mia schiena, sentii la sua presa sui miei polsi allentarsi, ne approfittai per tirare via le mani e gliele misi sul petto allontanandolo dolcemente. I suoi occhi mi fissarono con confusione. Si alzò con riluttanza e si mise al mio fianco, mi misi seduta e guardai lontano da lui.

"Non puoi fare così, prima mi allontani e poi mi baci come se non fosse successo nulla." Parlai piano, sospirai e mi voltai verso di lui. Aveva lo sguardo fisso sul suolo ricoperto di neve.

"Beh, dovresti ringraziarmi non credi?"

"Per cosa dovrei ringraziarti?" Feci una risata ironica. Alzò lo sguardò e si tirò in piedi.

"Ti sei baciata con Potter." Scandì le parole gesticolando, l'espressione di disgusto segnava il suo viso. Mi alzai in piedi.

"E tu sei stato con Pansy!" Urlai alzando le braccia in aria. Boccheggiò incapace di formulare una frase. "Non sai neanche cosa dire, vero?" Scossi la testa.

"Non stiamo insieme, Grace. Non devo darti conto di nulla." Strinse la mascella, lo guardai furiosa stringendo gli occhi su di lui.

"Sai cosa? Ho baciato Harry." Dissi a denti stretti. "Due volte e mi è piaciuto." Urlai cominciando a dirigermi sul sentiero.

"Mi sono scopato Pansy. Dio, è stata fantastica!" Urlò, mi bloccai con le spalle alzate, tremavo di rabbia, di gelosia, di fastidio. Mi voltai indietro e Draco era in piedi sul suo posto, mi avvicinai lentamente con un sorriso sul viso.

"Non dovresti vantarti degli avanzi degli altri, i giocattoli usati si danno ai meno fortunati." Mi passai la lingua sul labbro e lo guardai dalla testa ai piedi con un sopracciglio alzato. Rimase impossibile ma dentro di me sapevo che stava ribollendo di rabbia, sapevo benissimo a cosa puntare per farlo arrabbiare.

Mi voltai e mi incamminai verso casa ma prima che potessi imboccare il sentiero, Draco si piazzò davanti bloccandomi.

"Questa sporca bocca, dovrebbe imparare e rimanere chiusa." Mi prese il viso alzandomelo.

Avevo ragione, era furioso.

"Lasciami!" Cercai di parlare ma la sua presa si fece più forte, continuai a tenere il contatto visivo cercando di essere più rigida possibile.

"Mi piaci così, autoritaria, scorbutica..." Sussurrò leccandosi il labbro inferiore. Gli feci una smorfia e tirai via la sua mano.

"Corri da Pansy, ti aspetta per il secondo round." Ripresi a camminare e ridacchiai scuotendo la testa. Mi sentivo lo sguardo di Draco addosso, potevo sentire la sua rabbia nell'aria.

Era la prima volta che mi rivolgevo a lui con quel tono e dovevo ammettere che non mi dispiaceva assolutamente. Ero felice di avergli sbattuto in faccia il secondo bacio con Harry, mi sentivo meno in colpa sapendo che lui era stato con Pansy.

Tornai a casa felicissima di passare gli ultimi giorni di vacanze lontano da Draco.

Spazio autrice
Raga ho fatto un capitolo più lungo, esattamente 2mila parole. Spero vi piaccia e volevo dire che non è facile mettere un capitolo a bollino rosso se Draco e Grace sono in questi rapporti, se dovessi far ricadere Grace nelle solite abitudini saremmo sempre punto e a capo.
Tranquille penserò a qualcosa.
Aggiornerò venerdì

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