Capitolo 10.

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Mi staccai dalla parete e mi chiusi immediatamente nella mia stanza, la fame era stata sostituita dalla confusione, mi sentivo lo stomaco sottosopra e non riuscivo a pensare a nulla. Draco, il mio fratellastro, mi aveva baciata. Ero talmente scossa...

Pensai a come avesse potuto fare una cosa del genere, per tutti quegli anni non mi aveva mai mostrato un accenno di affetto oppure di bontà. Mi misi seduta dietro la porta e mi portai le ginocchia sotto il mento. Mi sentivo un miscuglio di emozioni, Draco Malfoy mi odiava, il suo compito era quello di distruggermi la vita, cosa gli era preso?

Mi tirai su e mi avvicinai allo specchio, mi guardai con attenzione, avevo le guance completamente rosse, mi sfiorai le labbra con un dito e ripensai a quel bacio, chiusi gli occhi e la sensazione del tocco di Draco mi fece venire la pelle d'oca. Avevo dato il mio primo bacio al mio fratellastro, ma non riuscivo a capire se mi fosse piaciuto o meno.

Era tutto sbagliato, aveva complicato il mio modo di pensare e il mio buonsenso, quello che avevamo fatto era una cosa fuori dal normale.

Pensai che probabilmente per Draco era stato un passatempo, un bacio dato per noia dato che qui non aveva le sue troiette, allo stesso tempo mi domandai tra me e me se a lui invece fosse piaciuto, mi vennero in mente tutte le cose che avevo subito da parte sua e la rabbia prese il sopravvento. A distanza di anni continuava ad usarmi come se fossi il suo giocattolo.

Strinsi le mani a pugno, dovevo assolutamente mettere in chiaro le cose con lui, mi sentivo già di troppo in quella famiglia, non volevo assolutamente perdere Narcissa. Una lampadina immaginaria si accese sopra la mia testa: e se mi avesse baciata per farmi cacciare da lì?

Cominciai a tremare per tutti i pensieri che mi vagarono in testa, pensai alla qualsiasi delle ipotesi del comportamento di Draco, alla fine conclusi con l'idea che lui voleva solo rendermi la vita un inferno e sicuramente non gliel'avrei permesso mai più.

Era notte fonda ed io ero distesa sul mio letto mentre fissavo il soffitto, il sonno non era dalla mia parte, non ero scesa a cenare e Narcissa, preoccupata, aveva bussato alla mia porta chiedendomi il motivo per cui non avevo mangiato, l'avevo liquidata con un 'non ho fame'. Non ero psicologicamente pronta a guardare negli occhi Draco, non avrei saputo come comportarmi.

Rassegnata all'idea di dormire mi alzai dal letto, a piedi nudi percorsi la mia stanza e aprii la porta. Scesi al piano di sotto ed entrai in cucina, presi un bicchiere di vetro e mi versai un po' d'acqua prendendo posto su uno sgabello nero. La casa era in totale silenzio, tutti dormivano, guardai l'orologio attaccato alla parete che segnava le 03:25. Sospirai e mi portai la testa tra le mani appoggiando i gomiti sul grande ripiano in mezzo alla stanza.

Mi torturavo di domande riguardanti il bacio di Draco, avevo bisogno di risposte. Ero indecisa se far finta di nulla o affrontarlo, magari riusciva a darmi lui qualche risposta.

Poi pensai a quanto ci sarei rimasta male se mi avesse risposto in modo scorbutico, Draco aveva la capacità di farmi sentire inutile. Alzai la testa e presi il bicchiere tra le mani, lo portai alle labbra quando mi resi conto di sentire una presenza alle mie spalle, udii dei passi venire verso di me. Non mi voltai, sperai solo che fosse qualche elfo domestico a mormorare sul fatto che avevo sporcato un bicchiere.

"Insonnia?" Udii la voce di Draco. Mi paralizzai e rimasi col bicchiere a mezz'aria. Lo vidi con la coda dell'occhio avvicinarsi e sedersi sull'altro sgabello di fronte a me. Lo guardai fisso con gli occhi fuori dalle orbite.

Di' qualcosa Grace, di' qualcosa.

Mi ripetevo nella mia testa, sembravo un vegetale.

"S-sì, non riesco a-a dormire." Finalmente parlai. Mi sentivo un fuoco, le mie guance mi avrebbero tradita.

"Già.." sussurrò Draco guardandosi le mani che aveva poggiato sul ripiano. Era a qualche metro da me, non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso, appoggiando il bicchiere sul mobile mi obbligai a guardare altrove da lui.

Restammo in silenzio, nella stanza si potevano udire i nostri respiri, nessuno dei due prese l'iniziativa di alzare lo sguardo. Pensai a quanto fosse imbarazzante tutta quella situazione. Il mio cuore batteva più forte che mai, Draco si sistemò meglio sullo sgabello e si schiarì la gola. Anche lui come me si sentiva a disagio, forse non sapeva come dirmi che aveva commesso un errore, che gli facevo schifo e quel bacio era stato davvero disgustoso.

Lo guardai, la luce che penetrava dalla grande finestra mi dava una possibilità in più di cogliere ogni sua espressione, non riuscivo a capire se fosse confuso, imbarazzato, arrabbiato o turbato. Con Draco era impossibile riuscire a capire cosa pensasse, era un muro impenetrabile.

Improvvisamente lo vidi alzarsi impacciatamente, lo seguii con lo sguardo e quando mi superò, fermandosi mormorò una specie di 'buonanotte'.

Draco mi aveva dato la buonanotte? A me?

"Aspetta Draco!" Sputai, la mia bocca aveva formulato quelle parole senza collegare il cervello, me ne pentii immediatamente e cominciai a sudare per l'ansia. Draco che non aveva mosso più un passo, si voltò verso di me, mi guardava con uno sguardo indecifrabile. Cominciai a respirare più pesantemente e spostavo lo sguardo da un posto all'altro.

Lui era fermo lì, davanti a me aspettando che parlassi. Lo vidi alzare gli occhi leggermente.

"Io-io... volevo, beh, volevo chiederti-" senza farmi finire cominciò a fare qualche passo verso le scale per andare di sopra, mi alzai e lo seguii.

"Perché l'hai fatto?" Gli chiesi secca. Non sapevo neanche io da dove avevo tirato fuori quel coraggio. Draco si fermò al primo scalino, non si voltò neanche.

"Non ho fatto niente!" Parlò con una voce ferma e bassa, il suo tono era un po' annoiato, probabilmente cercava di evitare il discorso.

"Perché mi hai baciata?" Gli domandai andando dritta al punto, avrei giurato di averlo visto irrigidirsi.

Non si voltò, non emetteva nessun rumore, stava fermo sul quel maledetto scalino. Ero rimasta immobile anche io, alle sue spalle.

Mi sembrava che il tempo si fosse fermato, volevo avere delle risposte per una volta. Draco mi aveva bullizzata per anni e potevo benissimo capire il motivo: la sua vita era stata scaraventata in aria dal mio arrivo, sua madre amava me come amava lui, aveva condiviso ogni giocattolo, ogni momento felice, il natale, la scuola e tutto il resto con me.

Con me che non centravo assolutamente nulla con loro, con lui.

Draco cominciò a salire le scale lentamente, io rimasi come una scema ferma immobile.

"Non pensarci troppo, in realtà mi ha fatto parecchio schifo." Rispose con una voce cupa, lo vidi scomparire nel buio.

Quelle parole mi riportarono alla realtà, erano state come un pugno nello stomaco, sentivo che avrei potuto vomitare da un momento all'altro. Per l'ennesima volta si era preso gioco di me, mi aveva umiliata e fatta sentire schifosamente di merda.

Spazio autrice
Ho scritto questo capitolo cercando di farlo più lungo possibile, spero vada bene!
Aggiornerò venerdì come da programma, buona giornata❤️

Stepbrothers; Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora